0.1 passiva, passive, passivi, passivo.
0.2 Lat. tardo passivus (DELI 2 s.v. passivo).
0.3 Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Dante, Convivio, 1304-1307; Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.).
In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg. (Rb), 1324-28 (bologn.).
In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.).
0.7 1 [Filos.] [Nella filosofia aristotelico-scolastica:] che riceve l'azione di un principio attivo; che riceve la forma da un agente esterno. 1.1 Sost. [Rif. alla creatura che riceve l'amore divino]. 1.2 Che serve a ricevere stimoli dall'esterno (con rif. agli organi sensoriali). 1.3 Esposto alle pulsioni di un istinto. 2 [Gramm.] [Detto del verbo:] che indica un'azione subita dal soggetto grammaticale. 3 [Rif. al mare:] esente da perturbazioni, calmo.
0.8 Michele Ortore 10.10.2020.
1 [Filos.] [Nella filosofia aristotelico-scolastica:] che riceve l'azione di un principio attivo; che riceve la forma da un agente esterno.
[1] Gl Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 73, pag. 356.2: In tutte le cose hae la natura fatte le cose attive, cioè fattive, e passive, cioè che sostiene, e è la cosa di che è fatta.
[2] Dante, Convivio, 1304-1307, II, cap. 5, pag. 92.5: La forma nobilissima del cielo, che ha in sé principio di questa natura passiva, gira, toccata da vertù motrice che questo intende...
[3] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 13, pag. 105.31: La terra è decta cosa passiva del sole che fructa però che 'l sole vi mecte la sua virtude.
[4] Jacopo della Lana, Purg. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 29, v. 25, pag. 1558.11: lla terra si è sustantia passiva e no activa...
[5] Tommaso di Giunta, Conc. Am., XIV pm. (tosc.), canz. 18.50, pag. 67: sì cche 'l tuo cor, ch'è per biltà passivo, / dal dubitar sie privo...
- [Con rif. alle istituzioni politiche].
[6] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 17, par. 12, pag. 111.15: per la qual cosa e' sono dette città o uno reame a questa unità numerale per diverse instituzioni attive e passive, che altra cosa nonn è che diversi comandamenti a lloro dati da parte del principante...
1.1 Sost. [Rif. alla creatura che riceve l'amore divino].
[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 85.7, pag. 343: O amore attivo, - che non trovi passivo, / che venga a l'amativo - d'amor purificato...
1.2 Che serve a ricevere stimoli dall'esterno (con rif. agli organi sensoriali).
[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 3, cap. 5.2195, pag. 261: La salamandra nello fuoco vive / E l'altro cibo la sua vita sprezza: / Non sono in lei potenzïe passive.
1.3 Esposto alle pulsioni di un istinto.
[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 8.4250, pag. 374: Ha per natura l'umido possente, / Sì che di sete nïuno è passivo.
2 [Gramm.] [Detto del verbo:] che indica un'azione subita dal soggetto grammaticale.
[1] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81 (fior.), Sp. 28, pag. 206.15: La Gramatica ha il verbo attivo e 'l passivo...
[2] Francesco da Buti, Par., 1385/94 (pis.>fior.), c. 7, 1-15, pag. 226.34: cioè si mossono, cioè mossono sè: e alcuna volta si pone lo verbo attivo per lo passivo...
3 [Rif. al mare:] esente da perturbazioni, calmo.
[1] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 145.4, pag. 60: Cesare fatto imperador novello / tornò verso Brandizio immantenente; / il vento fu e 'l tempo assai con ello, / e 'l mar passivo per gir tostamente. || Cfr. Banchi, Fatti di Cesare, cap. 9, p. 163: «lo tempo è buono e convenevole; lo mare assai passibile», dove passibile traduce il fr. ant. paisible.