GUARDIANO s.m./agg.

0.1 guardanu, guardiam, guardïan, guardian, guardian', guardiane, guardïani, guardiani, guardianj, guardiano, guardianu, guardiany, vardian, vardiane, vardiani.

0.2 Da guardia.

0.3 Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.): 1.

0.4 In testi tosc.: Doc. pis., 1264 (3); Doc. fior., 1279; Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Doc. sen., 1289; Doc. prat., 1293-1306; Stat. pist., 1313; Stat. lucch., XIV pm.; a Stat. lucch., 1376.

In testi sett.: Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.); Pamphilus volg., c. 1250 (venez.); Giacomino da Verona, Babilonia, XIII sm. (ver.); Doc. venez., 1305; Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342.

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.); Stat. assis., 1329; Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. perug., 1342; Stat. castell., XIV pm.; Stat. casert., XIV pm.; Doc. orviet., 1351; a Stat. viterb., 1384; Destr. de Troya, XIV (napol.); Gloss. lat.-eugub., XIV sm.

In testi sic.: Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Nota il tipo vardiane masch. sing., att. solo in testi venez. (cfr. 2.3 [4]), prob. per ipercorrettismo da vardian.

Nota due att. di guardanu in Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), prob. per influsso di guardare.

Locuz. e fras. guardiano del carro 1.4.1; guardiano del corpo 1.1; guardiano grande 2.

0.6 N Cfr. GDT, pp. 333-34, per alcuni es. della voce in doc. lat. mediev. redatti in Toscana nel sec. XII (il più antico in un doc. prob. pis. del 1130: «guardianos tres ibi esse faciam»).

0.7 1 Chi presidia un luogo con incarichi di sorveglianza o custodia su cose e persone (anche in contesti fig. e con valore metaf.). [In ambito milit.:] sentinella. 1.1 Chi ha il compito di proteggere e tenere sotto sorveglianza qno. 1.2 [In partic.:] chi è incaricato di sorvegliare un prigioniero. 1.3 Custode o allevatore (di animali). 1.4 Chi custodisce o amministra beni. 1.5 Estens. Chi custodisce o protegge (anche in contesti fig. e con valore metaf.). 2 Estens. Chi ha incarichi di responsabilità (all'interno di un'istituzione); sovrintendente. 2.1 [In partic.:] responsabile della gestione di un ospedale. 2.2 Pubblico ufficiale con incarichi di sorveglianza amministrativa. 2.3 Chi è investito del controllo politico-militare (di un territorio). 2.4 [Relig.] Superiore di un convento francescano.

0.8 Marco Maggiore 10.07.2018.

1 Chi presidia un luogo con incarichi di sorveglianza o custodia su cose e persone (anche in contesti fig. e con valore metaf.). [In ambito milit.:] sentinella.

[1] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 24 (85), pag. 247.15: Andato sono al prato d(e)la phylosophya, [[...]] (e) volsi coglere flore [[...]]. Ma lo guardiano del çardino (con)tradisse s'eo no li facessi doni placeveli (e) honesti.

[2] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 102.29: La nocte forte bactuto e tremando fugio in Gaviniano e li guardiani dissero: «Que voi?».

[3] Doc. pis., 1264 (3), pag. 389.9: Tucto (et) quanto tolto fusse de alchuna mercatantia che ala Guilecta si rechasse, sia (et) essere debbia sopra li guardiani di quello luogo.

[4] Giacomino da Verona, Babilonia, XIII sm. (ver.), 45, pag. 639: Sovra sì è una porta cun quatro guardïan, / Trifon e Macometo, Barachin e Sathàn...

[5] Stat. pis., 1304, cap. 58, pag. 695.16: Item ordiniamo, che li consuli possano et debbiano chiamare et ponere guardiani a guardare di nocte la lana e li boldroni che si laveranno in Ozari...

[6] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 4, cap. 1, par. 6, pag. 103.13: Levato e diritto animale è l'uomo, e sospeso a forma d'uno bellissimo guardiano a ragguardare le sovrane cose.

[7] Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.), 605, pag. 39: Li apostoli remàsero guardianj: / in celo riczàro le soe manj.

[8] Stat. pist., 1313, cap. 40, pag. 198.29: ke ' ditti operari siano tenuti d'elegere uno buono huomo, lo quale guardi la ecclesia di Santo Çelone [[...]], acciò ke in quella ecclesia e cappella non si facciano cose illicite, e ke sia tenuto, quello cotale guardiano...

[9] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 1, cap. 9, pag. 23.2: Non per tantu lu episcupu misi unu guardianu alla vigna, ky divissi aviri cura de chilla pocu de rachina ky che era rimasa...

[10] Stat. assis., 1329, cap. 4, pag. 166.25: Etiamdio a niuno sia leceto dentro dal nostro loco bevere, overo mangiare se no aqua [[...]], salvo i guardiane della dicta casa che ce demorano continovo, overo alcuno per emfermetà o per debeletà che avesse...

[11] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 8, pag. 135.8: Qui dichiara che lli due segni [furono] fatti per li guardiani della torre, acciò che 'l portinaio ch'era di là, venisse di qua a passare li predetti due, Virgilio e Dante.

[12] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 21, par. 6, vol. 1, pag. 103.1: ordenamo e deliveramo che esso ofitiale possa fare e eleggere canpare e guardiane secrete overo piubece, co' a luie parrà...

[13] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 28.33: E per li guardiani all'uscire d'Arzinga verso Torissi, aspri 3 per soma.

[14] Stat. pis., 1322-51, cap. 101, pag. 549.9: Et ciascuno de li suprascripti guardiani abbia uno balestro a staffa almeno, moschette XXV, pavese u vero targia, cerviliera, gorgiera, spada, coltello...

[15] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 314.13: hic custos, dis, el guardiano.

[16] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 12, pag. 56.19: La Contissa [[...]] di notti et iornu era sollicita a vidirisi la guardia, turniandu lu castellu, promittendu a li guardiani grandi premii [[...]], a zo chi fussiru pluy solliciti ad guardari.

- Fig. [In opp. a ladro].

[17] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), III, cap. 7, pag. 111.21: I tesorieri ovvero cambiatori abbiano in sé tutta lealtade di non sottrarre al Comune più ch'egli debbono avere, acciò che non diventino ladri quegli che debbono essere guardiani...

- [Rif. a un animale].

[18] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Medea, pag. 112.9: Ed al di dietro ti converrà per ingegno ingannare gli occhi del guardiano drago, i quali mai non dormono.

1.1 Chi ha il compito di proteggere e tenere sotto sorveglianza qno.

[1] Pamphilus volg., c. 1250 (venez.), [Galatea], pag. 73.27: Qé questa causa [[...]] se noi ben la volesamo fare, no poresamo noi aver logo a çò, enperçò q'eu son senpremai entro li vardiani, et illi è senpre co mi.

[2] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. III, pag. 339.1: Che farae il guardiano quando, guardandola, serberà li panni fuori del bagno? Molti bagni sono che celano li furtivi giuochi.

[3] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Briseida, pag. 21.15: Spesse volte volli io ingannare il mio guardiano per venire a te.

[4] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 7, vol. 2, pag. 87.2: Già avea lo sonno, simigliante alla morte, lo re, con risoluto corpo, e' guardiani suoi col re...

- [Rif. all'angelo custode].

[5] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 21.39, pag. 72: Facciane testificanza - l'agnelo so guardiano, / si ho detto en ciò fallanza - vèr de quest'omo mondano...

[6] <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>, cap. 23, pag. 185.23: In ogni luogo, quantunque sia secreto, abbi in reverenza l' angiolo tuo guardiano, e non essere ardito di fare in sua presenza quello, che tu non saresti ardito di fare in mia.

- Guardiano del corpo.

[7] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 24, S. Agnese, vol. 1, pag. 226.3: né non mi sozzerò de l'altrui sozzure, però ch'io abbo meco lo guardiano del corpo mio, l'angelo del Signore.

1.1.1 [Milit.] Chi ha l'incarico di sorvegliare dall'alto (nell'es. una battaglia).

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7, cap. 13, pag. 215.9: Lentulo che era guardiano del sinistro lato della battaglia, vidde Basilio, cavaliere di Cesare, che [[...]] veniva con una aste quadra e grossa verso l'aguglia de la insegna di Pompeo.

1.1.2 Fig. Chi vive presidiando un luogo (rif. nell'es. a un serpente).

[1] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 64.1, pag. 868: Audito aggio ke 'l tiro è guardiano / de l'albore onde lo balsamo vene...

1.1.3 [Agr.] Fig. [Per trad. del lat. custos:] tralcio della vite risparmiato intenzionalmente dalla potatura.

[1] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. S. Eugenia), XIV (fior.), L. 4, cap. 12, pag. 372.3: [13] L'unghie ancora de' guardiani secche e di molti anni rinuovi, e tutto quello che vecchio e scabioso troverrai.

- Agg. [Rif. al tralcio].

[2] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 3, cap. 12, pag. 96.8: che quella [[scil. vite]] ch'è alta, e fruttifera più che otto tralci non dee avere, sicchè sempre consideriamo, che rimanga di sotto nella vite il guardiano tralce.

1.2 [In partic.:] chi è incaricato di sorvegliare un prigioniero.

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 12.481, pag. 143: Donde aven grande aflicion / li guardian de la preixom.

[2] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 1113, pag. 388, col. 2: Allora con grande ira / alli guardiani mira, / et fece commandamento / che siano missi dentro / per fareli manifestare / chi li de' a magniare.

[3] Cavalca, Specchio de' peccati, 1333 (pis.), cap. 6, pag. 49.16: E pongono li Santi esemplo, e similitudine in ciò, che pochi guardiani bastano a guardare molti prigioni rinchiusi...

- [Con valore appositivo].

[4] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 29, pag. 250.23: Ma bene èy lo viro che eo nde ayo incommenzato a pparlare con quillo prevete guardiano chi lo tene in guardia de ve fare avere quisto Palladio fortivamente...

1.3 Custode o allevatore (di animali).

[1] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 87, pag. 181.25: E lo ree quando intese queste parole, che lo guardiano dele bestie igli avea dette, fue molto allegro.

[2] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Penelope, pag. 4.13: Similemente priega il nostro guardiano de' buoi e l' antica tua balia, ed ancora il nostro fedele guardiano de' porci.

[3] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 7, cap. 3, pag. 496.6: Somma mansuetudine fu in questo: nel guardiano de la mandra de' cavalli d' un altro re fu malizia e sottigliezza.

[4] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 6, cap. 1, vol. 2, pag. 61.18: issu avia appellatu di stupru unu so guardianu di cunilgi.

[5] a Stat. viterb., 1384, cap. 57, pag. 195.33: E se bestia se perdisse, e 'l guardiano la ritrovasse che uno del compagni l'aia o avesse tolta, col sacramento, la decta bestia menni et paghi la predecta pena.

[6] <a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.)>, L. 9, cap. 90, vol. 3, pag. 146.28: Anche dee il guardiano entrare spesso nella colombaja, e quante volte v'entra, porti seco un poco d'esca...

[7] Gl Gloss. lat.-eugub., XIV sm., pag. 84.8: Hic agaço id est lo guardiano deli aseni.

- [In partic.:] con rif. all'apicoltore.

[8] <a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.)>, L. 9, cap. 98, vol. 3, pag. 156.9: Anche dee il guardiano, siccome gli esperti affermano, di State tenere gli alveari con sottili pezzuoli di tavole un poco elevati...

1.4 Chi custodisce o amministra beni.

[1] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), tenz. 34.26, pag. 156: Di voi, son come chi guardiano è d'oro; / ma, di tocarlo, nonn à sengnorag[g]io: / di cotal guisa siete 'mio' tesoro!

[2] Trattato di virtù morali, XIII/XIV (tosc.), cap. 35, pag. 91.17: E perciò sappiate, che quelli non è bene avventurato che è guardiano di grande avere. Anzi è bene avventurato chi gentemente vive di pogo...

[3] Paolo da Certaldo, XIV sm. (tosc.), cap. 153, pag. 124.12: Se se' buono guardiano di danari, non vendere però tutte le tue biade a un'otta per non fallare...

1.4.1 [Astr.] Locuz. nom. Guardiano del carro: nome della costellazione di Boote.

[1] Gl Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 7, pag. 13.12: E trovamo un'altra stella presso al polo de settentrione, la quale è chiamata Bootes, e tali la chiamaro guardiano de lo carro, la quale è posta e·llo vilano che guardò el carro.

1.5 Estens. Chi custodisce o protegge (anche in contesti fig. e con valore metaf.).

[1] Pamphilus volg., c. 1250 (venez.), [Panfilo], pag. 49.1: Adonca Domenedieu sea guardian e reçeore de mi e dele me' ovre, e dibia salvar e guardar tuto lo mieu lavorero e lo mieu proponemento.

[2] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 10, pag. 51.27: ed egli [[scil. il prefetto della legione]] ancora diligente guardiano, e temperato la legione a lui data con cotidiani operamenti ad ogni obbedienza, e ad ogni scaltrimento informava...

[3] a Leggenda Aurea, XIII ex. (pis.), 4, pag. 116.38: e alquanti credeno che (santo) Ioh(ann)i, guardiano della beata V(er)gine, s'alleg(ri) co(n) (Cristo) i(n) dela sua carne grolificata...

[4] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 6, cap. 6, vol. 2, pag. 94.5: Te, Servio Cornelio, facciamo noi altri compagni, maestro e guardiano del comune consiglio, delle religioni, de' Comizii, delle leggi e di tutte le cose cittadine.

[5] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 3, pag. 614.6: l'altro [[scil. Dio]] è vergine e guardiano e testimonio della verginità.

[6] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 8 rubr., pag. 47.3: Come e per che cagione santo Istefano fu dagli Apostoli eletto per Arcidiacano, e fatto guardiano delle donne cristiane.

[7] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 8, cap. 95, vol. 1, pag. 558.2: Venne poi per guardiano e difenditore del Regno Ruberto conte d'Artese cugino del detto re...

[8] Stat. casert., XIV pm., pag. 64.5: Li mastri de chesta casa como a guardiane delle anime deli fratelli (et) sorelle degiano e(ss)ere solliciti de lle arecordare tucte chelle cose ch(e) so salute delle a(n)i(m)e loro...

[9] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 27, 76-90, pag. 653.13: elli stava in mezzo tra du' guardiani, Virgilio di sopra, e Stazio di sotto...

[10] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Gen 4, vol. 1, pag. 37.17: [9] Adunque disse il Signore a Caino: dove è Abello, tuo fratello? Caino rispose: io non so; or sono io guardiano del fratello mio?

- Fig. [Rif. a un oggetto].

[11] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 8, vol. 2, pag. 141.16: lo turcasso del vivorio, guardiano delle saette, risonava pendente dal manco lato; e la mano manca tenea l'arco.

2 Estens. Chi ha incarichi di responsabilità (all'interno di un'istituzione); sovrintendente.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 2, pag. 3.11: Vescovi erano guardiani de' templi, e prencipi de sacrifizi; pretori erano proposti e comandatori e guardiani del luogo ove l'uomo piativa.

[2] Iscr. venez., 1344, pag. 169.10: e tuta la posesion fo scomençada e (con)plida i(n) tenpo de mis(er) Mafio Bisuol de S(en) Vidal vardian dela dita Scuola e (con) tuti li suo' chopagni fo chonplida e roborada...

- Guardiano grande.

[3] Epigr. S. Giov. Evang. venez., 1349-54, 2, pag. 194.5: [M]cccliiii a dì viii março fo (con)pido [la] [pr]ese(n)te fabricha de questo a[l]bergo [[...]] in te(n)po [[...]] del provido e discret[o] [omo] mis(er) Iachomo Tataro V[ardian] Grando dela dita [Schuola] con suo' conpa[gni].

2.1 [In partic.:] responsabile della gestione di un ospedale.

[1] Doc. sen., 1299 (3), pag. 125.14: It. X s. a lo spedale da Vescona, in mano di Peruço guardiano del detto spedale, ebeli vintuno dì d'ottobre.

[2] Stat. sen., c. 1318, cap. 69, pag. 71.16: sì che ciascuno infermo sia adiutato nella sua infermità, secondo el detto de li medici e del guardiano pelegrinieri...

[3] Cavalca, Specchio di croce, a. 1333 (pis.), cap. 37, pag. 171.19: imperocchè samaritano tanto è a dire come medico e guardiano.

[4] Stat. lucch., XIV pm., pag. 71.4: Io Gallico servo dei poveri di Cristo et guardiano dello spitale di sancto Jacobo d'Altopascio col consillio di tutto -l capitulo dei cherici et dei laici feci et statui' queste comandamenta et statuta...

[5] Stat. pis., 1322-51, cap. 117, pag. 562.3: della qual cosa si creda a lo rectore del dicto Hospitale, u vero a colui lo quale per guardiano del dicto Hospital fie per lo temporale.

2.2 Pubblico ufficiale con incarichi di sorveglianza amministrativa.

[1] Doc. prat., 1293-1306, pag. 182.8: Questa sì è l'uscita e le spese de' denari che ssono venuti alle mani di Ce(n)ni (e) di Belli(n)cione p(er) lo Ceppo, chamarli(n)ghi del Ceppo (e) guardiani (e) pruchoratori.

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 6a, cap. 37 rubr., vol. 2, pag. 507.13: Che si facciano le petitioni in scritte et diansi al guardiano de' Nove.

[3] Stat. fior., 1355 (4), pag. 570.33: et quelle [[scil. spese]] dare, assegnare et lasciare alli Notari Guardiani degl'Atti della Camera del detto Comune, infra tre mesi dopo le fatte riformagioni...

[4] Stat. fior., 1356/57 (Lancia, Ordinamenti), cap. 22, pag. 200.3: et debba lo detto oficiale tutti ' suoi atti e scritture del suo oficio rasegnare l'ultimo die del suo oficio alli notari guardiani degl'atti della camera del detto Comune.

[5] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 1276, pag. 301: Da poi gio la corte, dico, del capetano / Con tucti soi offitiali, colli cirotti in mano; / Poy lo camborlingo, notari et guardiano; / Adsay strominti forocy, se Dio me faccia sano!

[6] Stat. fior., 1338/70, cap. 56, pag. 313.21: i consoli e rettori della decta arte abbiano pieno e libero arbitrio in [[...]] eleggere e diputare guardiani cercatori et uficiali sopra questo per quello tempo e termine e con quel salario che a lloro parrà, et a dinunçia e relatione di tali guardiani et uficiali formare inquisiçione...

[7] a Stat. lucch., 1376, L. I, cap. 8, pag. 27.7: Et le pegnora levate in fra tre dì debiano avere rapresentate alla dicta corte et fatte scrivere al notaio della dicta corte, et rappresentare al guardiano o ad altra persona per comandamento del maggior consolo...

2.3 Chi è investito del controllo politico-militare (di un territorio).

[1] Doc. orviet., 1351, pag. 65.6: Anco che p(er) lo detto te(m)po e p(er) lo detto modo s'allega uno guardiano e officiale sopra la guardia del ciptà d'Orvieto el quale sia ciptadino orriginale e ghelfo di P(er)oscia...

[2] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 83, pag. 228.11: Lucius Piso essendo guardiano della Città di Roma, poiché s'inebriava una volta, stava ebbro tutto 'l dì... || Cfr. Sen, Ep., X, 83, 14: «L. Piso, urbis custos».

[3] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 6, 34-42, pag. 171.39: et ordìno uno trattato con Tarpeia figliuola di Spurio Tarpeio che era guardiano della rocca che era in Capitolio...

2.4 [Relig.] Superiore di un convento francescano. || Anche in correlazione con il priore di un convento domenicano.

[1] Doc. fior., 1279, pag. 240.30: Item voglo, lascio e ordino miei fidecomisarii il priore de' frati predicatori di Santa Maria Novella e 'l guardiano de' frati minori da Tempio e frate Gherardo Nasi e frate Donato del'ordine de' frati predicatori...

[2] Doc. fior., 1286-90, [1286-87], pag. 122.2: It. avemmo per lo testamento di Cione del Papa, dal guardiano di Sancta Croce, s. xj.

[3] Doc. sen., 1289, pag. 52.17: Et a queste cose fare sì fo miei fedecommessali et executori il priore dei frati di sancto Agostino di Siena et 'l priore dei frati di sancto Domenico predicatori di Siena et 'l guardiano dei frati minori di Siena...

[4] Doc. venez., 1305, pag. 39.31: et sia dati [[scil. grosi XIJ per povero]] per conseio delo priore deli frari perdichatori, per conseio delo vardiane deli frari menori que fose in quele citate donde questi omeni sé...

[5] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 3, vol. 1, pag. 31.36: et due frati de li Ordini de' Predicatori et due de' Minori, a ciò deputati da li sui priori et guardiani...

[6] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 27, pag. 130.9: papa cardenal patriarci primati arcivescoi vescoi abbai abbaesse prevosti arciprevei prior priore general provincial ministri guardian custò ministré arciçaan cantor cantarixe prevei parrochian piovan...

[7] Stat. castell., XIV pm., pag. 214.8: conselliamo essi frati et sore avere debbiano visitatori et informatori de loro ordine dei frati menori, li quali li custodi overo li guardiani d' esso ordine, quando rechesti siranno, perciò et sopra ciò sì daranno et sengnaranno.

[8] a Lionardo Frescobaldi, Viaggio, p. 1385 (fior.), pag. 186.5: Ivi si era il suo oratorio, e oggi sì v'è un altare, sopra 'l quale altare facemo dire messa al guardiano del Monte Sion di Gerusalemme, frate minore e gentile uomo di Vinegia.

- [Rif. a una congregazione territoriale francescana].

[9] Gl a Giorgio Gucci, Viaggio, a. 1393 (fior.), cap. 8, pag. 268.4: E l'uno d'essi due frati era uno frate Niccola da Correno di Vinegia, nato in Candia, cioè nell'isola di Creti, ed era guardiano di Gerusalemme, cioè capo di tutti gli altri frati di que' luoghi.