INTENTO (2) s.m.

0.1 entento, ententa, inctento, intento, 'ntento.

0.2 Lat. tardo intentus (Nocentini s.v. intendere).

0.3 Dante, Vita nuova, c. 1292-93: 1.1.1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Vita nuova, c. 1292-93; Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.).

In testi sett.: <Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.)>; Enrico Dandolo, Cron. Venexia, 1360-62 (venez.).

0.7 1 Obiettivo o pensiero sul quale si concentra l'attenzione o l'impegno di qno. 1.1 Obiettivo verso cui tende un discorso. 2 Modello a cui conformarsi. 3 Lo stesso che attenzione. 3.1 Zelo per il raggiungimento di un obiettivo.

0.8 Aurelio Malandrino 27.09.2018.

1 Obiettivo o pensiero sul quale si concentra l'attenzione o l'impegno di qno.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 17.48, vol. 2, pag. 284: una voce disse «Qui si monta», / che da ogne altro intento mi rimosse; / e fece la mia voglia tanto pronta / di riguardar chi era che parlava...

[2] <Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.)>, c. 33, 109-120, pag. 782, col. 2.5: Fe' trattare ad alcuni amezzaduri paxe e largosse a farli ai dicti consorti grandi patti, azò che 'l so intento se otegnisse.

[3] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 37.6: né la intollerabile povertà giammai con le lor forze rimuovere il nostro Dante dal principale intento, cioè da' sacri studii...

[4] Enrico Dandolo, Cron. Venexia, 1360-62 (venez.), pag. 267.9: Unde per vegnir al' inctento nostro, da questo primo facto duxe in Eracliana cominceremo, tractando cum brevitade le ovre loro...

[5] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 10, cap. 24, vol. 2, pag. 482.25: Bartolomeo di messer Allamanno di Medici, [[...]] ristrettosi co· lloro, cominciaro segretamente a cercare de' modi e delle vie da pervenire allo intento loro...

- [Per diversa interpretazione dei commentatori:] lo stesso che intentazione.

[6] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/94 (tosc.occ.), c. 17, 40-54, pag. 399.29: da ogni altro intento; cioè da ogni altra intentazione...

1.1 Obiettivo verso cui tende un discorso.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 4, pag. 168.12: quella orazione si può dire bene che vegna dalla fabbrica del rettorico, nel[la] quale ciascuna parte pone mano allo principale intento.

1.1.1 Materia che si intende trattare.

[1] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 19 parr. 15-22, pag. 79.6: la prima parte è proemio de le sequenti parole; la seconda è lo intento trattato...

2 Modello a cui conformarsi.

[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), Prologo, pag. 4.26: Costui per certo è il nostro intento; costui è quello sole che, col raggio del suo infinito lume, ciascun sentiere di nostra vita rende senza ombra e caliggine chiaro.

3 Lo stesso che attenzione.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 3.13, vol. 2, pag. 38: Quando li piedi suoi lasciar la fretta, / che l'onestade ad ogn' atto dismaga, / la mente mia, che prima era ristretta, / lo 'ntento rallargò, sì come vaga...

[2] Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.), c. 8.58, pag. 70: rest'a vedere, con intento fisso, / lo gran dificio c'abita nel centro, / contra Natura iustamente fisso.

3.1 Zelo per il raggiungimento di un obiettivo.

[1] <Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.)>, c. 30, proemio, pag. 525.33: tu abandonasti il perfetto amore per lo vano, là dove lo intento desti in cosa mortale ed incorruttibile, tosto transitoria...

[2] Cino da Pistoia (ed. Marti), a. 1336 (tosc.), 156.10, pag. 827: per divenir sommo gemmieri, / nel lapidaro ho messo ogni mio 'ntento, / interpognendo vari desideri.

[3] Comm. Favole Walterius, XIV ex. (ven.), 47.1, pag. 27: Cum sumo intento e chum perfeta fede / te strinzi al to dover...