GROSSO (1) agg./s.m./avv.

0.1 chrosse, crossa, crosse, crossi, grosa, grose, grosi, grosi., grosisimo, grosissima, grosissimo, groso, gross, gross', grossa, grosse, grossi, grossisimo, grossissima, grossissime, grossissimi, grossissimo, grosso, grossu, grossy, groxa, groxxa, groxxo, gruossi, gruosso, grussi, ingrosso.

0.2 Lat. grossus (DELI 2 s.v. grosso).

0.3 Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.): 2.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Doc. prat., 1275; Doc. sen., 1277-82; Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Lett. lucch., 1295; Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Doc. pist., 1294-1308; Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.); Stat. cort., a. 1345; Lett. volt., 1348-53; Doc. amiat., 1368.

In testi sett.: Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.); Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Memoriali bologn., 1279-1300, (1282); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Doc. venez., 1288; Giacomino da Verona, Ierusalem, XIII sm. (ver.); Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.); Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Stat. trent., c. 1340; Doc. ver., 1339-42; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.); Doc. moden., 1347; Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.); Doc. ravenn., 1361; Doc. imol., 1350-67, [1364]; Stat. bellun., 1386 (2); Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Doc. macer., 1287; Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Catenacci, Disticha Catonis, XIII/XIV (anagn.); Regimen Sanitatis, XIII/XIV (napol.); Doc. perug., 1326; Stat. assis., 1329; Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); x Doc. eugub., 1324-46; Doc. orviet., 1339-68, [1348]; Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Doc. spolet., 1360; Stat. viterb., 1384; Doc. castell., 1361-87; Gloss. lat.-eugub., XIV sm.; Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.); Stat. palerm. (?), 1351; Simone da Lentini, 1358 (sirac.); Doc. palerm., 1380.

0.5 Anche s.f. (grossa).

Si includono anche le att. di ingrosso (in grafia unita per scelta editoriale), in quanto la polirematica non risulta lessicalizzata in it. ant.

Locuz. e fras. a grosso 4.9, 4.10; al grosso 4.9, 4.10, 5.2; alla grossa 5.2, 7; andare grossa 2.5; di grosso 4.3, 7.3; essere grossa 2.5; essere ingannato di grosso 4.3.2; fare del grosso 4.6.1, 9; giocare al più grosso 4.3.1; in di grosso 5.2; in grossa 5.2; in grosso 4.9, 4.10, 5.2; ingannare di grosso 4.3.2; per grosso 2; rimanere grossa 2.5.

0.6 A Doc. pis., 1264 (3): domini Galgani Grossi Vesconte.

T Compasso de navegare (ed. Debanne), 1296 (it.sett./mediano): Porto Grosso.

0.7 1 Che ha maggiore spessore di un altro oggetto dello stesso tipo. 1.1 Sost. Parte più spessa (di qsa); spessore. 1.2 Avv. Non finemente (anche in contesto fig.). 1.3 Che ha massa consistente, denso (detto di una sostanza) o scarsamente fluido (detto di un liquido); pesante (detto dell'aria). 1.4 Estens. Compatto, solido. 2 Che ha dimensioni notevoli o superiori al consueto (anche in contesti fig. e con valore metaf.); di grande taglia (rispetto a un altro elemento simile preso come riferimento). 2.1 Estens. Costituito di parti (spec. chicchi o granelli) di grande taglia. 2.2 Voluminoso (in quanto costituito di fibre spesse o molto fitte). Estens. Tale da occupare molto spazio. 2.3 [Rif. alla corporatura di esseri animati:] che ha stazza robusta, imponente. 2.4 [Rif. al corpo o a una sua parte:] caratterizzato da gonfiore inconsueto, enfiato (per cause fisiologiche o più spesso patologiche). 2.5 Femm. [Rif. a una donna:] incinta. 2.6 [Rif. a un corso d'acqua:] che ha portata d'acque più cospicua della norma; gonfio, in piena. 2.7 [Rif. al mare:] agitato, in tempesta. 3 Estens. Che ha una det. dimensione. 3.1 Sost. Diametro? 4 Estens. Di considerevole entità (anche in contesti fig. e con valore metaf.). 4.1 [In partic.:] in quantità cospicua, abbondante. 4.2 [Con rif. a un gruppo di persone:] numeroso, folto. 4.3 Locuz. avv. Di grosso: in quantità cospicua. Estens. In modo considerevole. 4.4 Sost. Parte più cospicua o consistente (di qsa). 4.5 Estens. Distinto per la ricchezza materiale o per l'influenza sociale e politica; importante, potente. 4.6 Sost. Uomo potente o illustre; maggiorente (in una città). 4.7 [Rif. alla voce umana o al verso di un animale:] di suono forte, roboante. 4.8 [Econ./Comm.] [Rif. a una merce:] che si vende in grandi partite (e perciò solitamente ingombrante e di trasporto più costoso). 4.9 [Econ./Comm.] [Rif. a un'unità di misura:] utilizzato per pesare merci che si commerciano in grandi partite. 4.10 [Econ./comm.] [Rif. alla compravendita di merci:] locuz. avv. In grosso: in grandi partite. 5 Scarsamente preciso, approssimativo. Estens. Superficiale. 5.1 [Rif. ai sensi:] scarsamente ricettivo; inefficace. 5.2 Locuz. avv. In / al grosso, in / alla grossa: all'incirca, approssimativamente; in maniera imprecisa, senza raffinamento. 5.3 [Rif. a una misura:] considerato nella sua massima estensione; intero, non parziale. 6 Di lavorazione approssimativa, e anche di materia prima povera; lo stesso che grossolano. 6.1 [Rif. a un materiale:] non lavorato, allo stato grezzo. 6.2 Estens. Non delicato; austero. 6.3 [Rif. a un alimento:] pesante, indigesto. 6.4 Estens. Informe, indifferenziato (rif. negli es. alla materia primordiale). 7 Privo di raffinatezza, rozzo; [rif. all'umanità o a un periodo storico:] barbaro. 7.1 [Con rif. alla lingua latina:] scorretto, sgrammaticato. 7.2 [In partic.:] tipico dei plebei, volgare. 7.3 [Con connotazione neg.:] che denota rozzezza, villano, rude. 8 Scarsamente istruito. Estens. Privo di acume, poco intelligente. 8.1 Sost. Individuo ignorante o stupido. 8.2 S.f. Donna stolta. 9 Fig. Maldisposto nei riguardi di qno (anche rif. al cuore o all'animo); corrucciato, adirato.

0.8 Marco Maggiore 19.07.2018.

1 Che ha maggiore spessore di un altro oggetto dello stesso tipo.

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 614, pag. 549: Lo ragno per le mosc[h]e fase le redesele, / altre lavora grose et altre sutilele, / altre pone a pertusi et altre a fenestrele...

[2] Doc. sen., 1277-82, pag. 313.8: Ancho XVI den. nel dì nell'achora da pontare et in filo grosso.

[3] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 3, cap. 12, pag. 299.16: allora die essere ordinata la schiera a modo d'una pera aguta dinanzi e grossa dirieto, acciò ch'ella possa meglio entrare nella schiera dei nemici...

[4] Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.), 3.3, pag. 407: E di feb[b]raio vi dono bella caccia / di cerbi, cavrïuoli e di cinghiari, / corte gonnelle con grossi calzari, / e compagnia che vi diletti e piaccia...

[5] Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.), pag. 29.6: E poi abi un vaso di vetro a modo d'orinale, grosso sì che soferi il fuocho...

- [Seguito dalla misura dello spessore o della profondità].

[6] Doc. macer., 1287, pag. 84.15: Item XXXVJ lengna, le quale sia lonke XXVIJ pede et meçu unu, larki unu pede, grosi unu palmu.

[7] Jacopo da Firenze, Tract. algorismi, 1307 (fior.), cap. V, pag. 25.23: [34] Egli è uno terreno lo qual è ampio 12 braccia, cioè uno muro, et è alto braccia 7 ed è grosso braccia 1 et 1/4.

[8] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 84, pag. 130.8: Questa città è murata di terra e sono grosse le mura X passi e alte XX, ma nnon sono così grosse di sopra come di sotto, perché vegnono sì asottigliando che di sopra sono grosse da IIJ passi...

[9] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 2, quaest. 76, pag. 172.5: e lo muro era spesso, zoè grosso, zinquanta braza e alto cento cinquanta.

[10] Iscr. fior., 1310-27, [1311] 2, pag. 368.32: La via del Comune dentro ale mura [è] b(raccia) XVI e -l muro è groso b(raccia) III e meçço, e -l Mungnione è largo im bocca b(raccia) LVI...

[11] Doc. perug., 1326, pag. 22.8: ché vuole essere la torre del frontone XX pieie per ciascuna faccia e alta colgle fondamenta L pieie e grosse gle mura dela dicta torre V pieie...

1.1 Sost. Parte più spessa (di qsa); spessore.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 6, cap. 10, pag. 182.7: e miseli l'asta per lo grosso del petto, sì che morto lo portò a terra.

[2] Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.), pag. 15.21: e andògli addosso e prese il detto serpente per lo grosso del ventre, e 'l serpente prese lui per lo collo.

[3] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 10, pag. 93.21: Le ventose de' gomiti sì fano bene ai dolori ch'avengono al grosso del bracio e tragono li omori al gomito.

[4] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 19.24, vol. 1, pag. 316: Fuor de la bocca [[scil. dei fori]] a ciascun soperchiava / d'un peccator li piedi e de le gambe / infino al grosso, e l'altro dentro stava.

[5] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 22, pag. 422.11: Dice, che trovarono uno albero con pome odorifere e buone, il cui grosso del pedale era in su...

[6] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 21, 34-54, pag. 501.25: la cruna è lo foro unde s'infila l'ago, che si fa nel grosso dell'ago nel mezzo...

1.1.1 [Rif. al diametro della terra].

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 2, cap. 45, vol. 1, pag. 358.4: E dalla terra infino al Sole è cinquecentottantacinque cotanti, come è 'l grosso della terra.

1.2 Avv. Non finemente (anche in contesto fig.).

[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 2, 6, mott. 41.1, vol. 2, pag. 291: Se tu fili, fila grosso / o non troppo sottil mai: / quando volpe, quando vai.

[2] Ricette di cucina, XIV m. (fior.), 19, pag. 15.29: e togli il cascio, e tritalo coll'erbe bene grosso...

1.3 Che ha massa consistente, denso (detto di una sostanza) o scarsamente fluido (detto di un liquido); pesante (detto dell'aria).

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 19, pag. 29.20: E deppo' la spera de l'acqua trovamo quella de la terra, e trovamo lo suo corpo freddo, secco e duro, e trovamlo grave più e grosso de quello de l'acqua.

[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 3, cap. 2, pag. 190.19: così l'aire in sendo rinchiusa intra le valli ed avendo le montagne dintorno, perciò che non può essere menata né purificata dal vento, doventa grossa e puzzolente ed inferma e ria...

[3] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 5, pag. 175.3: la terra col mare era bene lo mezzo di tutto, ma che 'l suo tondo tutto si girava a torno al suo centro seguendo lo primo movimento del cielo; ma tardi molto, per la sua grossa materia e per la massima distanza da quello.

[4] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 12, pag. 98.8: sì vale meglio a prendere di giorno che di notte per la fredura della notte, s'ella no fosse medicina di grossa sustanzia sì come sono pillole.

[5] Pratica del vino, 1342/48 (fior.), pag. 10.30: No te ne chaglia perché vi rimanga quela minuta [[scil. fecia]], inperò che la grossa è quela che fa noia al vino, ma la minuta noe.

[6] Jacopo Passavanti, Tratt. sogni, c. 1355 (fior.), pag. 330.15: e 'l mosto e ogni bevanda grossa e torbida somigliantemente fanno i sogni gravi e oscuri.

[7] f Bonsignori, Metam. Ovid., 1375-77 (umbr.-tosc.), L. XV, cap. 12, pag. 678.12: Nel verno ogni cosa torna indietro imperciò che 'l fuoco per lo freddo si sparge e fassi aire grossa, poi si fa acqua e l'acqua si fa terra... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[8] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Bestiario, cap. 32, pag. 441.1: E vè(n)ne fato formaio, fuora cha del late de l'asena, perché l'è aquoxo e sotille, in lo qualle no è grosseça. El late de le vach(e) è grosso, quello de le cavre è meço tra quisti du.

- [Rif. a un tipo di olio]. || In contrapposizione con chiaro.

[9] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 163.27: E costa che manca a rischiarare, il decimo, e questo decimo si è olio grosso che si ragiona a valuta la metà a valuta del chiaro...

- [Med.] [Con rif. agli umori del corpo, spec. in condizioni patologiche:] viscoso.

[10] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. IV, pt. 3, cap. 9c, pag. 100.5: Innell'occhio ène uno homore cristallino sença veruno colore, (et) reluce como specchio, ke se non è inpedimentito per alcuno grosso homore ongne forma colorata receve...

[11] f Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.), 173, pag. 59.14: Vale [[scil. Yera Rufin]] alla magrana ed alla epilensia ed a tutti i dolori del capo, ed a ogne scabia o rogna, speçialmente a chi non è uso d[i] purgarsi, ed a molti altri infermitadi di grossi homori. || Corpus OVI.

[12] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 3, cap. 5, pag. 43.29: Ma l'acqua di mare ch'è così tagliente, salsa e pungente, però monda lo ventre di flemma grossa e viscosa.

[13] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), pag. 165.22: Et è melanconia humor spesso e grosso, inçenerà da la feza e da la torbanza del sangue.

[14] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 5, pag. 158.6: Humiliache sono picciole peschette, e sono frede e umide nel secondo grado, e ingienerano flema grossa e viscosa; e chi l'usa non puote sanza febri ischanpare.

[15] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 284, pag. 303.35: E ha vertù resolutiva e incixiva de li humori grossi viscoxi.

1.3.1 Sost. Parte più densa o più densa (di una sostanza).

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 5, cap. 5, pag. 119.12: E l'acqua del mare è salsa a casione de la virtude del sole, che ne tra' lo sutile per vapore e remane lo grosso, secondo che ponono li savi...

[2] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 88, col. 1.23: Et l'orina nella quale nella sua superfice molto grosso simigliante all'olio appare, significa che il grasso delle reni si comincia a distruggere...

[3] Metaura volg., XIV s.-t.d. (fior.), L. 2, cap. 23, pag. 274.1: E noi giudicamo delle cose occulte per le cose manofeste: e quando si leva il vapore, il suo sottile diventa aiere e il grosso acqua...

1.3.2 Estens. Impurità.

[1] Regimen Sanitatis, XIII/XIV (napol.), 483, pag. 577: Acque sono che correno per petre tucte ore, / e quelle acque che correno per terra so megllore; / la terra a ssene tráinde lo grosso e lo pejore, / l'acqua suctile réstande e de megllo valore...

1.4 Estens. Compatto, solido.

[1] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 7, vol. 2, pag. 169.11: Et inperzò non est dubium ki lu corpu beatu per virtuti di subtilitati, comu dictum est, poti passari omni corpu grossu siandu integru.

[2] f Commento a Ars am. (D), a. 1388 (ven.), L. I, [vv. 755-58], pag. 53r.19: la terra de pian, che è grossa, porta bone biave. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

2 Che ha dimensioni notevoli o superiori al consueto (anche in contesti fig. e con valore metaf.); di grande taglia (rispetto a un altro elemento simile preso come riferimento). || Anche in correlazione con grande e in contrapposizione con minuto, picciolo, piccolo, sottile o mezzano.

[1] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 473, pag. 616: s'el pò tornar a casa, pur q'el sea asïadho, / grossi boconi à far de ço q'el à laxadho.

[2] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 3.3: Là dove è la lettera grossa si è il testo di Tullio, e la lettera sottile sono le parole de lo sponitore.

[3] Contempl. morte, 1265 (crem.>sen.), 459, pag. 87: Amico, tu che giaci <n>êl vaso, / Ove <a'> <l>e riccheçe et li ochi e 'l naso, / [[...]] Le bracc[i]a grosse et lo busto grande, / Le cosscie piene et l<e> belle gambe?

[4] Doc. prat., 1275, pag. 531.22: Puccarino predetto p(er) vij ce(n)to bolle pichole (e) p(er) CCCv bolle grosse p(er) la trabacha, s. viij <me(no) j d.>.

[5] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 18, pag. 28.4: [[Venere]] pare la più grossa stella che sia da inde en sù, fore del sole...

[6] Memoriali bologn., 1279-1300, (1282) 2.37, pag. 7: Eo agio cotto un sí grosso capone / che lo buglione sereb' bon da bere. || Se non vale 'grasso'.

[7] Lett. lucch., 1295, pag. 11.10: (e) dice certaname(n)te che Lando d'arebe molto volo(n)tieri una grossa gioia anti si disfacesse la cho(n)pangnia... || Cfr. Castellani, Lett. Ricciardi, p. 157: «gioia 'gioiello'».

[8] Giacomino da Verona, Ierusalem, XIII sm. (ver.), 46, pag. 629: Per çascaun canton sì è tre belle porte, / clare plu ke stelle et alte, long[h]e e grosse...

[9] Libro Gallerani di Londra, 1305-1308 (sen.), pag. 68.7: Sono per 710 pierle meçane e di 4 diemanti e di due balasci e di 120 pierle grosse e d'uno smeraldo fatto ad aghuliere che vendemo dei loro a Londra...

[10] Catenacci, Disticha Catonis, XIII/XIV (anagn.), II, 6.5, pag. 254: La grossa nave a l'onda sta plu plena / che la berchecta che poca acqua mena.

[11] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 4, cap. 5, pag. 134.23: Et jn tali maynera l'omu sì pò livari et alzari grossi cosi et pisanti...

[12] Stat. assis., 1329, cap. 8, pag. 171.22: e viij candele grosse de peso de una livera, le quale s'appicceno mentro se dice la messa...

[13] Stat. trent., c. 1340, cap. 4, pag. 16.7: Anchora sì ye sia da' el nostro pali sovra la bara, e IIII candele grosse de le nostre...

[14] Doc. moden., 1347, par. 30, pag. 157.3: Anchora: uno curtello grosso da carne de l'estimax. de quatro s. modenexe.

[15] Doc. orviet., 1339-68, [1348], pag. 125.35: Anq(ue) la fune dela ca(n)pana grossa, XX s..

[16] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 3, cap. 8, vol. 1, pag. 263.4: Alcuna Fava è grossa, e alcuna è minuta, ancora alcuna è bianca, e alcuna è negra... || Corpus OVI.

[17] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 30.4, pag. 575: Temendo, donna mia, che la dimanda, / qual brama el cor ch' en la lengua se scopra, / non ve fusse noiosa, in ciò mis' opra / de farli sempre più grossa la banda.

[18] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 301-10, pag. 93.2: costei, estimando che l'aver bene le gote gonfiate e vermiglie, e grosse e sospinte in fuori le natiche, [[...]] in niuna cosa studiava tanto quanto in fare che queste due cose in lei pienamente fossero vedute...

[19] Doc. spolet., 1360, pag. 33.37: It(em) dey ad Ba(r)thole pro lla mastria della ca(n)pana che (n)n'aco(n)ciò nu ca(n)panile et pro la ca(n)pana grossa che n'acco(n)ciò, iij fiorini.

[20] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 8, pag. 50.31: E le donne gentili e ricche del paese portano brache nele quali ha dale cinquanta ale settanta braccia di pannolino overo bambagino, e questo fanno perché i loro uomini son vaghi di donne ch'abbiano grosse le natiche.

[21] Doc. palerm., 1380, 4, pag. 242.24: lu cuniglu vistutu, grossu: soldi IIJ. nudu: soldi IIJ.

[22] Gloss. lat.-eugub., XIV sm., pag. 106.11: Hec fibra, bre id est la vena grossa.

[23] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 7, pag. 138.6: El c. che à el grande nasu et grosso et l'occhi grossi et no(n) rentrati naturalmenti serrà ardito.

- [Prov.].

[24] f Proverbi e modi prov., XIII/XIV (sen.), pag. 116.7: Grande altura grosse mura. || Corpus OVI.

- [Rif. a un dito, per designare il pollice della mano o l'alluce del piede].

[25] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 2, cap. 19, vol. 1, pag. 265.2: E dicono che si tagliò il dito grosso, perch'egli non volea che uomo lo facesse prete, e Dio gliel restituette.

[26] Gloss. prov.-it., XIV in. (it.sett./fior./eugub.), pag. 128.2: Polgar .i. l'oncia del deto grosso.

[27] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), [Pt. 1, cap. 9], pag. 92.8: Le vene che sono di sopra al dito grosso del piede vagliono ad aposteme e a bozzi che avengnono al'anche...

- [Rif. a monete di grande taglia].

[28] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 57, pag. 77.6: quivi ànno uomini di carte intagliati e cavagli e camegli e monete grosse come bisanti...

[29] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 511, vol. 1, pag. 320.35: el corso del fiorino de l'oro et de l'altre monete grosse, non sta in stato, ma alcuna volta salgono et alcuna volta scendono...

[30] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 152, par. 1, vol. 2, pag. 545.12: La moneta peruscina sì grossa cho' picciola currere e spendere se possa e degga en la cità e contado...

[31] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 97, vol. 3, pag. 509.7: Ordinossi e fecesi una moneta grossa, alla quale diedono corso per soldi V l'uno, chiamandoli guelfi, di lega d'once XI e mezzo per libra...

[32] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 192.33: E battesi in Firenze un'altra moneta piccina ch'è più grossa che quella di sopra, che s'appellano lanaiuoli...

[33] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 8, pag. 62.27: E sappiate che qui si batte moneta grossa e mezzana e picciola della seconda buccia del gelso suggellata di suo suggello...

- Locuz. avv. Per grosso: in pezzi di grande taglia.

[34] Lapidario estense, XIV pm. (trevis./friul.), cap. 5, pag. 147.12: E poi se mete a secare al sole [[scil. el blanco de l'ovo coto]] e s'en [ta]gia per grosso e per sotil e per minuto.

2.1 Estens. Costituito di parti (spec. chicchi o granelli) di grande taglia.

[1] Cura uccelli di ratto, XIV in. (tosc.), pag. 23.14: Quando il falcone ha infiato il capo e gli occhi, aprigli il becco, e trovera'gli nel palato uno granello a modo di pepe grosso.

[2] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 118, pag. 184.22: E in questa provincia si truova l'oro di pagliuola, cioè nel fiume, e ancora si truova i· llaghi e montagne oro più grosso che di pagliuola...

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 6.10, vol. 1, pag. 96: Grandine grossa, acqua tinta e neve / per l'aere tenebroso si riversa...

[4] Stat. pis./sard., a. 1327, L. 3, cap. 18, pag. 153.26: et di quello grano o farina che si mola o gragna, soctile o grossa, neuna cosa fraudare...

[5] Dom. Benzi, Specchioumano, a. 1347 (fior.), pag. 388.30: che si stacciava con certi vagli che non riteneva altro che la cruscha bene grossa, e 'l grano è macinato trito e fassene assai più pane...

[6] f Piero de' Crescenzi volg. (ed. S. Eugenia), XIV pm. (fior.), L. 4, cap. 4, pag. 351.7: [39] Sono alchune maniere d'uve grosse e dure che ssi chiamano [perghole] overo [brumeste]... || Corpus OVI.

[7] Senisio, Caternu, 1371-81 (sic.), vol. 1, pag. 129.8: Di lu sali grossu diche Rugeri ki ndi dedi ad Iohanni Dentichi salma j.

[8] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 14, 16-30, pag. 377.20: Sabbione è rena grossa e piena di pietrelle piccoline; ma quella era rena sottile e sanza pietre...

2.1.1 [Rif. al grano, per designare la specie più comune dalla spiga embricata (Triticum aestivum)].

[1] ? Stat. sen., 1280-97, par. 169, pag. 49.2: e 'l campaio debbia avere d' ogne paio di bue uno mezzino di grano del grosso, e per ogne zapaiuolo uno quarto del grosso...|| Se non è una locuz. avv. del grosso 'all'incirca'.

[2] Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.), pag. 163.3: Del mese di settembre decto anno, per tucto il mese, vendesi lo staio del grano calvello bello e buono s. X ciciliano bello e buono s. VIIIJ comunale bello e buono s. VIIJ d. IIIJ lo staio del grano grosso bello e buono s. VIJ d. VJ.

[3] Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.), 17, pag. 96: Cotal terren ama el gran grosso, / Così se l' è bianco come se l' è rosso, / O vole in mo[n]te, o vole in piano / Cotal terren ama quel grano.

- Sost.

[4] Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.), pag. 478.16: Mercoledì, a dì V del detto mese di maggio, vendessi lo staio del calvello buono s. XVIIJ d. VJ ciciliano bello s. XVIJ comunale fine s. XVJ grosso rosello buono s. XV.

2.1.2 [Bot.] Sost. [Per trad. del lat. grossus:] frutto del fico non ancora giunto a maturazione.

[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 4, cap. 21, pag. 160.22: Se vuogli fare che 'l fico maturi serotinamente, scuotilo quando i grossi vi son suso a modo di fave. || Cfr. Palladio, Op. agr., IV, 10, 31: «incipientes grossos decute».

[2] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Ct 2, vol. 6, pag. 58.12: [13] Il fico mise li grossi suoi... || Cfr. Ct 2, 13: «Ficus protulit grossos suos».

2.2 Voluminoso (in quanto costituito di fibre spesse o molto fitte). Estens. Tale da occupare molto spazio.

[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), [Pt. 4. Fisonomia], pag. 181.7: Quegli è luxurioso ch'àe colore intra rosso e bianco mischiato, e àe abondanzia di chapelli grossi e morbidi, e àe li ochi chiari e ridenti...

[2] Doc. ver., 1339-42, pag. 295.31: It(em) XVIIJ lib. le quale e' avi de feno groso che no ero bono p(er) mi del meso de frevaro.

[3] ? Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 10, cap. 10, pag. 240.4: Vuolsi aguale il campo stirpar d'ogne virgulto, e d'ogni erba grossa, e di qualunque altro impedimento. || Cfr. Palladio, Op. agr., X, 10, 2: «liberandus inpedimentis omnibus uel herbis latioribus et solidis atque uirgultis».

2.3 [Rif. alla corporatura di esseri animati:] che ha stazza robusta, imponente.

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 51, pag. 165.11: Gli altri sono mastini grandi e grossi e di molto grande forza, e pigliano lupi, orse, porci salvatici e altre grandi bestie...

[2] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 171.11: Ulixes fue riccho re e ffu nero, barbuto e piloso, grosso e ccòrto e fforte, savio e sottile...

[3] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 26, pag. 47.24: La calchatrice si è uno serpente grandissimo e grosissimo e la sua facteçça è como diragio...

[4] Palamedés pis., c. 1300, pt. 2, cap. 82, pag. 143.37: - Vassallo, io sono un cavalieri tale come tu vedi; grande sono e non micca così grosso: ma de la grandessa ch'i' ò non trovai sensa falla null'omo che mi potesse vincere in nulla parte u' io fosse.

[5] Libro Gallerani di Londra, 1305-1308 (sen.), pag. 90.11: Ittem 3 lb. 13 s. 4 d. sterl. che die dare uno palafreno baio scuro grosso, il quale mandamo a' nostri di Parigi...

[6] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 122, pag. 194.7: Li baroni di quella contrada ànno li buoi grandi come leofanti, ma no sì grossi.

[7] Gloss. prov.-it., XIV in. (it.sett./fior./eugub.), pag. 110.1: Bifais .i. ho(mo) grosso d(e) p(er)so(n)a.

[8] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 11, pag. 80.19: Era la donna grassa e grossa. Credere non se pò.

2.3.1 [Rif. a una donna, con connotazione pos.:] che ha forme prosperose.

[1] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 46, pag. 64.13: E le grandi donne e le gentili portano brache, che v'è panno ben C braccia di panno bambagino [[...]]; e questo fanno per parere ch'abbiano grosse le natiche, perché li loro uomini si dilettano in femine grosse.

2.3.2 [Rif. al bestiame, per indicare gli animali di grande taglia (in partic. bovini ed equini, anche in contrapposizione con ovini e caprini)]. || Spesso in contrapposizione con minuto.

[1] Stat. sen., 1280-97, par. 75, pag. 23.3: Item, statuimo che el rectore e 'l camarlengo sia tenuto del mese di marzo dare due campari, che abbiano et avere debbiano da li omini che avessero panno di bestie grosse uno staio di spelda...

[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 14.37, pag. 50: Or vidissi terre, vigne, orta, silve per lennare, / auro, argento, ioie e gemme ne li scrigni far serrare, / e molina a macenare, - bestie grosse e menute, / case far fare enfenute, - per servar suo guadagnato.

[3] Gl Doc. pist., 1294-1308, pag. 138.8: Vendeo Meliorato Bartolomei bestie chrosse ciò è vacche e vitelle...

[4] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 85, pag. 376, col. 1: che omne hom che ricco era / tenga cotal manera, / che degia allu templu gire / ciaschuno ad offerire, / chi vove et chi vetello, / chi castrato et chi agnello / oy altra bestia grossa, / secundo como se possa...

[5] Doc. ravenn., 1361, pag. 449.17: p(er) ugni altra menestratio(n)e (e) satisfacione d'ogne todo(r)ia (e) d'o(n)gne rendeda de t(er)re (e) de vigna, de pradi, de boi e de bestie grosse e menude e d'og(n)e altre fine...

[6] Doc. amiat., 1368, pag. 103.23: Bestie grosse sopra a(n)no sença la bovime, XIIII, le qua' bestie so(n)no i(n) soccita (et) devesi pa(r)tire la d(e)c(t)a soccita d' agosto prossimo che viene.

[7] Doc. castell., 1361-87, pag. 206.9: tene(n)do e re(n)dendo a meità e tereno, po(r)ci (e) altro bestiame menuti (e) grossi...

2.3.3 Estens. [Rif. a un rilievo montuoso:] massiccio e notevolmente esteso nello spazio.

[1] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 72, vol. 1, pag. 166.12: Monte Uliveto non è alto monte, ma è grosso, chè a levante va infino a Beffage, al ponente infino alla valle di Iosafat...

2.3.4 S.f. Campana principale e più grande (in un campanile).

[1] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 221, pag. 575.4: Il famiglio forestiero aspetta il corbo, e aspetta tanto che la grossa è sonata.

2.4 [Rif. al corpo o a una sua parte:] caratterizzato da gonfiore inconsueto, enfiato (per cause fisiologiche o più spesso patologiche).

[1] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 21.16, pag. 135: Aia 'l fecato rescaldato, / la milza grossa, el ventre enfiato, / lo polmone sia piagato / con gran tossa e parlasia.

[2] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 92, pag. 186.19: E istando per uno poco, e lo braccio incomincioe a diventare molto grosso e molto livido e doliagli oltre misura.

[3] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), [Pt. 1, cap. 9], pag. 90.22: e a giengie che sieno enfiate e grosse e che legiermente s'insanguinino.

[4] Apollonio di Tiro, XIV m. (tosc.-venez.), incipit, pag. 14.36: questa çovençella abiando lo chorpo grosso per gravedança...

[5] Libro Drittafede, 1337-61 (fior.), pag. 196.24: In questo tenpo medesimo sì intervene uno male dal[o] enfiato groso, ch'apariva altrui subita mente, e di botto le gienti morivano.

- [Rif. al corpo di una bestia].

[6] Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.), pag. 16.15: Il levriere era tutto sanguinoso e grosso e enfiato per lo veleno del serpente...

[7] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 149 rubr., pag. 289.17: A ccavallo tomido g(r)osso paguroso et pigro.

2.5 Femm. [Rif. a una donna:] incinta.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 8, cap. 56, vol. 4, pag. 202.2: Che se tu di'; Questa femina è grossa, ciascuno intende ch'ell'ha conosciuto maschio, sì che non ti resta nulla a dire.

[2] Lucidario pis., XIII ex., L. 3, quaest. 32, pag. 110.36: Giosep, marito de la Nostra Donna, [[...]] la volse abandonare però che la vidde grossa, che non sapea che fusse gravida de lo Spirito Santo.

[3] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 16, cap. 13.8, pag. 368: Et perché ben non vede come possa / Mostrar quelle cautele che conviene / Ciaschuna donna usar quand' ell' è grossa, / Se non si tratta di tutto lo stato / Ch' è dalla concieptione insino al parto...

[4] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 26, pag. 191.2: Del quale cosí partendosi, la detta Deidamia grossa per l'usanza che co lui avea fatta d'un figliuolo maschio rimase...

[5] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 554, pag. 571.5: Ma la damigella fu spulcellata e grossa, de la qual cosa ella fu molto irata.

[6] Fiorio e Biancifiore, 1343 (ven.>tosc.), st. 5.4, pag. 81: Donna mia, / per lo mio onore non ti sconfortare, / e sì mi di', per la tua cortesia, / se tu se' grossa non me lo celare, / ch' io t' imprometto per la fede mia / ch' i' ti farò servire ed onorare.

[7] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 36, pag. 306.9: lo re Pelleo e Thetide soa mollere con Adromacha che era grossa prena de Pirro...

[8] Paolo da Certaldo, XIV sm. (tosc.), cap. 154, pag. 125.9: Acciò che la donna grossa porti il suo figliuolo a bene, sì si dee molto guardare, però ch'è di grande rischio...

- Locuz. verb. Andare / rimanere grossa (di qno).

[9] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 23.14, pag. 141: - Cecco, l'umiltà tua m'ha sì rimossa, / che giamma' ben né gioia 'l mi' cor sente, / se di te nove mesi non vo grossa.

[10] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 557, pag. 573.1: Sì rimase grossa di lui, come detto v'ò, d'uno fanciullo.

[11] Tristano Zib. da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 74.12: Nui savemo che la raina andà grosa et iera per parturir de çorno in çorno...

- Locuz. verb. Essere grossa (di qno): aspettare un bambino.

[12] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 6, cap. 16, vol. 1, pag. 246.26: E troviamo quando la 'mperadrice Gostanza era grossa di Federigo, s'avea sospetto in Cicilia e per tutto il reame di Puglia che per la sua grande etade potesse essere grossa...

- [Rif. alla femmina di un animale].

[13] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 9, cap. 80, vol. 3, pag. 131.18: tanta è la fecondità di questi quadrupedi [[scil. lepri]], che spesso si truova, che poi che hanno figliato, di novello incontanente son grosse degli altri, i quali hanno nel ventre. || Corpus OVI.

[14] Esopo ven., XIV, cap. 26, pag. 25.27: uno lovo un dì andò ad una porca, la qual era piena e grossa da far fiuoli...

2.6 [Rif. a un corso d'acqua:] che ha portata d'acque più cospicua della norma; gonfio, in piena.

[1] Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.), pag. 41.11: et quello Papa tornando dal detto Concilio, volendo tornare a Roma, et non possendo passare Arno, ch'era grosso, sì ricomunicò la terra tanto ch'elli entrò in Firenze...

[2] A. Pucci, Novello serm., p. 1333 (fior.), 54, pag. 18: Pel Casentino non trovò rintoppi / se non di fiumi ch' eran grossi troppi / più ch' esser non soleano, in sette doppi / raddoppiando.

[3] Doc. fior., a. 1338, pag. 121.5: E stette tutto 'l dì groso, e poi la notte si fece grande guardia nella città di Firenze. E cominciò la notte Arno a scemare...

[4] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 12, cap. 1, vol. 3, pag. 5.4: l'Arno giunse sì grosso a la città di Firenze, ch'elli coperse tutto il piano di San Salvi...

2.7 [Rif. al mare:] agitato, in tempesta.

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 45.14, pag. 263: se me coposse una tavanna, / chi fé lo tempo astorbeà, / con bacanexi e groso mar / chi cô unde e forte e brave / turbá tuta mea nave.

[2] f Bart. da San Concordio, Giugurtino, a. 1313 (tosc.), Cap. 60, pag. 240.32: Ché quando il mare è grosso, e comincia a tempestare di venti, allora l'onde traggono seco limaccio, rena e grandi sassi... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[3] Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.), L. 2, cap. [vv. 650-79], pag. 120.2: Dicesi che 'l re Xerxes fece fare così fatte vie sopra 'l grosso mare...

3 Estens. Che ha una det. dimensione.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 2, cap.40, vol. 1, pag. 337.9: poterono bene trovare e sapere quanto la terra è grossa per diametro, cioè misurandolo per mezzo, come io ho detto del compasso.

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 6b, cap. 13, vol. 2, pag. 548.24: sì che ciascuna tegola, fatta ad essa sceda o vero simile, sia buona et grossa convenevolmente et abia buono orlo...

[3] Paolo Gherardi, Corso luna e sole, XIV po.q. (fior.), pag. 74.34: dal meçço della Terra sino a Sutorno sì à X.m LXVJ volte quanto la Terra è grossa.

4 Estens. Di considerevole entità (anche in contesti fig. e con valore metaf.).

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De falsis excusationibus, 14, pag. 177: E l'om se vol scusar k'aguadhaniar no possa / Li ben del paradiso, richeza grand e grossa, / Ke mai no 'g mancarave e k'è sí stavre cossa, / Ma corren pos l'ombria, ke i mena a l'alta fossa.

[2] Lett. lucch., 1301 (3), pag. 137.17: no(n) è n(ost)ra inte(n)sio(n)e che p(er) avere li v(ost)ri libri desspe(n)diate grossa so(m)ma...

[3] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 34, pag. 177.9: E però che sono molte [[scil. ragioni]], vorrebbe essere una grossa predica pur per sé, e però le lasciamo.

[4] Libro Gallerani di Parigi, 1306-1308 (sen.), pag. 203.17: e Ernullo dell'Alta Magione, bucciere di grossa buccia, di Parigi die dare 22 lb. 17 s...

[5] Quatro partite del corpo, 1310 (fior.), pag. 244.25: e se in esso [[scil. petto]] si raguna soperchio per ofendere, sì tti ne potrai avedere per questi segni, cioè: graveza nella lingua, falso e grosso apetito, nela boca e nelo stomaco sentire lo cibo acierbo...

[6] Anonimo Genovese (ed. Contini), a. 1311, 16.173, pag. 757: Un specïar à monta via / pu peiver o mercantia / e in pu grosa quantitae / ca un' atra gran citae.

[7] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 12.102, vol. 3, pag. 199: e ne li sterpi eretici percosse / l'impeto suo, più vivamente quivi [[scil. in Provenza]] / dove le resistenze eran più grosse.

[8] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 578, pag. 592.20: sì ne ferì l'uno d'uno pugno sì grosso, che li brigiò l'osso del collo...

[9] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 261, vol. 2, pag. 225.8: E così fu battaglia grossa e dura, e bastò per ispazio di XX miglia d' andare...

[10] Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.), 394, pag. 40: Godase Jurci e godase Suncino, / [[...]] Castell'Arquà e quel chi è vicino, / Fiorenzola, de sì fatte novelle, / e Monza e tute altre terre grosse / de questa Luce chi sì li fa belle.

[11] Stat. palerm. (?), 1351, pag. 75.10: Item ki nullu bankeri non diia dari malvasa munita di malvasu pisu in pagamentu, salvu di grossa summa da uncia una in susu sia licitu di dari tarì dui pir uncia di carlini a lu puntu...

[12] Esopo tosc., p. 1388, cap. 47, pag. 206.4: Temporalmente per la volpe possiamo intendere ciascuno falso arteficie che per invidia de' grossi guadagni acusa il suo vicino...

- [Con connotazione neg.:] lo stesso che grave.

[13] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 7, cap. 20, vol. 2, pag. 178.37: s'elli vogliono ch'elli sieno puniti, elli ne porteranno grossa pena.

[14] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 5, cap. 8, vol. 2, pag. 134.21: E se nel mezzo del mangiare o nella fine si mangia, si fa cagione e materia di dura e di grossa febbre... || Corpus OVI.

4.1 [In partic.:] in quantità cospicua, abbondante.

[1] Comm. Rim. Am. (B), a. 1313 (fior.), ch. 148, pag. 870.2: Magrendo certo per cotali piogge sùbite o grosse.

[2] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 67, vol. 1, pag. 156.9: La detta acqua si è molto grossa, come uno grande torrente sotto terra.

[3] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 143.26: che si ranuvilò che era un belo tenpo e piobe una grosa aqua...

4.2 [Con rif. a un gruppo di persone:] numeroso, folto.

[1] Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.), 365, pag. 861: Ma l'una parte e l'altra è sì grossa / che zascuno sta fermo a la soa posta, / dagando e percotando de gram botta / per onne lato...

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 8, cap. 77, vol. 1, pag. 531.4: e alla detta oste vi furono i Fiorentini molto grossi in servigio de' Lucchesi.

[3] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 403, pag. 51: Pur del venire aparechiati / incontene[n]te siate armati; / et siate gente bella e grossa, / k'elli scampare no 'nde possa.

[4] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 68, terz. 47, vol. 3, pag. 258: Ma prima i Conti di Santa Fior mossi / si fur col Maliscalco, per fornire / di vettuaglia que', che venien grossi.

4.3 Locuz. avv. Di grosso: in quantità cospicua. Estens. In modo considerevole.

[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 174.6, pag. 350: Ché, quanto ch'ella costa più di grosso, / Più fia tenuta cara, dirlo posso, / E più la vorrà que' tuttor amare.

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 12, cap. 88, vol. 3, pag. 182.11: ma come che si fosse, fu la loro gran follia per covidigia di guadagno o per raquistare il loro follemente prestato mettere così di grosso il loro e l'altrui inn uno signore.

[3] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 14, terz. 3, vol. 1, pag. 158: E raddoppiò le guardie più di grosso, / a guardi fu al Ponte a Cepperano, / dove Carlo dovia passare il fosso.

[4] Paolo da Certaldo, XIV sm. (tosc.), cap. 113, pag. 98.5: e anche procaccia d'avere l'amistà d'uno o di più grandi uomini de la terra, non ispendendo però in loro troppo di grosso...

4.3.1 [Gioco] Che comporta cospicue puntate in denaro.

[1] Stat. cort., a. 1345, cap. 12, pag. 135.28: ke tucti quelli de la nostra conpagnia siano tenuti de guardarse [[...]] da onne altro giuoco al quale se potesse venciare o perdare denari, salvo se fosse gentile huomo, [[...]], e non giocasse però a grosso gioco, nè desonesto...

- Fras. Giocare al più grosso: puntare cospicue somme di denaro al gioco.

[2] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 1439, pag. 226: Ma tanto dico bene, / se talor ti convene / giocar per far onore / ad amico o a segnore, / che tu giuochi al più grosso, / e non dire: 'I' non posso'.

4.3.2 Fras. Essere ingannato di grosso: commettere un grave sbaglio.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 4., pag. 298.8: Et se alcun per infignimento o vano portamento, e non solamente con ingannevole parole, ma con volto non fermo, si pensa potere acquistare gloria, erra et è ingannato di grosso...

- Fras. Ingannare di grosso: indurre (qno) in un grave sbaglio (in contesto fig.).

[2] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 22.13, pag. 140: - Or, s' tu fossi pietosa come bella, / se 'l mi' pensèr non m'inganna di grosso, / de la persona tua diresti: - Tèlla!

4.4 Sost. Parte più cospicua o consistente (di qsa).

[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 12.1: Lo grosso della profenda noi prenderemo in nostro agosto nel cielo, quando noi il vedremo a discoperto in sua biltà siccome egli è...

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 11, cap. 156, vol. 2, pag. 717.7: e' s'accamparono il grosso dell'oste in sul Brusceto, quasi a lo 'ncontro dell'oste de' Lucchesi...

[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 7, cap. 16, vol. 2, pag. 34.7: Avendo il duca di Guales fatto [[...]] raunare fuori del campo [[...]] in tre monti tutto il grosso della loro preda, vi fece agiugnere legname la mattina inanzi dì e mettervi entro fuoco...

4.5 Estens. Distinto per la ricchezza materiale o per l'influenza sociale e politica; importante, potente.

[1] Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.), pag. 58.34: et imperciò li Giudici di Firenze che l'odiavano, et gli altri grossi popolari che n'aveano astio, dispuosero lui e 'l minuto Popolo...

[2] f Fatti de' Romani (H+R), 1313 (fior.), [Luc. VII] (R) 61, pag. 434.18: Non vi caglia, diceva elli a' suoi, d'ucidere la minuta gente, ma i più grossi, sì come quelli re, e que' duca, e quelli sanatori... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[3] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 19, pag. 445.13: Riprende il re di Portogallo, però che tutto dato ad acquistare avere, quasi come uno mercatante mena sua vita, e con tutti li grossi mercatanti del suo regno hae affare di moneta...

[4] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 4.11: La quale [[scil. Valdelsa]] fu terra molta grossa, ed ebbevi di grande famiglie e schiatte e orrevoli, e di molti cavalieri a sproni d' oro, e la quale fece grande guerra a la città di Firenze...

[5] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 541, pag. 189.11: le compagnie de' mercatanti, ch'erano grossissime in Napoli, ed avieno grandissime quantità di denari di baroni e di cherici...

- [In denominazioni di Arti e corporazioni].

[6] Stat. fior., c. 1324, cap. 1, pag. 11.18: l' altre infrascritte Arti de la città di Firenze, le quali sono queste: cioè l'Arte de' Vinattieri, l'Arte degli Albergatori Maggiori, [[...]] l'Arte de' Galigai grossi, l'Arte de' Corazzai e Spadai, [[...]] l'Arte de' Legnajuoli grossi, e l'Arte de' Fornai...

[7] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 224.8: Fui all' uficio della Grascia, de' Difetti, e Gabellieri grossi e molti altri uficî, Gonfaloniere di Compagnia...

[8] Stat. fior., 1394, rubricario, pag. 268.1: Questi sono e capitoli delli Statuti e Ordini dell'Arte de' Legnaiuoli grossi e altri suo' menbri.

4.5.1 [Rif. a un'istituzione di cui si sottolinea la preminenza].

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 69, vol. 1, pag. 91.39: Et che simile modo [[...]] servare si debia per lo comune di Siena ne l'approvare et rendere de la ragione de la generale Cabella magiore et de la generale Dogana grossa del sale et del Bolgàno del comune di Siena...

[2] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 42.12: Quando si fece el palazo Talomei nell'anno detto di sopra, el quale vi sta ogi la Gabella grossa del Comuno.

4.6 Sost. Uomo potente o illustre; maggiorente (in una città).

[1] <Cavalca, Trenta stolt., a. 1342 (pis.)>, cap. 27 rubr., pag. 255.15: De i capitani di Dio, che non sono arditi di ferire a i grossi, ma percuotono pure alla gente minuta.

[2] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 356, pag. 79: Delli grossi de loro teneano in prescione; / Assai volte provaro de far compositione; / Resposta mai non hebeno altro che de none...

[3] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 555, pag. 195.28: Viva il giusto Signore che punisce i grossi, e non ha paura di loro.

4.6.1 Fras. Fare del grosso: darsi delle arie.

[1] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 1, vol. 2, pag. 144.29: E questo è contra quelli, li quali sagliendo in alcuno grado di onore, par che si dimentichino delli compagni [[...]] di prima, e fannodel grosso, che non par, che tocchino terra, nè che si ricordino, ch'eglino sono uomini.

[2] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 24, terz. 38, vol. 2, pag. 5: So, che tu dì: Dunque per che cagione / fece alla 'mpresa cotanto del grosso, / se non pensava far l'esecuzione? / Fe 'l perchè Carlo non gli andasse addosso...

[3] f Ballata 'nuove foggie', XIV/XV (tosc.-pad.), Testo M, 48, pag. 229: e credete da onne omo / eser tute vag[h]ezate, / e vui sete bef[ez]ate / da molti che se n'adanno; / non pensando a quello inganno / [tra] vui pur del grosso fate. || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

4.7 [Rif. alla voce umana o al verso di un animale:] di suono forte, roboante.

[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), [Pt. 4. Fisonomia], pag. 177.2: Onde chi àe la bocie molto grossa sì è bene rimenbrante e ardito e di malvagio intendimento...

[2] Conv. papa Clemente VI, 1343 (fior.), pag. 12.30: e per tramessa fu udito un cantare di cherici, ma no veduti; di boci d'ogni maniera, grosse, men grosse, mezzane, piciole e puerili...

[3] Scienza fisiognomia, XIV pm. (tosc.), pag. 9.13: unde da sapere è che cului lo quale arà la voce bem grossa e bem sonevile, dè essere naturalmente omo forte et prode da bem conbattere...

[4] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 76, pag. 192.36: S'egli ha boce; altresì l'ha il cane, e più aguta l'aguglia, e più grossa il toro, e più dolce, e più serena l'usignuolo. Che cosa è propia nell'uomo? la ragione.

4.7.1 Estens. [Rif. a un suono:] forte.

[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 7, cap. 7, pag. 207.18: perocchè i forami voti de' fiari rendono il mormorio dell'api rimbombevole, e grosso.

4.8 [Econ./Comm.] [Rif. a una merce:] che si vende in grandi partite (e perciò solitamente ingombrante e di trasporto più costoso).

[1] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 153, pag. 232.3: Le navi si togliono per lo' salaro di mercatantie sottile XXX per C, e del pepe XLIIIJ per C, e de· legno aloe e de' sandali e d'altre mercatantie grosse XL per C...

[2] Stat. sen., 1343 (2), L. 4, pag. 178.11: Et che el notaio [[...]] debba [[...]] fare d'ogni mese una volta esaminatione di diece mercatanti d'ogni terzo de la città di Siena, di quegli che più mercantie grosse et minute traffichino, de le quali si paghi sensaria.

[3] f Tariffa pesi e misure, p. 1345 (venez.), pag. 23.1: Tute spezie grose, como seria piper, zinzevero, verzi, canela, lacha, endego, zucaro, inzenso, e polvere de zucaro e tute altre simel merze grose, se pexa al dicto kanter... || Corpus OVI.

[4] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 24.6: Cera, e landano, ferro, stagno, rame, pepe, gengiovo, tutte spezierie grosse, cotone, robbia, e sevo, formaggio, lino, e olio, mele, e tutte le dette cose si vendono a libbra grossa.

[5] Esopo tosc., p. 1388, cap. 36, pag. 173.5: e gli usati di vestire panni d'apparenza ritornano a vestire panni di bigiello, e l'ornate botteghe di grosse mercatantie ritornano in pentole e zolfanelli e simiglianti cose.

4.9 [Econ./Comm.] [Rif. a un'unità di misura:] utilizzato per pesare merci che si commerciano in grandi partite.

[1] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 18.19: In Puia se vende l'oio a mexura de ster, e sepis ch'el è J maçior l'un de l'olltro la mitade ch'è l'un apellato ster groso e l'alltro ster sì è la mitade, che 40 stera grosso sì è J millier de Puia e 80 stera piçolle sì è J mill(ie)r grosso et avança in Venexia meri 2 per mill(ie)r.

[2] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 66.30: Ancora ve faço asaver che in Constantinopolli sì è 2 stadiere, a l'una pexo grosso e l'alltra vien dito pesso sotil.

[3] f Tariffa pesi e misure, p. 1345 (venez.), pag. 37.23: In Niemes si è due livre, una grosa e l'altra sotil; e livre 210 sotil xe livre 118 grose et è kanter 1, e kantera 3 si è 1 chalega. || Corpus OVI.

[4] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 23.33: Libbra grossa, che è ruotoli 20 genovesche. Ruotoli, che 20 ruotoli fanno 1 libbra grossa. Libbre sottili, che è libbra genovesca.

- [Rif. alla pesatura delle merci:] locuz. avv. A / al / in grosso.

[5] Stat. pis., 1322-51, [1322] Agg., cap. 1, pag. 591.16: Sale, chi vende paghi per istaio al grosso den. du'.

[6] f Tariffa pesi e misure, p. 1345 (venez.), pag. 17.11: Canter 1 forforin de Alexandria torna in Constantinopoli livre 182 in 185 a grosso. || Corpus OVI.

[7] f Tariffa pesi e misure, p. 1345 (venez.), pag. 28.18: geta lo dito kanter a Veniexia livre 200 a groso, che xe a sotil 312. || Corpus OVI.

[8] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 141.26: e tutte queste cose, bene che si pesino a grosso, paga a sottile come paga il pepe al forestiere...

[9] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 254.31: e tutte spezierie si vendono in Londra a centinaio di libbre, e pesasi in grosso e dàssi libbre 104 per 1 centinaio.

4.9.1 Sost. Estens. Misura complessiva (di qsa), totale?

[1] Cicerchia, Risurrez., XIV sm. (sen.), cant. 2, ott. 137.5, pag. 439: La rete co' le man e braccia e dosso / tiraron, fin che l'hann' a terra tratta: / pesci centocinquanta e tre fu 'l grosso.

4.10 [Econ./comm.] [Rif. alla compravendita di merci:] locuz. avv. In grosso: in grandi partite.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 183, vol. 2, pag. 309.38: Et non lassarò che alcuno cittadino di Siena, compri pesci in grossi per rivendere a minuto...

[2] Stat. sen./umbr., 1314/16, cap. 101, pag. 45.26: se alcuno recarà [[...]] alcuna cosa per cagione di vendere che esso la debbia tenere ne la piaçça del Comune a vendare, e non vendarla in grosso, ançi a minuto...

[3] Stat. pis./sard., a. 1327, L. 2, cap. 68, pag. 136.17: Et a catuno straineri sia licito di fari scharricari tucte le cose che recasse i(n) qualunqua casa di Villa a llui piace de vendere a minuto o i(n) g(r)osso a lloro volontà...

[4] Stat. fior., 1334, L. II, cap. 1, pag. 286.32: E sia tenuto ciascuno mercatante di nostra Arte, che venderà o farà vender panni oltramontani interi o ingrosso, di scriverli nel libro suo...

[5] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 149, par. 4, vol. 2, pag. 543.16: E al giuramento de l'acusatore credere se degga, overoché se venda l'olio en grosso overo anche mò a menuto.

[6] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 38.10: E vendendo i panni in grosso, se il comperatore gli truova legati, sì dee avere dal venditore la invoglia e la corda della balla e le maestre corde dentro tutte per niente.

[7] Stat. bellun., 1386 (2), pag. 54.25: Ancora che negun terier né forester no olse comprar né vendre, en grosso né a minù, drapi de neguna raxon sul teren de Cividal e de Feltre...

- Locuz. avv. A / al grosso.

[8] Stat. pis., 1330 (2), cap. 123, pag. 560.23: di non fare alcuna vendigione di sale da staio uno in su ad grosso, sensa la prezensia del seditore et dei messi della dicta dovana...

[9] Stat. pis., 1339, pag. 1265.8: Et per la carta della vendigione d'uno staio di sale al grosso possasi pigliare et exigere per salaro del dicto notaio denari XII.

[10] Stat. viterb., 1384, cap. 21, pag. 187.5: nullo apri ponticha né venda carne né a grosso né a minuto...

5 Scarsamente preciso, approssimativo. Estens. Superficiale.

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 1, cap. 1, pag. 3.9: L'uomo die sapere primieramente che la maniera di parlare in questa scienza è grossa e per esemplo.

[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 20, pag. 105.13: La ragione si è sottile e profonda: lascialla. Ma dicianne pur la ragione grossa...

[3] Esp. Pseudo-Egidio, XIV pi.di. (tosc.), pag. 208.5: le sottili cose s'intendono meglio per simiglianze grosse.

[4] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 12, pag. 47.13: Non dovarei certo ciò attendare, se io sono ideota delle cose esteriore e grosse, come parlerei o intendarei cose di tanta profondità?

5.1 [Rif. ai sensi:] scarsamente ricettivo; inefficace.

[1] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 8, pag. 38.11: e han gli sentimenti grevi grossi e tardi e lempei, çà quasi sepelii no han alcun deleto né sentan alegreça.

[2] Esopo tosc., p. 1388, cap. 61, pag. 245.25: E giammai non seppi che si fusse arme, e egli tutto il suo tempo è andato nelle battaglie e ha il suo vedere sottile e raguardevole, e io l'ho grosso e afoscato...

[3] f Giovanni dalle Celle (?), Somnium Scipionis, a. 1396 (fior.), pag. 277.13: però che non è nessuno più tardo e grosso sentimento in noi che l'udire... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[4] f Della vecchiezza, XIV (tosc.), pag. 93.17: Or non pare egli a voi, che quello animo che più vede e più a lunghe, e' a migliori cose gli pare andare? ma quelli lo cui vedere è più grosso, non gli pare andarvi. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

5.2 Locuz. avv. In / al grosso, in / alla grossa: all'incirca, approssimativamente; in maniera imprecisa, senza raffinamento.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 5, pag. 24.2: Queste parole, disse il lettore, sono dette asciuttamente, sanza ragioni, pur in grosso: aveaci entro bellissime cose e di grande utilitade, e farèbbersene più prediche.

[2] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 11.11: il dei altresì [[...]] credere in grosso, che ciò è il verace corpo di Iesù Cristo, e l'anima e la deitade insieme sanza cercare, come ciò puote essere, che Dio puote più fare che uomo non puote intedere.

[3] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 12, pag. 54.17: Che nu no devemo intender la prea né 'l sabion pur chusì a la grossa, né devemo pur considerar un hedifitio levao de pree e de legname...

[4] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 12, cap. 2, vol. 3, pag. 13.3: assegnandone più ragioni, le quali in parte racconteremo in brieve e al grosso, per meglio fare intendere...

[5] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 75, pag. 275.7: E però, bell'oste, se tu ti vuogli delle tue derrate pagare, conta lo scotto tre tanti che non vale, e non la sommare cosìe in grossa...

[6] f Commento a Ars am. (D), a. 1388 (ven.), L. I, [vv. 103-6], pag. 19v.11: et era le fronde mettude ala grossa, non ben ordenatamente, in luogho de cortine... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[7] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 161, pag. 397.4: e dato ordine del dipignere e fatto una gabbia alla grossa e messavi la bertuccia, fu tutt' uno.

- Locuz. avv. In di grosso: all'incirca. || V. digrosso.

[9] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 84, vol. 3, pag. 485.12: ma in di grosso si stimò che morissono in questo tempo più di IIIIm persone...

5.3 [Rif. a una misura:] considerato nella sua massima estensione; intero, non parziale.

[1] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 57, pag. 210.24: Lo quale diserto èe qua entro, per ogni verso, trecento grosse leghe.

[2] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 246, vol. 2, pag. 189.5: ma lo compagno mio ne misurò una, la quale fu più lunga di lui uno palmo grosso...

[3] Filippo Villani, Cronica, p. 1363 (fior.), cap. 97, pag. 730.10: la mattina s'accampò ne' borghi di Cascina presso di Pisa a sei grosse miglia...

6 Di lavorazione approssimativa, e anche di materia prima povera; lo stesso che grossolano.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 133.18: lo messaio de Pirro, ke poco enanti era egito a Rroma dixe ka trovao Fabritius ke sedea in uno prato de erba, vestuto quasi de grossa veste e li soi cavalieri stavano vestuti de samato.

[2] Doc. venez., 1288, pag. 18.22: de'-li render tanto argento de grosso lavorato quante marche eli li dè abiando cum duta questa fatura solid(os) X...

[3] Cenne de la Chitarra, XIII ex.-a. 1336 (aret.), 8.9, pag. 429: Di luglio vo' che sia cotal brigata [[...]] / con panni grossi e lunghi d' eremita: / e sia sì forte e [ sì] terribil caldo / com' ha il solleone a la finita.

[4] x Doc. eugub., 1324-46, pag. 15: Va(n)gni de Colla de la pieve da Salti de dare VIIJ s. p(er) J br. [[...]] de pa(n)no grosso...

[5] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 61.18: Tele grosse e canovacci per soldi 6 di grossi d'argento di Vinegia...

6.1 [Rif. a un materiale:] non lavorato, allo stato grezzo.

[1] Stat. sen., Addizioni p. 1303, pag. 62.12: Canape grossa, soldi VIIJ, soma.

[2] ? Doc. fior., 1311-13, pag. 88.7: E dè dare, questo dì, per tragea grossa et confetta s. 13.

[3] Doc. pist., 1354, pag. 58.12: Item demo a Cristofano de· luogo linaiuolo per libre diciesete di stopa grosa soldi diecie denari diecie L. 0 s. 10 d. 10.

[4] Doc. assis. (?), 1354, pag. 54.32: Item per accia grossa per sacrestia per le cime de' dopieri s. .XII.

- [Rif. in partic. alla lana grezza o al vello di pecora adulta].

[5] Stat. sen., 1298, dist. 8, cap. 16, pag. 270.18: Ne la piscina nuova di sotto si possa lavare lana sucida grossa, e méttarvisi pelli e coiame in mollo; e non in neuna altra...

[6] Senisio, Caternu, 1371-81 (sic.), vol. 1, pag. 252.3: Item ipsa midemi di lana blanka, intra grossa et agnina, cantaru j et rotula xxx.

6.1.1 [Rif. al pane:] fatto con farina macinata grossolanamente e non raffinata.

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 3, cap. 5, pag. 288.2: e quant'è al mangiare lor basterà pane grosso, ed alcuna volta d'altro che di grano...

[2] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 123, pag. 411.13: L'oste mio non avea punto di pane. Io mandai a casa il Vicario della Terra per esso, ed e' mi fu recato pan grosso d'orzo.

6.1.2 [Rif. a un formaggio:] di grana grossa. || Anche in contrapposizione con sottile.

[1] Stat. sen., Addizioni p. 1303, pag. 62.13: Cascio grosso, soldi X, soma.

[2] x Doc. fior., 1317, pag. 370: Chascio sottile per soma s. VIIJ. Chascio grosso per soma s. VIJ.

[3] Doc. imol., 1350-67, Debitori 7.4.1364, pag. 360.9: per 2 l., 10 o. de chaxo grosso s. 2 d. 10.

6.2 Estens. Non delicato; austero.

[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 79.42: li tre fanciulli che furono nudriti di grosse vivande, furono salvi nella fornace di Babillonia; perch'è inteso il peccato di lussuria ch'è spento per astinenzia e per asprezza.

[2] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 36, pag. 51.1: anzi usano per loro santà pesci salati e dattari e cotali cose grosse, e con queste dimorano sani.

[3] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 3, pag. 374.6: Questi, e molti altri innumerabili esempi sono della Scrittura santa, per li quali si condanna la gola, e i cibi esquisiti, e commendasi l' astinenza, e le vivande grosse.

[4] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 7, cap. 69, vol. 1, pag. 364.18: e colla loro grossa vita e povertà feciono maggiori e più virtudiose cose, che non sono fatte a' tempi nostri con più morbidezza e con più ricchezza.

[5] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De lo stato viduale, vol. 1, pag. 206.20: La IIJ cossa si è usà viande grosse e no delicae, ché Sam Poro dixe che la femena vidua in delicie no ama la soa vita.

[6] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), III, cap. 1, pag. 67.14: Spesse volte interviene che il lavoratore si pasce delle più grosse cose, e reca le migliori al suo Signore.

6.3 [Rif. a un alimento:] pesante, indigesto.

[1] Regimen Sanitatis, XIII/XIV (napol.), 308, pag. 572: Porco salvagio e bufaro e cervi semegllanti / nutrimento grossissimo facino tucti quanti, / che à stomaco devele serria folle et ausanti / s'illo multo mandúcande...

[2] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 2, cap. 2, pag. 126.7: Ancora sì fae buono guardare di tutte vivande e beveragi grossi onde fumi si levino grossi e aghuti, sì come sono cipolle, porri, agli, ischalongni, ulive...

[3] Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.), pt. 4, 44, pag. 76.4: El se leçe che l'era un frar molto delicato in l'ordene de Cistello, o ver che uno delicato omo intrà in l'ordene de Cistello, lo qual li cibi grossi mançar no podeva...

[4] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 73, pag. 115.10: Ché da ivi a XL giorni gli conviene guardare delle grosse vivande d'olio e di carne e di pescie e di pane...

[5] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. [35.5], pag. 46.35: Lo vin negro è grosso e duro da paìre.

6.4 Estens. Informe, indifferenziato (rif. negli es. alla materia primordiale).

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 337, pag. 188: Di poi, al Suo parvente / sì creò di neente / una grossa matera, / che non avea manera / né figura né forma, / ma sì fu di tal norma, / che ne potea ritrare / ciò che volea formare.

[2] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 113.25: Dio fece nel primo principio [[...]] la prima materia che se chiama yle, la quale materia fo grosa et confussa, sì come se dice, ad modo de una nebia, ne la quale ce erano mestecate le quatro elementa.

7 Privo di raffinatezza, rozzo; [rif. all'umanità o a un periodo storico:] barbaro.

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 1742, pag. 236: ch'esto mondo è sì grosso / che ben per poco detto / si giudica 'l diritto; / ché lo grande e 'l minore / ci vivono a romore.

[2] Zucchero, Fisonomia, 1310 (fior.), pag. 11.3: chi àe nelle cilia grande abbondanza di peli, sì è segno di grandi pensieri, e di tristizia e di grosso parlare...

[3] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 1, cap. 6.7, pag. 31: Ché, como voi savete, / Grossa cosa è tenuta / Portar fastella in luogo di ghirlande.

[4] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 11.93, vol. 2, pag. 184: Oh vana gloria de l'umane posse! / com' poco verde in su la cima dura, / se non è giunta da l'etati grosse!

[5] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), Proemio, par. 2, pag. 55.9: Perciocchè volendo amare cose non stabili, nè ferme, dee essere a noi aperto e manifesto che questo è semplicità e ignoranza di coloro che seguono tanto falso errore e tanta grossa opinione e materia.

[6] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 1, cap. 23, vol. 1, pag. 34.11: ma la gente era allora molto grossa, e viveano, quasi come bestie, di frutta e di ghiande, e abitando in caverne.

[7] Lett. volt., 1348-53, pag. 168.3: però che sono di queste nostre montagne vi paranno um poco grossi, sì che in questa parte vi piaccia d'avergli per scusati...

- Fig.

[8] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 1, terz. 4, vol. 1, pag. 2: non rimutando sentenzia, nè stima, / ma raccorciar le parole, e trasporre, / com' io saprò, colla mia grossa lima.

[9] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 5.3, pag. 19: mi piaque udir et dir tal volta in rima, / ben che chon grosso stile et rude lima...

- Locuz. avv. Alla grossa: rozzamente, alla maniera dei barbari.

[10] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 460, pag. 785.19: e non ti maravigliare se tu non truovi queste cose iscritte tra ll' antiche ystorie, però che appo loro non erano ricchezze, non cibi dilicati, [[...]], né non sapeano né bene né male, se non a la grossa si viveano.

7.1 [Con rif. alla lingua latina:] scorretto, sgrammaticato.

[1] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), Prologo, pag. 3.6: ego, frater Simon de Lentino, [[...]] mi misi in cori incominczari la 'Conquesta di Sichilia fatta per li Normandi', la quali era in gramatica obscura et grossa et mali si potia intendiri.

[2] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 139, pag. 309.4: e cominciò ad allegare con una gramatica grossa: - Domine judex, reputate non esse malitiam, sed errorem.

7.2 [In partic.:] tipico dei plebei, volgare.

[1] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 4, cap. 20, vol. 1, pag. 390.18: I cavalieri gli andavano dintorno cantando grosse canzoni, quali fare le sapeano...

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 7, cap. 81, vol. 1, pag. 385.24: e nella sua diceria propuose gli antichi due grossi proverbi che dicono: «Com'asino sape, così minuzza rape» e «Vassi capra zoppa, se 'l lupo no· lla 'ntoppa»...

[3] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 5, parr. 2-7, pag. 134.6: Onde, li marigali se debbonno compillare con parole vulgare e grosse ma lo sòno, osia lo canto, deli dicti marigali, secondo l'uso moderno, dée essere belletissimo.

7.3 [Con connotazione neg.:] che denota rozzezza, villano, rude.

[1] Palamedés pis., c. 1300, pt. 1, cap. 20, pag. 25.32: Breus non arebbe tanto ateso ch'elli non avesse vendicato suo corruccio, e medesmamente di sì grosse paraule come noi avemo ditto quie insieme...

[2] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 417, pag. 438.18: Elli ne disse molte grosse parole e molto dure a quella fiata...

- Locuz. avv. Di grosso: rudemente, in modo sgarbato.

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 19, vol. 3, pag. 347.19: pregandoli [[scil. il vescovo]] che cciò asentissono [[scil. i grandi di Firenze]]; i quali nulla ne vollono udire, parlando di grosso e con minacce...

8 Scarsamente istruito. Estens. Privo di acume, poco intelligente.

[1] Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.), 322, pag. 573: Da la meltris se guarde ogn'omo qe n'à possa, / k'el' à 'l dito soave, del sen se mostra grossa: / plui sotilment qe l'olio entra êl sen de l'omo...

[2] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 142.21: Et avegna che 'l libro tratti pur sopra controversie [[...]], penserebbe per aventura un grosso intenditore che Tullio parlasse delle piatora che sono in corte, e non d'altro.

[3] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 2, 5, reg. 17.1, vol. 2, pag. 108: Non dece disputar fra gente grossa / di cosa ch'error possa / ne le lor menti forse generare...

[4] Fazio degli Uberti, Rime pol., c. 1335-p. 1355 (tosc.), [1335-36] 2.18, pag. 24: Non ci aver per sì grossi: / ché tutti i grossi / non son da ventiquattro.

[5] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 20, pag. 93.19: Chiamò alquanti poveri homi pescaor e grossi d'inçegno sençça ogne letra...

[6] Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.), pag. 159.5: e altre cose che per me Domenicho Lenzi, biadaiuolo, grosso e ydiota componitore d' esso [[scil. librecto]], meglo e più vere trovare si potrà a torno alla già decta materia...

[7] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 1103, pag. 71: Alora, o lasa, tanto grosa fui, / alora d'alegreza era sì plena, / o trista mi, ch'io non intisi lui.

8.1 Sost. Individuo ignorante o stupido.

[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 2, 5, reg. 85.2, vol. 2, pag. 184: Per laude corre 'l folle, / lusinga il grosso volle, / cupido per moneta / fa quel che ragion vieta...

[2] f Chiose a Valerio Massimo (D - L. I-V), c. 1346 (tosc.), chiosa a [I.8.praef.], pag. 22v.2: E però a li volgari e a li grossi che non ànno intelletto molte cose paiono miracoli... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[3] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 60.12: li quali [[poeti]], [[...]] con fizioni varie e maestrevoli, male da' grossi oggi non che a quel tempo intese, facevano credere quello che li prencipi volevan che si credesse...

8.1.1 [Con valore avv.:] alla maniera di un idiota.

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 3, cap. 3.99, pag. 192: trovammo il Bergamasco in su la costa, / che grosso parla ed è sottil del senno.

8.1.2 Estens. Ignaro (di qsa).

[1] Boccaccio, Ninfale, 1344/48 (?), st. 384.5, pag. 324: Mensola nel bel viso venne rossa, / udendo tai parole, per vergogna, / e non veggendo che negarlo possa, / con gli occhi bassi, timida trasogna, / volendosi mostrar di questo grossa...

8.1.3 Estens. Ridotto come una bestia (per amore di una donna)?

[1] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 36.7, pag. 154: ed or non ha più speme né disio, / che di vedermi tranat'ad un fosso, / e 'l diavol m'ha di le' fatto sì grosso, / che metter già non la posso 'n ublio. || Marti, p. 154: «m'ha così imbestiato di lei».

8.2 S.f. Donna stolta.

[1] Arte Am. Ovid. (D), a. 1388 (ven.), L. I, pag. 502.27: se tu parerai savio ala grossa over lascivo ala vergognosa, incontenente quella se desfiderà a sì misera.

9 Fig. Maldisposto nei riguardi di qno (anche rif. al cuore o all'animo); corrucciato, adirato.

[1] Ubertino del Bianco d'Arezzo, a. 1269 (tosc.), 9.7, pag. 390: or non vi paia per quel sì riscossa, / ché già difesa non siete, per deo!, / per mostrarvi ver del me' fatto grossa, / ché ben lo conosciete sì com'eo.

[2] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 1647, pag. 233: Né già per poco fallo / non prender grosso core, / per te non falli amore.

[3] Conti morali (ed. Segre), XIII ex. (sen.), 8, pag. 502.2: Anzi muove d'alcuna de le mie monache che hanno grosso cuore inverso di me: che non può essare che intra tante genti non abbia o astio o invidia.

[4] Colori rettorici (ed. Scolari), 1329/45 (fior.), pag. 254.6: per questo apare che l'aringatore abbi l'animo grosso verso gli Aretini.

[5] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 18.7: E doppo la detta pace è vero che sempre stettono grossi con noi, però che per la loro grandezza ci avevano a schifo...

[6] Tristano Veneto, XIV, cap. 49, pag. 80.24: inperciò qu'ello saveva ben che lo re era de sì gran cuor e de sì grosso che s'elo se n' acorcesse de queste cosse ello li porave tosto tornar a gran dano, perqué ello tosto li porave far punir Tristan e la fia.

- Fras. Fare del grosso: mostrarsi ritroso o ostile.

[7] A. Pucci, Rime (ed. Corsi), a. 1388 (fior.), 22.9, pag. 826: E s'ella ti facesse pur del grosso, / sonetto mio, e tu prendi a parlare; / dille: - Madonna, piú tacer non posso.

- [Rif. alla coscienza:] superbo, sprezzante?

[8] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 12.28, pag. 371: E tanto fa la coscienza grossa, / che i maschi usando Sodoma e Gomorra, / vuol che senza peccato far si possa.

[9] Consigli mercatura, XIV (tosc.), pag. 118.42: Niuna chosa è che facci la choscienza sì grossa, che volere tenere grande stato.

[u.r. 21.02.2023; doc. parzialm. aggiorn.]