TERGO s.m./avv.

0.1 terghi, tergho, tergi, tergo, tergora.

0.2 Lat. tergum (DELI 2 s.v. tergo).

0.3 Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.): 2.

0.4 In testi tosc.: Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.); Dante, Commedia, a. 1321.

In testi sett.: Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Cecco Nuccoli (ed. Marti), XIV pm. (perug.).

0.5 Nota il plur. tergora e tergo.

Locuz. e fras. a tergo 1.3; battere tergo 1.1; da tergo 1.4; rivolgere il tergo 1.2.1; volgere il tergo 1.2.2; volgere tergo 1.2; voltare il tergo 1.2.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto Vocabolario Dantesco.

0.7 1 Parte posteriore del corpo dell'essere umano e degli animali. 1.1 Fras. Battere il tergo (di qno): inseguire da presso (chi fugge). 1.2 Fig. Fras. Voltare il tergo, volgere tergo: fuggire. 1.3 Locuz. avv. A tergo: all'indietro. 1.4 Locuz. avv. Da tergo: da dietro. 1.5 Avv. Di spalle. 1.6 Estens. Spazio che si estende dietro a qsa. 2 Fascia di cuoio con cui il pugile riveste le mani.

0.8 Veronica Ricotta; Zeno Verlato 27.01.2021.

1 Parte posteriore del corpo dell'essere umano e degli animali.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 26.66, vol. 2, pag. 447: ditemi, acciò ch'ancor carte ne verghi, / chi siete voi, e chi è quella turba / che se ne va di retro a' vostri terghi».

[2] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), tenz. 14, 2.6, pag. 800: E con teco parlando, a tanto esgorgo: / che con deletto porteria sul tergo / onne gravezza, sì al tuo voler m' ergo; / e per piacerte de novo resorgo.

[3] Antonio piovano, 1381 (fior.), 218a.13, pag. 259: tant' han poder<e> le saette de l'oro, / che passan per lo petto e per lo tergo...

[4] f Sinibaldo da Perugia, Fedra, a. 1384 (umbr.-tosc.), cap. 9.90, pag. 113: De Persa gli abitanti e 'l lido chiuso / nel ricco regno vidder del lione / gettar le tergo e appetir altr'uso... || Corpus OVI.

[5] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/94 (tosc.occ.), c. 26, 52-66, pag. 625.18: che è quella turba, Che [[...]] se ne va di rieto ai vostri terghi; cioè di rieto ai vostri dossi...

[6] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 6, par. 20, comp. 57.16, pag. 144: Tirreno gaio sì percosse quello, / che 'l schudo li passò col forte usbergho, / onde la lança col suo penoncello / li fece trasparer de retro al tergho.

- Parte posteriore di un oggetto.

[7] f Sinibaldo da Perugia, Fedra, a. 1384 (umbr.-tosc.), cap. 27.83, pag. 270: Puoi foron chiusi e messi tra parete / d'un sasso cavo, el cui tergo bagnava / dele piane acque suoi la queta Lete... || Corpus OVI.

1.1 Fras. Battere tergo (di qno): inseguire da presso (chi fugge).

[1] f Sinibaldo da Perugia, Fedra, a. 1384 (umbr.-tosc.), cap. 16.20, pag. 183: si tu dài volta, subito te preme / e comme vincitor tuo tergo batte... || Corpus OVI.

1.2 Fig. Fras. Voltare il tergo, volgere tergo: fuggire.

[1] Cecco Nuccoli (ed. Marti), XIV pm. (perug.), tenz. 1, 2.10, pag. 766: Tu vederai, se Morte non l'adombra, / farne voltar com'altra volta el tergo, / e tremar più che non fa la codombra, / fuggendo com'el pesce innanzi a mergo...

[2] f Poes. an. Sì sottilmente, XIV sm. (tosc.-ven.), 34, pag. 53: e per difesa di maggior prodezza / s'avean fatte intorno alquante roste, / e fornite le poste, / non volendo già mai più volger tergo... || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

1.2.1 Rivolgere il tergo: dare le spalle (a qno).

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 21.38, pag. 61: Per Coriolan venia dolente e macra, / quando Vetura li rivolse il tergo, / con preghi raffrenando la voglia acra.

1.2.2 Fig. Fras. Volgere il tergo (a qno): esibire noncuranza verso qno o verso le sue richieste.

[1] f Felice da Massa Marittima, Fanciullezza di Gesù, a. 1386 (sen.), ott. 144.4, pag. 229: per povertà erano sconosciuti, / ciascun amico lo' volgeva 'l tergo, / e da null'altro erano proveduti... || Corpus OVI.

1.3 Locuz. avv. A tergo: all'indietro.

[1] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 346.11, pag. 429: et parte ad or ad or si volge a tergo, / mirando s'io la seguo, et par ch'aspecti...

1.4 Locuz. avv. Da tergo: da dietro.

[1] Petrarca, Trionfi, 1351(?)-74, T. Famae II.57, pag. 252: Ma quel che 'l fece [[...]], gli venia da tergo...

1.5 Avv. Di spalle.

[1] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 3.48, pag. 18: andate et troverete il fa[n]ciul ivi / involto in panni, a tutti luce, et tergo / innel prexepe è messo i sancti et divi / membri de lui".

1.6 Estens. Spazio che si estende dietro a qsa.

[1] f Giustino volg. (ed. Vaccaro), c. 1391/96 (fior.), L. 2: E è la Tarteria finata da uno lato da Ponto, distendendosi verso l'oriente, dall'altro lato dai monti Rifei; dal tergo Asia e 'l fiume Itasi, e molto si distende per lungo e per traverso. || Corpus OVI.

2 Fascia di cuoio con cui il pugile riveste le mani. || Solo in volgarizzamenti dall'Eneide.

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 5, pag. 306.14: gittòe in mezzo di loro due mazze di grave pondo, le quali era usato di portare in mano l'agro Erice nelle battaglie, e di legare le braccia di duro tergo.

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 5, pag. 306.26: Ma se il troiano Dares recusa queste nostre armi [[...]] aguagliamo l'armi. Io lasso per te i terghi d'Erice - scioglie da tte la paura - e spogliti dell'armi troiane». || Cfr. Verg., Aen., V, 419-20: «Erycis tibi terga remitto».