UNCICARE v.

0.1 uncicare, uncicaro, uncicati.

0.2 Da uncinare con cambio di desinenza (DEI s.v. uncicare).

0.3 Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.); Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Afferrare con un uncino (in contesto fig.). 1.1 Sottrarre con violenza o con destrezza. 1.2 Catturare (qno).

0.8 Rossella Mosti 30.04.2020.

1 Afferrare con un uncino (in contesto fig.).

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 2, pag. 5.18: A ccui uopo raguna l'avaro? Non a suo, ch'egli per sé di leggieri cosa si passarebbe. Se di' per lo figliuolo, che dee rimanere reda, or come, che pare che voglia uncicare e trarre a sé tutto 'l mondo?

1.1 Sottrarre con violenza o con destrezza.

[1] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 92.10, pag. 210: E sì avvien talor, per avventura, / ch'alquanti [[scil. danar]] me ne vegnon uncicati; / de' quali fo sì gran manicatura, / ch'anzi ch'i' gli abbia son quasi lograti...

[2] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 6, cap. 4, vol. 2, pag. 91.4: ma troppo tardarono a fare il comandamento; però che, mentre ch'elli teneano consiglio, i cavalieri uncicaro e arrapparo la preda, e non poteva loro essere tolta senza grande odio.

[3] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 71.4: Il detto Fruosino ebbe poco, però che fu maltrattato e io gli vidi tondere i boldroni; e anche, come potea uncicare il danaio, il prestava.

1.2 Catturare (qno).

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 56, terz. 65, vol. 3, pag. 128: Credendo questi il Conte fuor cacciare, / il compare il tradì, che con gran passi / n' andò al Conte, e fecelo uncicare.

[2] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 39, terz. 89, vol. 2, pag. 175: Degli Abati volendo ancora alquanti / fare uncicare a stanza de' Franzesi, / ch'eran nemici, e de' Reggenti avanti, / fuggiron di Firenze, e de' Paesi, / abbandonando ogni lor possessione...