SÉTOLA (1) s.f.

1 Ciascuno dei peli duri e resistenti che ricoprono il corpo di alcuni mammiferi (per lo più al plur.).

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 6, pag. 326.15: Qui la sacerdotessa prima sacrificòe quattro giovenchi coi dossi neri e sparse lo' vini nella fronte e, prendendo le somme setole fra 'l mezzo delle corna, pone essi giovenchi sopra li fuochi sacri...

[2] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 8, pag. 50.11: Scasem è una città dove ha molti porci, le cui setole sono a modo di spinoso e possonsi pigliare malagevolemente.

[3] Chiose falso Boccaccio, Inf., 1375 (fior.), c. 7, pag. 57.23: E puossi somigliare l'avaro al porcho, che mentre che 'l porcho vive non se n'à se no male, danno, puzzo e fastidio e quando il porco s'uccide ogni chosa è buona infine alle setole.

- [Rif. a esseri mitologici metà uomini e metà animali].

[4] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 8, pag. 499.9: Traggonsene fuori le rapine e 'l grande corpo morto: non si possono saziare di riguardare i terribili occhi e 'l volto e 'l petto velluto di setole e li spenti fuochi nella strozza del mezzofiera.

[5] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 42.22: Io riprese la forma di prima, e fue fatta quello ch'ella era dinanzi: le setole le fuggirono del corpo; le corna sparirono; la ritondità degli occhi fue fatta piue stretta, e non mugghiava più...

[6] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 8, pag. 150.15: Et poy trassiru fora in mezu killi campi killu grandi corpu mortu, a lu quali li <terribili> ochi non si putianu saciari di guardari, spicialimenti la terribili chera sua, ochi et pectu cumbuglati di situli, et ki da omni parti mustrava haviri aspectu di focu.

- [Usato nella cucitura].

[7] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1341 (pis.), L. 1, cap. 30, vol. 1, pag. 271.29: Onde s. Agostino assomiglia il timore alla setola, la quale lo calzolajo congiunge allo spago, in ciò che come per quella setola s' introduce lo spago, e fassi la costura, ma la setola non vi rimane...

1.1 [Del cavallo:] pelo della criniera o della coda.

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 9, pag. 155.23: E dicono che sono assai utili a' balestrieri le setole della coda del cavallo, ed i crini.

[2] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 141.10: Anche a stadera sottile: pepe, gengiovo, cannella, verzino, zucchero, e polvere, e lacca, e zettoaro, indaco, e grano, e setole di cavallo, e denti di liofante, orpimento, e riso, e mandorle, uve passe minute.

[3] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), III, cap. 7, pag. 109.15: il Re fece recare celatamente uno coltello bene arrotato, e fecelo appiccare sopra il capo del fratello, seggente lui, così con una setola di cavallo...

[4] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 369, pag. 382.10: E si dee avere [[scil. lo bello cavallo]] corto pasterone e corto dosso e corti orecchi e corta coda, non mica, le setole, ma lo canone della coda.

- [Dell'asino].

[5] Libro pietre preziose, XIV in. (fior.), pag. 316.12: E s' elli è legato in oro sì scaccia le paure de la nocte, e s'elli è forato e portasi nel braccio sinistro con setole d'asinello, spaventa i demonj.

1.2 Tessuto fatto di peli duri.

[1] A. Pucci, Reina, a. 1388 (fior.), I, ott. 34.4, pag. 239: Quando con lui fu sola, alza li panni, / una camicia di setole mostra, / e dice: - Padre santo, quindici anni / fatto ho con questa col Nimico giostra.

2 [Med.] Cordicella o strumento chirurgico formati da crini, lo stesso che setone (?).

[1] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 74, col. 1.12: A sebel dello occhio quando ài levata quella tela collo uncino o cauterio o con setola o isturmento manuale...