TESTA s.f.

0.1 mala-testa, tessta, tesste, test', testa, teste, testi, texsta, texta, ttesta.

0.2 Lat. tardo testa 'vaso di terra' (DELI 2 s.v. testa).

0.3 Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.): 1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini (ed. Antonelli), c. 1230/50 (tosc.); Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.); Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Quindici segni, 1270-90 (pis.); Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Lett. lucch., 1303; Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Doc. pist., 1352-71.

In testi sett.: Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.); Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.); Parafr. Decalogo, XIII m. (?) (bergam.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Caducità , XIII (ver.); Doc. venez., 1300 (?); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Matteo Corr. (ed. Corsi), XIV pm. (padov.?); Enselmino da Montebelluna (ed. Andreose), XIV pm. (trevis.); Doc. imol., 1350-67, [1363]; Stat. mant., 1374; Serapiom volg., p. 1390 (padov.); Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).

In testi mediani e merid.: Doc. macer., 1287; Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); St. de Troia e de Roma Amb., XIII u.q. (rom.); Regimen Sanitatis, XIII/XIV (napol.); Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.); Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Cecco Nuccoli (ed. Marti), XIV pm. (perug.); Doc. orviet., 1339-68, [1354]; f Laude eugub., XIV; Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Nota il plur. femm. testi in Francesco da Buti, Purg., 1385/94 (tosc.occ.), c. 32, 142-160, pag. 799.10: «le tre testi bicornute».

Per avere sale in testa > sale; mal di testa > male; pena della testa > pena; tovaglia da testa > tovaglia.

Locuz. e fras. a somma testa 1.5.3; a testa 7.4.3; ad alta testa 1.5.3; alzare la testa 1.1.1; avere la testa vuota 3.2; chinare la testa 1.1.3; condannare alla testa 1.3.4; condannare nella testa 1.3.4; da propria testa 4.1.7; dare in sulla testa 1; dare in testa 1; dare nella testa 1; dalla testa fino ai piedi 1.5.4; di franca testa 5.2.4; di sua testa 4.1.7; di testa 4.1.6; essere sopra la testa 1.5.1; fare testa 7.4.2; fare testa grossa 7.4.2; giurare per la testa 1.4.1; grossa testa 4.1.4; in testa 1.5.2;inchinare la testa 1.1.3; leggera testa 4.1.5; lieve testa 4.1.5; mala testa 3.1; mettere la testa 1.4.2; né testa né mano 5.1.1; né testa né piede 5.1.1; nella testa 1.5.2; non campare testa 5; non scampare testa 5; per la mia testa 1.4.3; per la testa 1.4.1; per testa 5.2; per testa d'uomo 5.2.1; perdere la testa 1.3.2; porsi in testa 7.4.1; punire nella testa 1.3.4; rifare testa 7.4.2; sbandire della testa 1.3.5; sopra la testa 1.5.2; tagliare la testa 1.3.1; testa alta 1.1.2; testa bassa 1.1.4; testa dura 4.1.1; testa levata 1.1.2; testa matta 4.1.2; testa per testa 5.2.2; testa rotta 4.1.3; venire sopra la testa 1.5.1.

0.6 A Doc. fior., 1211: Tessta di Kodarimessa.

0.7 1 [Anat.] Parte superiore del corpo umano, unita al collo, in cui ha sede il volto. 1.1 [Con rif. all'espressione gestuale di sentimenti o stati d'animo attraverso i movimenti del capo]. 1.2 [Come raffigurazione artistica, rif. in partic. a una scultura che rappresenta una testa umana]. 1.3 [Con rif. alla decapitazione:] capo staccato dal collo. 1.4 Fig. Vita della persona. 1.5 [In contesti fig. e con valore metaf.]. 2 [Anat.] Parte superiore del cranio, coperta di solito dai capelli. 2.1 [In quanto sede del cervello e della fisiologia delle emozioni]. 3 [Con rif. all'emicrania o ad altre sofferenze localizzate nel capo]. 3.1 [Med.] Mala testa. 3.2 Avere la testa vuota: essere digiuno. 4 Fig. [In quanto sede della mente, dell'immaginazione, della memoria e della volontà]. Estens. Spirito; ingegno. 4.1 Fig. [In quanto sede dei pensieri]. 4.2 Fig. [In senso neg. o ironico:] dissennatezza. Meton. [Rif. a una persona:] zuccone. 5 Meton. [Per indicare un individuo, anche in quanto entità numerabile]. Estens. Persona. 5.1 [In frase neg.:] nessuno, alcuno. 5.2 Estens. [Con valore distributivo:] per testa: a contare per ciascun individuo. 6 [Rif. a un animale o un mostro:] parte anteriore o superiore del corpo; capo. 6.1 [Rif. al capo separato dal corpo di un animale morto, anche nell'ambito della macelleria o della pellicceria]. 7 Fig. Capo, estremità, cima (di un oggetto). 7.1 Estens. Parte iniziale o superiore (di qsa). 7.2 Lato estremo (di qsa). 7.3 [Geom.] Lato corto superiore di un rettangolo (anche rif. a una pietra o a un mattone di forma rettangolare). 7.4 Estens. [In senso spaziale:] ciò che viene prima. [In partic. con rif. a un gruppo di persone in movimento:] prime file. 7.5 Fig. [Rif. a un individuo:] chi comanda, capo. 7.6 Fig. Principio, inizio (di qsa). 7.7 [In partic.:] inizio di un testo o di una pagina scritta. 8 Pezzo di pietra o di terracotta; coccio. 8.1 [Per calco sul lat.:] guscio, corazza (di un animale). 9 Signif. incerto: vaso, coppa (?).

0.8 Marco Maggiore 10.12.2019 [prec. red.: Alexandre Nava].

1 [Anat.] Parte superiore del corpo umano, unita al collo, in cui ha sede il volto.

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 215, pag. 532: E la cecilïana raina Margarita / con Maio l'amiraio molto menà rea vita, / on'el av'en la testa fort una spaa fita: / Matheu Bonel com essa li 'nde tolé la vita.

[2] Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.), 1664, pag. 80: Stratuto sì com[o] tu ei, / Testa e busto e man e pei: / No serà men cavel né dente, / Qe 'l santo vagnelio no mente.

[3] Caducità , XIII (ver.), 138, pag. 659: ancoi tu e' san, doman te dol la testa; / una vil fevra en lo leto te çeta, / de dì en dì la morto sì t'aspeta.

[4] Doc. venez., 1300 (?), pag. 17.27: Ch(e) Dio ve meta i(n) gran malano, ch(e) ve sia crevà li ogli dela testa!

[5] Regimen Sanitatis, XIII/XIV (napol.), 450, pag. 576: vino che ave orribele odore / per certo genera in testa dolore.

[6] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. III, pag. 346.18: La femina priema il letto co li ginoc[c]hi, uno pocolino ripiegata la testa; la femina è da vedere per lo lungo lato.

[7] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 6, vol. 1, pag. 46.27: ad Athene unu homu sapientissimu qui ricipì unu culpu di petra a la testa, tutti l'altri cosi retinendu in sua memoria, skittu se amintikau li littiri in qui principalmenti issu avia studiatu.

[8] Ingiurie lucch., 1330-84, 69 [1342], pag. 32.2: - Io ti darò tale del capo i(n) sulla pietra ch(e) ti voleran(n)o li ochi della testa.

[9] Enselmino da Montebelluna (ed. Andreose), XIV pm. (trevis.), lamentatio, cap. 2.226, pag. 497: Altri la cana de man li tolea / [[...]] e forte sula testa el percotea, / dicendo: «Profetiça e indivina / chi è coluy che ora t'à percosso!», / e lui pur stava con la testa inclina.

[10] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 13.14, pag. 558: e de verde tenea per su' onestate, / fòr che la testa, onn' altra cosa envolta.

[11] Anonimo rom., Cronica, a. 1360, cap. 7, pag. 32.8: Suoi capelli erano tanto belli che, quanno crullava la testa, pareva che fili de aoro se movessino atorno ad una colonna d'ariento.

[12] Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.), cap. 57, pag. 61.10: troppu fu altu lu vinu di heri sira, la testa mi doli, eu non starò ad asiu fina ki eu aya bivutu.

[13] Torini, Brieve meditazione, 1374/94 (fior.), pag. 341.30: Guarda come tracolla la sua testa, non avendo ove la riposi!

- Fras. Dare in (sulla)/nella testa (a qno): picchiare (qno) sul capo.

[14] Armannino, Fiorita (05), 1325 (tosc.), pag. 554.6: In questo mezo Tellamaco menò uno colpo e diè a Teutras nella testa...

[15] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 87.12: e sanza ismontare da cavallo, ne venne su per la Piazza de' Frescobaldi, e andonne lung' Arno, e trovò il detto Simone, e con una spada gli diè in su la testa.

[16] A. Pucci, Contrasto, a. 1388 (fior.), st. 73.8, pag. 81: La buona donna debbe esser onesta, / E se non è, le si vuol dare in testa.

1.1 [Con rif. all'espressione gestuale di sentimenti o stati d'animo attraverso i movimenti del capo].

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 79.5: Et così in letizia de' 'l parlatore tenere la testa levata, il viso allegro e tutte sue parole e viste significhino allegrezza. Ma parlando in dolore sia la testa inchinata, il viso triste e li occhi pieni di lagrime...

[2] Palamedés pis., c. 1300, pt. 1, cap. 2, pag. 5.10: Et quando ella à ditte queste paraule, ed ella bassa la testa verso terra e fa semblanti di piangere troppo duramente.

[3] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), Intr. cap. 6, pag. 235.23: No diga cum acti de furore né cum voxe aspra [[...]], né dé segnar né menare cum la man né con lo di', né levare la testa né corlarla, sì como fano molti mati...

[4] Fr. da Barberino, Rime, a. 1314 (tosc.), 1.30, pag. 234: tutti miei amici a trista testa vanno, / ch'e' ben veggion e sanno / ch'io a giornata vo vita perdendo.

[5] Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.), L. 4, cap. 13, pag. 235.29: A la qua san Per cum un benigno viso fé çeno cum la testa «sì», e diseli: «Vene».

[6] Anonimo rom., Cronica, a. 1360, cap. 12, pag. 94.23: Lo re scrullao la testa e disse: «Non fao bene».

[7] Boccaccio, Decameron, c. 1370, III, 3, pag. 195.11: E detto questo, quasi lagrimar volesse, bassò la testa.

1.1.1 Fig. Alzare la testa: inorgoglirsi; recuperare la dignità perduta.

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 1, cap. 10, pag. 79.12: E però vi priego che voi v' apparecchiate [[...]] acciò che voi altressì vendichiate le mie ferite, acciò che io tosto tra gli altri spiriti possa alzare la testa per la vendicata morte -.

[2] Petrarca, Trionfi, 1351(?)-74, T. Temporis, 65, pag. 267: Qui l'umana sperança, e qui la gioia, / Qui' miseri mortali alçan la testa, / E nesun sa quanto si viva o moia.

1.1.2 Testa alta / levata: atteggiamento che denota superbia, ira o orgoglio.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 20, pag. 101.19: Superbia si trova in singulare, sì come quando l'uomo si tiene troppo grande [[...]]. Vanno colla testalevata, cervice eretta...

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 9.50, vol. 3, pag. 142: e dove Sile e Cagnan s'accompagna, / tal signoreggia e va con la testa alta, / che già per lui carpir si fa la ragna.

[3] Jacopo Passavanti, Tratt. superb., c. 1355 (fior.), cap. 5, pag. 212.1: Niuna cosa dispiace tanto a Dio, quanto la testaalta dopo il peccato, del quale l' uomo si doverrebbe vergognare e umiliarsi.

[4] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 10, cap. 101, vol. 2, pag. 584.5: e molte altre altere e brutte parole colla testalevata usarono contra il Comune di Firenze per muoverli a cruccio e impresa di guerra...

[5] Atrovare del vivo e del morto, a. 1375 (emil.), II, st. 38.3, pag. 162: Quela dona chi è in bontà trovada, / chi l'ha a godere si è imperadore, / che la pò andare a testa levada...

1.1.3 Fig. Chinare / inchinare la testa: umiliarsi; sottomettersi.

[1] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 20, pag. 91.10: et in breve fo compio 'l pato da l'angel a la vergin romagnando intrea e neta e pura como ela haveva in voho, e inchinnò la testa a l'obediencia chiamando-se ancilla del Segnor da alto.

[2] Cecco Nuccoli (ed. Marti), XIV pm. (perug.), 16.11, pag. 709: Poi ch'è sentenza tal [[scil. di Lucifero]], sia manifesta: / o qual conforto in ciò possa valere, / che non convegna d'inchinar lor testa.

[3] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 34.71, pag. 85: Ah! umiliati a Dio, e a lui adora, / E agli altri signor china la testa, / E al pover gli orecchi sanza mora.

1.1.4 Testa bassa: atteggiamento che denota umiltà o dolore.

[1] A. Pucci, Apollonio, a. 1388 (fior.>tosc. or.-merid.), 3, ott. 9.1, pag. 30: E navigando con la testabassa / del süo danno Ièsu Cristo loda, / e con sua gente dolorando passa...

1.2 [Come raffigurazione artistica, rif. in partic. a una scultura che rappresenta una testa umana].

[1] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 29, pag. 451.11: «Da te alla statua fatta in memoria del tuo antico non ha dissimilitudine altra se non che la sua testa è di marmo, e la tua vive».

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 11, cap. 169, vol. 2, pag. 732.12: e trovatolo in una cassa commessa in una arca di marmo, di quello levato alquanto del suo teschio del capo, e nobilemente il feciono legare in una testa d'argento a similitudine del viso e testa del detto santo...

[3] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 87, pag. 327.1: sì che la dama sua suora gli dona l'armadura e la lancia, la quale era incantata, con uno forte destriere; e sopra insegne disegnate: ciò era il campo vermiglio, e póstovi suso una testa di dama.

[4] Doc. fior., 1348-50, pag. 194.16: Una testa di metallo in fighura di vescovo dè dare, adì I di settembre MCCCXLVI, lbr. due...

[5] Doc. sen., 1306-75 (2), [1356], pag. 253.25: Ancho diei al maestro Nicholò di Ciecho per cinque teste grandi, per tre lire e diecie soldi l'una, vinti libre.

[6] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 32, pag. 225.9: Fece una testa d'uomo di rame con tanta maestria ch'ella rispondea a ciò ch'egli domandava...

[7] Doc. tosc., a. 1362-65, pag. 249.32: I testa dorata con I chappelletto, di mar. XIII, onc. I, per fior. VII il mar. fior. LXXXXI, sol. XXI.

1.2.1 [Come effigie su una moneta o un oggetto prezioso].

[1] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 3, cap. 5, pag. 227.19: Et oltre a questo li trassero l' anello dov'era intagliata la testa d'Africano.

[2] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 290.2: Baldachini cogli angioli a once 11, denari 7¼. Canbragni colla testa a once 11, denari 2.

1.3 [Con rif. alla decapitazione:] capo staccato dal collo.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 7, pag. 11.12: e trovamo una figura umana collo coltello en mano, e e·ll'altra mano tene una testa d'omo talliata.

[2] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 3, cap. 13, pag. 90.6: Tandu alcuni pirsuni, avendu compassione, andaru et priseru la testa de lu episcupu e iùnserulla cum lu corpu, e sucterrarulu in pedi de le mura...

[3] Chiose a Eroidi volg. (Gadd.), c. 1315/25 (fior.), ep. 4 [Enone a Paride], ch. E, pag. 413.14: [39] Poi prese Perseus la testa [[scil. di Medusa]] e presentolla alla dea Giuno, la quale gliene seppe buono grado...

[4] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 5, pag. 22.29: atende e mete-te inance a gli oggi de la mente san Çuan Baptista al qual in preson fo segó via 'l colo, e quela sancta testa de tanto profeta e amigo de De' fo dachia in pagamento a la bruta luxuria...

[5] Apollonio di Tiro, XIV m. (tosc.-venez.), incipit, pag. 3.17: Et Appollonio disse [[...]] ch' ello aveva ben veggiudo la testa taiada dello homo appichada alla porta del palaçço per questa chagion.

[6] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 4, cap. 7, vol. 1, pag. 480.26: col braccio di messer santo Filippo appostolo e colla venerabile testa di san Zanobi e con molte altre sante relique...

[7] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 102.2, pag. 135: Cesare, poi che 'l traditor d'Egitto / li fece il don de l'onorata testa, / celando l'allegrezza manifesta, / pianse per gli occhi fuor sì come è scritto...

1.3.1 Tagliare la testa (a qno): uccidere (qno) per decapitazione.

[1] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 20 (78), pag. 244.21: a cului k'à mo(r)to lo v(os)tro citadino i(n) pulblico are(n)go avemo facto taglare la testa...

[2] Palamedés pis., c. 1300, pt. 1, cap. 19, pag. 23.32: - Et che ne dovrei fare - ciò disse lo cavalieri - di mio mortale inimico, se non tagliarli la testa?

[3] Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.), 415, pag. 33: Pur de Erode te sia recordamento, / cha per ti fece grande occidemento. / A quarantamilia la testa li tagliòne / per ti credenno occidere, ma no vi trovòne.

[4] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 1516, pag. 393, col. 1: Quando così parlone, / Massentio se adirone; / fecela condempnare / della testa li tagliare.

[5] Stat. mant., 1374, pag. 12.28: e fia brusadi li soy casi soto pena fir tajada lo soa testa a li preditti vicarii, si non procederano con efecto per lo sovra dito modo...

- [In contesti fig. e con valore metaf.].

[6] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 2, cap. 3, pag. 168.15: coloro non poterono congiungere li carri del trionfo, che tolsero a lo imperio di Cartagine, Spagna, e tagliaro la testa di Cicilia, cioè Seragusa.

[7] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 5, cap. 3, pag. 358.8: Et incontanente la testa della romana eloquenza, e la destra mano chiarissima della pace, per sommo e sicuro riposo tagliòe, e con quello incarico, sì come con ricchissima preda, allegro ritornoe nella nostra cittade.

1.3.2 Fras. Perdere la testa: essere giustiziato per decapitazione. Estens. Venire ucciso.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 91.12: Fue uno accusato ch' avea morto uno gallo et erali apposto che perciò dovea perdere la testa...

[2] Lib. Antichr., XIII t.q. (ven.eug.>umbr.-march.), 138, pag. 109: Qual è quel hom, tant fos auso e bricon, / no vol audir li bandi e 'sti sermon? / Perda la testa senç[a] ogno tenore, / arso serà e brusato entro in cammino ardor.

[3] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 49, pag. 258: zascaun ge vegna e porte lor present, / davançi lo deo del templo k'adora li Romani, / e ki no l'adorarà serà morto per man, / ki no l'adorarà sì perderà la testa...

[4] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 191, pag. 249.8: ché quella battaglia non si partì lo dì, che più di mille ne perdero le teste.

[5] Lett. venez., 1355 (2), 1, pag. 32.21: che se lo capetanio comandarà che li sovracomiti, comiti et altri de le galie debia ferir entro li nimixi e no ferirà, [[...]] li sovracomiti, comiti e noclerj [[...]] debia perder la testa.

1.3.3 [Dir.] [Con rif. alla decapitazione o alla pena di morte].

[1] St. de Troia e de Roma Amb., XIII u.q. (rom.), pag. 81.22: E li romani sapendoli molto rio ke Roma [[...]] recipessi nome de femmina e dissero so ppena de la testa ke Roma se non chiamassi per nome de femmina.

[2] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 109, pag. 204.19: E dappoi che fuorono tutti apparecchiati, e lo ree sì fecie mettere bando, che ttutta giente sì dovesserono andare dopo le bandiere delo ree in pena dela testa.

[3] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 46, pag. 63.15: E è pena la testa chi cavasse di quelle pietre fuori de· reame...

[4] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 2, cap. 19, pag. 170.16: Li quali feciono leggi, che i priori vecchi in niuno luogo si potessono raunare, a pena della testa.

[5] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 85, vol. 1, pag. 194.9: E è comandamento per lo Soldano, e pena la testa, qualunque Cristiano, o vero Saracino, maliziasse la predetta porta...

[6] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 119, pag. 24: Ca c'era novella nova; nullo se ne fugesse, / A ppena della testa, et scusa non valesse!

[7] Framm. Milione, XIV pm. (emil.), 10, pag. 509.19: et ancora si è pena l'avere e la testa se neguno ne tragese del so regname...

[8] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 883, pag. 384.29: Era pena la testa per qualunque parlasse, o proponesse, o mettesse partito di muovere lo 'nteresso...

1.3.4 [Dir.] Punire nella testa, condannare alla/nella testa: condannare (qno) a morte (per decapitazione).

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 126.13: «Chiunque aprirà la porta della cittade di notte, in tempo di guerra, sia punito nella testa».

[2] <Ottimo, Par., a. 1334 (fior.)>, c. 6, proemio, pag. 115.20: chi uccideràe, sia punito nella testa.

[3] Anonimo rom., Cronica, a. 1360, cap. 27, pag. 255.19: Fecero fede che connannato era alla testa.

[4] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 8, cap. 24, vol. 2, pag. 165.12: essere condannato all'abritrio della signoria ch'avesse l'accusa inanzi, nella testa o in quantità di muneta...

1.3.5 [Dir.] Sbandire della testa: mettere al bando (qno) sotto pena di condanna a morte.

[1] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 137, pag. 524.2: e quegli ch'erano iscampati, fossono isbanditi di quello reame della testa.

[2] f Stat. lucch., 1376, L. IV, cap. 83, pag. 183.26: Et se fusse forestieri che contrafacesse o mutasse la dicta bolla al modo sopradicto, sia sbandito in pena della testa della città di Lucha... || Corpus OVI.

1.3.6 Estens. [In costrutti ellittici:] condanna a morte.

[1] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 131.24: E chosì paghò e fu liberato della testa.

[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 16.51, pag. 48: l'altro fuggì per tema de la testa.

1.4 Fig. Vita della persona.

[1] f Brunetto Latini, Pro Marcello, a. 1294 (fior.), pag. 55.6: e simigliantemente nella battaglia volsi, sentii e parlai quello medesimo, ma non sanza alcuno pericolo della mia testa, e questo dico della mia persona. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 2, cap. 3, pag. 90.16: Piacesse ora a Dio che io avesse mia testa messa e mio sangue per la comune franchigia di tutti salvare.

[3] Lett. lucch., 1303, pag. 147.25: Or chosie sono forti li chapitoli loro: che tut'avere no(n) richo(n)preré le tesste.

[4] Legg. S. Caterina, XIV in. (tosc.), str. 53.10, pag. 504: Il buono pastore non lascia le sue greggie; / tu che non tieni ragione nè legge, / tante teste perchè giudicate? || Intendendo 'Perché condannate a morte tante persone'?

[5] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 417, pag. 438.33: Ché, quand'elli non è a le grandi battaglie, nostra gente e nostri huomini n'ànno tuttafiata lo migliore: sì ne so salve più di .m. teste di chavalieri, pur di tanto com'elli n'à fatto.

[6] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 7, cap. 3, pag. 492.11: [Però che] elli era apparecchiato non solamente usare la sua eloquenza per la testa di coloro che pericolavano, ma eziandio fu apparecchiato di non curare vergogna.

[7] Boccaccio, Epist., 1361, pag. 1134.8: e oltre a ciò avete la vostra testa offerta, dove del fallo appostovi dinanzi a giusto giudice, non ad impetuoso, siate convenuto.

[8] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 2, cap. 61, vol. 1, pag. 301.16: Il conte solo fu riserbato, no· per movimento d'alcuna umanità, ma per cupidigia d'avere per la sua testa alcuno suo castello vicino a' crudi nemici.

[9] f Giustino volg., c. 1391-96 (fior.), L. XII: Dunque, vedendolo i nimici solo, levato il romore, corsono da ogni parte, se elli potessono finire in una testa le guerre del mondo e fare le vendette di tante genti. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

1.4.1 (Giurare) per (la) testa (di qno): giurare (qsa) sulla vita (di qno).

[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 220.5, pag. 442: E sì lor à giurato, per sua testa, / Ched e' non fia nessun che si difenda, / Ch'ella de la persona no· gli afenda...

[2] Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.), pag. 9.16: Per la mia testa, disse lo 'nperadore, egli non dimorrà lungamente in guardia...

1.4.2 Fras. Mettere la testa: scommettere (su qsa).

[1] Antonio da Ferrara, XIV s.-t.q. (tosc.-padano), 37b.10, pag. 310: Se tra lor sonno tanto embizarriti / che per lor danno ognun metta la testa, / trovi fortuna en lor più bei partiti!

[2] A. Pucci, Madonna Lionessa, a. 1388 (fior.), ott. 34.8, pag. 223: Ed e' rispose: - Caro signor fino, / la testa metterei ch'ell'è in camino!

1.4.3 [Come esclamazione:] per la mia testa.

[1] Tristano Veneto, XIV, cap. 105, pag. 117.25: Et amantinente che miser Galvan vete le arme, ello le recognossé et disse: «Per la mia testa, vedé vu qua le arme d'un deli mior cavallieri del mondo!».

1.5 [In contesti fig. e con valore metaf.].

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 2, pag. 184.26: io riempiei le vie di grida, e io tristo chiamo Creusa e metto la testa contra il pericolo.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 3.31, vol. 1, pag. 42: E io ch'avea d'error la testa cinta, / dissi: «Maestro, che è quel ch'i' odo?

[3] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 1, par. 25, pag. 51.26: e con la testa mi parea il cielo toccare, e nulla mancare a me al sommo colmo della beatitudine...

[4] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 14, par. 23, pag. 288.30: «Il filgliolo dell'uomo non à dov'elli possa mettere sua testa»... || Cfr. Lc 9, 58: «Filius autem hominis non habet ubi caput reclinet».

[5] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 12, terz. 81, vol. 1, pag. 143: Ed e' rispose coll'animo magno: / I' credo farti ancor tanto maggiore, / ch' alla lor testa tu terrai il calcagno.

1.5.1 Essere / venire sopra la testa (di qno): attaccare o minacciare (qno).

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 21, pag. 29.13: Catellina è duca de' nostri nemici, e viene sopra le teste con tutto suo sforzo. || Cfr. Fet des Romains, p. 42: «Catiline, li dux de voz anemis, vos vient sor les testes otot son esfors».

[2] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 3, cap. 17, vol. 1, pag. 267.8: Piacevi egli di lasciare stare l'armi e intendere a fare leggi, mentre che i nemici ci sono sopra le nostre teste?

1.5.2 [Rif. a effetti o conseguenze neg.:] in / nella / sopra la testa (di qno): ai danni (di qno).

[1] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 7, ott. 137.7, pag. 497: ma se 'l contrario ne dovesse fare / per ira concreata iustamente, / sopra la testa mia priego che caggia, / anzi ch' alcun di voi nessun mal n' aggia.

[2] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 5, pag. 23.25: ogne mal e dagno [[...]] no noxe ad altri noma' a chi la fa, et la prea e la saita per divina iustixia e spiritual miracol fa dagno a chi l'à trachia e torna-ghe in testa, e no noxe né offende ad altra persona...

[3] Filippo Villani, Cronica, p. 1363 (fior.), cap. 67, pag. 672.3: forte si cominciò a dubitare, e massimamente per coloro a ccui potea meritamente la perdita tornare nella testa...

[4] Epist. di lu nostru Signuri, XIV sm. (?) (sic.), pag. 82.9: et inpirò tuctu zo sirrà supra li loru testi et di li loru animi in lu iornu di lu iudiciu.

1.5.3 [Rif. a persone che gridano a gran voce:] locuz. avv. A somma testa / ad alta testa.

[1] Giacomino da Verona, Babilonia, XIII sm. (ver.), 157, pag. 644: Lì crïa li dïavoli tuti a summa testa: / «Astiça, astiça fogo, dolenti ki n'aspeta!».

[2] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 14.104, pag. 28: Cristo fo posto in croxe / in su l'ora de sexta; / tuti cridavan a voxe / ad alta testa.

1.5.4 Dalla testa fino ai piedi: in tutto il corpo.

[1] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 3, cap. 13, pag. 90.2: Lu re li mandau commandandu ki allu episcupu lu divissi schurchare e levareli una corria de [le] carne, da la testa fine alli pedi, e poy li divissi tallare la testa...

[2] Passione genovese, c. 1353, pag. 31.23: ch'ello sì gue vegne un suor de sangue da la testa fim alli pyè, che sgotava fortementi.

2 [Anat.] Parte superiore del cranio, coperta di solito dai capelli.

[1] Giacomo da Lentini (ed. Antonelli), c. 1230/50 (tosc.), son. 27.6, pag. 464: Sanza mia donna non vi voria gire, / quella ch'à blonda testa e claro viso, / che sanza lei non poteria gaudere, / estando da la mia donna diviso.

[2] Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.), 2.109, pag. 895: So far drappi della resta / e sommi solazzare a festa, / ben adornar capelli in testa...

[3] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura rubra, 86, pag. 135: Se li spin l'implagavano, a dir zo no m'astove: / Lo sangue da la testa da tute part ge plove, / La faza è sanguanenta...

[4] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 9.36, pag. 92: Mustrarà la misera ch'aia gran trecce avvolte: / la süa testa adornase co' fossen trecce accolte...

[5] Fiore, XIII u.q. (fior.), 57.5, pag. 116: Sì convien che lla lingua tua sia presta / A lle' lodar suo' oc[c]hi e bocca e testa / E dir che sotto 'l ciel non à più bella...

[6] Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.), 27.5, pag. 386: Giugne Allegrezza con letizia e festa, [[...]]; / di lin, di seta, di drappo e di vaio / allor li porta bellissima vesta, / vetta, cappuccio con ghirlanda 'n testa, / e sì adorno l'ha che pare un maio...

[7] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 2, [cap. 1], pag. 124.2: Ancora vale chapellvenero, foglie di mirra cotte i· rano, e lavarsine la testa.

[8] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 1, 13.20, vol. 1, pag. 166: Signor tuo salutare / non dei giamai se non vien da lontano; / ma questo a tutti è piano, / che la tua testa dei scovrir a llui, / e poi, secondo lui, / star ti convien così o ricoprilla.

[9] x Ceffi, St. guerra di Troia, 1324 (fior.), L. 8, pag. 112: Machaoneus [[...]] nondimeno fue superbo, e molto coraggioso, calvo della testa, e mai non dormio di die.

[10] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 4, vol. 1, pag. 151.12: e che s'acconciassoro gl'intrecciatoi, e che portassoro le grillande in testa, e che pigliassoro i freschi fiori con le mani...

[11] Matteo Corr. (ed. Corsi), XIV pm. (padov.?), 1.27, pag. 146: la tua persona in quella forma stava / qual rosa tenerella [[...]], / con un fronzale in testa, / dicendo poche e savie parole...

[12] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 221.13: E il cherico vestito va come femmina e colla testa rasa...

[13] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 3, pag. 5.19: E quando questa herba se mesea cu(m) olio mirtim e laudano e olio de çigi e ysopo e vino, retem i cavili, i quale caçe, inunçando la testa.

[14] f Laude eugub., XIV, 4.33, pag. 163: Qualomqua homo te molesta / Sí te mostra patiente; / Te poni una corona em testa / De margarite relucente... || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

[15] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 57, S. Marco, vol. 2, pag. 522.7: col naso lungo, con le ciglia in giù, con gli occhi belli, calva la testa, con barba lunga, di buona statura, di mezzana etade...

[16] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 19.14, pag. 235: la vostra bella faça de spudo inspudaçare, / la vostra bella testa de spin'e de boci incoronare.

- [Anat.] Estens. Parte anteriore del capo compresa tra le sopracciglia e l'attaccatura dei capelli, lo stesso che fronte.

[17] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 10, pag. 93.6: Occhi presso al ciuffetto con poca testa, malizioso, ingannese e viziato.

[18] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 6, pag. 171.22: la testa è alcuna volta posta per quella parte del viso, la qual noi chiamiamo «fronte»...

[19] A. Pucci, Rime (ed. Corsi), a. 1388 (fior.), 42.14, pag. 845: condicevoli orecchi e bella forma; / candida testa e spaziosa molto, / non piú che chieggia il volto...

2.1 [In quanto sede del cervello e della fisiologia delle emozioni].

[1] Memoriali bologn., 1279-1300, (1282) 3.2, pag. 9: «Pur bii del vin, comadre, e no lo temperare, / ché, se lo vin è forte, la testa fa scaldare».

[2] Lucidario pis., XIII ex., L. 2, quaest. 84a, pag. 89.34: L'omo ave partita la testa in tre parte: denansi sì est lo imaginamento et in del meço sì est la rascione et in quello dirieto sì est la memoria...

[3] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 208, pag. 261.33: mise mano a la spada, ché montata li era la rabbia ne la testa, quando vidde preso Acchilles.

[4] Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. III, cap. 5, pag. 179.23: Ma coloro ke volliono divenire ebbri, si prenda ollium e altre cose, [[...]] ke 'l fumo del vino fanno montare a la testa.

[5] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 75, pag. 276.7: o vero che è suta potenzia di vino che vi è montato nella testa, quando voi non conoscete l'uomo dalla femmina -.

[6] Tristano Cors. (ed. Tagliani), XIV ex. (ven.), cap. 2, pag. 75.30: ma se lla folia me montasse en la testa, io poria ben vegnir d'amor a ciò che vene Cheedin...

3 [Con rif. all'emicrania o ad altre sofferenze localizzate nel capo].

[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 5, pag. 160.33: E fano di lloro natura ventositade e dolore di testa [[scil. chastangne]] per la flema che si diparte dalo stomaco per la grande dimora ch'elle vi ffano...

[2] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 142.56, pag. 596: subitaminti ven tenpesta / de mar de stomago e de testa, / chi aduce freve ardente / e poi la morte incotenente...

[3] <Ottimo, Par., a. 1334 (fior.)>, c. 12, pag. 306.8: e conciofossecosach'egli fosse faticato per lo viaggio, e molto tribolato di dolore di testa, ed avesse patito intollerabile ardore di Sole...

[4] f Bagni di Pozzuoli, c. 1340 (napol.), XX. De santa Lucia, 356, pag. 55: Chi sente de migranea longo dolor de testa, / chest'acqua per removerlo ci ave grande potèsta... || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

[5] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 10, cap. 222, vol. 2, pag. 407.1: amalorono di freddo con alquanti dì con febbre e dolore di testa la maggiore parte degli uomini e de le femmine in Firenze...

[6] L. da Pisa, a. 1349 (pis.), 18b.1, pag. 180: Amico, guarda non sia mal di testa, / o che nol punga suo dolor usato, / perché a mugghiar si mova, o altro fato / che forse 'l tuo Leon forte molesta...

[7] Pieraccio Tedaldi, XIV pm. (fior.), 25.6, pag. 741: Ciascun mostra de aver seco tormento / o mal di testa o d'occhi od è sciancato, / qual mal di fianco, sordo o scilinguato...

[8] Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.), pag. 43.32: E al male della testa e del petto úsatela bere, la detta aqua, o ischieta, overo chon vino...

3.1 [Med.] Mala testa.

[1] Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. III, cap. 12, pag. 223.10: ke ki nne prende oltre ciò k'elli non dee [[scil. del latte]], sì fa male a lo stomacho e fae mala testa e mali denti.

3.2 Avere la testa vuota: essere digiuno.

[1] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 12, vol. 1, pag. 88.6: Lo primo si è per votezza di ventre o di capo, come addiviene a molti infermi, che hanno vota la testa, e però ricevono molte fantasie di sogni.

[2] f Lancellotto, XIV sm. (fior.), cap. 76, pag. 316.5: E ella n'è molto lieta, sì 'l fa un poco mangiare per la testa ch'elli aveva vota. || Corpus OVI.

4 Fig. [In quanto sede della mente, dell'immaginazione, della memoria e della volontà]. Estens. Spirito; ingegno.

[1] Parafr. Decalogo, XIII m. (?) (bergam.), 53, pag. 421: Li doni non dé al bal andar cantando, / ma tirarse la vanitad dal cor e de la testa; / alora guadaniaramo la bella festa.

[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 2, cap. 4, pag. 241.27: e s'elli avvenisse che 'l re avesse il suo consiglio in dispetto, e lassasse la compagnia dei buoni e dei savi uomini, e volesse seguire la sua testa e 'l suo desiderio, elli non sarebbe re, anzi sarebbe tiranno...

[3] Bonagiunta monaco (ed. Pollidori), XIII ex. (fior.), 11b.13, pag. 158: e, rimembrando quei che disse Cino, / ancora avesse matura la testa / sé stare oblico, dirizza vendetta.

[4] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 1, pag. 150.1: Lo quale amore poi, trovando la mia disposta vita al suo ardore, a guisa di fuoco, di picciolo in grande fiamma s'accese; sì che non solamente vegghiando, ma dormendo, lume di costei nella mia testa era guidato.

[5] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 339.5, pag. 213: che 'l primo [[scil. dono]] dimostra sagaçe testa / habituata a senno puro e vero; / e 'l secundo l'anemo forte e fero...

[6] Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.), L. 7, cap. 23, pag. 235.1: Nelle teste de' consoli, la repubblica salva, i mortali avvenimenti de' prodigii si volsero.

[7] Anonimo rom., Cronica, a. 1360, cap. 8, pag. 36.14: Questo missore Mastino fu cavaliero dello Bavaro, e fu omo assai savio de testa e iusto signore.

[8] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 65, vol. 2, pag. 381.23: Il signore di Bologna, ch'era uomo al suo tempo riputato, astuto e di buona testa, e per molti anni pratico delle battaglie del mondo...

[9] Filippo Villani, Cronica, p. 1363 (fior.), cap. 73, pag. 685.32: e quelle grida confermavano nella testa a messer Pandolfo che' nimici fossono giunti...

[10] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 2, cap. 7.72, pag. 108: Or dunque quel signor che s'insuperba, / come Neron, per gran prosperitade, / ben si può dir ch'egli ha la testa acerba.

[11] Boccaccio, Decameron, c. 1370, III, 8, pag. 238.11: a costui venne un sonno subito e fiero nella testa, tale che stando ancora in piè s'adormentò e adormentato cadde.

[12] Petrarca, Trionfi, 1351(?)-74, T. Cupidinis, I.62, pag. 183: Io nol intesi allor; ma or sì fisse / Sue parole mi trovo entro la testa / Che mai più saldo in marmo non si scrisse.

[13] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 18.163, pag. 125: Come cader ve puote ne la testa / che voi, de l'uno o l'altro gloria o parte, / pigliate, grande cosa mi par questa, / de la gloria che da Deo sol se parte?

[14] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 35.1: O teste scioche, o viste rude e losche, / o mente triste, o intellecti monchi, / o spirti vacillanti...

4.1 Fig. [In quanto sede dei pensieri].

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 86.66, pag. 418: Tanto è crexua questa tempesta: / l'orar li àn levao de testa; / vegnui son in tanto fogo, / amor ni paxe no g' à logo.

[2] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 2, 4.108, vol. 2, pag. 77: Così d'ogni arte a simil puoi pensare, / e sempre cominciando / non gir tu mai cercando / li più sottili, / ché y loro stili / non ti poranno ne la testa intrare.

[3] Boccaccio, Ninfale, 1344/48 (?), st. 349.3, pag. 315: Mensola s' era, in su la nona, desta, / tutta dogliosa, forte addolorata, / sendole molte cose per la testa / gite, ch' ella se n' era spaventata...

[4] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 59.2: Sé veritade ch'al signor plasette / ch'ie li ficasse en testa un madrigal...

4.1.1 Fig. Testa dura (anche in ordine inverso): carattere di chi è testardo.

[1] Cielo d'Alcamo, Contrasto, 1231/50 (sic.>tosc.), 31, pag. 178: Molte sono le femine c'hanno dura la testa, / e l'omo con parabole l'adimina e amonesta...

[2] Legg. sacre Ashb. 395, XIV pm. (sett.), 20, Stefano, pag. 202.28: Homini de dura testa he ençircunçisi del core he de le regle!

[3] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 28, par. 9, pag. 465.23: per la costanza di lui cometenrebbe il popolo d'Israel, che ffu «popolo di dura testa» di verso iddio, siccom'elli appare eodem 33... || Cfr. Es 33, 3: «Non enim ascendam tecum, quia populus durae cervicis es».

[4] Filippo di ser Albizzo, Rime, a. 1365 (fior.), 70a.11, pag. 71: E de' mie' versi fai ripetitura / sì come la memoria mi schernisca / o d'inteletto avessi testa dura.

4.1.2 Testa matta (anche in ordine inverso): carattere di chi è dissennato. Estens. Folle.

[1] Brunetto Latini, Pro Ligario, a. 1294 (fior.), pag. 181.1: Io fui sempre consigliatore e volitore di pace, m' alotta tardi, che bene sarebbe essuto di matta testa a pensare di pace, vedendo le schiere ordinate a battaglia.

[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 6, cap. 7.54, pag. 446: ché, di sangue real, fabbro fatto era: / e chi nol crede ha ben la testa matta.

[3] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), [1374] 3.10: porgendo del mio vento una soffiata / a 'sti grumi di penne e teste matte / che, se cervei di gatte / avesser manecato, sarie troppo...

4.1.3 Fig. Testa rotta: smacco, sconfitta.

[1] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 21, pag. 98.34: Ma la sapientia venceva la malicia e s'in retornavan sempre confuxi e sbatui e con la testa rota.

4.1.4 Fig. Grossa testa: stupido.

[1] f Poes. an. Ministra e donna, XIV sm. (tosc.), 83, pag. 35: Se alchuna grossa testa / trovassi già chon lei non ti restare, / Che saria indarno il secho ragionare. || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

4.1.5 Leggera / lieve testa: poco senno.

[1] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 157.2: e di non andare troppo ratto come folle, ch'è segno di legier testa.

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 1, cap. 69, vol. 1, pag. 131.2: Il conte pomposo, pieno di vanagloria, co·llieve testa, non pensò i casi che occorrono nelle guerre...

[3] Francesco da Buti, Inf., 1385/94 (pis.>fior.), c. 18, 115-126, pag. 486.25: e dice zucca, perché comunemente li Lucchesi ànno la testa leggiere, come la zucca quando è secca...

4.1.6 Locuz. agg. Di testa: impulsivo.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 7, cap. 19, vol. 1, pag. 298.23: Messere Guiglielmo Obbriaco, ch'era di nome e di fatto e uomo di testa e di poco senno, non volle seguire quello consiglio...

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 10, cap. 70, vol. 2, pag. 273.2: contra voglia del re Ruberto, conoscendo il suo fratello per più di testa che savio, e con questo non bene aventuroso di battaglie, ma il contradio...

4.1.7 Locuz. avv. Di sua testa / da propria testa: tenendo conto unicamente della propria volontà o fantasia.

[1] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 69, pag. 99.20: con zò sia cosa ke lo rector no debia rezer la citadhe de soa testa, ma de consejo de multi savi...

[2] Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.), L. 4, cap. 44, pag. 271.11: Non sum ardio de subitamenti e da propria testa de difinir questa questium...

[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 10, cap. 24, vol. 2, pag. 484.7: e diedeli certe scritture di sua testa compilate, dove soscritto apparea no· piccolo numero di cittadini e grandi e popolani...

4.2 Fig. [In senso neg. o ironico:] dissennatezza. Meton. [Rif. a una persona:] zuccone.

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 5, cap. 79, vol. 1, pag. 702.17: o cche il vicario ch'era testa lucchese chiamato messer Iacopo Morvello, per soperchia baldanza, ch'avea per moglie la figliuola del patriarca, facesse da ssé cose sconce...

[2] ? Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 394 tit., pag. 142.29: Come i Fiorentini ebbono il castello d'Altopascio, e rotto fu il campo per testa de' Fiorentini.

5 Meton. [Per indicare un individuo, anche in quanto entità numerabile]. Estens. Persona.

[1] Doc. venez., 1312 (4), pag. 90.34: et questo hospedal sia facto ch' elo no sia tegnudho soto alguna testa cleregadha e llo cavo de sto logo se debia far per li mei comessar(i) che fosse a quel tempo...

[2] Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.), L. 7, cap. 16, pag. 222.6: Trentamila teste servili si dicono essere state prese, grandissima quantità d'ariento fatto e segnato...

[3] Bartolomeo di Capua, c. 1360 (napol.>sett.), 1.12, pag. 89: Oymè, perché de l'amorosa testa / non scende un acto almen, sì che conforte / gli sventurati e longi servir mei?

[4] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), [1360/1362] son. 17.5, pag. 270: Oh alme sante ch'Aquila faceste [[...]], / Deh, se rennuivasse Dio le vostre teste / Et fosse consigliero ciascheduno, / De quilli che hoggi vivono, nisciuno / Non haverìa loco dove voi forreste!

- Fig. [Rif. a un gruppo, spec. a una milizia e in contesto bellico:] non campare / scampare testa (di qno): non sfuggire (alcuno) alla morte o alla cattura. || Cfr. 1.4.

[5] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 85.22: E se non fusse questo non ne chanpava testa di loro, e cominc[i]oro a dare a ghanbe e a fugire...

[6] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 2, cap. 18, vol. 1, pag. 222.20: ch'avendo voluto fare quello si potea per la nostra gente no· ne campava testa che non fossono morti o presi...

[7] Boccaccio, Decameron, c. 1370, X, 9, pag. 696.6: essendo ella [[scil. la galea]] vicina di Cicilia, si levò una tramontana pericolosa che nelle secche di Barbaria la percosse, né ne scampò testa, e intra gli altri due miei fratelli vi perirono.

[8] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 90, terz. 83, vol. 4, pag. 174: E se la gente nostra fosse stata / di cavalcar più sollecita, allotta / non sarebbe di lor testacampata...

5.1 [In frase neg.:] nessuno, alcuno.

[1] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 851, pag. 369.28: e se avessero i Fiorentini mandato la notte a Carcheri 4000 lance, e quella brigata del conte Averardo insieme, l'uno dall'uno lato, l'altro dall'altro avessero assalito a Carcheri messer Giannotto e gli usciti, non andava testa...

5.1.1 Né testa né mano / né testa né piede: nessuno; in nessun modo.

[1] f Fatti de' Romani (H+R), 1313 (fior.), [Luc. VII] (R) 61, pag. 431.29: Il cavallo di Pompeo ebe il collo isnodato, nè unque più ch'elli fue caduto non si potte muovere testa nè piede. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[2] Lett. sic., 1341 (2), pag. 121.8: in pirò ki ipsi si portanu multu saviamenti ki di illi non pari non testa non manu, nì pari ki nullu chi sia a li mura fina a lu bisognu...

5.2 Estens. [Con valore distributivo:] per testa: a contare per ciascun individuo.

[1] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 3, cap. 14, pag. 195.25: E poneano a' Ghibellini e a' Bianchi tanto per testa il dì; a alcuni lire IIJ, a altri lire IJ, a chi lire J...

[2] f Bart. da San Concordio, Giugurtino, a. 1313 (tosc.), Cap. 66, pag. 257.20: e molti di loro prese eziandio uomini sì vili, che rendeano censo al comune per testa. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Sal., Jug., LXXXVI, 2: «capite censos plerosque».

[3] Stat. pis., 1322-51, [1322] Agg., cap. 1, pag. 587.6: Et questi denari si debino partire tra loro per testa, et debianosi ricogliere per uno di ciascuna corte...

[4] Stat. pis./sard., a. 1327, L. 4, cap. 2, pag. 220.15: Et che tucto lo guadagno che faran(n)o li maestri del monte o alcuno di loro [[...]] debbiano ess(er)e co(mun)e tra tucti li maestri del monte et p(ar)tire tra loro p(er) testa...

[5] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 5, cap. 4, pag. 368.14: e prenunziando una legge del campo de' Galli che si dividesse per testa...

[6] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 4, vol. 1, pag. 171.19: Non pertantu se issu non fussi statu assuttiratu, metendu cadaunu per testa a li soy exequij, cussì muriu poviru di munita... || Cfr. Val. Max., IV, 4, 2: «hic, nisi a populo conlatis in capita sextantibus funeratus esset, ita pecuniae inops decessit sepulturae honore caruisset».

[7] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 6, vol. 1, pag. 25.2: Accordamoci col padrone per quatro bisanti per testa, e la sera vela facemo verso Giaffa, come piacque a Dio...

- [In partic. come trad. del lat. capite censi]. || Cfr. allibrato; arrendabile.

[8] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 35, pag. 22.8: In Roma fu legge anticamente che chiunque fosse allibrato per testa dovesse essere scripto per uomo d'arme a' servigi del Comune...

[9] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 2, cap. 1, pag. 125.22: chè a l'imperatori non fosse bisogno di ricever con sacramento a la milizia coloro che davano tributo per testa, la povertà de' quali fosse troppo suspetta...

[10] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 1, vol. 1, pag. 60.22: Ma quista usanza rifurmata ià da longo tempu Gay Mariu la ruppi, esligendu a cavalaria homini arendabili per testa.

5.2.1 Per testa d'uomo.

[1] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 7, cap. 2, pag. 478.7: [[il senato]] condannòe a pena di morte Tiberio Gracco tribuno del popolo, ardito di recitare la legge agraria, cioè che [[...]] il campo si dividesse per li triumviri al popolo per testa d'uomo...

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 1, cap. 33, vol. 1, pag. 63.4: per inopia convenne si provedesse [[...]] grano mescolato con orzo dare ogni settimana certa piccola distribuizione per testa d'uomo, acciò che potessono miserevolemente mantenere la loro vita.

5.2.2 Testa per testa: un tanto per ciascuno.

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 7, cap. 2, vol. 2, pag. 107.36: Issu lu Senatu nobilimenti judicau que segundu la ligi di Graccu li triunviri partissiru lu campu a lu populu testa per testa.

5.2.3 [Dir.] [Econ./comm.] Dazio che si applica a ogni singolo individuo; testatico?

[1] Stat. pis., 1322-51, cap. 78 rubr., pag. 533.26: Di procurare che si mecta in del Breve del capitano della legatia, tolla tanto per diricto delle mercie et teste da' forestieri, quanto pagano li Pisani in nelle terre loro.

5.2.4 [Dir.] Locuz. agg. Di franca testa: libero, non asservito.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), [Svet.] L. 7, cap. 41, pag. 258.20: e stabilì che nissuno uomo desse a guardare sue bestie a pastori, ma tutti fussero servi; chè elli voleva almeno la terza parte de' pastori fusse di franca testa. || Cfr. Fet des Romains, p. 714: «Il voloit que la tierce parz des pastors fussent au meins de franche teste».

6 [Rif. a un animale o un mostro:] parte anteriore o superiore del corpo; capo.

[1] Quindici segni, 1270-90 (pis.), 178, pag. 256, col. 1: tucte le mute bestie / inver lo cielo terrano le teste; / a Dio vorrano mercé chiamare, / ma elle non potrano parlare, / che non àno intendimento...

[2] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 25.2, pag. 790: La bestia ke vocata è [e]ale, / dui belli corna nella testa porta: / coll'uno fere, conbacte e asale, / l'altro replecha, ké non pigli storta.

[3] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 26, pag. 47.28: Et è un altro serpente che ave molte teste; e quando ne gli è tagliata una, sì ne lli nascie due...

[4] Jacopo da Firenze, Tract. algorismi, 1307 (fior.), cap. V, pag. 20.17: [12] Uno pesce, lo quale pesa la testa il terço di tutto il pesce e la coda pesa il 1/4 di tutto il pesce e 'l corpo del meçço pesa oncie 8.

[5] Leone di Corciano, c. 1350 (perug.), pag. 146.26: E perchè quisto garsone morìo, el padre de quisto garsone andò e guastò quillo lione e tutta la testa e i pieie glie ruppe colglie malipiche.

[6] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 5, pag. 14.13: et alcza la manu et dedi cussì grandi pugnu in la testa di quillu cavallu, ki in unu colpu lu gittau in terra per mortu...

[7] Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.), pag. 74.16: Gieribem, sechondo che disce Avicenda, è una prieta, la quale si truova nella testa del granchio...

[8] Francesco da Buti, Purg., 1385/94 (tosc.occ.), c. 10, 121-129, pag. 241.10: lo bruco che nasce in sul caulo s'appicca al muro e diventa la testa, come uno vescovo co la mitula, et in giuso agussato come uno fanciullo fasciato...

- [Con rif. all'espressione delle emozioni attraverso i movimenti del capo].

[9] Poes. an. pis., XIV in. (?) (2), 278, pag. 82: Il leopardo, tuto mansueto, / a san Torpè ne va co bassa testa, / dimenando la coda tuto lieto, / e andava intorno faciendogli festa.

[10] Fatti dei Romani, 1313 (fior.), pag. 205.15: lo leone [[...]] batte la terra co la sua coda e se medesimo, adiriza la testa e mughia, e non si dotta di metersi per mezzo d'una tagliente ispada...

[11] Esopo tosc., p. 1388, cap. 44, pag. 195.13: sopravenne il covertato cavallo con grande superbia, facciendo atti di grande arroganza con la testa...

- [Con rif. a rappresentazioni artistiche del capo di un animale].

[12] St. de Troia e de Roma Amb., XIII u.q. (rom.), pag. 61.27: E dissero ad Simone ke dica ad Agamenon ke benga con tucto lo suo exercito a la porta la quale dove stao scolpita una testa de cavallo e ao nome Scea...

[13] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 80, pag. 121.21: e facegli grandi doni di vasellamenti d'ariento e di tavole di signore; quegli ch'àe segnoria di C à tavola d'ariento, e quello che ll'à di M, l'à d'oro [[...]], e quegli ch'àe segnoria di X.M, à tavola d'oro a testa di lione.

[14] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 39.17, pag. 169: Rimirando esso ancora [[scil. un vaso in una fonte]] vi vedea / una testa d'un toro, al mio parere, / del qual quell'acqua adunata scendea...

- [Prov.].

[15] Anonimo Genovese (ed. Contini), a. 1311, 8.56, pag. 729: che se sol perde lo savom / de lavar testa asenina...

6.1 [Rif. al capo separato dal corpo di un animale morto, anche nell'ambito della macelleria o della pellicceria].

[1] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 3, cap. 28, pag. 111.10: e priseru una testa de una capra e fìcherunde sacrificiu allu demoniu cum certe parole ki illi che dichìanu...

[2] Doc. fior., 1306-25, pag. 91.13: E deono avere, dì XXXJ d'ottobre CCCVIJ, in fiorini, (*), ebeli Albizo co(n)t(anti), pagonne p(er) J fodera di teste di vaio p(er) la guarnaca dela Giovana fio. d'oro V ½...

[3] Stat. pis./sard., a. 1327, L. 3, cap. 14, pag. 150.27: Et li teste, piedi et gambucii debbiano vendere p(er) sé et no(n) mescolare co(n) altra carne...

[4] Stat. venez., c. 1334, cap. 62, pag. 387.21: Come se de' lavorar le varnaçe de teste de veri. Ancora, che algun de la presente arte no presuma nè olse lavorare o far lavorar alguna varnaça de teste de veri se no con lo modo et ordene infrascripto...

[5] Doc. imol., 1350-67, Debitori 23.2.1367, pag. 361.18: per 1 quarta d'agnelo, cum la testa s. 1 d. 2...

7 Fig. Capo, estremità, cima (di un oggetto).

[1] Doc. macer., 1287, pag. 84.9: Primo X lingnarum pro tictu palatij, qua sit grand[e] et longe et basstevele, quali siat ampli et grose quomo ke quelle da sancto Iuliano, mesuranno tuctore 'na maiore tessta.

[2] Poes. an. cort./tosc.occ., XIII/XIV, 266, pag. 417: Dolgliosa me! or foss' io quel martello / lo qual percosse e diede sì gran busso / sopra le teste de ciaschun chiavello!

[3] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 47.25: il venditore sì 'l fa trarre fuori del magazzino le botti, e se alle teste delle botti manca cerchio niuno, quelli cerchi che mancano nelle teste sì gli dee rifare il venditore al comperatore...

[4] f Chirurgia di Ruggero Frugardo volg., XIV pm. (fior.), [L. 1, cap. 53(quinquies)], pag. 276.30: tolli tartaro, vino biancho, piombo usto, sugo di ciclamine, testa di çuccha usta, polvere di fuliggine, piretro, olio comune, q(uantum) s(atis). || Corpus OVI.

[5] Paolo dell'Abbaco, Trattato, a. 1374 (fior.), 153, pag. 123.32: una cholonna tonda a xxesta che fuxxe lungha 14 braccia e fuxxe groxxa, cioè che ffuxe in testa cioè per lo xuo diamjtro, 3 braccia 1/2.

[6] Doc. pist., 1374-75, pag. 30.11: Una cintora con xiij smalti con due ritondi dalle teste, l'uno co uno uncino, l'altro con catenella, foderata di chuoi rosso.

[7] f Stat. lucch., 1376, L. I, cap. 9, pag. 30.10: Et siano tenuti [[...]] li dicti proveditori [[...]] tucti drappi di seta che troveranno lealmente facti segondo l'ordine di questi statuti [[...]], quelli marchiare [[...]] di bolla di piombo in una delle teste là u meno sconcio vegna... || Corpus OVI.

[8] f Frontino volg., a. 1381 (bologn.), L. I, [Prol.-cap. 1], pag. 2v.10: ma siando andado in lo orto tronchò cum una verga tutte le soprastante teste de' papaveri. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[9] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 158, pag. 86.16: [6] Item la testa di li porri, pistata et implanstata, incontinenti omni crepatura et omni plaga consolida.

[10] Bibbia (03), XIV-XV (tosc.), 3 Re 7, vol. 3, pag. 341.5: [22] E sopra le teste delle colonne puose uno lavorìo a modo di gigli...

7.1 Estens. Parte iniziale o superiore (di qsa).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 17.43, vol. 1, pag. 282: Così ancor su per la strema testa / di quel settimo cerchio tutto solo / andai, dove sedea la gente mesta.

[2] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), canto 13, pag. 140.18: se [e'] Fiorentini anticamente non l'avessero ricolto e in alti riposto [[scil. l'idolo di Marte]], come al presente nella testa del loro Vecchio Ponte si vede...

[3] Stat. pis./sard., a. 1327, L. 4, cap. 23, pag. 239.13: Et che la testa de canale no(n) possa ess(er)e ricisa i(n)fine che -l lume aceso stando i(n) testa si vide dal die...

[4] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 3, cap. 2, pag. 192.11: Orazio Cocle prese la testa del ponte, e tutta la schiera de li inimici sostenne con durissima battaglia...

[5] Stat. venez., 1338, cap. 77, pag. 452.36: Item, che algun butiglero per modo nì inçegno no olse incredare algun vaxelo oiado sovra lo fundi nè in testa, salvo se li vaxeli no fose vendudi...

[6] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 10, cap. 256, vol. 2, pag. 430.24: E così troviamo che 'l detto spazio de le cinque sestora de la città di Firenze, a le nuove cerchia di mura, sono co la testa di Sardigna VIImVIIc braccia...

[7] Doc. pist., 1352-71, Ricordo tavola d'argento, vol. 1, pag. 133.11: Franciescho Nicholai e conpangni orafi da Firenze tolsono a fare da noi la testa del'altare di messer san Jacopo, quella da la parte dove si dicie lo vangniello, d'ariento e smalti e fregi e pietre...

[8] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 2, pag. 343.14: lo ponte era d'oro, e in ciascuna delle rive tenea la testa, e 'l mezzo del ponte stava nell'acqua menandosi...

7.2 Lato estremo (di qsa).

[1] Conv. papa Clemente VI, 1343 (fior.), pag. 16.22: Il muro de la testa de la detta sala fu coperto da richisimo capoletto, che tene tuta la testa de la detta sala, e da ciascuno lato una canna altisimo, ma no cuscito, insieme una pezza...

[2] Lett. fior., 1375 (7), pag. 33.25: ordinarono che i detti signori insieme nella chiesa di san Donato, dove è una sala che in ogni testa è una camera, e di fuori si fecie a ciscuna una scala, onde e Franceschi vennono per l'una e gl'Inghilesi per l'altra...

[3] Ranieri Sardo, 1354-99 (pis.), pag. 169.13: et quivi disinarono tucti a una tavola: missere lo patriarcha in testa, lo singniore vichario a latoli, don Ghualtieri apresso di lui...

[4] f Doc. venez., 1399, pag. 80.26: veramente da erto lo è tegnudo lo dito maistro Zanin per intranbe le longeze dela dita sala, zoè da un ladi e da l'altro e da intranbe le teste, de far dal suolo infin soto la travadura [[...]] tanti armeri... || Corpus OVI.

7.3 [Geom.] Lato corto superiore di un rettangolo (anche rif. a una pietra o a un mattone di forma rettangolare).

[1] Doc. fior., 1294-1318, pag. 190.7: Avemo chomperato [[...]] xij bracia di tereno amppio p(er) testa e lungo dal'una via al'atra, posto nel populo di Santo Simone da Santa Croce nela via dela Stufa.

[2] Libro di ragioni, XIV po.q. (pis.), pag. 75.36: e dei sapere che quando est miçurata la terra ed [e]lla sia miçurata due teste e una lungeza sì ragiungierai insieme le teste e partirai per 1/2 e cutanto fi la testa et possa multiplicherai la testa e la lungessa.

[3] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 33.26: Se nui vollemo saver quanto sé la soa area, sì dovemo molltiplichar la mitade de lo diamitro cum la mitade de la revolltura, çioè 7 via 22, fa 154 e cotanto sé la soa area, çiò sì è a dir una peça de tera che fosse longa 154 mexure e fosse amplla per testa una mexura...

[4] Doc. sen., 1340, pag. 233.8: E ancho, faranno e detti maestri el muro inverso el fondacho della chorte di missere Ghontieri, tanto alto, quanto sarà la facciata dinanzi a strada del detto palazo, e tanto longho, quanto èe la detta chorte di missere Ghontieri, grosso uno mattone e testa.

[5] Savasorra (ed. Feola), XIV pm. (pis.), pag. 39.18: la [[pertica]] sup(er)ficiale e(st) lu(n)ghessa con altreta(n)ta a(n)piessa, hoc e(st) che p(er)tica una a lunga ed una i(n) testa si e(st) p(er)tica 1 sup(er)ficiale, e p(er)tiche 66 sup(er)ficiali, hoc e(st) p(er)tica 1 i(n) testa e 66 a lu(n)ga, e(st) staioro uno...

[6] Doc. orviet., 1339-68, [1354], pag. 141.23: Duocento chantoni di duo piedi o III sonmessi longhi o più, e uno piede i(n) testa o più, p(er) V s. e VI d. ill'uno.

7.4 Estens. [In senso spaziale:] ciò che viene prima. [In partic. con rif. a un gruppo di persone in movimento:] prime file.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 3.85, vol. 2, pag. 46: sì vid' io muovere a venir la testa / di quella mandra fortunata allotta, / pudica in faccia e ne l'andare onesta.

[2] <Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.)>, c. 32, pag. 563.21: e però convenne, che quella milizia si volgesse tutta a tornare la testa, ch' era dinanti, tutta di rietro, anzi che 'l carro piegasse il suo temone.

[3] Filippo Villani, Cronica, p. 1363 (fior.), cap. 97, pag. 734.7: avendo compreso che lla testa delle sue schiere non era di fatto entrata nel campo come si credette...

7.4.1 Porsi in testa: mettersi al comando.

[1] Rime Arch. Not. Bologna, 1302-33 (bologn.), [1306] 29.2, pag. 163: Quel che s'appella per nome ser Octo / et ponsi in testa per comandatore, / Non mi par, ben che lli sia honore, / che li compangni di lui ponghan mocto.

7.4.2 [Milit.] Fras. Fare testa: serrare i ranghi in vista di una battaglia, lo stesso che attestare 2.

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 25, pag. 141.4: e pigli alcuno colle di monte, se v' è presso, o vero di dietro da se vi avrà alcuna fortezza, o vero tutti gli altri fuggendo, certi uomini fortissimi contrastiano, e facciano testa, e se ed i suoi difendano...

[2] Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.), 644, pag. 872: Li Bolognisi començòno a cridare, / «Cavalier sam Piero!» forte mençonare; / fino a la piaça igli se féno mostrare, / e lì fén testa.

[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 2, cap. 59, vol. 1, pag. 296.30: L'amiraglio a tutte le galee ch'avea apresso di sé fece trarre l'ancore [[...]]; e date le prode contro a' nimici, feciono testa.

- [Con idea di amplificazione:] fare testa grossa.

[4] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 14, terz. 41, vol. 1, pag. 162: che 'l meglio era ritrarsi a Benevento, / e la battaglia prendere, e lasciare / potevan poi a suo contentamento, / dicendo: Carlo in Puglia non può andare, / se non di quinci, e farem testa grossa, / e così fecer sanza dimorare.

- [Con idea di iterazione:] rifare testa.

[5] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), [Svet.] L. 7, cap. 49 rubr., pag. 273.14: e se vedesse il suo esercito in volta, gli facea rifar testa col pararsi dinanzi a quelli che fuggivano.

[6] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 9, pag. 85.25: Allora la gente d'Allexandro prese cuore, e percossero agl'indiani e sconfissergli, e durò la battaglia venti dì, essendo rotti or l'una parte or l'altra e rifaccendo testa.

7.4.3 [Milit.] Locuz. avv. A testa: testa a testa, frontalmente.

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 1, cap. 50, vol. 1, pag. 92.26: e reggendo a testa la seconda schiera e intrigata la battaglia...

7.5 Fig. [Rif. a un individuo:] chi comanda, capo.

[1] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 26, pag. 126.13: quel Anticristo si è lo principal figliol del dyavol e testa e duxe de tuti hi malvaxi figliol de superbia...

[2] ? Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 22, par. 5, pag. 370.23: Tuttavia in niuno luogho dicie le Cephe * essere chapo delle chiese, né lle chiese a llui come ttesta essere suggietta...

7.6 Fig. Principio, inizio (di qsa). || In contrapposizione con coda.

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 125.12, pag. 494: En trar ben toi faiti a fin / guarda ben testa e coa.

[2] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 153, pag. 192.14: Egli [[scil. il fermamento]] è fatto ritondo, come una ruota che testacoda non à; e non fina tuttavia di volgersi intorno lo mondo.

[3] f A. Pucci, Rime (ed. Ferri), a. 1388 (fior.), son. IX.12, pag. 128: il primo luogo sie nel più bel lato, / e che tale è testa qui, ch'altrove è coda; / però se non vuogli esser biasimato / fa 'l più bel luogo sempre testa s'oda. || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

7.7 [In partic.:] inizio di un testo o di una pagina scritta.

[1] Dante da Maiano, XIII ex. (fior.), 53.13, pag. 174: E se v' agenza, el vostro gran savere / per testa lo meo dir vada cercando, / se di voler lo meo nome v' abbella. || Bettarini, p. 174: « 'Indaghi il mio componimento per testa', cioè facendo attenzione ai capoversi. L'acrostico dà infatti "Dante è (lo meo nome)"».

[2] Stat. fior., 1334, L. II, cap. 3, pag. 289.6: Chiunque [[...]] recano panni inghilesi [[...]], facciano [[...]] segnare nelle carte della testa la cortezza de' panni sì che rifacciano a' comperatori di cotali panni quello che rifatto fue loro nelle parti ove cotali panni furono comperati.

8 Pezzo di pietra o di terracotta; coccio.

[1] St. de Troia e de Roma Laur., XIII u.q. (rom.), pag. 218.27: Et per vij dii fo sì granne grandine, ke parea ke cadessero sì como teste de celo, la quale grandine la maiure parte de la terra guastao. || Cfr. Liber Yst. Rom., p. 218: «per .viij. denique dies grandines cum lapidibus & testis de celo cadere uidebantur».

[2] Gl Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 2, cap. 14, pag. 65.27: e con una ghiova ovvero testa, cioè pezzo di vaso di terra rotto, si priema e calchi.

[3] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 148, pag. 289.5: (E) la cura: recipe la testa voi la tegula calla et puila su lu ve(n)t(r)e d(e) lu c.

8.1 [Per calco sul lat.:] guscio, corazza (di un animale).

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 4, pag. 8.12: E 'l segno del cancro significò tute le sue spezie e le sue similitudine, come so' li animali dure teste. || Cfr. Morino, Restoro 2, p. 12: «calco sul genitivo latino».

9 Signif. incerto: vaso, coppa (?).

[1] ? Doc. imol., 1350-67, Debitori luglio 1363, pag. 357.22: Çermia de Mengo de Clemençolo de' dare per l(e) (t)este a dì XVJ de luglo s. 1; per 1 comesione a dì IIJ d'agosto d. 6. Per la guarda sua a dì XX novembre s. 1 d. 6; per le teste a dì XXV de nov. s. 2; per castagne s. 2... || Diversamente Pancheri, Imola, p. 477: «Dai contesti potrebbe sembrare un servizio analogo alla guardia dei campi».

[2] ? Arte Am. Ovid. (D), a. 1388 (ven.), L. II, pag. 523.23: Quelli che ha freça beva li novi mosti; a mi si enfonda la testa asconduda lo vin del'anno messo in li prisci consoli. || Cfr. Ov., Ars. am., II, 695-6: «Qui properant, nova musta bibant: mihi fundat avitum / Consulibus priscis condita testa merum».

[u.r. 01.06.2022; doc. parzialm. aggiorn.]