SGUARDARE v.

0.1 eguarda, esgardà , esgardavan, esgarder, esgardez, esguarda, esguardamo, esguardare, esguardase, esguardata, esguardate, esguardò, esvardai, isgarda, isguarda, isguardai, isguardando, isguardandolo, isguardandosi, isguardandu, isguardao, isguardare, isguardasse, isguardata, isguardate, isguardato, isguardau, isguardi, isguardiamo, isguardino, isguardo, isguardò, isguardó, isguardu, sgarda, sguarda, sguardai, sguardando, sguardandola, sguardandole, sguardandolo, sguardandosi, sguardandovi, sguardandu, sguardandulu, sguardandusi, sguardano, sguardantese, sguardanti, sguardao, sguardar, sguàrdar, sguardaranno, sguardare, sguardari, sguardarilo, sguardarlo, sguardaro, sguardasse, sguardassero, sguardaste, sguardasti, sguardata, sguardate, sguardati, sguardato, sguardatu, sguardau, sguardava, sguardavannu, sguardavano, sguardavanu, sguarde, sguarderai, sguardi, sguardino, sguardo, sguardò, sguardòe, sguardu, squardandu, squardao, squardo, svardare, svarde, svardo; f: squarda.

0.2 Da guardare.

0.3 Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.): 1 [12].

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.); Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.); Albert. della Viola, D'on'amorosa, a. 1286 (fior.); Quindici segni, 1270-90 (pis.); Lucidario pis., XIII ex.; Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.); Fatti dei Romani, 1313 (fior.).

In testi sett.: Memoriali bologn., 1279-1300, (1286); Lucidario ver., XIV.

In testi mediani e merid.: F Gloss. volg. cass., XIII m.; Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Regimen Sanitatis, XIII/XIV (napol.); Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. perug., 1342; Lauda in decollatio s. Iohanni (ed. Menichetti), XIV m. (rom.); Stat. Montecassino, XIV (luc.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Stat. palerm., 1343.

0.5 L'isolata forma eguarda (per esguarda) nel Compasso de navegare (ed. Debanne), 1296 (it.sett./mediano), pag. 102.22, potrebbe dipendere da un errore paleografico.

0.7 1 Lo stesso che guardare. [In partic.:] guardare intensamente o con insistenza (anche in contesti fig. e con valore metaf.). 1.1 Assistere attentamente (a qsa) senza prendervi parte. 1.2 Fig. Prestare attenzione. 1.3 Estens. Essere testimone (di qsa); essere presente per assistere (a qsa). 1.4 [In partic.:] guardare con desiderio. 1.5 Guardare con ostilità o malevolenza (anche pron. recipr.). 1.6 Cercare lo sguardo (di qno). Estens. Incontrare. 1.7 Perlustrare, ispezionare (un luogo). 1.8 Sorvegliare (qno). 2 Proteggere, salvaguardare. 2.1 Pron. Stare in guardia, cautelarsi (da un pericolo). 3 Prendere in considerazione, tenere in conto; badare (a qsa). 3.1 Estens. Considerare, valutare. 4 Decidere, stabilire (spec. in seguito a un dibattito). 4.1 Estens. Raccomandare, consigliare. 5 Fig. [Con rif. alla posizione nello spazio:] essere rivolto verso qsa (anche pron.). Estens. Essere situato (in un punto).

0.8 Marco Maggiore 05.06.2019.

1 Lo stesso che guardare. [In partic.:] guardare intensamente o con insistenza (anche in contesti fig. e con valore metaf.).

[1] Rinaldo d'Aquino (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), 2.34, pag. 100: come Narciso per sua spera vedire / per sé si 'nnamorao / quando in l'aigua isguardao, / così posso io ben dire / che eo son preso de la più avenente.

[2] Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.), disc. 2.55, pag. 70: S'eo la sguardo, / 'ncendo ed ardo, / tanto temo no le spiaccia...

[3] F Gloss. volg. cass., XIII m., c. 13v: cernit [interl. squarda]. || Baldelli, Medioevo volgare, p. 70.

[4] Albert. della Viola, D'on'amorosa, a. 1286 (fior.), 3, pag. 198: D'on' amorosa vogla / d'amare incuminciai, / donna, quando isguardai / lo vostro viso piacente e adorno.

[5] Memoriali bologn., 1279-1300, (1286) 9.7, pag. 21: Dona, vostre adorneze / de sí corale amore / m'hann<o> feruto, sguardando, / ch'eo non azo alegreze / e perdo lo valore / senza vui, dona, stando.

[6] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. V, pt. 6, pag. 158.8: l'omo ène facto ricto de fuore de la natura de li altri anemali per esguardare el cielo...

[7] Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.), 110, pag. 31: [XXVIII] L'omo sens'amicitia, castellu sensa mura: / Sgarda lu amicu et bidilu per piçul'apertura...

[8] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 45.25: Chi questa virtude ha [[scil. magnanimità]] sì isguarda il mondo di lungi, siccome disse Isaia profeta, altresì li sembra tutto 'l mondo piccolo come una stella a noi.

[9] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. I, pag. 60.5: Paris isguardó le dee di giorno e a cielo aperto, quando elli disse a Venus: - Tu, Venus, vinci l'una e l'altra.

[10] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 127.66, pag. 172: Se 'l sol levarsi sguardo, / sento il lume apparir che m'innamora...

[11] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 148, pag. 287.21: It(em) spesse fiate lu c. sguarda ad lu loco dove se dole crede(n)dose recipire dolore f(ac)to da fore.

- Assol.

[12] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 36.3, pag. 361: Madonna à 'n sé vertute con valore / più che nul'altra gemma prezïosa: / che isguardando mi tolse lo core, / cotant'è di natura vertudiosa.

[13] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 6.65, vol. 2, pag. 94: Ella non ci dicëa alcuna cosa, / ma lasciavane gir, solo sguardando / a guisa di leon quando si posa.

- Sost. Atto di guardare. Estens. Lo stesso che sguardo.

[14] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), D[ubbie] 3.2, pag. 400: Guardando basalisco velenoso / che 'l so isguardare face l'om perire...

[15] Federico II (ed. Panvini), a. 1250 (tosc.), 1.24, pag. 158: Ma tanto m'asicura / lo suo viso amoroso, / e lo gioioso - riso e lo sguardare / e lo parlare - di quella criatura, / che per paura - mi face penare / e dimorare...

[16] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 7, cap. 1, par. 16, pag. 141.10: lo iroso si conosce dall'acceso isguardare, il frodolente dal mirare pur a terra, i lievi per sempre trasmutare gli occhi.

1.1 Assistere attentamente (a qsa) senza prendervi parte.

[1] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 298, pag. 321.34: Quella giostra fu molto sguardata da molti Troiani e da molti Greci, che poi ne tennero molte parole e molto grande pregio ne donaro poi a Polidamas.

[2] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 206, pag. 377, col. 2: La vergene, sguardando / quel che quelloro fanno, / andosenne con genti / ch'erano soy serventi...

1.1.1 [Con connotazione neg.:] assistere con attenzione maligna (a qno che soffre o muore).

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 7, pag. 216.9: venuto Agatocle alle mani de' Cartaginesi, in miluogo del mercato fue posto nella croce, e da' suoi fue crudelemente sguardato.

[2] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 141.3, pag. 59: I Marsilies' il venner a sguardare / credendo che morisse immantenente.

1.2 Fig. Prestare attenzione.

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 213.1, pag. 254: O tu, om de Bologna, sguarda e sente: / ciò ch'eo te dico a grande prode t'èe...

1.2.1 Consultare (uno scritto); leggere.

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 1, vol. 1, pag. 13.11: Tyberiu Graccu [[...]] avia sguardati li libri di Sibilla qui partenenu a li sacrificij di lu populu et avia truvatu commu sacrilegiu era statu factu in la esliciuni di li consuli.

[2] f Lancellotto, XIV sm. (fior.), cap. 65, pag. 164.7: Elli isguardano le lettere molto gran peza e dicono che per niente non sono elli venuti in quelle parti, ché sanza aventura non si partiranno elli oggimai. || Corpus OVI.

1.2.2 [In senso spirituale:] contemplare (il mistero divino).

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 69.138, pag. 295: Chi lì iogne, ben è pino - de lo spirito divino: / fatto è un serafino, - sguarda ne la Trenetate, / e tutti li stati ha lassati, - e li tre arbori ha spezati...

1.3 Estens. Essere testimone (di qsa); essere presente per assistere (a qsa).

[1] Quindici segni, 1270-90 (pis.), 136, pag. 255, col. 2: meglo no viene inchiusi stare / che sì crudel giorno isguardare, / che tucte cose aran dolore / e gran pianto con tremore.

1.4 [In partic.:] guardare con desiderio.

[1] Novellino, p. 1315 (fior.), 25, pag. 190.3: Membravi voi quando voi foste alla festa dove l'altre donne erano sguardate più che voi non eravate, per vostra laida cotta...

[2] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 70, pag. 139.34: Helena sguarda molto Paris e rimira molto sua beltà: sì vi dico che maravigliosamente s'inamora di lui...

[3] Novelle Panciatich., XIV m. (fior.), 142, pag. 146.12: Ella era di molto grande gentile ischiatta, et molto richissima di suo patrimonio, onde molti grandi chavalieri et altri nobili huomini di Roma, li quali non avevano moglie, molto la sguardavano, et ella loro.

1.5 Guardare con ostilità o malevolenza (anche pron. recipr.).

[1] Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.), 31.5, pag. 390: E l'uno contra l'altro isguarda e spiace / lo suo essere e stato e condizione...

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 9, cap. 41, vol. 2, pag. 68.8: andando messer Corso Donati e' suoi seguaci e que' della casa de' Cerchi e' loro seguaci armati a una morta di casa i Frescobaldi, isguardandosi insieme l'una parte e l'altra, si vollono assalire...

1.6 Cercare lo sguardo (di qno). Estens. Incontrare.

[1] Cavalca, Specchio di croce, a. 1333 (pis.), cap. 15, pag. 71.26: Ancora la domenica dell'Ulivo, [[...]] la sera andò sguardando li cittadini, quasi vergognosamente chiedendo cena, e non trovò chi gliene desse, nè chi il ricevesse nè a cena nè a dormire.

1.7 Perlustrare, ispezionare (un luogo).

[1] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 69, pag. 96.14: E quando l'oste vae per monti e per valle, sempre vae inanzi CC uomini per sguardare, e altretanti dirietro e da· lato, perché l'oste non possa essere asalito che nol sentissoro.

[2] Fatti dei Romani, 1313 (fior.), pag. 203.6: E per meglio infingniere e coprire la cosa, egli andò insieme co' cittadini al teatre in guisa d'andare a solazo, isguardando i luogho dove si solea fare il giuoco del cierchio dele spade...

[3] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 3, cap. 43, vol. 1, pag. 304.26: I compagni dell'oste de' Sabini mandarono innanzi L. Siccio per odio a sguardare e pigliare luogo convenevole per accampare l'oste.

1.8 Sorvegliare (qno).

[1] Stat. Montecassino, XIV (luc.), pag. 18.10: Inp(er)czò si "li ochi de lu Seniore [D]io varde li boni (et) li mali" et "lu Seniore Dio [s]emp(re) svarde de lu celo sup(re) li filii de li homini, [u]t vede si lu h(om)o i(n)telliga Dio <voy> et circha lu Seniore Dio"...

2 Proteggere, salvaguardare.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), [Svet.] L. 7, cap. 55, pag. 287.23: E donò licenzia Cesare a li suoi, che sguardassero e scampassero di morte cui elli volessero de li avversarii...

[2] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 44, pag. 85.16: ché la buona anima è più bella e più isplendiente che 'l sole, e più degnia che niuna altra cosa che Idio abia fatta in terra; ch'ella è fatta della lena di Dio; e sì sono stabiliti gli angioli per lei isguardare...

2.1 Pron. Stare in guardia, cautelarsi (da un pericolo).

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 33, pag. 112.18: ti guarde, che tu, avendo a vile piccolo nemico, tu tti trascuri di sguardare; perciò che 'l savio huomo teme ognie cosa, e specialmente i nimici.

[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 34, vol. 3, pag. 345.12: conviene ch'egli si sguardi di tre vizii, che tosto lo farebbero traboccare di suo ardimento...

[3] Regimen Sanitatis, XIII/XIV (napol.), 344, pag. 573: Guardate de papari, no meno de mallardi, / humuri mali genera, c[ascu]no se -n[de] sguardi...

[4] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 16, pag. 649.6: E così del vizio dice ch'è reo e conosce la iniquitade e biasima li viziosi; e nondimeno da loro non si sguarda, e al peccato per volontà s'appressa...

3 Prendere in considerazione, tenere in conto; badare (a qsa).

[1] Brunetto Latini, Pro Ligario, a. 1294 (fior.), pag. 182.8: Ch'io ho veduto, quando molti priegano per la salute d'alcuno, che tu sguardi più le lodevoli e le piacevoli cagioni de' pregatori, che tu non fai lor viso...

[2] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 16, pag. 212.8: O, quanto aggio che dire! Ma, quanto dico più, più tacier perdo, se bene isguardo a cui...

[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 2.65, pag. 8: L'umilitate sua - embastardìo la tua, / c'onn'altra me par frua, - senno la sua sguardata. || Dove senno vale 'essendo' (Ageno, p. 8).

[4] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 1, cap. 9, vol. 1, pag. 31.6: tutti questi tre tempi, cioè il preterito, il presente, il futuro, non son se non per sapere che l'uomo si sovvegna delle cose andate, e isguardi le presenti, e prevegghi quelle che sono a venire.

[5] Lucidario pis., XIII ex., L. 1, quaest. 67, pag. 49.12: Se noi isguardiamo bene tucto et ciò che Cristo fece, sì n'è grande dilecto, che li fiori àno bellessa, et l'erbe medicina...

[6] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 2, cap. 32, pag. 70.3: Deu, eu te pregu, non guardari alli peccati mei, ma sguarda alla fide grande ki avi kistu homu, ki adimanda ki soy fillu sia resuscitatu...

[7] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 176, par. 1, vol. 2, pag. 258.22: E sempre sia en provedentia de la podestà e del capetanio e sguardata la qualità de le persone e etiandio la dengnetà.

[8] Stat. palerm., 1343, cap. 14, pag. 24.21: alcuni minu savii [[...]] ingannanu li loru cori malpinsanti per falci iudicii e temerarii inver di lu proximu loru, sguardandu la fistuca di altrui, e non canuxendu lu travu ki copiri l'oki loru...

3.1 Estens. Considerare, valutare.

[1] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 166, pag. 145.8: E così isguarda Tolomeo che sue bataglie asembrerebero a due a due incontro a quelle de· re Evalac, chéd egli avea la metà più genti che i· re Evalac non avea.

[2] Lauda in decollatio s. Iohanni (ed. Menichetti), XIV m. (rom.), str. 3.5, pag. 110: Chi esguarda bene in se stesso / non farrao mai ad altrui patire / quel che esso recepire / non vorria secondo el judicio sio.

4 Decidere, stabilire (spec. in seguito a un dibattito).

[1] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 232, pag. 273.1: E nonpertanto voi sete qui: sguardate quello che voi ne volete fare, e io ne farò vostro piacere e vostra volontà.

[2] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 343, pag. 360.20: Sì ànno sguardato tutti comunemente e consegliato ch'egli abbia una molto riccha e bella sepoltura...

[3] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 3, cap. 13, vol. 1, pag. 262.20: ma la cosa fu messa dinanzi al senato, che isguardasse quanto dovesse pagare.

4.1 Estens. Raccomandare, consigliare.

[1] Lucidario pis., XIII ex., L. 3, quaest. 26, pag. 108.13: Et sì voglo che tu sappi che elle non pregano se non ciò che Dio ave isguardato di fare, che altramente serebbe folle la loro preghiera.

[2] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 354, pag. 371.12: Poi l'ànno sguardato e consegliato che .x. de' migliori chavalieri di sua compagna nel portino in sua contrada...

[3] Lucidario ver., XIV, L. 3, quaest. 26, pag. 203.6: e sì no 'l prega se no de quelo che Deo ave isguardato de far-ne, che altramente serave follo ló pregero.

5 Fig. [Con rif. alla posizione nello spazio:] essere rivolto verso qsa (anche pron.). Estens. Essere situato (in un punto). || Att. solo nel Compasso de navegare.

[1] Compasso de navegare (ed. Debanne), 1296 (it.sett./mediano), pag. 110.39: (Et) a dericto de la d(i)c(t)a isola, all'isola de Creti, è I mo(n)tag(n)a alta (et) isolata, che se clama mo(n)tag(n)a de Gadalonese, (et) esguardase a la d(i)c(t)a isola a t(r)amo(n)tana v(er) maest(r)o pauco.

[2] Compasso de navegare (ed. Debanne), 1296 (it.sett./mediano), pag. 112.24: De la d(i)c(t)a isola a lo capo de San Ioha(n) xxx mil(lara) p(er) pone(m)te v(er) lo garbino pauco, lo quale capo esguarda a g(re)co.