ONTATO agg.

0.1 ontata, ontate, ontato.

0.2 V. ontare.

0.3 Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.); Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Offeso nell'onore, infamato.

0.8 Sara Natale 15.02.2019.

1 Offeso nell'onore, infamato.

[1] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 7, cap. 13, vol. 2, pag. 168.13: «Comandatore, diss'egli, se mi fosse lecito, tutta l'oste si tiene per ontata, e teme che tu li tenga per vili e per falliti...

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 8, cap. 5, vol. 1, pag. 414.16: per la sua disordinata lussuria per forza avea giaciuto colla moglie del conte di Caserta, onde da llui si tenea forte ontato, e volle fare questa vendetta col detto tradimento.

[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 46, vol. 2, pag. 350.9: onde ontato di ciò il prenza acolse circa a mille uomini a ccavallo...

- [Detto di una città].

[4] Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.), 15.9, pag. 435: ché veggio Lucca mia castel di Pisa, / e' signor fatti servi de' ragazzi. / Veggiola ontata, nuda ed abitata / non da lo suo antico abitatore, / ma da color che l'hanno sì guidata.