RIUSCITA s.f.

0.1 riscita, riuscita, riuscite.

0.2 Da riuscire.

0.3 Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.); Lett. pist., 1320-22; Boccaccio, Ameto, 1341-42.

0.7 1 [Con valore neutro, determinabile in senso pos. o neg.:] lo stesso che esito.

0.8 Chiara Fragomeli 07.10.2020.

1 [Con valore neutro, determinabile in senso pos. o neg.:] lo stesso che esito.

[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 1, 17.12, vol. 1, pag. 202: Poi convien che ti penta / se troppo corri for ragion in ira, / però ch'ella [[scil. la via]] ti tira / in molti viçi e dannosa riscita.

[2] Lett. pist., 1320-22, 17, pag. 66.28: come òe scricto di sopra, credo che serebe bene che ne facci una bella riuscita, cioè che ci sodisffacesse la spesa che facta v'è...

[3] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 38, pag. 818.16: 108 E avegna che Vulcano con ispaventevoli fiamme e Tetide con onde multiplicate e il non reverito Marte con furibunde armi e Tesifone con seminate zizzanie e Giuno con turbamenti contrarii più volte si sieno gravemente opposti alla sua salute, e crolli da temere molti l' abbiano donati, sempre è in istato multiplicata maggiore e delle passioni sostenute riuscita più bella.

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 43, vol. 3, pag. 399.14: Piaccia a Dio che sia con buona riuscita la loro signoria, che me ne fa dubitare.

[4] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 22.3: Oh menti cieche, oh tenebrosi intelletti, oh argomenti vani di molti mortali, quanto sono le riuscite in assai cose contrarie a' vostri avvisi, e non sanza ragion le più volte!

[5] Boccaccio, Trattatello (Chig.), 1359/62, pag. 125.5: s'ingegnò di rimuovere il detto Arrigo dallo assedio di Brescia e di conducerlo intorno alla sua città, estimando quella contro a lui non potersi tenere. Ma la riuscita contraria gli fece palese il suo avviso essere stato vano.

[6] Boccaccio, Decameron, c. 1370, II, 4, pag. 93.14: non mi vergognerò io di dire una novella, la quale, ancora che miserie maggiori in sé contenga, non per ciò abbia così splendida riuscita.

[7] Francesco da Buti, Inf., 1385/94 (pis.>fior.), c. 24, 142-151, pag. 633.34: cioè subitamente, spezzerà la nebbia; cioè l'oscurità dell'avvenimento e riuscita della battaglia, che è cosa oscura et incerta ad ogni uomo infino che non viene il fine...