STECCO s.m.

0.1 istecco, stecchi, stecco, steco, stichi.

0.2 Got. *stika (DELI 2 s.v. stecca).

0.3 Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.): 1.

0.4 In testi tosc.: Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.); Tesoro volg., XIII ex. (fior.).

In testi sett.: Serapiomvolg., p. 1390 (padov.).

0.5 Locuz. e fras. essere stecco nell'occhio 1.3; levarsi ogni stecco dinanzi 1.3; stare da stecco 1.3.

0.6 N Già att. in doc. lat. mediev. tosc. a partire dal 1193: cfr. GDT, p. 642.

0.7 1 Ramoscello sfrondato e secco; pezzo di legno (anche in contesti fig. e con valore metaf.). 1.1 Bastoncino, bacchetta (spec. di legno). 1.2 [In partic.:] bastoncino utilizzato come pungolo o stimolo (in contesti fig. o con valore metaf.). 1.3 Rametto o punta di una pianta spinosa. Estens. Spino (anche in contesti fig. e con valore metaf.).

0.8 Marco Maggiore 19.11.2018.

1 Ramoscello sfrondato e secco; pezzo di legno (anche in contesti fig. e con valore metaf.).

[1] Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.), 21.6, pag. 108: Ma dico che conven, su' cor che s'apra / a pperder, s'à vertù: rimane istecco / che non fa frutto; e 'n falso dir non pecco, / ché per me 'l provo e per altrui si saprà.

[2] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 31, pag. 131.2: E sappiate che la pernice fa suo nido di spine e di piccoli stecchi, e le loro uova cuoprono di polvere.

[3] Guido da Pisa, Fiore di Italia, a. 1337 (pis.), cap. 108, pag. 213.22: Quando [[...]] Altea [[...]] partorì Meleagro, le tre fate, cioè Cloto Lachesis ed Atropos, intrarono in camera e gittarono uno stecco di legno in lo fuoco e disseno; tanto viva questo gargione, quanto questo stecco durerà in questo fuoco.

[4] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 9, cap. 73, vol. 3, pag. 119.19: e vale ad esse [[scil. pecore]], se per lo naso si mette uno stecco di due dita, facendone uscir molto sangue... || Corpus OVI.

[5] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 84, S. Pietro ap., vol. 2, pag. 731.23: E quelli vedendo che non potea campare la morte, aguzzòe uno stecco co' morsi de' denti, e trafisselsi per lo miluogo del corpo con un palo...

- [In partic.:] pezzo di legno che brucia, tizzone.

[6] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), D.7.2, pag. 225: Imagini chi m'ode Meleagro / consumarse a la fiama de un[o] steco... || Il ms. legge stizzo, ma è lectio facilior come garantisce la rima con seco e beco (cfr. Dusio, p. 226); v. 1 [3].

1.1 Bastoncino, bacchetta (spec. di legno).

[1] Francesco da Buti, Purg., 1385/94 (tosc.occ.), c. 4, 136-139, pag. 97.3: e questo si comprende al quadrante, quando l'ombra de lo stecco del centro viene per mezzo il quadrante dirittamente.

1.1.1 Trespolo per gli uccelli.

[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 3, cap. 9.2443, pag. 275: Se in due volati non prende sua caccia [[scil. il falco]], / Vergognasene forte e sta allo stecco / Né più in quel giorno animali minaccia.

1.2 [In partic.:] bastoncino utilizzato come pungolo o stimolo (in contesti fig. o con valore metaf.).

[1] Francesco da Buti, Inf., 1385/94 (pis.>fior.), c. 9, 91-105, pag. 265.27: Niente giova a contrastare all'ordine delle cose provedute da Dio, et al loro avvenimento come chi calcitrasse nel puoglo, o stecco, che sel ficcherebbe nel piede... || La forma puoglo è prob. errore per pungulo (cfr. Giannini, p. 265).

[2] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 18.14: è da mostrar che l'uom non veggia / e, quando è l'ora, adoperar li stecchi.

1.3 Rametto o punta di una pianta spinosa. Estens. Spino (anche in contesti fig. e con valore metaf.).

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 28, pag. 140.13: e portavano stecchi, overo cardi, in queste fimbrie, e faceansi pugnere i piedi, acciò ch'altri vedesse...

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 13.6, vol. 1, pag. 207: non rami schietti, ma nodosi e 'nvolti; / non pomi v'eran, ma stecchi con tòsco.

[3] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 136.13, pag. 191: Già non fostù nudrita in piume al rezzo, / ma nuda al vento, et scalza fra gli stecchi: / or vivi sì ch'a Dio ne venga il lezzo.

[4] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 123, pag. 127.8: Quando se fa empiast(r)o cum la raìxe de la ca(n)na sola over mesceà cum la scallogna, tira fuora i stichi e le sagitte e le altre cose [ch(e)] fosse fite in lo corpo.

- Fras. Essere stecco nell'occhio (a qno) / stare da stecco: essere motivo di fastidio o angoscia.

[5] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 11, cap. 37, vol. 2, pag. 637.13: i Fiorentini [[...]], veggendo che ' Pisani s'erano partiti dallo assedio, considerando che lla fortezza era stecco nell'occhio al Pisano, vi mandarono il conte Francesco da Palagio con XXV uomini a ccavallo e CC fanti...

[6] ? Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 14.24, pag. 11: sanza vederli, con sì gran ruina / gittar lezzo di becco / assai mi stia da stecco, / ché e' m'ucidon con puzzosa forza / portando l'unghie grandi come scorza.

- Fras. Levarsi ogni stecco dinanzi: rimuovere ogni impedimento?

[7] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 311, pag. 116.34: Essendo Uguiccione della Faggiuola in Pisa, e recatosi nelle branche Lucca e la signoria di quella e di Pisa [[...]], stimò che non potea meglio fare che a piacimento de' Pisani levarsi ogni stecco dinanzi...

1.3.1 Fig. Dolore.

[1] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 214.25, pag. 276: Pien di lacci et di stecchi un duro corso / aggio a fornire...

1.3.2 Estens. Lo stesso che plettro.

[1] Comm. Arte Am. (A), XIV pm. (pis.), ch. 427, pag. 599.28: «Plettro» è lo stecco col quale si suona la citula.