0.1 sensibilità , sensibilitade, sensibilitadi, sensibillitè.
0.2 Lat. tardo sensibilitas, sensibilitatem (Nocentini s.v. sensibile).
0.3 f T. Alderotti (?), Etica di Aristotele volg., a. 1295 (fior.): 1; Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.): 1.
0.4 In testi tosc.: f T. Alderotti (?), Etica di Aristotele volg., a. 1295 (fior.); Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.); Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.).
In testi sett.: Serapiom volg., p. 1390 (padov.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Capacità di percepire sensazioni (anche fig.).
0.8 Aurelio Malandrino 25.10.2017.
1 Capacità di percepire sensazioni (anche fig.).
[1] f T. Alderotti (?), Etica di Aristotele volg., a. 1295 (fior.), L. II, cap. 12, pag. 22v.13: la sensibilitade della volontade carnale sì è più presso alla castità che non è la lussuria... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[2] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 10, pag. 106.20: la pianta, la quale, avegna che abbia bocca secondo li phylosofi, cioè la radice, non àe però alcuna sensibilità .
[3] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 1, cap. 2.124, pag. 133: Potresti dubitar del primo cielo, / Ché ciò che sensibilità possede / Il loco circoscrive e gli fa velo, / Se fosse contenuto da altra sfera...
[4] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 9, pag. 137.5: Quando l' anima tua ec. era ancora circa le sensibilitadi occupata, venne questa grazia, uscente l' aurora, segno del futuro die...
[5] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Bestiario, cap. 34, pag. 448.39: no se conven fare questa cura, se no cum paura e cautella e cum cognitiom dei corpi, in gi qualle la se aministra, e atendere a la velloce sensibillitè del membro, in lo qualle se aministra questo fiele...
[6] f Giovanni da San Miniato, Moralia S. Greg., a. 1415 (tosc.), L. XXVII, cap. 26, pag. 1086.10: quelli che tu stimi essere riscaldati per te, se lo Spirito santo col suo fervore non gli avesse tocchi, sarebbono rimasi freddi nella loro sensibilità . || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.