PIATITORE s.m.

1 [Dir.] Chi discute in una controversia giudiziaria; lo stesso che contenditore.

[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 118.3, pag. 238: «Vedete che danari ànno usorieri, / Siniscalchi e provosti e maggiori, / Che tutti quanti son gran piatitori / E sì son argogliosi molto e fieri.

[2] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 126, pag. 121.14: ti manda i· re d'Israel, il Criatore di ttutte le cose, e sì dice a te: "per ciò ch'ài menati i falsi piatitori incontro a mia credenza, per ciò ò io stabolito a prendere sì grande vendeta di tuo corpo che tu caderai, anzi che 'l terzo giorno sia pasato, in una sì grande disaventura...

[3] Doc. fior., 1360-63, pag. 7.29: A dì xxxj venerdì per ella d. iij; per once ij di speçie dolci et per once j di forti che ci desinarono messer Andrea Peruççi ch'era giudice egli et messer l'abate sopra un piato tra l'abate di Candeghi et un altro secolare et desinaronci un notaio et altri secolari et l'altra spesa del pesce feciono i detti piatitori, s. vj. Sabato dì j di febbraio.

- [Come apposizione].

[4] Simone da Cascina, 1391/92 (pis.), L. 2, cap. 27, pag. 166.15: La sesta ambusione è lo monaco piatitore, però che per lo piatire a molti dispiace, di sé dà male essempro, congiunge matrimoni illiciti, li liciti alcuna volta disfa, di cose incerte giudica, rende testimonansa di che non sa, va caricato di carte, d'altorità è fornito, mena seco persone apparecchiate a giurare lo vero e 'l falso.

1.1 Estens. Uomo litigioso.

[1] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 5, cap. 4, pag. 124.21: il confesoro [[...]] non sia obriaco o taverniere, [[...]] non bugiardo, non giuratore, non infamatore, non blasfemmo, non piatitore, non maldicente, non ispergiuro, non falsario, non simuniaco...