SÒLIDO agg./s.m.

0.1 solida, solide, solidi, solidissima, solido, solidu, sollido, sollidu, sorie.

0.2 Lat. solidus (DELI 2 s.v. solido).

0.3 Ranieri volg., XIII pm. (viterb.): 4.1.

0.4 In testi tosc.: Doc. pis., 1298 (2); Lett. lucch., 1300 (5); Doc. pist., 1300-1301; Quad. F. de' Cavalcanti, 1290-1324 (fior.), [1308]; Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.).

In testi sett.: Doc. bologn., 1295; Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Doc. moden., 1353; Doc. ravenn., 1370.

In testi mediani e merid.: Ranierivolg., XIII pm. (viterb.); Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 La forma sorie f.pl. in Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 38.134, pag. 239 sembra un raro esito popolare della base lat. (v. 1.1 [2]).

Locuz. e fras. in solido 2.2.1, 4, 4.1.

0.7 1 Materialmente compatto e dotato di forma e volume propri (detto di un corpo); non molle né liquido (detto di una sostanza). 1.1 Estens. Molto duro; robusto, resistente. 2 Integro e completo in tutte le sue parti; lo stesso che saldo. 2.1 Fig. Che non si muove e non muta; stabile, duraturo. 2.2 [Rif. a una persona:] privo di incertezze. 3 [Geom.] [Rif. a una figura geometrica:] che giace nello spazio a tre dimensioni. 3.1 [Mat.] [Rif. a un numero intero:] che risulta dal prodotto di tre numeri interi. 4 [Dir.] [Econ./comm.] Locuz. avv. In solido: in totale corresponsabilità (con altri). 4.1 [Dir.] [Econ./comm.] [Rif. a una somma di denaro (spec. dovuta):] locuz. avv. In solido: per intero, non in parti. Estens. In totale. 5 [Forse per errore di copia:] signif. incerto: non valido?

0.8 Marco Maggiore 06.11.2019.

1 Materialmente compatto e dotato di forma e volume propri (detto di un corpo); non molle né liquido (detto di una sostanza).

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. II, pt. 2, cap. 2a, pag. 57.12: A la vostra domandasgione r(espond)o ke la luna de sé non àne lume ma ène corpo ke puote recevare in sé lume, (et) ène corpo grande quasi como la terra, retondo como palla (et) solido...

[2] Gl Chiose Sfera, p. 1314 (fior., pis.), I, 6, pag. 162.6: Solido ae due significazioni, l'una è questa: che solido viene a dire duro, e di questa non intende l'autore, imperciò che ll'aiere è corpo sperico e per ciò non è duro...

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 2.32, vol. 3, pag. 24: Parev'a me che nube ne coprisse / lucida, spessa, solida e pulita, / quasi adamante che lo sol ferisse.

[4] Gl Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. I, cap. 7, pag. 63.14: Il cerebro non è solido, cioè sodo, ançi àe certe conchavità le quali son chiamate sene (ventricoli) e sono secondo Galieno quatro, intra i quali alcune vie si truovano per le quali dall'uno all'altro si possa pervenire...

[5] <Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.)>, c. 26, pag. 456.3: La luna riceve lume dal sole, è sempre illuminata mezza, perchè la luna è corpo solido, sì che la luce non trapassa...

[6] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 5, cap. 8, vol. 2, pag. 134.8: La corteccia è calda nel primo grado e seca nel secondo [[...]], ma la sua sustanzia è dura e solida, per la qual cosa non si dee prendere in cibo. || Corpus OVI.

[7] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, Accessus, par. 66, pag. 15.32: benché in alcuna parte apaia questo luogo, se non quanto allo spazio della via onde si scende, essere in parte cavernoso e in parte solido...

[8] Francesco da Buti, Purg., 1385/94 (tosc.occ.), c. 21, 130-136, pag. 513.39: come cosa salda; cioè come cosa solida e palpabile, come è lo corpo.

[9] Arrighetto (ed. Battaglia), XIV (tosc.), L. 2, pag. 233.3: Che è più innanzi? spesso quello che è solido, la cosa molle suole spezzare.

[10] Bibbia (10), XIV-XV (tosc.), Eb 5, vol. 10, pag. 365.4: [12] [[...]] ma voi siete fatti tali, che vi bisogna il latte, e non cibo solido.

1.1 Estens. Molto duro; robusto, resistente.

[1] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), pag. 172.31: E dis Pliniy che in India è bove habiant una sola corna, et è oculà de macule blanche e ha solide le ongle, sì com'ha ie cavay.

[2] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 38.134, pag. 239: Ma quele [[scil. pree 'pietre']] che e' pu dure creo / me parem quele da Cogoreo, / nigre, sorie e manesche, / d'atro sum de che betresche! || Diversamente Flechia, Ann. gen., p. 390: «propr. solide, ma piuttosto con senso di lisce, levigate, quale hanno oggi i riflessi del lat. solido [[sic!]] nel lig. söriu, piem. söli, sölia, lomb. soli ecc.».

[3] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 6, pag. 321.19: Allora farò io templi di marmo solido a Phebo ed a Trivia...

[4] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 1, cap. 7, pag. 239.11: la natura discretissima, sentendo maturo il feto e apropinquarsi a uscire fuori, vivamente aoperi, faccendo le parti, per le quali passare dee, in prima essendo in sé solide e strette, atte ad ampliarsi e a dare luogo...

[5] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 183.22: Iulio Cesari predicto misso in questa colompna, la quale è una solidissima colonna de marmo de CXX pedi alta...

2 Integro e completo in tutte le sue parti; lo stesso che saldo.

[1] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 1, cap. 10, pag. 32.20: incontinenti chi lla aqua benedicta tuccau la cossa chi era speczata, mantanenti fu cussì solida, ky in chilla ora lu Gothu montau a cavallu, como non avissi avutu nullu mali.

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 6, pag. 326.21: Inde appresso fa sacrificii nocturni a· re di Stige e pone nelle fiamme le solide interiora de' tori, expandendo olio molto sopra all'ardenti interiora.

2.1 Fig. Che non si muove e non muta; stabile, duraturo.

[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 4, cap. 1, pag. 134.23: e molte cose simiglianti, le quali ti confermino con solida fermezza racquetate le lamentanze.

[2] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 1, cap. 6, pag. 77.17: l'api di Platone annunziatrici furono di felicitade solida et eterna, apponendo mele alli labriciuoli di lui, dormendo fanciullo nella culla.

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 5, cap. 4, vol. 2, pag. 37.20: Ca pir certu la solida virtuti plù nasci ca non s'imbiza.

[4] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VI (ii), par. 8, pag. 367.9: Era in que' tempi la pudicizia delle femine salva e onorata, la vita in ciascuna sua parte sobria e temperata [[...]], l'età de' giovani robusta e solida, e la vecchieza de' lor maggiori venerabile e riposata.

[5] f Consolazione a Marcia, XIV/XV (fior.), pag. 12r.9: Non sa' tu che tu sè nata mortale et che tu partoristi mortali? Tu medesima essendo corpo putrido et solubile, [[...]] sperasti, dico, tu, tanto debole materia, havere portato nel ventre tuo cose solide et ecterne? || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

2.1.1 [Agr.] [Rif. a un terreno:] non coltivato, lo stesso che sodo (?).

[1] Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.), L. 6, cap. 21, pag. 130.7: Ad amenduni costoro fu la città conceduta e cinquecento giugeri di campo solido ne' campi siracusani il quale stato fosse o del re o de' nemici del popolo romano... || Cfr. Liv., XXVI, 21, 11: «quinquena iugera agri».

2.1.2 Formato da una massa compatta di metallo, massiccio.

[1] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 8, cap. 16, pag. 602.17: tutta Grecia in suo onore pose una statua di solido auro nel tempio d'Apollo Delfico...

2.2 [Rif. a una persona:] privo di incertezze.

[1] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 5, cap. 31. par. 10, pag. 199.3: [che] durando per grande ora davanti al re, non si truova che piedi o mani o testa movesse, o che altro che solida e conta continovasse il parlare...

2.2.1 Sost. Stabilità; sicurezza. In solido: al sicuro.

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 11, pag. 454.12: molti la Fortuna varia visitando ingannò, ed anco poi li locò in solido ed in fermo.

3 [Geom.] [Rif. a una figura geometrica:] che giace nello spazio a tre dimensioni.

[1] Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.), cap. I, 2, pag. 97.18: cioè spera è quel corpo ritondo solido il quale è fatto dall'arco di mezzo cerchio menato intorno intorno.

[2] Gl Chiose Sfera, p. 1314 (fior., pis.), I, 6, pag. 162.8: che solido viene a dire cosa ch'ab[b]ia tre mensure, cioè per lungo, per ampio e per profondo, e di questa dice l'autore.

3.1 [Mat.] [Rif. a un numero intero:] che risulta dal prodotto di tre numeri interi.

[1] f Chiose a Alberto della Piagentina,Cons. filos., XIV sm. (fior.), chiosa k, pag. 499.18: Ma se si multiplica il novero due volte, non in sé, ma con un altro novero, come a dir 3 via quattro via 5, che fa 60, allora fi' chiamato tal novero sollido o ver sodo. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

4 [Dir.] [Econ./comm.] Locuz. avv. In solido: in totale corresponsabilità (con altri).

[1] Doc. bologn., 1295, pag. 191.17: Francesco e Bituço in solido sian tegnuti e debiano del lor proprio pagare e satisfare tuti gli dibiti gli quay da qui indreto igli over alchun de loro [[...]] avesse a dare...

[2] Doc. pis., 1298 (2), pag. 199.18: ancho debo ricevere da Iachopo Tedescho e da Berto in solido s. VIIII; dissemi Biagio filius Berto che me li drebe.

[3] Lett. lucch., 1300 (5), pag. 104.25: Similiante di lb. M tornessi, che d(e)vemo tanto ricevere dal p(r)iore di Lentona (e) di Cresspì i(n) Valois, casscuno p(r)iore tenuto i(n) solido.

[4] Doc. pist., 1300-1301, pag. 221.17: Diedi a Tocto d(omi)ni Berti, p(er) lui a lLapo di Guido Similglianti, [[...]] che lli era tenuti di dare i(n) solido i(n) una carta co(n) Baro(n)to...

[5] Quad. F. de' Cavalcanti, 1290-1324 (fior.), [1308], pag. 60.31: It. mi fece fare charta, il detto die (e) p(er) mano del detto not(aio), a Bachuccio [[...]] (e) a Lippo [[...]] di lb. CC pic., obblighandosi chatuno i(n) solido...

[6] Doc. moden., 1353, par. 28, pag. 200.4: e la dita doyta e donaxon sempia sia tenudo restituyre in solido a la dita Maria mia mugere.

[7] Doc. ravenn., 1370, pag. 451.29: como el ditto Francescho p(ro)mese in solido de trare sença da(m)pno el ditto Zuan(n)i Pegolotto dela ditta carta de cl ducati...

4.1 [Dir.] [Econ./comm.] [Rif. a una somma di denaro (spec. dovuta):] locuz. avv. In solido: per intero, non in parti (?).

[1] Gl Ranieri volg., XIII pm. (viterb.), pag. 228.15: (e) sì prometti a çcaskedunu p(er) stipulatio(n)e in solidu, çò è in tuttu, no(n) co(n)tra venire, sotto pena del doplu dela decta cosa...

5 [Forse per errore di copia:] signif. incerto: non valido?

[1] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 19, par. 2, vol. 2, pag. 55.33: nulla raxuni voli ki unu rescriptu in parti sia validu et in parti sia solidu; ki unu rescriptu in parti sia parti et vagla, et in parti non vagla, contra te.