SABBIA s.f.

0.1 sabbia, sabio.

0.2 Lat. sabula (DELI 2 s.v. sabbia).

0.3 Palladio volg., XIV pm. (tosc.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Palladio volg., XIV pm. (tosc.); Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.).

0.5 Anche s.m. (sabio).

Locuz. e fras. di sabbia 1.1.

0.7 1 Insieme di finissimi detriti provenienti dalla disgregazione delle rocce. 1.1 Locuz. agg. Di sabbia: composto di sabbia, sabbioso (detto di un terreno). 1.2 Masch. Estens. Terreno cedevole.

0.8 Irene Falini 06.04.2018.

1 Insieme di finissimi detriti provenienti dalla disgregazione delle rocce.

[1] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 177, Consacraz. chiesa, vol. 3, pag. 1602.25: ne lo smalto de la chiesa si fa una croce di cennere e di [sabbia] per traverso canto de l'oriente insino al cantone del ponente... || La lezione è congetturale.

1.1 Locuz. agg. Di sabbia: composto di sabbia, sabbioso (detto di un terreno).

[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 4, cap. 20, pag. 156.14: I nespoli vogliono e' luoghi caldi, ed irrigui d' acqua; e pervegnono ancor ne' freddi; e meglio in terra di sabbia, e ghiaiosa mischiata con arena, o con argilla sassosa provegnono.

1.2 Masch. Estens. Terreno cedevole.

[1] Diatessaron veneto, XIV (tosc.-ven.), cap. 38, pag. 47.31: çascun che olde le mie parole e non le fae, è similiante al mato che edifica la soa caxa sovra lo sabio, e vene la plovia et lo vento, e fela cadere, perquè el era mal fundata.