NOTTURNO agg./s.m.

0.1 nocturna, nocturne, nocturni, nocturno, nottorni, notturna, notturne, notturni, notturno, noturna, noturni, noturno.

0.2 Lat. nocturnus (DELI 2 s.v. notturno).

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 1.1.1.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.); Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg. (Rb), 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Stat. assis., 1329; Stat. perug., 1342; Stat. Montecassino, XIV (luc.); Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.); Stat. catan., c. 1344.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto Vocabolario Dantesco.

0.7 1 Proprio della notte, caratteristico della notte. 1.1 Che è in relazione col tempo della notte (anche in opp. al tempo diurno); che è nella notte. 1.2 [Rif. a un evento, a un'attività:] che accade o si svolge durante la notte. 1.3 [Rif. a una persona:] che agisce di notte. 1.4 [Rif. a un animale:] attivo prevalentemente di notte. 1.5 [In contesto fig.:] che ha caratteristiche proprie della notte. 2 [Relig.] Sost. Nel sistema delle ore canoniche, ciascuno dei periodi in cui si divide il tempo dopo compieta, dedicato a letture dei Salmi e orazioni. 2.1 [Relig.] Meton. Salmo che si legge durante una delle frazioni del tempo dopo compieta.

0.8 Veronica Ricotta; Zeno Verlato 27.01.2021.

1 Proprio della notte, caratteristico della notte.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 7.56, vol. 2, pag. 111: sola questa riga / non varcheresti dopo 'l sol partito: / non però ch'altra cosa desse briga, / che la notturna tenebra, ad ir suso...

[2] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321/22 (fior.), 24, pag. 178.12: sí come di febraio, per le notturne brinate cosí si lamenti; delle quali poco dura il sembiante per la vertú del sole...

[3] Jacopo della Lana, Purg. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 19, v. 1, pag. 1312.24: Lo qual calor dura passada meça notte quasi fino a dìe, sì ch'el tempera lo fredo noturno mandando a la terra da la luna o alcuna fiada da Saturno...

[4] Francesco da Buti, Purg., 1385/94 (tosc.occ.), c. 7, 52-60, pag. 157.31: Ben si poria con lei; cioè co la tenebra notturna, tornar in giuso; cioè descendere dal monte...

1.1 Che è in relazione col tempo della notte (anche in opp. al tempo diurno); che è nella notte.

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 5, pag. 318.24: il padre Enea, perduto il maestro, sentìe la nave andare errando, ed elli la resse nell'onde notturne molto piangendo... || Cfr. Verg., Aen., V, 688: «nocturnis... in undis».

[2] <Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.)>, c. 22, pag. 411.2: Dimi, [co]n quale lume diurno, cioè di Sole, o notturno, come è di fuoco, lev[asti] le tue tenebre...

[3] Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.), L. 7, cap. 42, pag. 266.11: Quindi per notturni e montanari cammini, per non dare luogo di combattere al nemico, se n' andò Annibale a Metaponto.

[4] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 107.28, pag. 102: Cominciando dal capo, quanto è nova / cosa a veder la notturna berretta / esser di dì costretta / sovra 'l capuccio frastagliato stare!

1.1.1 [Rif. a un corpo celeste:] che è o appare nell'emisfero non illuminato dal sole.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 18, pag. 28.8: li savi la ponono [[scil. la stella Venere]] fredda e umida, feminina noturna...

[2] Chiose Sfera, p. 1314 (fior., pis.), App. 4, pag. 156.1: La luna si è noturna feminea fortuna, è però fredda e umida e più bassa dell'altre stelle e più prossimana alla terra...

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 28.117, vol. 3, pag. 471: L'altro ternaro, che così germoglia / in questa primavera sempiterna / che notturno Arïete non dispoglia, / perpetüalemente 'Osanna' sberna...

[4] <Ottimo, Par., a. 1334 (fior.)>, c. 28, pag. 616.15: E dice: germoglia in questa primavera, la quale è Libra, ch'è opposita ad Ariete; e però la chiama il notturno Ariete.

[5] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 4.12, pag. 346: Aries è diurno e masculino / e 'l Tor notturno e feminin...

[6] Francesco da Buti, Par., 1385/94 (pis.>fior.), c. 28, 115-129, pag. 749.24: il notturno Ariete; cioè quando Ariete è nel nostro emisperio di notte, che è quando lo Sole è in Libra...

1.2 [Rif. a un evento, a un'attività:] che accade o si svolge durante la notte.

[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. II, pag. 296.16: Ma ora lodamo noi le notturne opere lussuriose, ed è comperato grande prezzo neuna cosa potere fare se non parlare dell'amica...

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 11, pag. 461.26: Ma voi non freddi né tardi nella luxuria e nelle battaglie notturne, a ballare quando voi sete chiamati, expectate le buone vivande e beveraggi di piena mensa!

[3] Cavalca, Vite SS. Padri (ed. Delcorno), XIV t.d. (tosc.occ.), pt. 1, cap. 53, Isidoro, Serapione, Apollonio e Dioscoro, pag. 721.18: etiandio li amonia che, quando avesseno avuta la nocte precedente alcuna pollutione nocturna, si guardasseno da comunicare...

[4] <Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.)>, c. 19, pag. 340.7: sì come le foglie dell'erba chinate per lo notturno freddo si rilevano, e seguono quasi l' andare del Sole...

[5] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 6, pag. 106.8: [et misi] a ffari a Pluto, deu infernali, li noturni autari et misi supra lu focu li interiuri di li tauri, spandendu oglu supra di loru. || Cfr. Verg., Aen. XII, 252: «nocturnas incohat aras» (cioè: 'intraprende sacrifici notturni').

[6] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 131, pag. 520.12: Ircuscomos e Flagrareo [[...]] erano dall' amiraglio fatti capitani de' suoi militi, e la notturna guardia della torre sotto la loro discrezione avea commessa.

[7] Stat. catan., c. 1344, cap. 6, pag. 35.5: vulimu ki chasquidunu diia andari a kistu sacramentu sicundu lu cunsiglu di lu sou cunfissuri; e si per avintura fussi causa di illusiuni nocturna, pozasinchi dispensari per reverencia di la sollemnitati...

1.3 [Rif. a una persona:] che agisce di notte.

[1] Stat. perug., 1342, L. 3 rubr., vol. 2, pag. 12.17: Del ladro noturno e la casa rompente e del trovato en casa ad alcuna conoscere.

1.4 [Rif. a un animale:] attivo prevalentemente di notte.

[1] <Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.)>, c. 9, proemio, pag. 123.37: L'aurora [[...]] li mo[n]di uccelli muove al canto, e caccia li notturni uccelli...

[2] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 34, pag. 496.12: lo vispristello, overo spiritello, è animale odiato e nocturno...

[3] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 165.14, pag. 221: Di tai quattro faville, et non già sole, / nasce 'l gran foco, di ch'io vivo et ardo, / che son fatto un augel notturno al sole.

1.5 [In contesto fig.:] che ha caratteristiche proprie della notte.

[1] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 12, cap. 1, pag. 77r.23: però che l' huomo in questo stato è poveramente di luce spirituale circundato, la sua è quasi nocturna conversatione appellata.

2 [Relig.] Sost. Nel sistema delle ore canoniche, ciascuno dei periodi in cui si divide il tempo dopo compieta, dedicato a letture dei Salmi e orazioni.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 64.39, pag. 263: El primo notturno - è dato a lo sturno / de' martirizati: / Stefano è 'l primo, - che canta sollimo / con soi accompagnati...

[2] Stat. Montecassino, XIV (luc.), pag. 44.19: da qui allu capu de la Quadragesima, o(mn)i nocte cu(m) li ultimi se' salmi sia dicta solamente allu nocturno.

2.1 [Relig.] Meton. Salmo che si legge durante una delle frazioni del tempo dopo compieta.

[1] Jacopo della Lana, Par. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 10, pag. 2000.26: [[san Tommaso]] fé una lettura sovra san Çoanne, et un'altra sovra tri noturni del Salterio, et una letura sovra san Mathio...

[2] Stat. assis., 1329, cap. 10, pag. 173.39: Chi vorrà lege uno grande noturno e enfine de ciascuno salmo dica: «Requiem eternam», da questa reverentia sia exempto.

[3] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 141, S. Girolamo, vol. 3, pag. 1244.8: Geronimo divise il Salterio per li dì de la settimana, e [a] ciascheduno dì assegnò il suo propio notturno, ed ordinò che si dicesse Gloria Patri ne la fine di ciascuno Salmo...