SOLIDARE v.

0.1 solida, solidarvi, solidata, solidate, solidato, soliderà , solidò, solidorono.

0.2 Lat. tardo solidare (DEI s.v. solidare).

0.3 Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362: 2.1.

0.4 In testi tosc.: Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362; Boccaccio, Esposizioni, 1373-74; Simone da Cascina, XIV ex. (pis.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi. || Si completa con solidato.

0.7 1 Passare allo stato solido; diventare duro (anche in contesto fig. e con valore metaf.). 1.1 Trans. Rendere duro o solido (qsa). 1.2 Estens. Far cicatrizzare (una ferita). 2 Fig. Rendere (più) stabile, forte o resistente. 2.1 Estens. Stabilire, fissare (un accordo).

0.8 Marco Maggiore 06.11.2019.

1 Passare allo stato solido; diventare duro (anche in contesto fig. e con valore metaf.).

[1] f Poes. rel. tosc.-pad., XIV sm., Cuntar ve volio..., 38, pag. 22: La fortezza nel ben fare / Non l'ò voluta piliare, / Ma nel male adoprare / Como azal son solidata. || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

[2] Bibbia (04), XIV-XV (tosc.), Gdt 5, vol. 4, pag. 560.10: [12] fuggendo costoro, il suo Iddio del cielo aperse il mare, per tal modo che di qua e di là l'acque del mare sì solidorono come fossono muraglie...

1.1 Trans. Rendere duro o solido (qsa).

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IX (i), par. 30, pag. 478.28: è lo smalto, il quale oggi ne' pavimenti delle chiese più che altrove s' usa, calcina e pietra cotta, cioè mattone, e pietre vive mescolate e solidate con molto batterle insieme, quasi non men duro che sia la pietra.

- Fig.

[2] f Zanobi da Strada, Moralia S. Greg., a. 1361 (tosc.), L. III, cap. 9, pag. 97.29: il testo si rasoda per lo fuoco, e così la carne del nostro Signore fu solidata per la sua Passione. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

1.2 Estens. Far cicatrizzare (una ferita).

[1] Itinerarium volg., XIV sm. (tosc.occ.), cap. 23, pag. 157.33: e pongo[n]vi uno pogo d'una generazione di pesce ch'è in questa contrada, e incontenente quella fedita è sanata e solidata.

2 Fig. Rendere (più) stabile, forte o resistente.

[1] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 1, pag. 55, col. 1.3: E prima quello ch'ell'è in se medesima: secondo diremo di quelle cose che provocano ad essa: terzo delle industrie per le quali la mente fermissimamente è solidata.

[2] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 111, pag. 253.31: volendo esso aoperarvi a grandissime sue cose, vuole prima disponarvi ed acconciarvi e solidarvi, facendovi passare per vie aspre, e sostenere cose forti...

[3] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VI (ii), par. 27, pag. 371.32: E in queste medesime così laudevoli cene s'ordina e solida lo stato della republica, diffinisconsi le quistioni, compongonsi l'oportunità cittadine e i fatti delle singulari persone...

[4] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 25, S. Vincenzo, vol. 1, pag. 236.3: "Vincenzio è tormentato acciò che sia adoperato, è battuto acciò che sia ammaestrato, è martellato acciò che sia solidato, è arso acciò che sia purgato".

[5] Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 1, cap. 15, pag. 104.14: La settima sia la purità de la mente, la quale soliderà l'anima, se la tua mortalità e viltà spesso consideri...

2.1 Estens. Stabilire, fissare (un accordo).

[1] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 64.39: E in questo modo si solidò e confermò la pace tra e' Sanesi e gli Orvietani mandoro le taglie de' loro prigioni a' loro inbasciadori...