0.1 partorimenti, partorimento, parturimenti, parturimento.
0.2 Da partorire.
0.3 Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.).
In testi sett.: Arte Am. Ovid. (D), a. 1388 (ven.).
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 Espulsione del feto dal corpo materno al termine della gestazione. 2 Creatura che è stata o che deve essere partorita. Estens. Figlio.
0.8 Sara Natale 31.07.2019.
1 Espulsione del feto dal corpo materno al termine della gestazione.
[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. III, pag. 309.11: Agiugne ancora che i partorimenti fanno più corti i tempi de la giovanezza e 'l campo invecchia per continuo far biada.
[2] Arte Am. Ovid. (D), a. 1388 (ven.), L. III, pag. 528.21: Açonçi che li parturimenti fa li tempi dela çoventù più brevi.
[3] Legg. sacre Mgl. XXXVIII.110, XIV sm. (sett.), 20, pag. 83.31: E la verçene stete cum santa Helysabeth fin al tempo del so parturimento.
[4] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Lv 12, vol. 1, pag. 506.7: la donna che hae ricevuto lo seme, e farà figliuolo maschio, sarà immonda VII dì dal dì del suo partorimento. || Cfr. Lv. 12, 2: «iuxta dies separationis menstruae».
2 Creatura che è stata o che deve essere partorita. Estens. Figlio.
[1] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 126, Natività Maria, vol. 3, pag. 1114.9: concepimenti lungo tempo indugiati e parturimenti de le sterili sogliono essere più maravigliosi. Onde Anna, tua moglie, [ti partorirà una figlia] la quale [[...]] sarà piena di Spirito Santo...
[2] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), Os 5, vol. 8, pag. 136.13: E prevaricarono contro a Dio, però che generarono li figliuoli d' altrui; ora li divorerà la ricolta con loro partorimenti. || Cfr. Os. 5, 7: «cum partibus suis».