MORMORAMENTO s.m.

0.1 mormoramenti, mormoramento, mormuramento, murmuramenti, murmuramento; a: mormoramentu.

0.2 Da mormorare.

0.3 Pamphilus volg., c. 1250 (venez.): 3.1.

0.4 In testi tosc.: Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.); Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.).

In testi sett.: Pamphilus volg., c. 1250 (venez.); <Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.)>; Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.).

In testi sic.: a Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.).

0.5 Locuz. e fras. senza alcun mormoramento 2.

0.7 1 [Detto delle acque correnti:] rumore sommesso e prolungato. 1.1 [Rif. a un animale:] verso dolce e piacevole. 2 [Detto di persone:] il parlare sottovoce. Locuz. avv. Senza alcun mormoramento: in silenzio. 2.1 Gemito sommesso. 3 Espressione di malcontento. 3.1 Estens. Abitudine o peccato di parlare male (del prossimo o specif. di qno).

0.8 Aurelio Malandrino 08.10.2017.

1 [Detto delle acque correnti:] rumore sommesso e prolungato.

[1] <Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.)>, c. 20, 16-30, pag. 448, col. 1.6: 'sí come l'acqua che descende da monte a valle trovando lo so letto aggregato de prede, quale maore e qual menore, per lo cumbater che fanno inseme, generano sono e mormoramento, cussí la ditta aquila...

1.1 [Rif. a un animale:] verso dolce e piacevole.

[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. II, pag. 288.8: Quelle colombe, le quali ora combatterono, ora si basciano in bocca; le cui lusinghe le parole e 'l murmuramento hanno.

2 [Detto di persone:] il parlare sottovoce. Locuz. avv. Senza alcun mormoramento: in silenzio.

[1] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Ancipide, pag. 206.3: io pur la [[scil. una lettera]] lessi con silenzio e sanza alcuno mormoramento, acciocchè la mia lingua non giurasse disavvedutamente un' altra volta per alcuno Dio... || Cfr. Ov., Her., XXI, 3: «scriptumque tuum sine murmure legi».

2.1 Gemito sommesso.

[1] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 455.34: Cessa oggimai di più dolerti, tenpera le lagrime e 'l mormoramento degli lamenti...

3 Espressione di malcontento.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 67.75, pag. 280: Amor, ditt'hai la scusa, ch'ella sì pò bastare / a lo mormoramento c'aio voluto fare...

[2] <Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.)>, c. 24, 121-129, pag. 590, col. 2.54: Menato costui al palazio, grande mormoramento era fra la gente ch'erano al sermone...

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 12, cap. 3, vol. 3, pag. 34.13: Ancora per li mormoramenti de li credenti che dicono che questi tempi sono peggiori che gli antichi tempi...

[4] a Vangelo Giovanni volg., XIV pm. (tosc.), 7, pag. 31.24: molto mormoramento era di lui [[scil. di Cristo]] ne la turba, imperciò che aliquanti di loro diceano...

- Fig.

[5] F Abate Isaac volg., XIV (tosc.): E così non diventano vizi sanza occupazione di mente, nè consumazione di peccato sanza mormoramento delli vizi. || Sorio, Isaac, p. 111.

3.1 Estens. Abitudine o peccato di parlare male (del prossimo o specif. di qno).

[1] Pamphilus volg., c. 1250 (venez.), [La Vecchia], pag. 75.23: La rea nomenança plena de novele tasa, e tasa lo inigo mormuramento!

[2] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De la lengua, vol. 1, pag. 111.6: noy ne meteremo X rami principay: primerame(n)ti parole ocioxe, vacante, luxe(n)gue de trayzò, boxie, spezurame(n)ti, mormoramenti...

[3] a Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.), cap. 59, pag. 68.9: ociositati, vantame[n]tu, luxengamentu, detractioni, mençogna, speriuriu, contentioni et mormoramentu.