MAGGIORENTE agg./s.m.

0.1 maçorenti, maggiorenti, magiorenti, maiurienti, majoranti, majorente. (cfr. 0.6 N) majurini.

0.2 Da maggiore (DELI 2 s.v. maggiore).

0.3 Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.); Cronichetta lucchese (1164-1260), XIII/XIV.

In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311.

In testi mediani e merid.: Anonimo Rom., Cronica, a. 1360; Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), [1360/1362].

0.5 Nota la forma con terminazione ‑ante in Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311 (1 [4]).

0.6 N La forma majurini att. in Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 396, pag. 90 («Che nostri majurini in Aquila ago cazato») dipende prob. da un errore di copia. L'ed. De Matteis, Buccio di Ranallo, p. 120, stampa maiurenti («che nostri maiurenti 'n Aquila ào cacciato»); cfr. anche 1 [8].

0.7 1 Più rilevante (tra altri), principale. 1.1 [Rif. a una persona:] potente, autorevole. 2 Sost. Chi appartiene al gruppo degli individui più influenti, autorevoli e facoltosi (di uno stato, una comunità o un'organizzazione). Spec. al plur.

0.8 Marco Maggiore 18.01.2019.

1 Più rilevante (tra altri), principale.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 8, cap. 15, vol. 1, pag. 437.18: e feciono fare tra lloro più matrimonii e parentadi. Intra li quali questi furono i maggiorenti, che messer Bonaccorso Bellincioni degli Adimari diede per moglie a messer Forese suo figliuolo la figliuola del conte Guido Novello...

1.1 [Rif. a una persona:] potente, autorevole.

[1] Legg. sacre Mgl. XXXVIII.110, XIV sm. (sett.), 20, pag. 94.22: Alora molti Çudei d' i più maçorenti andonun a Pilato e sì ge dixeno...

2 Sost. Chi appartiene al gruppo degli individui più influenti, autorevoli e facoltosi (di uno stato, una comunità o un'organizzazione). Spec. al plur.

[1] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 151.2: E regendo elli lo 'mperio e lo stato di Roma contra l'usanza de' magiorenti, più benignamente e più clementemente che non era usato, fue morto nel quinto anno de lo 'mperio suo dai sanatori...

[2] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 2, pag. 80.12: con molta diligenza il signore, e maggiorenti dell'oste debbono considerare, quando per avventura giungono ad uno buono, e sano luogo, di soggiornarvi...

[3] Cronichetta lucchese (1164-1260), XIII/XIV, pag. 249.24: sì funno isconfitti e vinto lo charroccio di Melano e rimaseno molti pregioni da Melano e alquanti maggiorenti furno presi e fue preso lo filliuolo del dogio di Venetia ch'era potestade de Melano.

[4] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 122.2, pag. 491: Grevementi me despiaxe / che li nostri majoranti: / de mar far son sì 'ranti / che nixun de lor à paxe.

[5] Novellino, p. 1315 (fior.), 23a, pag. 184.13: Vide le tavole ove mangiavano i maggiorenti: lodolle assai. Vide come li poveri mangiavano in terra vilmente: questo riprese forte, e biasimò...

[6] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 10, cap. 289, vol. 2, pag. 455.18: Castruccio signore di Lucca mandò suoi assessini in Pisa per fare uccidere il conte Nieri e più altri maggiorenti che reggeano la città...

[7] Anonimo Rom., Cronica, a. 1360, cap. 8, pag. 40.1: Dodici maiurienti de Venezia fuoro, grannissimi mercatanti e ricchissime perzone, savii e descreti...

[8] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), [1360/1362] son. 20.9, pag. 281: Quando li guasta alcuno majorente, / Se è chiamato che degia pagare, / Quillo manna lo pigno immantenente...

[9] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 23, S. Sebastiano, vol. 1, pag. 220.18: "Io t'ho tenuto sempre tra i maggiorenti del palazzo mio, e tu se' stato celato contra la salute mia e contra la ingiuria de li dei".

[10] Legg. sacre Mgl. XXXVIII.110, XIV sm. (sett.), 20, pag. 93.11: Alora Anna e Cayfas e i altri maçorenti dixeno a Cristo: «No oldi tu, que dixeno quisti de te?»