SGUARDO s.m.

0.1 esghuardo, esguardo, isghuardo, isguardi, isguardo, sghuardo, sguardi, sguardo, sguardu.

0.2 Da sguardare.

0.3 Pier della Vigna (ed. Contini), a. 1249 (tosc.): 1 [10].

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Pier della Vigna (ed. Contini), a. 1249 (tosc.); Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.); Gatto lupesco, XIII sm. (fior.); Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.).

In testi sett.: Memoriali bologn., 1279-1300, (1287) [Dante Alighieri]; Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Anonimo Rom., Cronica, a. 1360; Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. mettere a sguardo 4; sguardo della mente 3.

0.7 1 Atto di volgere gli occhi verso qno o qsa per guardare. Estens. Modo di guardare. 1.1 Occhi in quanto sede della facoltà visiva. Estens. Vista. 1.2 Occhi in quanto sede dell'espressività. Estens. Aspetto del volto (anche con rif. a un animale). 2 Estens. Punto da cui si guarda (anche in contesto fig. e con valore metaf.). 2.1 Estens. [Come elemento di un topon.:] panorama. 2.2 [Arch.] Finestra o altro elemento di un edificio che consente di guardare all'esterno; risguardo (in contesto fig. e con valore metaf.). 3 Fig. [In senso razionale o spirituale:] contemplazione; raziocinio. 3.1 Considerazione nei confronti di qsa o qno; riguardo. 3.2 Cura o attenzione (rivolta al bene). 4 Discussione, dibattito (finalizzato a deliberare su una questione). Estens. Consultazione collegiale. 4.1 Decisione, deliberazione. 5 [Astr.] Fig. Proiezione luminosa di un astro sull'altro.

0.8 Marco Maggiore 06.06.2019.

1 Atto di volgere gli occhi verso qno o qsa per guardare. Estens. Modo di guardare.

[1] Mare amoroso, XIII ui.di. (fior.), 95, pag. 490: igli occhi, belli come di girfalco, / ma son di bavalischio, per sembianza, / che saetta il veleno collo sguardo...

[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 75.24, pag. 316: Eo ero cieco, ed or veio luce: / questo m'avvenne per sguardo de cruce; / ella me guida, ché gaio m'adduce, / e senza lei so en tormentare.

[3] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 8, cap. 58, vol. 4, pag. 207.2: Egli dice, che nullo uomo può essere preso d'amore per femina per un solo isguardo; perchè questa è una cosa che può avvenire, chè per un solo isguardo, e per una sola veduta, l'uomo l'ama per amore.

[4] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 5, pag. 617.5: che 'l Signore col suo isguardo e col suo parlare poneva una pace e una quiete dentro le loro menti e una sicurtà del suo amore.

[5] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 3, vol. 1, pag. 168.31: Pericle, rimpruchanduli intemperancia, li dissi ca lu preturi non skittu divia aviri li soy mani continenti da ogni guadagnu, ma eciandeu li ochi da ogni dishunestu sguardu.

[6] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 25, pag. 292.31: e sì come le fiamme perdono forza non essendo da' venti aiutate, così amore diviene tiepidissimo come gli sguardi cessano.

[7] Gl Senisio, Declarus, 1348 (sic.), 190v, pag. 122.11: Obtutus tus... lu sguardu.

[8] Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.), L. 2, cap. 35, pag. 147.10: E [in] quelo isguardo che Beneto çità a quele brace de lo vilam, miracolosamenti li liami se començàm per sì mêsmi a desligà' e in tar coita che da omo così tosto no se seream posui desligai.

[9] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 7, pag. 101.12: Et in questa maynera per li lloro sguardi placibili chi se concordavano insembla incommenzavase ià a demostrare intre loro la forza de lo grande amore privato...

- [In partic. come tecnicismo lirico, con rif. alla virtù amorosa degli occhi della donna].

[10] Pier della Vigna (ed. Contini), a. 1249 (tosc.), 2.1, pag. 123: Uno piasente isguardo / coralmente m'ha feruto, / und'eo d'amore sentomi infiammato...

[11] Rinaldo d'Aquino (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), 7.31, pag. 112: per li sguardi amorosi / che, savete, sono ascosi / quando mi tenete mente; / che li sguardi micidiali / voi facete tanti e tali / che aucidete la gente.

[12] Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.), canz. 10.21, pag. 64: Cogli sguardi m'ha conquiso, / parlando ond'io mi doglio, / lasso! quando m'ebe priso...

[13] Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.), 15.13, pag. 97: Cui amorozo isguardo / '[n]de l'alma porto forma, / come sol valca vetro, / come figura isguardo, / entrò 'n me, e n' ò fforma / cui seguì mai non vetro...

[14] Pucciandone Martelli (ed. Panvini), XIII sm. (pis.), 2.28, pag. 351: Entra lo cor mi 'ntrao con tal dolzore / lo primo isguardo di voi, donna mia, / che mi 'nfiammao di tanto fino amore...

[15] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 5, cap. 9.29, pag. 131: Onde ti vennon li begli occhi tuoi? / Chi mise in quelgli ochi lo sguardo amoroso?

1.1 Occhi in quanto sede della facoltà visiva. Estens. Vista.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 31.35, vol. 1, pag. 529: Come quando la nebbia si dissipa, / lo sguardo a poco a poco raffigura / ciò che cela 'l vapor che l'aere stipa...

[2] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 1, cap. 3, pag. 21.10: Adunque, poichè gli occhi in lei ebbi rivolti e lo sguardo ficcai, cognobbi la mia nutrice Filosofia, con la cui famiglia dalla mia adolescenza sono usato.

[3] <Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.)>, c. 19, pag. 340.9: sì come appare nel girasole; così il suo sguardo seguiva ogni movimento della detta femina.

[4] f Sinibaldo da Perugia, Fedra, a. 1384 (umbr.-tosc.), Cap. 2.28, pag. 37: E così ditto, el reverente sguardo / abassò un poco, onde Teseo respuse / maturamente, senza alcun retardo... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[5] Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.), L. 34, pag. 299.6: Peleo [[...]] spesse volte insiva fore e veneva a le playe de lo mare e co lo suo sguardo mesurava le planure de lo mare se per aventura ipso potesse vedere retornare Pirro co le soy nave.

[6] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 3, par. 14, comp. 43.146, pag. 126: quella turba citadina / dela vera citate per quel colle / fu tanto gita ch'alo sguardo mio / in tutto dispario...

1.2 Occhi in quanto sede dell'espressività. Estens. Aspetto del volto (anche con rif. a un animale).

[1] Gatto lupesco, XIII sm. (fior.), 126, pag. 292: e vidivi quattro leopardi / e due dragoni cun rei sguardi; / e sì vi vidi lo tigro e 'l tasso / e una lonça e un tinasso...

[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 22.55, pag. 77: con quelle rosce gegnìe, - che pago pur sanguìe, / chi rider lo vedesse - a pena che non moresse, / con quello esguardo orribele - e la faccia terribele.

[3] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), [Svet.] L. 7, cap. 44, pag. 262.25: Le membra ebbe piane e tonde; la bocca un poco spessetta; li occhi vaghi e di bello sguardo.

[4] Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.), pag. 25.6: Ne lo quinto loco overo giro li invidiosi co lo sguardo scuro mira l'uno ad l'autro.

[5] Anonimo Rom., Cronica, a. 1360, cap. 9, pag. 56.13: ca se per ventura lo signore un poco guardasse alcuno con malo esguardo, sùbito li cani li forano sopra in canna, derannolo per terra.

2 Estens. Punto da cui si guarda (anche in contesto fig. e con valore metaf.).

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7, cap. 31, pag. 239.26: Cleopatra sedeva verso lo sguardo di Cesare così bene adornata e azimata, come donna del mondo...

[2] f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Collaz. X, cap. 10, pag. 174r.5: onde a voi è da dare la forma di questa ispirituale et vera sciençia, nela quale isguardando sempre fixamente [[...]] voi possiate salire a più alti isguardi per l'uso et per lo meditare in quella. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[3] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 10, pag. 430.13: e subbitamente vola, sì come il leone quando à veduto dall'alto isguardo il toro stare nei campi, da llunga desideroso di combattere...

2.1 Estens. [Come elemento di un topon.:] panorama.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 10, cap. 269, vol. 2, pag. 442.2: e cominciò a fare riporre il castello di Brandelli, e puosegli nome Bello Isguardo, perché del luogo si vede non solamente Pistoia, ma Firenze e tutto il piano di Firenze.

2.2 [Arch.] Finestra o altro elemento di un edificio che consente di guardare all'esterno; risguardo (in contesto fig. e con valore metaf.). || (De Robertis).

[1] Memoriali bologn., 1279-1300, (1287) [Dante Alighieri] 25.4, pag. 47: No me poriano zamai far emenda / de loro gran fallo gli ocli mei, set illi / non s'acecaser<o>, poi la Garisenda / torre miraro cum li sguardi belli...

3 Fig. [In senso razionale o spirituale:] contemplazione; raziocinio.

[1] f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Collaz. I, cap. 4, pag. 5v.1: Adunque in questa distinatione ponendo li sguardi del nostro diriççamento come a ccertana reghola, diriçaremo drictissimo corso... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[2] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 38.21: fare il buono giudice e savio di se medesimo e di suo cuore [[...]] dee entrare dentro da se, e riguardare sua conscienzia, e bene esaminare suoi pensieri chente ch'elli siano buoni, o malvasgi, e tutti ordinare allo sguardo di ragione e di volontade...

[3] Francesco da Buti, Par., 1385/94 (pis.>fior.), c. 33, 115-132, pag. 869.30: cioè tutto lo mio sguardo era messo a guardare l'umanità di Cristo.

- Sguardo della mente.

[4] f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Collaz. I, cap. 13, pag. 12r.5: Et per certo se noi col'alto sguardodela mente consideriamo quello stato nel quale vivono le celestiagli et le supernali virtudi... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[5] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 3, cap. 9, pag. 107.6: Rivolgi ora lo sguardo della mente nel contrario; imperciò che ivi la verace, la qual promettemmo, incontanente vedrai.

[6] f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.), L. VIII, cap. 6, vol. 3, pag. 174.25: Le cose sensibili chiamiamo quelle che si possono sentire col viso e col tatto corporale: le intelligibili quelle che s'intendono per sguardo della mente. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

3.1 Considerazione nei confronti di qsa o qno; riguardo.

[1] ? Poes. an. urbin., XIII, 2.22, pag. 542: or non te sconfortare, spicanardo, / per sguardo - de devotïone, / k'eo morendo, tu nn'axaltarai.

[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 1, cap. 16, vol. 1, pag. 51.5: gli altri animali fece egli tutti chinati inverso la terra, per mostrare bassanza di lor condizione, che non fanno altro che seguire la loro volontà senza niuno sguardo di ragione.

3.2 Cura o attenzione (rivolta al bene).

[1] Trattato di virtù morali, XIII/XIV (tosc.), cap. 6, pag. 31.2: Isguardo è una vertude di schifare li contrarii vizii. Lo modo de lo Sguardo si è, che l'omo de' guardare la sua cosa.

4 Discussione, dibattito (finalizzato a deliberare su una questione). Estens. Consultazione collegiale.

[1] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 518, pag. 536.30: Li re e' prencipi dell'oste furo in grande sguardo chi dovesse avere lo Palladion, poi che Acchilles era morto...

[2] Stat. lucch., XIV pm., pag. 85.12: ma quando li frati saranno adl'esguardo, se alcuno di quelli xij sarà contra adli altri ma[n]dinolo al capitulo et addimandino uno altro frate dal comandatore et dal capitulo.

- Fras. Mettere a sguardo: convocare o sottoporre a deliberazione.

[3] Stat. lucch., XIV pm., pag. 82.16: li frati li quali lo priore metterà ad isguardo iudìchino iusto iudicio.

4.1 Decisione, deliberazione.

[1] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 513, pag. 532.4: Queste dame che nomate v'ò fuoro quitte e liberate per lo comune sguardo di tutti, sì chome io v'ò detto.

[2] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 2, cap. 4, pag. 55.11: se quello che in ogni giudicio di tua fortuna preziosissimo possedevi, per sguardo divino, ancora non danneggiato nè corrotto t'è conservato...

[3] Stat. lucch., XIV pm., pag. 81.26: Lo frate se per alcuna obfesa sia in iustitia per isguardo dei frati et sia dal maestro suo mandato ad alcuna casa ad far la iustitia, lo comandatore [[...]] non de quello frate da terra levare avegna che vi intervegnano festivitade.

5 [Astr.] Fig. Proiezione luminosa di un astro sull'altro. || (Geymonat).

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. II, pt. 2, cap. 2b, pag. 59.13: alcuna fiada [[la merigia]] se vederia più (et) meno secondo diverso esguardo del sole, como innella terra se vede tale merigia minore et tale magiure secondo diverso aspecto del sole.