VELENOSO agg./s.m.

0.1 velenosa, velenose, velenosi, velenosissima, velenosissime, velenosissimo, velenoso, velenoxi, velinosa, vellenosa, vellenosi, venenos, venenosa, venenose, venenosi, venenoso, venenoxa, venenoxe, venenoxi, venenoxo, venenusi, venenuso, venenusu, venenuxi, venimoso, veninose, veninosi, veninoxo, venoxe, vininosa, vininosu, vininusa, vininusi.

0.2 Lat. tardo venenosus (DELI 2 s.v. velenoso).

0.3 Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.): 1.1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Lett. sen., XIII u.v.; Zucchero, Santà , 1310 (fior.); a Lucano volg., 1330/1340 (prat.); Stat. lucch., XIV m.; a Stat. lucch., 1376.

In testi sett.: Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Legg. S. Caterina ver., XIV in.; <Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.)>; Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.); Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.); Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Stat. perug., 1342; Ingiurie recan., 1351-96, [1360]; Anonimo Rom., Cronica, XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.7 1 [Detto di cose:] che contiene veleno, che agisce come un veleno. 1.1 [Detto di animali e piante:] contenente naturalmente una sostanza tossica (anche fig.). 1.2 Fig. [Detto in partic. di stati d'animo:] nocivo moralmente o spiritualmente. 2 Reso artificialmente tossico, avvelenato (anche fig.). 2.1 Fig. Intossicato dalla malignità, malevolo, malvagio. 2.2 [Detto di lesioni cutanee:] che conduce veleno (anche fig.). 2.3 Estens. [Detto di un morbo:] trasmissibile e potenzialmente letale. 3 Estens. Dal gusto amaro attribuito al veleno.

0.8 Sara Natale 20.07.2018.

1 [Detto di cose:] che contiene veleno, che agisce come un veleno.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 6, cap. 4, pag. 359.6: per li rimedi, co' quali avea molte volte contra i veleni e nocevoli sughi velenosi turate le vie degli spiriti vitali...

[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 2, cap. 36, vol. 1, pag. 318.20: E però è alcuna fiata, che l'acqua è rea o velenosa, che corre tra le vene della terra...

[3] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 14, pag. 105.30: perciò che -l mangiare e -l bere amenda sua malizia nelo stomaco, ma l'aire ch'è velenoso si ne va tutto diritto al quore e al polmone...

[4] Armannino, Fiorita (04), 1325 (tosc.), pag. 399.4: Ed egli per dolore e per volere morire libero prese cosa velenosa, onde egli ne morì.

[5] Esp. Pseudo-Egidio, XIV pi.di. (tosc.), pag. 188.21: Noi non semo contrarie dell'amore, ma temperiamolo perché non faccia nocimento, come fa l'arte de le cose venenose.

[6] Metaura volg., XIV s.-t.d. (fior.), L. 1, cap. 19, ch., pag. 206.29: E significano questi cotali fuochi ire e pestilentie, che s'ingenerano de l'aiere velenoso...

[7] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Medea, pag. 115.30: Veramente in fin ch' io potrò adoperare il ferro e le fiamme e li velenosi sughi...

[8] Guido da Pisa, Fiore di Italia, a. 1337 (pis.), cap. 53, pag. 122.26: essendo ello dannato alla morte e tenendo uno beveraggio velenoso in mano, con lo quale li convenia morire...

[9] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 64, par. 1, vol. 2, pag. 115.13: ordenamo ke se alcuno [[...]] en la bocca ad alcuno mecterà overo a luie venenoso darà beveraggio, sia punito...

[10] Boccaccio, Ninfale, 1344/48 (?), st. 137.8, pag. 255: or te ne va', sanza piú resistenza / far al mio dir, ché per certo conosco / che 'l piú parlar m' è velenoso tòsco.

[11] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 469, pag. 787.9: per rivocarlo a sé gli mandò per Lica, suo messo, una camiscia bagnata del velenoso sangue di Nesso...

[12] Stat. lucch., XIV m., pag. 215.1: Anco se nessuna desse o a mangiare o a bere cosa velenosa o di veleno...

[13] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XIII (i), par. 5, pag. 604.18: Non pomi v'eran, ma stecchi con tosco, cioè velenosi...

[14] a Stat. lucch., 1376, Rubricario L. IV, pag. 128.14: LXXV. Che alcuno spetiale non possa vendere o dare arsenico o altra cosa velenosa.

1.1 [Detto in partic. di animali e piante:] contenente naturalmente una sostanza tossica (anche fig.).

[1] Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.), 279, pag. 571: Lo serpent venenoso êl cor porta grand ira: / maior la porta femena qe 'l dïavol enspira.

[2] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), D[ubbie] 3.1, pag. 400: Guardando basalisco velenoso / che 'l so isguardare face l'om perire...

[3] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura nigra, 405, pag. 115: Li vermni venenusi in l'eternal calura...

[4] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 2, cap. 3, pag. 79.27: e lo scorpione è rio e venenoso e ucide altrui...

[5] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 17: Salamòn dice: nullo capo è pió venenoso che quello del serpe(n)te, et nulla ira è magiore che quella dela femina.

[6] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 14, pag. 182.19: O che dolci e delettozi e savorevili frutti gustati avete già in del giardino di pacie, e che crudeli e amarissimi e venenosi in el dezerto di guerra!

[7] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 22.1, pag. 784: La lanmia àne lo lacte venenoso, / sì ke latando lo filiolo ucide...

[8] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 32, pag. 209.16: anti, vi nasceno molte erbe venenose et altri animali riei.

[9] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 1155, pag. 294: «O miser peccaoro, / o cego, crudele, serpente venenoso, / cum' e' tu tanto reo e tanto iniquitoso?

[10] <Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.)>, c. 9, 1-9, pag. 258, col. 2.8: cossí li eretici sí sono percossi e flagellati da serpenti velenoxi in arche...

[11] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 13, pag. 60.3: quel deserto habonda in serpenti e altri animal soççi e veninosi...

[12] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 3, pag. 66.4: qualuncata homo lo imponesse davante a li ochy de drahone o de serpente o de qualuncata altro animale venenoso...

1.2 Fig. [Detto in partic. di stati d'animo:] nocivo moralmente o spiritualmente.

[1] Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.), canz. 1.21, pag. 193: Venenoso dolore / pien di tutto spiacere, / forsennato volere...

[2] Poes. an. urbin., XIII, 28.24, pag. 603: Guarda non gustare cosa / ke ssia all'alma venenosa, / né ddir parola ultraiosa...

[3] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 27, cap. 1, par. 10, pag. 423.11: Radice di tutto male è la superbia, la quale, siccome dice la scrittura, è cominciamento d' ogni peccato, e le prime sue figliuole sono sette principali vizj, i quali procedono da questa velenosa radice.

[4] a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 2, cap. 28, pag. 174.16: Poi viene lo Spirito Santo e, vedendo la volontà corrotta di velenosi appetiti mortiferi...

2 Reso artificialmente tossico, avvelenato (anche fig.).

[1] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 2, pag. 46.17: Et queste sono piggiori saette che l'altre, però che sono venenose: però ke radi volte entrano in te che non ti diano veneno, sì sono pessime.

[2] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Degianira, pag. 87.29: imperciocchè quando Nesso fu fedito dal tuo velenoso quadrello nel suo desioso petto...

[3] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 1, cap. 26, pag. 100.5: e quivi feritolo con una velenosa saetta il credette aver morto.

[4] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 4 argomento, pag. 105.17: esso sempre ci punge co le sue saette velenose, il cui veneno ci conduce alla morte...

[5] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 1423, pag. 93: Tu schudo chontra del nostro nemicho, / tu venenosa et achuta saita...

[6] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 83.8, pag. 116: né m'apra il cor perché di fuor l'incischi / con sue saette velenose et empie.

[7] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 235, pag. 248.15: Etiandio bevandola fa çoamento in le morsegaùre de li animali venenoxi e in quelli che fosse ferì da sagite venenoxe.

[8] Poes. music., XIV (tosc., ven.), [PaoFir] ball.11.6, pag. 279: Disposto son e colpi sostenere / di tua aspra saetta velenosa...

[9] Tristano Veneto, XIV, cap. 332, pag. 297.14: Et alo salto che lui fese suso lo valeto li dè d'una freza venenosa per men lo braço senestro, et sì li inpirà l' oso, ma non miga tropo.

[10] Laudario Magliabech., XIV sm. (fior.), 46.7, pag. 207: li nostri nemici sì sottili, / li quali feron di gladi velenosi / quelli che nel combattere son vili.

2.1 Fig. Intossicato dalla malignità, malevolo, malvagio.

[1] Tomaso da Faenza (ed. Zaccagnini), XIII sm. (tosc./faent.), 7.4, pag. 235: Donna malvaxe, [[...]] mai cor d'omo pensar non poria / quanto ài mente fella, velenosa e sciava...

[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 22.38, pag. 76: Non te 'ncresca contare, - ché me pòi resanare, / le parole dogliose - e più che venenose, / che esta tua nora dice, - che Deo la maledice!».

[3] Lett. sen., XIII u.v., pag. 50.22: Non si cessi da la vostra memoria che ogne fameglarità di femmina è pericolosa, la sua faccia gitta fiamma, l' aspetto è venenoso, gl' ochi son quadregli, le parole saiette...

[4] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 10, pag. 30.15: Questa vipera significa lo mondo iniquitoso e venenoso...

[5] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 20, pag. 159.16: li pensieri ch'elli arebbe da sé non sarebbeno se non riei et venenosi.

[6] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 123.5, pag. 52: Cesare [[...]] giunse con sua gente velenosa / credendo intorno intorno averlo cinto.

[7] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), 75.2, pag. 143: Non segue humanità ma più che drago / crudel si mostra e fiera e venenosa / la donna tua, silvagia et orgogliosa...

[8] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 4, 2.14, pag. 143: Chè di qua la libidine gli mena / Con desiderii velenosi, e mai / Non è la voglia lor bramosa piena.

[9] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 9, pag. 157.17: e pongonsi questi serpenti intorno delle tempie e del capo, a significare che questa eresia venenosa, e empia...

[10] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. VI [Phars., VI, 413-506], pag. 110.16: la luna serena, assediata per le crudeli e velenose parole, èe impallidita...

[11] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De la invidia, vol. 1, pag. 91.6: e chusì co(n)vem che p(er) forza lo cor veninoxo lo mostre p(er) la bocha e exa de for p(er) la fazità chi è dentro...

[12] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 231-40, pag. 77.15: ferocissime e con parole altiere e velenose s' ingegnano di certificarsi da' loro mariti...

[13] Ingiurie recan., 1351-96, [1360], pag. 486.3: 2 Sozza, pedochiosa, venenosa...

[14] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 12, pag. 95.6: Questo missore Guiglielmo era uno roscio venenoso.

[15] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 35.20, pag. 86: Ed è mattezza, che ci ripercuote / Le guance enfiate, d' ira velenose...

[16] Boccaccio, Decameron, c. 1370, conclusione, pag. 720.29: diranno che io abbia mala lingua e velenosa, per ciò che in alcun luogo scrivo il ver de' frati?

[17] Chiose falso Boccaccio, Inf., 1375 (fior.), c. 25, pag. 192.11: Anchora intendi per le serpi le resie e discordie, i mali pensieri e operazioni velenose, che sono ne' ladri...

[18] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1376] lett. 81, pag. 329.12: Parmi che questo venenoso uomo, dall' una parte commenda l' avenimento vostro, [[...]] e dall' altra parte dice che 'l veleno è apparecchiato.

[19] a Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.), cap. 40, pag. 32.31: per la bocca di lu homu invidiusu nesiru tri maineri di parolli venenosi.

[20] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 25, S. Vincenzo, vol. 1, pag. 233.10: Disse Vincenzio: "O velenosissima lingua del diavolo, li tuoi tormenti non temo...

[21] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 180, pag. 447.13: Non fu meno velenosa risposta quella che fece su la piazza de' nostri Signori, Attaviano...

- Sost..

[22] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 10, pag. 131.21: ché nulla son baçalischi, nè serpenti altri, ver' d'essi voi venenosi...

2.1.2 Estens. [Detto di un luogo:] potenzialmente nocivo, pericoloso.

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 68, pag. 350.33: infino alle ruvide acque di Tanai, e per li bianchi regni del possente Borrea, e nelle velenose regioni di Libia...

2.2 [Detto di lesioni cutanee:] che conduce veleno (anche fig.).

[1] a Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.), 42, pag. 19.15: Vale contr'a' morsi velenosi digl'animali, serpenti e rane ed altri velenosi animali...

[2] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 23, pag. 88.32: i morsi loro sono tanto velenosi che sono quasi inrimediabili e pessimissimi, a' quali la verità di Jesù Cristo non si può dire...

[3] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (ii), par. 33, pag. 416.19: questi serpenti trafiggevano e molestavano forte il popolo, e non solamente gli offendevano d'infermità, ma egli ve ne morivano per le trafitte velenose...

[4] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 55, pag. 66.11: Dixe uno auctore che l'ulio di pistachi çoa a le morsegaùre venenose.

[5] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. S. Eugenia), XIV (fior.), L. 4, cap. 1, pag. 343.5: [7] E la gomma sua, bevuta, [[...]] a' morsi velenosi socorre e il ventre strigne.

[6] Tristano Veneto, XIV, cap. 85, pag. 103.15: et amantinente li chacié al cuor che quella plaga sì hè venenosa, et questo hè la cossa che non lo lassava garir.

[7] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 229, pag. 593.14: guardi che al buio non li ponesse piede, che subito co' morsi velenosi l' ucciderebbe.

[8] a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 1, cap. 5, pag. 47.14: Le serpe e li scorpioni che si diceno essere in de lo 'nferno, sono li rimorsi de la cosciensa mizera, li quali, generati per putredine del peccato, afriggeno con punture velenosissime l'anima...

2.3 Estens. [Detto di un morbo:] trasmissibile e potenzialmente letale.

[1] Miracoli di Caterina di Iacopo, c. 1374 (fior./sen.), cap. 26, pag. 21.15: Poi infermando a morte con tutti i segnali della velenosa pestilenzia...

3 Estens. Dal gusto amaro attribuito al veleno.

[1] Noffo (ed. Gambino), XIII/XIV (fior.), 8.11, pag. 72: Aimè lasso, che dolce e dilettoso / incominciai l'amor che tant'e amaro / mi sembla or su' savor velenoso.

[2] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 15, pag. 68.6: Eu criyu beni chi unu chiraulu curaria sucandu killu tossicu fridu, vininosu et dotusu, sencza furnu.

[3] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 3, cap. 19, pag. 276.10: e qui neuna cosa essere stabile, né alcuna dolcezza esserci, che non abia nascosa in sé velenosa amaritudine...