PINCIONE s.m.

0.1 pincion, pincione.

0.2 Lat. tardo pincio, pincionem (DEI s.v. pincione).

0.3 Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.): 1.

0.4 Att. solo in Sacchetti.

0.6 A Doc. fior., 1278-79: Guido Pincione di Pisa; Doc. sen., 1277-82: Pincione setaiolo.

N Doc. esaustiva.

0.7 1 [Zool.] Lo stesso che fringuello (anche in contesto fig.). 1.1 [Prov.] Meglio pincione in mano che tordo in frasca.

0.8 Irene Falini 23.12.2020.

1 [Zool.] Lo stesso che fringuello (anche in contesto fig.).

[1] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 198, pag. 509.22: io ho perduto il pincione e non ho preso il tordo...

[2] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 222, pag. 577.16: il signore detto di Faenza s' accordò con messer Bernabò, come avea principiato, e 'l Cardinale si rimase sanza il pincione, per volere il tordo della frasca.

[3] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 106.53, pag. 101: Se c'è il porcello, ancor faccia «truìn», / se c'è il pincion, canti «quin quiriquìn» / e, se ci fosse, ragghi l'asinò.

1.1 [Prov.] Meglio pincione in mano che tordo in frasca.

[1] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 198, pag. 509.21: il maestro mio mi dicea sempre: "Egli è meglio pincione in mano che tordo in frasca"; e io non l' ho tenuto a mente...