SABBIONE s.m./s.f.

0.1 sabbion, sabbione, sabiom, sabion, sabione, sablon, sablone.

0.2 Lat. sabulo, sabulonem (DEI s.v. sabbione).

0.3 Tesoro volg., XIII ex. (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Tesoro volg., XIII ex. (fior.); Zucchero, Santà , 1310 (fior.); Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.); Gloss. lat.-aret., XIV m.; Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); <Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.)>; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Doc. moden., 1347; Serapiom volg., p. 1390 (padov.); f De le questioim de Boecio, XIV sm. (gen.).

In testi mediani e merid.: Gillio Lelli, Rime (ed. Mancini), XIV pm. (perug.).

0.5 Locuz. e fras. grasso sabbione 1; magro sabbione 1; sabbione grasso 1; sabbione magro 1.

0.6 N La forma sablone è att. a Ravenna nel sec. XIII e a Parma nel 1255 (Sella, Gloss. lat. emil., p. 301).

0.7 1 Insieme di detriti provenienti dalla disgregazione delle rocce. 1.1 Spiaggia sabbiosa (del mare). 1.2 [Generic.:] luogo dove affiora la sabbia. 2 Terreno arido. Estens. Lo stesso che deserto 2. 2.1 [Nell'Inferno dantesco:] distesa di sabbia che forma il terzo girone del settimo cerchio. 3 Spazio predisposto per lo svolgimento di varie competizioni. 4 Terreno non consacrato all'aperto.

0.8 Irene Falini 06.04.2018.

1 Insieme di detriti provenienti dalla disgregazione delle rocce.

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 3, cap. 5, pag. 43.16: Appresso a questa si è quella [[acqua]] che viene di lungi dalle terre ove abbia gente, e che sia ben corrente su sabbione, e ben chiara; ma quella che corre per pietre è migliore acqua, per lo percuotere delle pietre che la fa più delicata. E quella che corre su per netto sabbione è migliore che l'acqua vecchia di cisterna...

[2] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 242.31: onde li Sarraxini ordenà ploxor meiera de homini, suso un monte visino ali Cristiani, azò che, quando el vento ferisse, movando el sabion si sussitasse polvere la dela parte deli Cristiani...

[3] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 7, pag. 174.36: Pesci che dimorano nel mare sì possono esere di diverse maniere, ch'elli ne sono di tali che dimorano in una partita del mare ov'àe pietre o sabione ch'è lungi da citadi...

[4] Fatti dei Romani, 1313 (fior.), pag. 203.27: Questo fiume divisava la provincia che Ciesare guardava, dala provincia di Roma, e coreva per lo mezo d'una bassa valle. Luchano l'apella Rolge, per la terra e per lo sabione del suo letto...

[5] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 12, pag. 54.34: Ma quando lo cor da sì non è forte né stabel né fermo né constante e sta inter dua e vol e no vol et no vol né no vol, tosto dà la volta, e questo s'intende per la sabion chi è cossa movehiçça e no se ten insemo ma croa da sì e descorre e maxena. || Cfr. G. Crisostomo, Neminem, 12.20: «arena enim est res mobilis et fluens».

[6] Gl Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 299.14: Ispigo si gherbella, e la sua gherbellatura sanza polvere di terra o di sabbione, cioè rena, vale il 1/6 di ciò che vale l'ispigo buono.

[7] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 288.28: hoc sabulum, sabuli, el sabione.

[8] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 39, pag. 54.9: Lo laudano meiore e più forte è quello che è tendero al tochare. E quando se mena per man, se apoça a la man. E no ha sabion dentro.

[9] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 14, 16-30, pag. 377.19: Sabbione è rena grossa e piena di pietrelle piccoline...

- [Per indicare una grande quantità non numerabile].

[10] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 33, pag. 161.16: multiplicar la lor somençça chomo le stelle de ciel e chomo la sabion e l'arenna chi è in riva del mar...

- [Usato in edilizia].

[11] Doc. moden., 1347, par. 14, pag. 156.17: Anchora: uno cavaleto e una concha grande da sabion e due aygute de estimaxon de dexe s. mut.

[12] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 9, pag. 20.24: E puossi fare di mattone pesto, e carboni pesti, e sabbione insieme con calcina mischiati buono smalto per le dette cagioni...

- Sabbione magro (anche in ordine inverso): sabbia fina e friabile, composta da detriti fini e asciutti.

[13] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 3, cap. 5, pag. 44.8: La terra dèi tu conoscere che non sia bianca, nuda d'erba, e che non sia di magro sabbione, senza mistura di terra [[...]]. Ma che sia grassa e netta...

[14] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 3, cap. 18, pag. 105.10: La creta da far le vasella, e la terra uliginosa al tutto è da vietare, e la terra nella quale sta sempre l'umido, e 'l sabbion magro, e la ghiaia ignuda...

[15] <a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.)>, L. 2, cap. 26, vol. 1, pag. 215.25: Ma nelle terre, secondo che dice Palladio, è da cercare e addomandare feconditade e abbondanza in questo modo, cioè che la zolla ovvero ghiova no siabianca e nuda, e che non sia magro sabbione, senza mischiamento di terreno...

- Sabbione grasso (anche in ordine inverso): terra argillosa e umida, composta da detriti relativamente grandi e ricca di principi nutritivi.

[16] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 3, cap. 18, pag. 105.7: E se vorrai fare uliveto in suo luogo per tutto il campo, sceglierai queste generazioni di terre, cioè terra mischiata con ghiaia, ovver terra risoluta con sabbione, ovvero pur sabbion grasso, ovvero terra di natura spessa, e umida.

[17] <a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.)>, L. 5, cap. 19, vol. 2, pag. 163.1: Questo arbore desidera aere caldo e temperato, e vive in aere poco freddo, ma il troppo freddo non può sostenere, e desidera terra, alla qual sia mischiata ghiaja o creta risoluta per mischiamento di sabbione, o grasso sabbione, o terra di più densa e vivace natura.

1.1 Spiaggia sabbiosa (del mare).

[1] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 536, pag. 553.26: Questi due re vennero a terra sopra lo sabbione, ma tutto inanzi bebbero grande quantità d'acqua salata del mare...

[2] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 36, pag. 296.15: Alerione ène uno ucello di mare [[...]]. Elli pone le sue huova presso lo mare suso lo sabione...

[3] Arte Am. Ovid. (D), a. 1388 (ven.), L. II, pag. 506.30: Elli stava in lo lido e la bella Calipso domanda li cruenti casi del dose Odrosio; quello cum una lieve verga (per ventura el tegniva la verga) pençe quello lavoriero ch'ella domandava in lo spesso sabion. || Cfr. Ov., Ars. am., II, 132: «in spisso litore pingit opus».

[4] f Commento a Ars am. (D), a. 1388 (ven.), L. II, [vv. 131-34], pag. 59v.29: en lo spesso lido, çò è in lo spesso sabion... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[5] f De le questioim de Boecio, XIV sm. (gen.), L. II, cap. 4 [metro].7, pag. 62: Chi zerchar vol logo aveneiver / bom e bello e maneiver, / no fassa in lo dominiom / de montagna soa maxom, / che lo vento ge greverea. / E semegieiver mal farea / se ô la fondasse in lo sabiom, / unde bate lo mar fellom, / che l'onda la bosticherea, / sì che ella no se sosterrea. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

1.2 [Generic.:] luogo dove affiora la sabbia.

[1] <Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.)>, c. 19, 1-15, pag. 373, col. 2.1: geomancía [[...]]] è un'arte la qual sí se fa in terra o vero in sabione...

2 Terreno arido. Estens. Lo stesso che deserto 2.

[1] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 36, pag. 51.17: Egli è vero che vi viene uno vento la state talvolta di verso lo sabione con tanto caldo che, se gli uomini non fugissoro a l'acqua, non camperebboro del caldo.

[2] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 11, cap. 12, pag. 256.17: Richiede terra non tegnente, ovver sabbione, sicchè quando ella si pianta, le si metta sotto, e dintorno terra grassa.

[3] Framm. Milione, XIV pm. (emil.), 19, pag. 514.7: Tuta questa provincia è puro sablone la maore parte: e dala provincia de Cotan e Perim è puro sablone.

2.1 [Nell'Inferno dantesco:] distesa di sabbia che forma il terzo girone del settimo cerchio.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 13.19, vol. 1, pag. 209: E 'l buon maestro «Prima che più entre, / sappi che se' nel secondo girone», / mi cominciò a dire, «e sarai mentre / che tu verrai ne l'orribil sabbione.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 14.28, vol. 1, pag. 228: Sovra tutto 'l sabbion, d'un cader lento, / piovean di foco dilatate falde, / come di neve in alpe sanza vento.

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 17.24, vol. 1, pag. 280: così la fiera pessima si stava / su l'orlo ch'è di pietra e 'l sabbion serra.

[4] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 14, pag. 263.3: Qui essemplifica l'Autore quale era questo sabbione, sopra 'l quale dice, che cadeano adagio faldate larghe di fuoco...

[5] Boccaccio, Rubriche, 1366/72 (?), pag. 260.40: Comincia il canto decimoquarto dello 'Nferno. Nel quale l' autor mostra sé esser venuto sovra un sabbione ardente, sopra il qual piovono continue fiamme...

[6] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 13, 16-30, pag. 353.22: nell' orribil sabbione; cioè nella rena calda che è nel terzo girone, ove si puniscono li violenti contra Dio...

[7] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 17, 19-27, pag. 451.14: Così la fiera pessima; detta di sopra, si stava Sull'orlo, che di pietra il sabbion serra; cioè cigne d'intorno il terzo girone del VII cerchio, ch'è renoso come detto è.

3 Spazio predisposto per lo svolgimento di varie competizioni.

[1] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 9, cap. 11, pag. 657.5: due figliuoli di re [[...]] vennero nel sabbione et ivi si offersero di combattere di cui dovesse essere lo regno, a ciò che quello gioco per la loro battaglia facessero più nobile. || Cfr. Val. Max., IX, 11, ext. 1: «in harenam».

[2] Tommaso di Giunta, Rime di corrispondenza, XIV pm. (tosc.), 5.1, pag. 154: I' vidi l'altr'ier Bacco in un sabbione / doler sanza sermone, / con brutta vesta et quasi lagrimare... || Pagnotta, p. 154: «distesa di sabbia, arena».

[3] Gillio Lelli, Rime (ed. Mancini), XIV pm. (perug.), App. II, 6.7, vol. 1, pag. 217: Come nel tempo antico si solea / a la gran corte d'Uterpandragone / prender la giostra fra dui campione, / quando d'amor tra lor si contendea; / ciascun sua donna piú bella dicea, / onde si conduceano al parangone / de la mortal bataglia in sul sabione / in fin che l'un per vinto si rendea.

[4] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 1, cap. 12, vol. 1, pag. 29.22: E tirato per forza, come era ordinato, infino ove fu strangolato il duca Andreas, tagliatali la testa da uno infedele Cumino, in sul sabbione dal ghefo fu in due pezzi gittato...

[5] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 198.6, pag. 224: aparecchia la branca e 'l tuo cimiere, / che Blandifer acquistò sul sabbione, / la roccia imbroccia, e 'ncontro a Bacchilone / scontra le roi e Ciarlon imperiere.

4 Terreno non consacrato all'aperto.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 8, cap. 29, vol. 1, pag. 460.2: e non sofferse il re che fossono soppelliti in luogo sacro, ma in su il sabbione del mercato, perch'erano scomunicati.

[2] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 18, terz. 34, vol. 1, pag. 206: e' non sofferse, che in luogo sagrato / fosse riposto alcun, ma nel sabbione, / avendo ognun per iscomunicato.

[u.r. 04.02.2022]