TRAVIARE v.

0.1 transviati, trasviano, trasviata, trasviati, trasvïato, trasviò, travia, travía, traviamu, traviando, traviare, traviarono, traviata, traviate, traviati, traviato, travïato, travïavan, traviò,travïò; f: travian.

0.2 Da tra e via 1 (DELI 2 s.v. traviare).

0.3 Tesoro volg., XIII ex. (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Tesoro volg., XIII ex. (fior.).

In testi mediani e merid.: Sinibaldo da Perugia, Fedra, XIV sm. (perug.).

In testi sic.: Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.).

0.5 Si includono qui per ragioni semantiche anche le forme con i pref. tras- e trans-.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto Vocabolario Dantesco.

0.7 1 Allontanare qno dal cammino intrapreso o dalla via maestra. Estens. Condurre qno in un luogo diverso da quello previsto o desiderato. 1.1 Intrans. Condursi fuori via (verso un luogo). 1.2 Assol. Estens. [Rif. alle gambe:] perdere il passo.2 Fig. Allontanare da una condotta retta (in senso morale e relig.); far perdere la giusta misura nei comportamenti. 2.1 Assol. Allontanarsi dalla rettitudine. 3 Estens. Abortire un feto.

0.8 Veronica Ricotta; Zeno Verlato 28.01.2021.

1 Allontanare qno dal cammino intrapreso o dalla via maestra. Estens. Condurre qno in un luogo diverso da quello previsto o desiderato.

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 50, pag. 162.19: e quando li cacciatori gli hanno tenuti quasi il terzo dì, elli vanno in verso di loro, e vannogli traviando in verso quella parte, ove dee avere acqua.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 5.92, vol. 2, pag. 80: E io a lui: «Qual forza o qual ventura / ti travïò sì fuor di Campaldino, / che non si seppe mai tua sepultura?».

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 11, cap. 8, vol. 2, pag. 533.15: Incontanente dal Guales il traviarono per boschi di lungi bene XXX miglia; e lo re veggendosi così ingannato si dolfe molto, ma poco gli valse...

[4] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 8, pag. 52.6:. E quando alcuno per addormentarsi rimane adietro a' compagni, quando si desta ode parlare ispirti in aria in figura de' suoi compagni e alcuna volta ne sono traviati per modo che mai non si ritruovano.

[5] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/94 (tosc.occ.), c. 5, 85-93, pag. 113.8: Ti traviò; cioè ti tirò, sì fuor; de la via, di Campaldino...

1.1 Intrans. Condursi fuori via (verso un luogo).

[1] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 123, pag. 479.28: Allora l'uno si diparte da l'altro; e, cavalcando, travía a una fontana, e quivi dismonta e si riposa.

1.1.1 Fig. Allontanarsi dal tema principale (di una narrazione).

[1] f Pistole di Seneca (red. II), XIV s.q. (fior.), L. 12, ep. 77, pag. 42, col. 2.38: Alcuna volta io ho forviato e traviato e sono entrato in una favola che non t'annoia... || Corpus OVI. Cfr. Seneca, Ep., IX, 77, 10: «In fabellam excessi non ingratam tibi».

1.2 Assol. Estens. [Rif. alle gambe:] perdere il passo.

[1] f Sinibaldo da Perugia, Fedra, a. 1384 (umbr.-tosc.), cap. 10.69, pag. 121: E per la forza ch'è da liei partita, / va con passi non certe per le case, / a guisa di persona ch'è smarita: [[...]] la cura noiosa / onne candido membro suo consuma / e già travian le gambe ala dogliosa... || Corpus OVI. Cfr. Sen., Phaedra: «populatur artus cura, iam gressus tremunt».

2 Fig. Allontanare da una condotta retta (in senso morale e relig.); far perdere la giusta misura nei comportamenti.

[1] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 71-80, pag. 49.13: il falso piacere delle caduche cose, il quale più savio che io non sono già trasviò molte volte e forse a non minore pericolo condusse...

[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, I, 8, pag. 61.17: da che giusto sdegno un poco m'ha trasviata più che io non credetti...

[3] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. I (ii), par. 47, pag. 63.25: le nostre iniquità da' piaceri di Dio ne trasviano, mostrandoci nelle cose labili e caduche esser somma e vera beatitudine.

[4] Antonio da Ferrara (ed. Bellucci), XIV s.-t.q. (tosc.-pad.), cap. tern. 3.112, pag. 30: Egli ha sì traviata soa natura, / che, dov'era creato a fatti magni, / egli è vil belva nata in vil pastura.

2.1 Assol. Allontanarsi dalla rettitudine.

[1] Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.), cap. 130, pag. 178.23: Perçò peccamu nui tutti et traviamu et di li cosi temporali omni homu pensa et è missagiu...

3 Estens. Abortire un feto.

[1] f Novellino (red. vulgata), p. 1315 (fior.), 49 [84], pag. 82.2: Il medico [[...]] mostravale ragioni secondo fisica che ben poteva essere sua [[figlia]] di ragione. E con quelle parole e con belli sembianti fece sì che la donna no la potè traviare. || Corpus OVI.

[u.r. 30.01.2022]