IMPRÌMERE v.

0.1 emprèmare, empreme, empremettece, empressa, empriema, emprieme, emprima, emprìmare, emprime, emprimuta, enpremé, implimè, impremeo, impremuto, imprenta, impressa, impresse, impressi, impresso, impriemere, imprimano, imprime, imprimea, imprimendo, imprimendogliele, imprimendola, imprimendovi, imprimeno, imprimere, imprimesi, imprimesse, imprimette, imprimeva, imprimevi, imprimi, imprimono, inpremarieno, inprese, 'mpremendose, 'mpresse, 'mpresso, 'mprìmare; f: inprima.

0.2 Lat. imprimere (DELI 2 s.v. imprimere).

0.3 Pier della Vigna (ed. Contini), a. 1249 (tosc.): 1.1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Pier della Vigna (ed. Contini), a. 1249 (tosc.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Dante, Commedia, a. 1321; <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>.

In testi sett.: Legg. sacre Ashb. 395, XIV pm. (sett.); San Brendano ven., XIV.

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Il part. imprenta di <Ottimo, Par., a. 1334 (fior.)>, c. 27, pag. 589.12, potrebbe dipendere dal fr. ant. empreinte.

Nota la forma implimé, forse per ipercorrettismo, in Francesco da Buti, Par., 1385/94 (pis.>fior.), c. 23, 88-102, pag. 638.13.

0.7 1 [In senso concreto:] premere sufficientemente a fondo da lasciare un'impronta o un segno. Estens. Segnare. 1.1 Fig. Penetrare in profondità, fino a fissarsi indelebilmente. 2 Estens. Trasmettere o comunicare (qsa). 2.1 Estens. Infliggere (un colpo). 3 [Astr.] [Rif. a un astro o a uno dei cieli:] segnare (qno) con il proprio influsso. 4 Esercitare una pressione, lo stesso che premere. 4.1 Inserire esercitando una pressione.

0.8 Marco Maggiore 09.09.2019.

1 [In senso concreto:] premere sufficientemente a fondo da lasciare un'impronta o un segno. Estens. Segnare.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 5, cap. 3, pag. 116.15: E se lo sugello, ch'è montuoso e valloso, emprieme e·lla cera, è mestieri che la cera sia montuosa e vallosa...

[2] Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. X, cap. 30, pag. 924.9: E 'l polso ke ss'è fitto e impresso ne la carne del dito di colui ke tocha il polso, e secondo grande quantitade v'entrò dentro, sì è detto e chiamato da lloro lato polso...

[3] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Ilarione, cap. 9, pag. 181.26: Mirabil cosa dico: faccendo Ilarione tre volte il segno della croce contra 'l mare, imprimendo il segno nella rena, lo mare [[...]] si rizzòe in alto a modo d'un muro...

[4] <Ottimo, Par., a. 1334 (fior.)>, c. 27, pag. 589.12: nè che la immagine di san Piero fosse imprenta nella bolla de' privilegj e de' beneficj acquistati per simonia...

[5] Legg. sacre Ashb. 395, XIV pm. (sett.), 17, Simone e Giuda, pag. 195.9: Unde Iesu, cognoscando çoe, fesse un drapo de lino al pintore he meté-selo su la faça sua he enpremé per la vertù de la divinità soa en quel drapo la sua ymagine he figura...

[6] f Framm. Cons. filos., XIV m. (sett.), L. V, cap. 5 [metro], pag. 296.26: e alcuno ghode per andamenti d'inprimere le pedeghe in la terra overo pasare per li virdi canpi overo andare soto per le selve. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[7] Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.), cap. 160, pag. 222.28: lu fantinu est comu la cira ki prindi quilla forma ki chi est impressa.

[8] Considerazioni stimmate, XIV ex. (tosc.), 5, pag. 270.5: che gli dicesse quello che sapea del dì e dell'ora nella quale le sacre Stimmate furono da Cristo impresse nel corpo di santo Francesco...

[9] Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), 2 Prol. Sal, vol. 5, pag. 145.22: e dove vederanno la virgola precedente, da quella insino alli due punti, li quali abbiamo impresso, sappino quello esser di più nella translazione de' settanta interpreti...

1.1 Fig. Penetrare in profondità, fino a fissarsi indelebilmente.

[1] Pier della Vigna (ed. Contini), a. 1249 (tosc.), 3.9, pag. 126: e non poria partire [[scil. da la rimembranza]] / per tutto 'l meo volere, / sì m'e[ste] sua figura al core impressa, / ancor mi sia partente / da lei corporalmente / la Morte amara, crudele ed ingressa. || Se non è impresso agg.

[2] Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. X, cap. 30, pag. 923.21: Quelli ke vuole essere savio e istruito nella sciença de' polsi, [[...]] conviene ke elli tocchi spesse volte il polso di quello cotale di cui vuole congnoscere quando è sano [[...]], acciò ke la sua forma s'empriema e si ficchi nel suo cuore...

[3] <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>, cap. 21, pag. 169.25: la virtù trovando la mente tenera, e quasi atta a se ricevere, v'imprime più efficacemente se, e il suo odore, in guisa che il ben vivere gli diventa diletto...

[4] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 28, par. 28, pag. 495.15: che sse per li ufici eclesiastichi sieno intesi i santi ordini e caretres *, che con esse sono inprese nell'anima siccome alquno abito... || Cfr. Defensor pacis, II, 28, 28: «quod si per officia ecclesiastica intelligantur sacri ordines et caracteres, qui cum hiis imprimuntur in anima velut habitus quidam...».

- Pron.

[5] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. IV, pt. 3, cap. 9b, pag. 99.9: (et) così molti contrarii colori se inpremarieno in una cosa semplice...

[6] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IX (ii), par. 13, pag. 498.16: per ciò che negli animi, li quali sono in pendulo e spaventati, più leggiermente s'imprime questa maladizione, cioè l'ostinazione...

1.1.1 Pron. Compenetrarsi (con idea di reciprocità).

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 19, pag. 229.24: E se lo cielo per lo suo movimento, fregandose e 'mpremendose asieme una parte coll'altra, facesse suono delettevele od altro, quello suono secondo via de rascione se dovarebbe udire...

2 Estens. Trasmettere o comunicare (qsa).

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 61.74, pag. 249: L'amor divino altissimo - con Cristo l' abbracciao: / l'affetto suo ardentissimo - sì lo ce 'ncorporao / lo cor li stemperao - como cera a segello: / empremettece quello - ov'era trasformato.

[2] Esp. Pseudo-Egidio, XIV pi.di. (tosc.), pag. 210.36: L'amore non è altro se non una qualità actrattiva e mobile ne lo animo empressa de la cosa amata...

[3] <Ottimo, Par., a. 1334 (fior.)>, c. 28, proemio, pag. 605.23: essi [[scil. le Dominazioni]] confortano e mostrano alli prelati, come elli debbano signoreggiare li sudditi, annunziando in questo la volontà di Dio, ed a essi imprimono la similitudine di Dio.

[4] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 5, cap. 3, pag. 358.15: Deboli lettere [sono queste] a ricontare et imprimere nelli animi questo miracolo, perchè non è un altro Cicerone, che assai degnamente possa compiangere cotale caso di Cicerone.

[5] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 7, cap. 6, vol. 2, pag. 134.2: Adonca non impressi lu stilu a quillu consultu di lu Senatu la voluntati di li patri conscripti, ma fu la crudili manu di la laydissima necessitati.

[6] Jacopo Passavanti, Tratt. sogni, c. 1355 (fior.), pag. 336.24: L'altra cagione spirituale dalla parte di fuori del sognare, può essere dal diavolo, il quale [[...]] puote fare sognare imprimendo alcune apparizioni immaginarie e fantastiche visioni nel capo di coloro che dormono...

[7] Francesco da Buti, Par., 1385/94 (pis.>fior.), c. 7, 64-75, pag. 236.8: e però dice: quand'ella; cioè quando la Divina Bontà, sigilla; cioè imprime la forma e dà l'essere a le cose fatte da lui senza mezzo.

2.1 Estens. Infliggere (un colpo).

[1] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 195.14, pag. 251: Morte, od ella, sani 'l colpo / ch'Amor co' suoi belli occhi al cor m'impresse.

3 [Astr.] [Rif. a un astro o a uno dei cieli:] segnare (qno) con il proprio influsso.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 17.76, vol. 3, pag. 285: Con lui vedrai colui che 'mpresso fue, / nascendo, sì da questa stella forte, / che notabili fier l'opere sue.

4 Esercitare una pressione, lo stesso che premere.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 5, cap. 7, pag. 125.15: grava la parte de sopra quella de sotto e empreme enverso la terra...

[2] f Chirurgia di Ruggero Frugardo volg., XIV pm. (fior.), [L. 3, cap. 24], pag. 309.26: Lo malato si meni al bagno e -l medico unga le sue mani asciutte di mele o di trem(en)tina o di pece; e pongale sopra lo luogo dove è la 'nfermità, i(m)p(ri)mendo le mani in giuso, et i(n)contenente le lievi in suso forteme(n)te... || Corpus OVI.

4.1 Inserire esercitando una pressione.

[1] f Piero de' Crescenzi volg. (ed. S. Eugenia), XIV pm. (fior.), L. 4, cap. 11, pag. 367.7: di fuori [rimossa] la corteccia, si inprima, overo si chometta, nella fessura e [leghisi]; e terra [chreta] intorno posta con una pezuola di sopra si quopra... || Corpus OVI.