TAMERICE (1) s.f. s.m./agg.

0.1 tamarichi, tamarici, tamarigi, tamerici, tamerigi, thamarizi, thamerici; f: tamarice.

0.2 Lat. tamarix, tamaricem (DELI 2 s.v. tamerice).

0.3 Zucchero, Santà , 1310 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Zucchero, Santà , 1310 (fior.).

In testi sic.: Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.).

0.5 Nota tamarici/tamerici masch. sing.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 [Bot.] Arbusto appartenente alla famiglia delle Tamaricacee, impiegato in medicina per le sue proprietà terapeutiche (in partic. le foglie, i semi, il fiore e il frutto). 2 Agg. Proprio di tale pianta.

0.8 Sara Natale 13.10.2020.

1 [Bot.] Arbusto appartenente alla famiglia delle Tamaricacee, impiegato in medicina per le sue proprietà terapeutiche (in partic. le foglie, i semi, il fiore e il frutto).

[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 2, cap. 4, pag. 128.34: E per guardare e conservare i denti in sanitade fate questa polvere: pre[n]dete un'oncia di corno di cierbio arso, e seme di tamerici... || Cfr. Aldobrandino da Siena, Régime du corps, II, 4, 14: «semence de tamaris».

[2] Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. III, cap. 24, pag. 311.8: Tamerici è freddo e seccho, de le cui follie empiastro posto sopra il molle apostema giova e fa aiuto.

[3] Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. V, cap. 47, pag. 486.19: E le galle del cipresso, e 'l guscio, e 'l fructo del tamarici si prendano e si pestino e facciasi con essi dentifricio.

[4] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 15, pag. 25.12: [1] Recipe lu fluri di tamarichi e radicata di chappari et reculicia, tantu di l'unu quantu di l'altru, et sianu unci quatru, et falli bulliri a la aqua per mitati et poi la cula per una pecza et dalla a biviri, ki leva omni opilationi di skina maraviglusamenti.

[5] f Mascalcia Mosè da Palermo volg., XIV: Togli le foglie della tamarice, e falle cuocere bene nell'acqua. || GDLI s.v. tamerice.

2 Agg. Proprio di tale pianta.

[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 12, cap. 8, pag. 281.3: Di questo mese all'entrata l'api fanno 'l mele di fiori tamerici, e d'altri fiori salvatichi... || Cfr. Palladio, Op. Agr., XII, 8, 1: «ex tamarici floribus».