PIPITA s.f.

0.1 pipita, pipite; f: pipėta.

0.2 Lat. volg. *pipita (DELI 2 s.v. pipita).

0.3 <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>: 1; Palladio volg., XIV pm. (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>; Palladio volg., XIV pm. (tosc.); Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 [Vet.] Malattia dei Gallinacei consistente nella formazione di una membrana bianca sul dorso della lingua che non permette di deglutire. 1.1 [In contesto fig., rif. a qno e estens. alle conseguenze causate da tale malattia (sete e magrezza)].

0.8 Irene Falini 23.12.2020.

1 [Vet.] Malattia dei Gallinacei consistente nella formazione di una membrana bianca sul dorso della lingua che non permette di deglutire.

[1] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 9, cap. 83, vol. 3, pag. 136.9: Il trentesimo giorno i maturi polli nascono al lume, cioč escono dell'uova, [[...]] guardargli dall'acqua, acciocch'e' non nasca lor la pipėta, che se pipėta avranno, aglio con pece liquida a' becchi loro dovrai spesso fregare: e sė come alle galline trarla. || Corpus OVI.

[2] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 27, pag. 32.18: Nasce alle galline talvolta pipita, la quale č bianca, e fascia la punta della lingua a loro; ma coll'unghia agevolmente se ne spicca, ed in quel luogo si tocchi con cenere, e levata via la pipita, sė si medica con aglio pesto ivi posto.

1.1 [In contesto fig., rif. a qno e estens. alle conseguenze causate da tale malattia (sete e magrezza)].

[1] f Orcagna, a. 1368 (fior.), XVII.14, pag. 156: Perō chi vuol mantener ben la vita / sera e mattina tre spade tedesche / bea e giamai non gli verrā pipita. || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

[2] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 112, pag. 252.8: la donna lo studiava, e quanto pių lo studiava, pių dimagrava; tanto che la donna gli dicea spesse volte: - Per certo, Salvestro, tu se' di cattiva razza; quando io credo che tu ingrassi, e tu dimagheri; averesti tu la pipita? - Gnaffe sė ch' io l' ho; ma né mica l' hai tu, tanto becchi volentieri. -