VÌMINE s.m./s.f.

1 Ramoscello flessibile.

[1] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 10, cap. 28, vol. 3, pag. 237.8: [[il cubattolo]] è uno strumento fatto di poche verghe dentro concavo, e nella parte di fuori acuto avente uno usciuolo, il quale giace in terra coperto di paglia, che si lieva con un vimine fitto in terra, e di dietro percuote l'uccello che entra. || Corpus OVI.

1.1 Plur. Insieme di rami, intrecciati per costruire o legare insieme oggetti.

[1] Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), pag. 364.9: Che diremo altresie quando le api fugono a grandi sciami, qua[n]do è fatto fumo sotto le arnie e compigli, acciò che, toltone via i fiali del mele e della cera, rilievinse le piegate vimine de le arnie?

[2] Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.), pag. 25.22: Qua longo quello flume vene una grande nave non de lengio ma de vimene facta como canestro de poma.

[3] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 6, pag. 196.8: Pianse sotto il pondo la nave viminea, e prese molta palude, perchè era composta di vimine.

[4] Doc. ver., 1339-42, pag. 295.33: It(em) XL s. p(er) pe(r)tege e vimena vendue.

[5] f Piero de' Crescenzi volg. (ed. S. Eugenia), XIV pm. (fior.), L. 4, cap. 9, pag. 361.10: Un'altra chosa del trasporre della vite per ingegno fare si puote: [26] di vimini fare una piccola cesterella a l'arbore o alla pergolaria cui vitis adhaeret, e quella porre alla mezana parte. || Corpus OVI.

- [In contesto fig.].

[6] Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.), 23 [Ciano del Borgo a San Sepolcro], 68, pag. 51: servir conviensi sensa crimine, / legando 'l chuor con virtuoso vimine.