0.1 saldamendo, saldamenti, saldamento, saldamentto, ssaldamento.
0.2 Da saldare.
0.3 Doc. sen., 1263: 2.
0.4 In testi tosc.: Doc. sen., 1263; Doc. fior., 1262-75; Stat. montepulc., 1333-37; Doc. aret., 1337.
In testi sett.: Lett. bologn., XIII u.v. (?).
In testi mediani e merid.: Doc. castell., 1261-72.
0.5 La forma sonorizzata saldamendo in Luigi Marsili, Lettere, 1373/78 (fior.), [1375] 5, pag. 480.8, inattesa in fior., potrebbe dipendere da un errore di copia.
0.7 1 [Med.] Processo di rimarginazione e guarigione (di una ferita). 1.1 [Rif. a un'incisione in una pianta]. 2 [Econ./comm.] Estinzione totale o residuale di un credito.
0.8 Marco Maggiore 17.10.2019.
1 [Med.] Processo di rimarginazione e guarigione (di una ferita).
[1] Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. VII, cap. 3, pag. 565.23: E di questo luogho erano i predetti folli, quando elli puosero olio ne le fedite, la 'ncarnatione e 'l saldamento de' quali era possibile.
[2] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 9, cap. 51, vol. 3, pag. 92.24: si tagli con la rosetta tanto dell'unghia intorno alla ferita, che l'unghia non calchi la carne viva, nè ancora la tocchi: imperocchè se la toccasse, sarebbe impedito in tutto il suo saldamento. || Corpus OVI.
[3] f Chirurgia di Ruggero Frugardo volg., XIV pm. (fior.), [L. 3, cap. 4], pag. 300.3: e l'ago sia lasciato in quella chuscitura i(n)fino al saldam(en)to dela fedita. || Corpus OVI.
1.1 [Rif. a un'incisione in una pianta].
[1] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 8, cap. 6, vol. 3, pag. 23.16: si pertugi l'arbore con acuto succhiello, e si metta la vite per lo pertugio, e da ciascuna parte con cera e con loto si turi il pertugio, acciocchè il Sole e il vento o la piova non impedisca il suo saldamento. || Corpus OVI.
2 [Econ./comm.] Estinzione totale o residuale di un credito.
[1] Doc. sen., 1263, pag. 350.11: dieno dare viiiclxxx li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo primo p(er) saldamento d'una rascione la q(uale) è scrita ne· livro vechio...
[2] Doc. castell., 1261-72, 6, pag. 26.3: Anco dé dare XVIIJ s. per saldamento d'una altra raiçone...
[3] Doc. fior., 1262-75, pag. 305.11: (E) de dare s. ij (e) d. vj p(er) saldame(n)to d'altra r(asscione).
[4] Doc. fior., 1286-90, [1289], pag. 242.30: It. dal camarlingho, per saldamento de la limosina, dì iiij d'aprile, lib. xxviij e s. xvj.
[5] Doc. fior., 1277-96, pag. 377.11: Iachopo de la Sschifa e la Giana sua f. ne deo[no] dare s. XXV per saldamento di d. che prestai loro...
[6] Lett. bologn., XIII u.v. (?), pag. 18.20: Anchura ser Buchallada de' IIII s(oldi) e VII d(enari) de Viniçia g(rossi) che vui romangistidi a pagare del saldame[n]to [...] a rassò del banbasse ssi fadi dare a Guido...
[7] Stat. montepulc., 1333-37, cap. 8, pag. 852.14: Salvo che quella cotale p(er)sona debba dare a' decti rectori o al'altro d'essi buono saldamento di stare a ragione (e) di paghare el'iudicato...
[8] Doc. aret., 1337, 770, pag. 655.25: la podestà [[...]] sia tenuto de fare fare le paci infra li citadini d'Areço infra li quali le paci fossero convenevoli, e là ove elle non se convenissero faccia fare le treugue per longo tempo e saldamento de non offendere sufficiente.