SCURITÀ s.f.

0.1 ischurità , iscurità , iscuritade, iscuritadi, iscuritate, schurità , schuritade, scuretà , scurità , scuritade, scuritadi, scuritate, scuritati, scurtate.

0.2 Da scuro.

0.3 Dotto Reali, Lett. a Meo, a. 1294 (lucch.>pis.): 1.6.

0.4 In testi tosc.: Guittone (?), Epistola bella, a. 1294 (tosc.); Monte Andrea (ed. Contini), XIII sm. (fior.); a Leggenda Aurea, XIII ex. (pis.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.); f Laude aret., XIV/XV.

In testi sett.: <Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.)>, Libro de conservar sanitate, XIV sq. (venez.).; Lucidario ver., XIV.

In testi mediani e merid.:Poes. an. umbr., XIV pi.di.; Stat. perug., 1342; Stat. castell., XIV pm.; Preci assis., XIV pm.

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Condizione di scarsezza o mancanza di luce. 1.1 Buio (di un luogo, di un ambiente). 1.2 Perdita di luminosità (di un corpo celeste). 1.3 Fig. Offuscamento (della capacità visiva). 1.4 [Fig. e in contesto fig.:] assenza di luce (della grazia). 1.5 Fig. Condizione o sentimento di angoscia. 1.6 Fig. Mancanza di chiarezza; difficoltà o ambiguità dello stile o dei contenuti (di un ragionamento, di un testo). 1.7 Fig. Condizione di confusione di giudizio. 1.8 Fig. Condizione di svilimento. 2 Cupezza di colore, aspetto opaco o nerastro (di una persona, di un corpo, di un oggetto).

0.8 Aurelio Malandrino 26.02.2018.

1Condizione di scarsezza o mancanza di luce.

[1] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 74, pag. 143.23: ellino ritornaro sopra li Greci, li scudi presi e le spade tratte; sì lo' donaro molto gran colpi e gli uccisero e tagliaro, e ancho de lor medesimi uccisero, per la scurità de la nocte, che non si cognoscevano.

[2] Poes. an. umbr., XIV pi.di., 2.6, pag. 259: se la spera ke solleia non pare / p[er] [la] cascione ke dà scuritate, / però clareççe in sé non pò m[ustr]are...

[3] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, cap. 12, pag. 218.10: Oggimai, Brundisbergo, che aspetti più [se] scurità di notte non puote nascondere i tuoi malvagi proponimenti e cominciamenti!

[4] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 66.19: fune fatti morti dell'una parte e dell'altra, che non si potrebbe dire, perché non conoscievano l'uno l'atro per la schurità della notte...

[5] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 2, cap. 55, vol. 1, pag. 289.6: Sentendo questo romore nella scurità della notte i soldati forestieri [[...]] non ardivano d'uscire delle case...

[6] Tristano Veneto, XIV, cap. 310, pag. 280.35: ala sera, quando el vene la scuritade dela note, Audret se mete aprovo li portieri...

- [In contesto fig., con rif. alle tenebre infernali].

[7] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 43.11, pag. 826: ne va in imferno a mal pattire, / ove è la scuritade sença luce, / e da le grave pene è tormentato...

[8] a Leggenda Aurea, XIII ex. (pis.), 4, pag. 110.42: quando la a(nim)a mia si parterà dal corpo, no(n) veggia nulla iscurità , né nullo dela singnoria di Sattana e no(n) mi ve(n)gna dina(n)si.

[9] <Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.)>, c. 1, 1-3, pag. 2, col. 1.2: sí come la selva è uno luogo salvadego et è scuro, cosí la vita viciosa è salvatica rispetto alla virtudiosa, et è oscura in quanto conduce l'omo a la scuritade de lo Inf. e rimuovelo da la luxe del Par.

1.1 Buio (di un luogo, di un ambiente).

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 3, cap. 255, vol. 2, pag. 113.5: per la scurità d'essa [[scil. di una via]] via più malefattori aguaiti posero ad offensione de li altri huomini...

[2] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 8, pag. 499.1: Quelli, ch'era dentro [[...]] colla bocca gitta fuori smisurato fumo, e involge la casa di cieca scurità mescolata col fuoco.

[3] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 255, pag. 174.20: era una sì grande iscurità per lo palagio che neuno che la vedese no crederebe giamai venire a chiarità.

[4] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 7, vol. 1, pag. 187.16: E vinnuti ià que foru li cavaleri a quillu locu, issu Terenciu con fidili et liali menzugna, et a chò ayutava la scuritati di lu locu, sfingiassi di essiri Brutu...

1.2 Perdita di luminosità (di un corpo celeste).

[1] Monte Andrea (ed. Contini), XIII sm. (fior.), son. 6.3, pag. 467: Poi che 'l ferro la calamita sag[g]ia / ver' la stella dirizza mantenente, / e se la stella, per scurtate ch'ag[g]ia, / si cela, già non parte di neiente.

[2] Metaura volg., XIV s.-t.d. (fior.), L. 1, cap. 14, ch., pag. 183.15: con ciò sia cosa che non sia altra cagione della scuritade della luna, se non che la luna passa per l'ombra de la terra o più alta o più bassa...

1.3 Fig. Offuscamento (della capacità visiva).

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 8, pag. 96.1: [[L'aquila]] vola sì alto che le sue penne ardono, con tutta la scuritade degli occhi tanto s'appressa al calore del fuoco.

[2] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 102.33: beato sarà, disse santo Agustino, quelli che sanza neuna nubila, sanza neuna scurità a faccia a faccia discoperto vedrà la gloria di Dio...

[3] Pieraccio Tedaldi, XIV pm. (fior.), 37.4, pag. 753: Santa Lucia, per tua virginitate / i' priego te che per me priegh' Iddio / che lui mi sani ciascun occhio mio, / dov' io ho tant' amara scuritate...

[4] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 30, pag. 290.33: dicono molti che ella vola tanto in alti verso lo caldo del sole che ardono tutte sue penne con tutta la scuritade deli occhi...

[5] Libro de conservar sanitate, XIV sq. (venez.), De l'aere, pag. 18.3: lo spirito torbo e grosso per lo luitan vardare fortem(en)te se disçunge (e) in la sua disçuntion la scuritade d'esso se clarifica e settilglassi, unde algum è che quando lege te(n) li libri de longi da si.

1.4 [Fig. e in contesto fig.:] assenza di luce (della grazia).

[1] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 20, pag. 295.18: per le tuoi paraule scieró di quella scuritade, e correró al lume del nostro Signore...

[2] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 4, pag. 16.22: Questa fede si è la cristiana, la quale chiarifica ogni schurità e ogni errore...

[3] Preci assis., XIV pm., 7, pag. 140.22: Anchi per tucte quelle persone, che sònno em peccato mortale o en alcuna tenebra o scurità de peccato, che esso dulcissimo e pietoso Singnore per sua sancta misericordia gli reduca al lume...

[4] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 2, 1, pag. 38, col. 1.42: quando l'anima sarà netta e cacciata ogni scuritade immantenente quello spiritual sole vi mette dentro i raggi della sua grazia.

[5] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 1, 10-21, pag. 29.17: dice che con lamento grandissimo l'uomo passa la sua scurità , quando s'avvede del suo smarrimento e del suo errore et inganno, che à seguìti i falsi beni...

[6] f Laude aret., XIV/XV, 80.28, vol. 2, pag. 284: Tu fosti la casgione / che fosse ribandita / Eva, ch'era in prisgione / e da Dio esbandita. / Or è redocta a vita / coliei de cui se' nata, / e per te è liberata / da omni scurità in quale er'ella. || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

1.5 Fig. Condizione o sentimento di angoscia.

[1] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 15.13, pag. 32: Questa fede mi dà conforto certo / che bella è, unde à glaritate / che alumare puote lo mi' core, / e molto mi contenta 'l so amore, / che m'à rimoso d'onni scuritate / per la rete che mi donasti...

[2] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 106, pag. 421.11: or piangete negli vostri cuori, e sì vi tribulate, e immaginate la somma bellezza in ciascuno formata, e la loro prodezza, cortesia e franchezza, di grande virtudi e nobilitadi ornati: imperò tanta scurità porterà negli loro cuori a chi aspetta loro onore.

[3] Cicerchia, Passione, 1364 (sen.), ott. 262.3, pag. 374: Allora entraro dentr' a la cittade: / coperta era la donna del ner manto, / di ner velata, c'una scuritade / er' a veder e udire 'l suo pianto.

1.6 Fig. Mancanza di chiarezza; difficoltà o ambiguità dello stile o dei contenuti (di un ragionamento, di un testo).

[1] Dotto Reali, Lett. a Meo, a. 1294 (lucch.>pis.), pag. 391.15: E accioché scuritate ricieva lume da quella parte che dar lo pò, mando a tte questo sonetto per tutte quelle cose che di sopra son ditte...

[2] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), canz. 9.201, pag. 101: Al Chiaro, in cuï Chiarità ciarisce; / là ove aparisce / dubïosa iscuritate älcuna...

[3] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 5, pag. 48v.1: Se io havessi in questo tractato alcuna reprehensibile cosa decta, sia questo difecto alla mia scuritade diputato.

[4] Stat. perug., 1342, L. 2, cap. 74, par. 1, vol. 1, pag. 480.20: Percioché molte capitogle degle statute solamente de la podestade e capetanio en le questione civile facciono mentione, acioché la contrarietà d'esse e la scuretà se dechiare, statuimo e ordenamo...

[5] Lucidario ver., XIV, Prologo, pag. 3.13: questo libro pò essero clamato "Lucidario", çoè a dir asclarató, enperçò ch'elo demostra la scurità de molte sentencie.

1.6.1 Fig. Incomprensione parziale o totale (del significato di un discorso); incertezza (riguardo a un fatto).

[1] Guittone (?), Epistola bella, a. 1294 (tosc.), pag. 461.3: avendo ferma intenzione che per vostra buona memorja fia dichiarato s'avessi in me di ciò schuritade, mando a voj e pregho ch'a cciò pensare e schrivere al sonetto di sotto, che di ciò chonta.

[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 62, pag. 310.2: nullo santo omo di questa vita può essere chiaramente certo che Idio l'ami; questa scurità è in questa vita.

[3] ? Stat. castell., XIV pm., pag. 208.19: E·llo monte de la fede catholica, la quale fede la prechiara devotione de li discepoli de Cristo ardente de fuoco de caritade amaestrò con paraula de solecita predicatione ei populi de le genti li quali andavano per le tenebrie, et la quale tene et serva la romana ghyesa, saldo et fermo posto fundamento de la religione cristiana, non è da menare con alcuna scuritate...

1.7 Fig. Condizione di confusione di giudizio.

[1] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 2, pag. 95.15: significando che fosse nella fine del die e nel cominciamento de la notte, a figurare la scurità dell'ignoranza...

[2] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 4, cap. 6, pag. 306.7: li forestieri sono di giusto amore non coperti con scuritade d' ignoranza, de' quali toccarne pochi bastarae.

[3] Guido da Pisa, Fiore di Italia, a. 1337 (pis.), cap. 97, pag. 192.6: Iunone, cioè la vita attiva, interpone tra sé e questo cotale la nebbia, cioè la scuritade della ragione...

[4] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 554, pag. 529.9: Tu m'ài tratto di scurità e messo in chiarezza; tu m'ài detto pienamente ciò ch'io desiderava di sapere, e non poteva trovare persona che dire me lo sapesse.

1.8 Fig. Condizione di svilimento.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 7, cap. 27, vol. 1, pag. 311.3: Dissesi per gli astrolaghi che la detta scurazione anunziò la morte di papa Gregorio, che morì l'anno appresso, e l'abassamento e scuritade ch'ebbe la Chiesa di Roma da Federigo imperadore, e molto danno de' Cristiani, come poi fu appresso.

2 Cupezza di colore, aspetto opaco o nerastro (di una persona, di un corpo, di un oggetto).

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 66, vol. 3, pag. 458.1: La scurità della morte mostrerà che sono li corpi degli uomini, e come sono disparevoli.

[2] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 81, pag. 125.9: De' malvagi omori viene la fellonia; che alcuna volta rinflabisceno al cuore come fuoco; e ismuove lo cuore e iscalda, e lo fa per lo loro inflabiamento diventare nero e scuro; e per quella iscurità diventa pensoso e malinconoso.

[3] <a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.)>, L. 9, cap. 26, vol. 3, pag. 70.24: per la detta infermità del capo gli umori discendono agli occhi e fannogli lagrimare, e fanno sopr'essi panni di scuritade o rossore...

- [Rif. specif. alla pelle bruciata dal sole].

[4] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Antonio, cap. 2, pag. 101.1: Molto se' dispetto e laido, e sì la tua iscurità e laidezza, e sì l'etade inferma...

- [Rif. specif. al vestirsi con abiti neri in segno di lutto].

[5] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 131, pag. 509.5: gli baroni e gli cavalieri facevano robe di nero per uno anno, e così faceano donzelli e altra buona gente: e durò quella scurità tutto quello anno.