LOGORARE v.

0.1 lloghorare, lloghorò, llogoro, llógrala, loghora, loghorati, loghori, loghoro, loghorò, logora, logoranne, logoranno, logorano, logorar, logorare, logorarle, logorarne, logorarono, logorarsi, logorasse, logorata, logorati, logorato, logorava, logoravano, logorerà , logori, logoriamo, logoriate, logoro, logorò, logorono, logorrai, logorrebbono, lograro, lograrono, lograte, lograti, lograto, logri, logròne; x: loghorarono.

0.2 Lat. lucrare (DELI 2 s.v. logorare).

0.3 Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.); Stat. fior., a. 1284; <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Stat. sen., 1305; Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.); x Doc. pist., 1339 (2); f Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.); Doc. pist., 1337-42; Doc. aret., 1349-60.

In testi mediani e merid.: Doc. orviet., 1339-68, [1348]; Doc. castell., 1361-87.

0.5 Nota logori part. pass. forte.

Per logorare dell'altrui > altrui 3.

0.7 1 [Rif. a un materiale o a un oggetto:] deteriorare a causa di un uso continuo e prolungato, usurare (anche pron.). 1.1 Estens. [Rif. al corpo umano o a una sua parte:] ridurre alle stremo delle forze (anche pron.). 1.2 Fig. [Rif. all'animo o alla mente:] affliggere, tormentare (anche pron.). 2 [Rif. al cibo o alle bevande:] consumare completamente, terminare (anche assol.). 2.1 [Rif. al materiale da ardere, come cera e legna:] bruciare (anche pron.). 2.2 [Rif. al denaro:] spendere senza criterio, sperperare. Estens. Esaurire (anche pron.). 2.3 [Rif. a una città:] depredare, saccheggiare. 3 Fig. [Rif. a un periodo di tempo, anche det.:] impiegare, trascorrere. Estens. [Con valore neg.:] perdere tempo.

0.8 Irene Falini 20.09.2018.

1 [Rif. a un materiale o a un oggetto:] deteriorare a causa di un uso continuo e prolungato, usurare (anche pron.).

[1] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 146.5: 'l ferro, se l'aopere, sì si logora, se no l'aopere, la rugine il consuma.

[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 10, pag. 45.6: Quale è meglio, o che si logori il calzaio e stea sano il piede, o riporre i calzari e risparmiarli e il piedi si logori?

[3] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 382.21: e simile si vuole guardare che [[la seta]] non sia fregata, cioè che vegnendo per cammino in some in carra si strofina e isfregano i fardelli in che si conducono a siepi et a carra e per terra caricandola o discaricandola, per maniera che 'l canovaccio e le invoglie di che è invogliata si logorano e si scuopre la seta e si frega e si logora...

[4] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 251-60, pag. 80.3: quante fusa logori a filare una dodicina di lino...

[5] Paolo dell'Abbaco, Trattato, a. 1374 (fior.), 130, pag. 104.26: quanto tocha a lloghorare del diamjtro della ruota per uno...

[6] Francesco da Buti, Par., 1385/94 (pis.>fior.), c. 22, 73-87, pag. 613.37: in danno de le carte; cioè per logorare le carte, in che ella si scrive...

1.1 Estens. [Rif. al corpo umano o a una sua parte:] ridurre allo stremo delle forze (anche pron.).

[1] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 147.1: l'uomo per esercizio si logora e per troppo riposo si guasta.

[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 10, pag. 45.7: è meglio [[...]] riporre i calzari e risparmiarli e il piede si logori?

[3] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 8, vol. 2, pag. 166.26: La magrezza avea logori gli articoli...

1.1.1 Pron. Estens. [Rif. a una popolazione:] indebolirsi.

[1] Filippo Villani, Cronica, p. 1363 (fior.), cap. 81, pag. 704.9: tornati a lloro stallo molti uomini se ne morirono; e così a poco a poco si logoravano l'Inghilesi.

1.2 Fig. [Rif. all'animo o alla mente:] affliggere, tormentare (anche pron.).

[1] <Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.)>, c. 18, pag. 316.7: nuovo desiderio il fruga[va], cioè usava e logorava il suo animo...

[2] F Lett. comm., 1380-1407 (tosc./sett.), [1394]: Esendo ghuera, di lane se ne potrà poche chavare e chonverrà per forza montino. Qui si stanno a' pregi usati e àccene poche e pure ci se ne loghora... || Frangioni, Milano fine Trecento, p. 169.

[3] F Lett. comm., 1399 (tosc.): Niuna grazia più accetta arei ora da Dio, se none che voi vedeste s'io mi logoro, per non sapere che rispondere. || Guasti, Lapo Mazzei, vol. 1, p. 229.

2 [Rif. al cibo o alle bevande:] consumare completamente, terminare (anche assol.).

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 3, cap. 16, pag. 303.26: quando viene inverso il giugno o verso la state, le castella ànno lograto quello ch'elli ànno, dond'ellino sono male forniti dentro...

[2] Stat. sen., 1305, cap. 18, pag. 26.11: quando le dette vinti e cinque moggia di grano saranno lograte e venute meno...

[3] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 6, pag. 50.25: tutte queste cosa da mangiare et da bere et da logorare...

[4] x Doc. pist., 1339 (2), pag. 105: Diedi questo dì per pane e vino e altre cose che loghorarono i fanti tra via quando noi venimmo a Pistoia lb. 5 s. 3.

[5] Doc. fior., 1311-50, 71 [1349], pag. 668.17: passato il termine dèa il castello, traendone tanta victuaglia quanta logorrebbono quelli cotali stadichi che vi darà...

[6] Doc. aret., 1349-60, pag. 173.32: quando el balidore n' andò a dare la tenuta a Gnialdo, p(er) me, fra 'l suo salaro e le spese, lograro IJ st. de grano.

[7] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 25, pag. 14.25: Il luogo era alido, e mancò per lo caldo e logorò tutta la vettovaglia.

- Sost. Consumo.

[8] Paolo da Certaldo, XIV sm. (tosc.), cap. 271, pag. 158.5: Quando comperi vino per tuo logorare o per rivendere...

2.1 [Rif. al materiale da ardere, come cera e legna:] bruciare (anche pron.).

[1] Stat. fior., a. 1284, II, par. 24, pag. 51.9: Et debbiasi logorare almeno una libra di candele.

[2] Stat. pis./sard., a. 1327, L. 1, cap. 53, pag. 69.25: salvo lo diritto di soldi .xv. p(er) cenneraccio, lo quale fue trovato p(er) diricto delle ligna le quale si logoranno in dell'argentiera.

[3] Doc. pist., 1337-42, pag. 127.16: diedi a Meo spezale per libre ccij e once viij di cera, che s'ebeno da llui tra per la sepoltura e per le settima e per la vigilia, e cche si ne loghorò in chasa sua in que' parecchie dì per questo bisongnio...

[4] Doc. orviet., 1339-68, [1348], pag. 124.35: fachule p(er) l'officiu del Corpu di (Cristu) le qu[a]li si lograro all'altare...

[5] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 32, pag. 225.6: Fece due doppieri che sempre ardevano e non si potevano spegnere e niente si logoravano.

2.2 [Rif. al denaro:] spendere senza criterio, sperperare. Estens. Esaurire (anche pron.).

[1] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 92.12, pag. 210: de' quali [[danar]] fo sì gran manicatura, / ch'anzi ch'i' gli abbia son quasi lograti...

[2] Guido da Pisa, Fiore di Italia, a. 1337 (pis.), cap. 85, pag. 171.3: E, perchè questa gente era atta a durare fatica e quello, che guadagnava, guardava e poco ne logorava, però furono appellati mirmidoni, cioè formiche...

[3] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 443, pag. 157.16: i danari che dovea logorare in Firenze nelle guerre de' nemici de' Fiorentini...

[4] Doc. castell., 1361-87, pag. 219.19: Antonio de Papiscino, Mccclxxvij el dì d(e) (Santo) Fiordo o poco puoi o p(ri)ma del mes(e) d' agosto, s' apattuì a x anco(n)tani el mes(e). À avuti dela tav(er)na da Ciuccio iij lbr. che ce se logròne.

[5] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 188, pag. 466.12: Ambrogino da Casale gentiluomo di Melano [[...]] essendo ricco di forse cinquemila fiorini [[...]] pensò di logorarsi il suo, e darsi il più bel piacere del mondo (e chi venisse di drieto serrasse l' uscio) e in cavallo e in vestire, e sopra tutto magnare co' suoi compagni delle migliori vivande che potea avere.

2.3 [Rif. a una città:] depredare, saccheggiare.

[1] f Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.), L. III, cap. [vv. 169-279], pag. 131.2: 'l cavaliere eletto logoroe tutta Attena... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Lucano, Phars., III, 181: «exhausit totas quamvis dilectus Athenas».

3 Fig. [Rif. a un periodo di tempo, anche det.:] impiegare, trascorrere. Estens. [Con valore neg.:] perdere tempo.

[1] f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Collaz. II, cap. 13, pag. 35v.11: cotanto tempo che tu ài lograto in questa professione... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Cass., Conl., II, 13: «post tantam annorum seriem, quam in hac professione trivisti».

[2] Sette arti liberali di Seneca volg., a. 1325? (fior.), pag. XXXII.35: l'etade logorò nelle sillabe... || Cfr. Sen., Ep., XI-XIII, 88, 39: «aetatem in syllabis conteram».

[3] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 20, vol. 1, pag. 154.4: Ogni tempo, che ti è dato, ti fia richiesto, come l' abbi logorato.

[4] Boccaccio, Ninfale, 1344/48 (?), st. 340.2, pag. 312: E con cota' lamenti e pianto amaro, / logorò quella notte...

[5] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 41.99, pag. 110: non volendo indarno consumare / Quel poco tempo, che vita ci presta, / Il qual si dee in virtù logorare...

[6] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 34.8: La vita sua infino a qui è stata e è sanza niuno dispiacere d' altrui, e fatto più male a sé ch' altrui, logorato in corteseggiare ciò ch' à potuto...

[7] Esopo tosc., p. 1388, cap. 28, pag. 149.7: non è buona discrezione avere logorato il tempo della mia gioventudine con lusinghe...

[8] Francesco da Buti, Inf., 1385/94 (pis.>fior.), c. 29, 1-12, pag. 740.18: e lo tempo conceduto, secondo l' autore, era una notte e un dì infino al centro, e parte dell'altra notte quanto fosse da mattina a mezza terza dovea logorare a passare lo centro, e l'avanzo della notte dovea logorare infino appresso all'aurora a risalire e ritornare all'oriente...

[9] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 3, 12.8, pag. 36: Incontanente lasciaro i falconi, / e Giosafà [[...]] n'avie grande allegrezza, e poi andando / tutto quel dì lograrono ucellando.