SCURARE (1) v.

0.1 escura, ischura, ischurato, ischurò, ischuroe, iscura, iscurao, iscurare, iscurata, iscurati, iscurato, iscuri, iscurò, iscuròe, isqura, schura, schurare, schurato, schurò, schuroe, scura, scurao, scurar, scurare, scurari, scuraria, scuraro, scurarono, scurasse, scurata, scurate, scurati, scurato, scurau, scurava, scuravano, scurerà , scuri, scurino, scurò, scuroe, scuròe, scurogli, scuròse, squra; f: scurógli.

0.2 Da scuro.

0.3 Ritmo S. Alessio, XII sm. (march.): 1.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.); a Lucidario pis., XIII ex.; Cronichetta lucchese (1164-1260), XIII/XIV; Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.); a Lucano volg., 1330/1340 (prat.); Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.); Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.).

In testi mediani e merid.: Ritmo S. Alessio, XII sm. (march.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Diventare scuro o più scuro. [Detto specif. del cielo, dell'atmosfera:] diventare buio. 1.1 [Detto di un corpo celeste:] subire un'eclissi (anche pron.) 1.2 Diventare di colore livido (a causa della morte). 1.3 [Detto di un metallo:] perdere di lucentezza. 1.4 [Detto degli occhi, della capacità visiva:] offuscarsi. 1.5 Fig. [Rif. alle facoltà intellettive:] essere ottenebrato. 1.6 Fig. Diminuire di intensità (anche pron.). 2 Rendere oscuro (anche fig.). Schermare dalla luce qno o qsa, ponendolo in ombra. 2.1 Adombrare (durante un'eclissi). 2.2 Fig. Ottenebrare le facoltà intellettive o la capacità di giudizio di qno. 2.3 Fig. Rendere ambiguo o poco chiaro (un discorso). 2.4 Fig. Contaminare moralmente. 2.5 Fig. Far apparire qsa peggiore, di minore valore (rispetto a sé o ad altro).

0.8 Aurelio Malandrino 07.03.2018.

1Diventare scuro o più scuro. [Detto specif. del cielo, dell'atmosfera:] diventare buio.

[1] Ritmo S. Alessio, XII sm. (march.), 154, pag. 24: Ora de vesperu poi kinao / e lu sole tramontao / e la nocte poi scurao.

[2] Garzo, S. Chiara, XIII sm. (fior.>pis.), 234, pag. 25: Quelle sante poverelle / ornasi la fé per elle, / come 'l cielo per le stelle / la nocte quand'è scurata.

[3] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 15, pag. 108.9: [[In inverno]] isqura l'aire e aneriscie, i tenpi si mischiano e turbano...

- Pron.

[4] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 2, pag. 431.18: In quello medesimo die, nella ora quasi sesta, il sole in tutto obscurato, tutta la terra di buia notte si scurò.

[5] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 86.21: quando la Luna renova [[...]] tal fiade lo te(n)po se schura forte com' ello vollesse plovere.

1.1 [Detto di un corpo celeste:] subire un'eclissi (anche pron.).

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 391, pag. 189: tutto mio corso / mutò per tutto 'l mondo / dal cielo infi· ·l profondo, / ché 'l sole iscurao, / la terra termentao...

[2] Mare amoroso, XIII ui.di. (fior.), 304, pag. 499: E ferò fellonïa sì crudele, / che se 'n dovrïa scavezzar lo cielo, / cader le stelle e scurar[e] lo sole, / [e] l' aria dar tempesta e sfolgorare...

[3] Cronica fior., XIII ex., pag. 109.6: in questo die il sole ischuroe dala terza alla nona.

[4] a Lucidario pis., XIII ex., L. 1, quaest. 149b, pag. 62.35: Lo sole iscuroe in sei medesmo, sì che del die diventó nocte...

[5] Cronichetta lucchese (1164-1260), XIII/XIV, pag. 251.13: Fue podestade di Lucca d.no Aliotto chondam Naccij, et la sera di Sancta Lucia iscurò lo sole e la luna et diventòe nera et sanguigna.

[6] Metaura volg., XIV s.-t.d. (fior.), L. 1, cap. 14, ch., pag. 183.17: se il fuoco lucesse nella sua spera, la luna non potrebbe mai scurare, imperciò che la luce del fuoco torrebbe via quella ombra...

[7] Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.), pag. 147.21: Scuròse el sole, dì IIJ de giungno.

[8] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 21, pag. 107.1: allora che Christo fu crocifisso, che quando venne in sul transire, che tutta la terra tremò e in molte parti cadde, e 'l sole schurò.

[9] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 8, cap. 11, vol. 2, pag. 173.30: con zò sia cosa que [[...]] essendu una nocti serina, avissi scurata la luna et lu exercitu nostru fussi statu spaventatu di quilla eclipsi commu di crudili monstru...

[10] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. VI [Phars., VI, 413-506], pag. 110.17: la luna serena, assediata per le crudeli e velenose parole, èe impallidita, e pare che sia arsa con neri e terreni fuochi, come se lla terra la facesse scurare per la immagine del fratello, e mescolasse le sue ombre nelle celestiali fiamme...

[11] Cronica di Lucca, c. 1357 (lucch.), pag. 187.7: la sera di santa Lucia et santo Justo ischurò la luna et diventò nera et sanguigna.

[12] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 52.12: a dì III di giugnio schurò el sole per sì fatto modo che non si vedeva lume...

[13] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 21, par. 5, vol. 2, pag. 85.6: la quali prophecia fu cumplita quandu lu suli scurau per tri huri in la passioni sua...

[14] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 34.137, pag. 69: lo sole si scuroe / e tuta la terra sì [[ed. si]] tremoe...

[15] f Bonsignori, Metam. Ovid., 1375-77 (umbr.-tosc.), L. X, cap. 24, pag. 491.25: Queste due stelle scuraro in quella notte che Mirra andò a peccare col padre. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[16] Pass. e Risurrez. udinese, XIV (ven.), 154, pag. 196: Circa hora de sesta tuto 'l sol se scura, / de qui a hora de nona le tenebrie dura.

- Sost.

[17] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 82, pag. 105.14: dello scurare del sole più si maravigliano che di quello della luna, perché sono più spessi que' della luna.

1.2 Diventare di colore livido (a causa della morte).

[1] Passione marciana, XIV (ven.), 166, pag. 197: la soa faça c'a poco a poc se scura / per la mort che g'è d'apres, lo so color no dura.

1.3 [Detto di un metallo:] perdere di lucentezza.

[1] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), [1374] 4, pag. 262.8: Scurato è l'oro e l'ottimo colore è mutato, la ruggine ti consumerà ...

1.4 [Detto degli occhi, della capacità visiva:] offuscarsi.

[1] f Fatti de' Romani (H+R), 1313 (fior.), [Luc. VII] (R) 61, pag. 437.22: E' non disse più, ché ll'anima si n'andò, ché li ochi li scuraro e 'ntorbidaro. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[2] f Plutarco volg., XIV ex.: Tremò tutta la sua persona, e scurógli la vista. || Crusca (1) s.v. scurare.

[3] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Gen 27, vol. 1, pag. 135.15: [1] Ed invecchiò Isaac, e si scuraro gli occhi suoi, e vedere non potea.

1.5 Fig. [Rif. alle facoltà intellettive:] essere ottenebrato.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 69.53, pag. 288: Nel quarto fui puoi levato: - 'l mio entelletto fu scurato, / del Nemico fui pigliato...

1.6 Fig. Diminuire di intensità (anche pron.).

[1] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 30.65, vol. 1, pag. 206: La di[vi]nitade pura / prese, homo, in te natura: / nostra fede non si scura / perké se' sì pïetoso.

[2] Cino da Pistoia (ed. Marti), a. 1336 (tosc.), D. 166.80, pag. 873: De l'oscuro profondo / d'este mie pene chiamo / misericordia, Sire; / che assa' dire - posso, ma non fare, / però mi fa scurare / la forza, che mi vien da cotal raggio.

2 Rendere oscuro (anche fig.). Schermare dalla luce qno o qsa, ponendolo in ombra.

[1] San Brendano tosc., XIV (ven.>tosc.), pag. 177.4: quando ebbe dette queste parole, nell'ora della sera parve che venisse una ombra che scurasse questo uomo e lla pietra nella quale e' sedeva...

2.1 Adombrare (durante un'eclissi).

[1] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 94, pag. 293.8: se tu vuogli, puoi pensare il gran giro, ch'elle fanno sanza allentare la loro rattezza, e come 'l Sole scura la Luna, ed ella lui...

2.2 Fig. Ottenebrare le facoltà intellettive o la capacità di giudizio di qno.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 9, cap. 16, vol. 4, pag. 335.14: guardi bene il signore, che la proposta che fa innanzi al consiglio sia breve, e sia scritta a pochi capitoli; chè la moltitudine delle cose ingenera impaccio, e scura li cuori, e fievolisce il miglior senno...

[2] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 3, 10.24, pag. 117: Costui scaccia ogni nebbia del petto, / E spegne ogni rovina tenebrosa, / Che d' ignoranza scuri l' intelletto.

[3] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), Prologo, pag. 32, col. 1.16: La sapienza, e scienza dell'amore infiamma ed arde l'affetto ed illumina lo intelletto; ma quella trovando spesse volte il cuore vôto della vera sapienza enfia, e con molte varie opinioni e diverse iscura lo 'ntelletto.

[4] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 19, 52-66, pag. 545.20: la carne umana scura lo intelletto...

[5] a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 1, cap. 1, pag. 29.24: dicendo un sacerdote la Messa, vollendo meritare in nella inmensa divinità da cui ogna bene dato procede, per le vane e mortifere cogitassione varie che smoveano e scuravano la mente, non avea potensia lo divoto spirito di seguire la sua divota intensione ardente.

2.3 Fig. Rendere ambiguo o poco chiaro (un discorso).

[1] Filippo di ser Albizzo, Rime, a. 1365 (fior.), 70a.12, pag. 71: Detto lo t'haio, e chiosa non iscura / testo di mie parole, che 'ncrudisca / gli orecchi se lo sdegno non le tura.

2.4 Fig. Contaminare moralmente.

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 144.156, pag. 616: L'avaritia e l'osura, / chi l'anima sì scura, / per ogni logo e per contrae / monto ge son le gente dae...

[2] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 2, 2, pag. 43, col. 1.27: ella non solamente aprì allo sposo conculcando per suo amore i mondani gaudii che la scuravano...

2.5 Fig. Far apparire qsa peggiore, di minore valore (rispetto a sé o ad altro).

[1] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), son. 23.9, pag. 144: Fate scurare - ongn'altra valenza: / ond'ò fermenza - che Dio voi formare...

[2] Pucciandone Martelli (ed. Panvini), XIII sm. (pis.), 5.8, pag. 356: neente - sente - di ventura / chi sua pintura - scura, - vo' presente.

2.5.1 Fig. Rendere meno prezioso o nobile.

[1] Alberto da Massa, XIII sm. (tosc.), 34, pag. 360: ma' che forza ci sento / de l'Amor, che mi spinta / in voi amar, e spinta / m'ha ciascuna altra luce, / ed altro buon mi scura, / ed ogne altra miscura, / tanta chiara no luce.

- [Prov.]

[2] Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.), 149, pag. 301: Fallimento scura / la nobile natura.