SALDARE v.

0.1 salda, saldà , saldai, saldaila, saldammo, saldammone, saldamo, saldamola, saldando, saldandola, saldane, saldanmo, saldano, saldar, saldarà , saldare, saldari, saldaro, saldaromi, saldarono, saldasse, saldassero, saldassi, saldata, saldate, saldati, saldato, salde, salderà , salderanno, salderebe, saldi, saldin, saldino, saldo, saldò, saldocci, saldoe, saldòe, saldomo, saldonne, saldosi, saldosine, saldossi, saldossine, salla, sallare, sallata, sauda, soldala, soldanu, soldati, soldó, ssaldanmo, ssaldare, ssaldi, ssuldary, suldari, suldata, suldati, suldi, xaldi; f: saldinsi.

0.2 Da saldo 1.

0.3 Mattasalà, 1233-43 (sen.): 5.

0.4 In testi tosc.: Mattasalà, 1233-43 (sen.); Doc. pist., 1240-50; Doc. fior., 1262-75; Doc. prat., 1285-86; Doc. pis., 1298 (2); Doc. cort., 1315-27; Doc. aret., 1335-38; f Stat. lucch., 1376; Stat. ssep., 1378.

In testi sett.: Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.); Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.); Doc. ravenn., 1359; Doc. imol., 1362-63; Serapiom volg., p. 1390 (padov.); f Lett. zar., 1397.

In testi mediani e merid.: Doc. perug., 1322-38; Doc. orviet., 1339-68, [1353]; Doc. assis., 1354-62; Doc. castell., 1361-87; Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Lett. salent., XIV/XV.

0.5 Si riuniscono le varianti fonetiche saldare e soldare, quest'ultima da considerare conservativa (cfr. saldo 1).

Nota il part. a suff. zero saldo (in partic. v. 5).

Per saldare ragione > ragione; saldare una ragione > ragione.

0.7 1 Comporre (elementi distinti) in unità (anche in contesto fig. e con valore metaf.). Estens. Rendere uniforme. 2 [Metall.] Congiungere parti metalliche tramite saldatura. 3 Riparare, aggiustare (un oggetto rotto); ricomporre (un osso fratturato). 3.1 Pron. [Rif. a un oggetto:] tornare integro dopo un danno. 4 Ricucire o far rimarginare (una ferita); ricomporre (una mutilazione). 4.1 [Rif. a una ferita:] rimarginarsi; guarire (anche pron.). 4.2 Estens. Lo stesso che guarire. 5 [Econ./comm.] Regolare (un conto) versando la somma dovuta. 5.1 [Econ./comm.] Estens. Soddisfare (un creditore) regolando un conto in sospeso. 5.2 [Econ./comm.] Estens. Concludere una compravendita; stabilire un accordo commerciale. 5.3 [Econ./comm.] Calcolare la differenza tra gli addebiti e gli accrediti di un conto. 6 Rendere più forte, rinsaldare (anche fig.).

0.8 Marco Maggiore 08.10.2019.

1 Comporre (elementi distinti) in unità (anche in contesto fig. e con valore metaf.). Estens. Rendere uniforme.

[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 17.11, pag. 34: Quando Bellacoglienza sentì 'l caldo / Di quel brandon che così l'avampava, / Sì tosto fu 'l su' cuor col mïo saldo...

[2] Dante, Rime, a. 1321, 43.19, pag. 153: e passa il mare [[scil. lo vento]], onde conduce copia / di nebbia tal che, s'altro non la sturba, / questo emisperio chiude tutto e salda...

2 [Metall.] Congiungere parti metalliche tramite saldatura.

[1] Boccaccio, Chiose Teseida, 1339/75, L. 7, 50.1, pag. 466.8: Appresso è da sapere, il rame o ottone che vogliamo dire, avere tre singulari propietà: la prima è che egli salda e congiugne e allega ogni altro metallo...

[2] f Stat. lucch., 1376, L. IV, cap. 62, pag. 160.28: Et che non si possa alcuno lavoro d'argento dorare solamente a zolfaro [[...]]. Et sia licito a ciaschuno potere accusare, et che a tucti boctoni d'argento debiano ripiegare lo piccolloro innanti che lo saldino. || Corpus OVI.

3 Riparare, aggiustare (un oggetto rotto); ricomporre (un osso fratturato).

[1] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1330 (pis.), L. 2, cap. 1 rubr., pag. 60.3: Come santo Benedetto lasciò lo studio e fuggì il mondo, e come saldò lo capisterio che era rotto.

[2] Doc. perug., 1346, pag. 25.17: Ancho, ch'ei soprestante del dicto conducto deggano prestare al dicto coptomatore le forme e tucte ei ferramenta che besongnano per saldare e reponere el dicto canellato che sta e·llo ponte sugl'archora nuove predicte.

[3] Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.), pt. 1, 11, pag. 25.2: e un dì cum grande devocion invocando la vergene Maria, vete quella cum compagnia de vergene vegnando, la qual solamente tocando sanà e saldà un osso roto, che la vedova avea in lo pecto...

[4] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 3, cap. 12.99, pag. 220: che v'è un bagno, che, qual vi ripara, / ogni osso rotto salda in poco d'ora.

[5] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 64, pag. 72.16: E de questa mainiera se salda le ole, quando se rompe.

[6] x Arte del vetro, XIV ex. (fior.), cap. 63, pag. 49: e la calcina e la pece metti ogni cosa in luogo ove si possano scaldare e struggere al fuoco e calda l'adopera: e salderà pietre e vasi.

- Fig. [Rif. a un inanimato].

[7] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 53.36, pag. 73: L'antiche mura [[...]] / e i sassi [[...]], / et tutto quel ch'una ruina involve, / per te spera saldar ogni suo vitio.

3.1 Pron. [Rif. a un oggetto:] tornare integro dopo un danno.

[1] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 29, pag. 106.2: Lo dìe che loro amore si congiunse, in quello punto lo scudo aperto sì si saldòe sì come mai non fosse stato rotto...

4 Ricucire o far rimarginare (una ferita); ricomporre (una mutilazione).

[1] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 1364, pag. 56, col. 1: Sí lo trase fora dela guadina / E vasen a loro con grande ira, / Sí talió l'oregia ad un de lor / Ki era habluto contro lo segnor. / E Jhesu Christe sí la pilió, / E incontinente ge la soldó...

[2] f Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.), 55, pag. 23.29: sopraposto matura le scruofole e rompe e purga e salda. || Corpus OVI.

[3] Comm. Rim. Am. (B), a. 1313 (fior.), ch. 1, pag. 839.21: ora attendi questi altri impiastri, i quali prima il tosco di questa maligna vespa della puntura traranno, poi dissenfieranno le attuscanzie e poi salderanno e sanaranno le ficuzza.

- Assol.

[4] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 95, pag. 299.22: La medicina nel tempo passato antico fu di poche erbe, che ristrignessero, e saldassero.

[5] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), Indice dei capp., pag. 133.11: [C]LXXIIII. De lo 'nguento da saldare.

4.1 [Rif. a una ferita:] rimarginarsi; guarire (anche pron.).

[1] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 45.10, vol. 1, pag. 306: omni piaga poi ke l'ungi / sença unguento fai saldare.

[2] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 72, pag. 134.11: E com'ee, messer, e volete voi andare a conbattere colo cavaliere, che le vostre piaghe non sono ancora saldate?

[3] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 11, pag. 95.2: Sapiate ch'elle vagliono a coloro che sono litiginosi e a gotta robbia e al malvagio colore rosso del visagio e a piaghe fatte di lungho tenpo che no possono saldare...

[4] Ricette per lattovari, 1310 (fior.), pag. 248.7: Qui comincia l'unguento mirabile il quale [[...]] àe [[...]] virtude di fare saldare tutte perqussioni fatte per forza, o con ferro o co· legno overo con pietra overo per caduta...

[5] Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. VII, cap. 3, pag. 565.14: se la boccha de la fedita si continua e si salda, ançi ke 'l suo fondo sia saldo, molto virus, cioè molta putredine velenosa, vi si ragunerà dentro...

[6] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 326.11, pag. 206: lo primo colpo, dove ferro ficchi, / may non se saldarà per gli todeschi...

[7] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 6, cap. 2, vol. 2, pag. 67.19: Licitu fu senza nulla pena ad homu vili de natu [[...]] di revucari li grandissimi plaghi di li guerri civili, li quali erannu ià saldati per vechissimi cicatrici.

4.1.1 [Rif. a un'incisione nella corteccia di un albero].

[1] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 2, cap. 7, vol. 1, pag. 148.28: Ma se si dividano [[gli alberi]] oltre la midolla, la quale è in mezzo de' ramicelli, e saldinsi di presente, si varieranno i frutti... || Corpus OVI.

4.2 Estens. Lo stesso che guarire.

[1] Giacomo da Lentini (ed. Antonelli), c. 1230/50 (tosc.), disc. 5.38, pag. 113: Dal vostro lato / [...] allungato, / be· ll'ò provato / mal che non salda...

[2] Ricette mediche toscane, XIII (tosc.occ.), Ricetta 1, pag. 153.2: Memoria del latovario da saldare li omini rocti...

[3] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 3, cap. 25, pag. 109.3: sì che da quel'hora innançi i nervj gli furon soldati e fortifichati comu iammay non che avissi avutu niuno male.

[4] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 67, col. 2.33: e incorpora insieme nel mortaio a modo d'unghuento, e llo occhio chiuso sopra poni la sera quando vai a lletto colla istoppa e fascialo e lla mattina suldi.

[5] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), cap. 26, pag. 592.38: e li supra dicti emplastri soldanu li rini, e constringinu li homuri e li nervi mitiganu...

5 [Econ./comm.] Regolare (un conto) versando la somma dovuta.

[1] Mattasalà, 1233-43 (sen.), pag. 12v.4: Dietiguardi à dati li d. p(er) cinque mesi che viene, xvij s. m. iiij d., (e) saldamo raçone iij die al'entrante di genaio cho· Matasalà.

[2] Doc. pist., 1240-50, framm. 7, pag. 66.9: I(n) k. sete[m]bre saldai rasione col'Ari[n]go Sornaghi, che de avere s. vj m(eno) dr. ij.

[3] Doc. prat., 1285-86, pag. 116.19: Maione ortolano f. Açolini di Porta Tieçi ci de dare d' una sua ragione arietro ne' LXXXVIIIJ folli, salda co· lui dì XXIJ di sete(m)bre ne LXXXV, (e) deci meritare a d. IIIJ livra.

[4] Doc. fior., 1286-90, [1287-90], pag. 293.4: Avemo saldo ragione cun Gratia, dì quattro di giugno, d'ogne ragione.

[5] Fiore, XIII u.q. (fior.), 154.5, pag. 310: Ben disse ver, quel conto ò i' ben saldo...

[6] Doc. perug., 1322-38, pag. 135.44: Saldata fo la ragione con esse: fuoro enteram(en)te pagate.

[7] Doc. aret., 1335-38, pag. 151.3: Michele de Tancreduccio dea dare questo dì, p(er) saldo d'ongnie rasgione, de che no(n) s'ène fatta carta, sì cho(m)mo la salda(m)mo ensieme, lb. VJ s. X.

[8] Doc. assis., 1354-62, pag. 342.5: M.ccc.lviii., dì .xxiii. d'agosto, saldammo la dicta ragione collo dicto Angnelo...

[9] f Lett. zar., 1397, pag. 82.16: Saldata la raçun in pireçencia di Polu Dobiruvacu, resta i dar duchati X: pireguve daçitigi. || Corpus OVI.

[10] Lett. salent., XIV/XV, pag. 164.5: Preguti assay, scryvyti a mys(er) Gasspary di ly Conti zo chi avyti rychiputu da my cu(m) ly do punti di canella, cenamumy e pevyry ca [[...]] my vynerò tostu in Leze a ssuldary rajony cu(m) isso.

- [In partic., come formule nei libri di conti].

[11] Doc. fior., 1262-75, pag. 308.17: Chanmo nostro lavoratore ne de dare s. xxx, salda ongne r(asscione) cho· llui in mezzo ottobre.

[12] Doc. sen., 1277-82, pag. 491.28: Ancho XVIIII sol. nel dì a Spinello tondatore per tondatura di panni saldata rasione cho llui in fino al detto dì.

[13] Doc. fior., 1277-96, pag. 391.15: Ànne dato Duccio s. XX; salda ra(sscione).

[14] Doc. pis., 1298 (2), pag. 201.10: Battusu da Chastel Fiorentino mi de' dare s. XXX salda ragione da mei a llui.

[15] Doc. cort., 1315-27, pag. 40.8: Salda onne rasgione con Gionta da la Fracta a dì xiij de dicenbre, che dè avere lj. v s. x d. v, salda co· llui decto dì.

[16] Doc. ravenn., 1359, pag. 444.39: semo (con)tenti et (con)fessi de dovere dare alo spedale dela Mis[er]icordia, salda ongni raxone che nui avesemo a fare co(n) lo spedale p(re)d(i)c(t)o de qui in dredo...

[17] Doc. castell., 1361-87, pag. 171.26: Ite(m) salda ragion(e) collo d(i)c(t)o Cecco Castraçça, Mccclxxij del mes(e) de novenbr(e), p(re)s(ente) Ballata, Fenne e Fiordo...

- [Prov.].

[18] f Proverbi e modi prov., XIII/XIV (sen.), pag. 125.17: Salda la ragione d'ogni cosa ke fai. || Corpus OVI.

- Fig.

[19] ? f Cino Rinuccini, XIV sm. (fior.), 18.14, pag. 123: Ed io seguo tuo dir [[...]], signor, che hai vòta la faretra / de' tuoi dorati strali, e fatta lieve, / sì che conteco omai mia morte saldo. || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

5.1 [Econ./comm.] Estens. Soddisfare (un creditore) regolando un conto in sospeso.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 2, cap. 318, vol. 1, pag. 526.31: infino a tanto che la questione si finisca, se non se 'l reo saldarà l'attore di pagare quello in che sarà condannato.

[2] Stat. ssep., 1378, cap. 14, pag. 96.33: né debbia comenciare arte de calçolaria ello Borgo o ello suo destrecto se prima no(n) salda ei co(n)soli dela decta arte de dieci livre...

5.2 [Econ./comm.] Estens. Concludere una compravendita; stabilire un accordo commerciale.

[1] Stat. prat., 1347, cap. 16, pag. 19.10: E questo s'intenda quando la decta adomanda facesse innanzi che 'l mercato si saldasse.

[2] Doc. orviet., 1339-68, [1353], pag. 134.24: Angniluçu di Petru di Paganuçu dettu terrenu deve dare lb., sichome saldai cho· llui p(er) la piscione dela chasa che fu di Teio di Matteio Saldinu...

5.3 [Econ./comm.] Calcolare la differenza tra gli addebiti e gli accrediti di un conto.

[1] Stat. sen., c. 1318, cap. 12, pag. 22.20: El quale camarlingo sia tenuto e degga ogni mese, in fine d' esso mese, saldare ragione de l'entrate e de le spese...

6 Rendere più forte, rinsaldare (anche fig.).

[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 1, cap. 1.42, pag. 127: E virtù pinge sì la sua ferita / De li ferventi raggi onde si scalda / La grave qualità che in lei si flette, / Che ciò che vive lor potenzia salda.

[2] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 21, par. 7, pag. 359.4: e della diritta fé del salvatore nostro singnore Giesù Cristo trassalva sia saldata e ffermata e al costumamento regholata...

[3] Bibbia (10), XIV-XV (tosc.), 1 Pt 5, vol. 10, pag. 441.17: [10] Ma Iddio d'ogni grazia, il quale ne chiamò nell'eternale sua gloria in Cristo Iesù, un poco passionati egli compirà e confermerà e salderà voi.