SCIAGURATO agg./s.m.

0.1 essagurate, isciagurata, isciaguratissimo, isciagurato, isciaurati, issagurati, saguradi, sagurado, sagurata, sagurati, sagurato, saguratu, sciaghurati, sciagurata, sciagurate, sciagurati, sciagurato, sciaurata, sciaurati, sciaurato, sciavorata, sciavorati, siagurati, siagurato, 'ssagurata.

0.2 Lat. exauguratus (DELI 2 s.v. sciagurato).

0.3 Quindici segni, 1270-90 (pis.): 1.2.

0.4 In testi tosc.: Quindici segni, 1270-90 (pis.); Rustico Filippi, XIII sm. (fior.); Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.); Doc. prat., 1305; Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.); Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.).

In testi sett.: Armannino, Fiorita (07), p. 1325 (ven.); <Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.)>.

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.); Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Attaviano da Perugia, XIV pm. (perug.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Anche s.f. (sciagurata).

0.7 1 Funestato da disgrazie (anche fig.). [Rif. a una persona:] perseguitato da eventi neg.; vittima di una sorte avversa. 1.1 [In partic.:] indigente; male in arnese. 1.2 [Con connotazione neg.:] miserabile, abietto. 1.3 Sost. Individuo miserabile, disgraziato. 1.4 S.f. Donna miserabile, disgraziata. 2 Che determina o comporta disgrazie. Estens. Che ha connotazione gravemente neg.; funesto.

0.8 Marco Maggiore 12.12.2018.

1 Funestato da disgrazie (anche fig.). [Rif. a una persona:] perseguitato da eventi neg.; vittima di una sorte avversa.

[1] Poes. an. urbin., XIII, 6.34, pag. 547: trista la vita mia, / quanto so' sagurata! / çerto so' veduvata / de tucto lo mio honore.

[2] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 37, cap. 5, par. 4, pag. 531.13: Seneca, de providentia. Niuno mi pare più sciagurato che colui, a cui mai non avvenne avversità: non gli fu licito di provare sé...

[3] Ant. da Tempo, Rime (ed. Grion), 1332 (tosc.-padov.), 31.14, pag. 123: La pena ch'adivien altrui non digno, / Più duol che quella che vien meritata, / E questo è quello che, sendo benigno, / Duolmi de mia fortuna sagurata.

[4] Pianto della Vergine, XIV pm. (tosc.), cap. 1, pag. 19.8: i' farò da la mia parte ciò ch'i' potrò, e quanto potranno le mie sciagurate braccia, e quanto potranno queste mie adolorate serocchie.

[5] Dom. da Monticchiello, Rime, 1358 (sen.), 3.80, pag. 40: Vedea la ruina delle case / di Soddoma e Gamorra sciagurata, / che pietra sopra pietra non rimase...

[6] Gl Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. III (i), par. 55, pag. 151.35: laonde quelli che malo augurio avevano, erano chiamati «sciagurati», il qual vocabolo oggi appo noi suona «sventurati»...

- [In allocuzioni].

[7] Guido da Pisa, Fatti di Enea, a. 1337 (pis.), cap. 36, pag. 64.28: O sciagurato a me! Eurialo, ove t' ho lasciato? ove troverotti?

1.1 [In partic.:] indigente; male in arnese.

[1] Doc. prat., 1305, pag. 452.25: ançi di tucti coloro [[...]] che fuorono quella nocte col decto s(er) Falcone p(er) rubare i(n) quella co(n)trada, ne dinunçiò quactro, li più <iscij> isciaurati e di m[i]nore facultà...

1.2 [Con connotazione neg.:] miserabile, abietto.

[1] Quindici segni, 1270-90 (pis.), 292, pag. 257, col. 2: Lo cielo parrà vollia fugire / et in altra parte gire / per paura di quello die, / che tanto forte a veder fie / dei peccatori sciagurati / che serano giudicati.

[2] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. V, pt. 6, pag. 160.7: 'O sciagurato Iuda, ke 'l danno dei xxx denari c'avesti de lo spargimento de l'unguento', quando la s(an)c(t)a femena unxe el capo a Cristo, 'volesti reconpensare in preçço del tuo maestro'.

[3] Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.), 13.13, pag. 418: e beffe far de' tristi cattivelli, / de' miseri dolenti sciagurati / avari: non vogliate usar con elli.

[4] Attaviano da Perugia, XIV pm. (perug.), 5.1.10, pag. 774: Ma s'è egli al veder sì reversato, / quello, ch'è sciagurato, tristo e folle, / per che de te se mostra sì 'mpacciato.

[5] Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.), 2.2, pag. 20: In sul coperchio d'inferno i gattivi / pusillanimi nieghi sciagurati / piangendo nudi, tristi, amaliati, / che si può dir che non fusser mai vivi...

[6] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 121, pag. 251.5: Però che spesse volte sonno di quelli, che sonno tanto sciagurati che non vorranno dare a chi n'ha bisogno quello ch'Io l'ho dato per grazia e perché 'l diano a voi...

- [In allocuzioni].

[7] f Giordano da Pisa, Avventuale fior., 1304-1305 (pis.>fior.), 26, pag. 364.21: O[h] sciagurato, or che fai? Or è questo bello a fare, a mettere per ogni cosa l'anima tua? || Corpus OVI.

[8] <Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.)>, c. 16, 136-147, pag. 378, col. 1.7: oi sagurado, tu vai per tôrre una simia per mugliere...

[9] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), [1342/1348] son. 13.1, pag. 141: O Aquilani tristi et sciavorati, / O amaturi della strussione / De quilli che vicini vostri sone, / Perché annate tanto scelebrati?

1.3 Sost. Individuo miserabile, disgraziato.

[1] Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.), 9.112, pag. 516: pïore flume passa ke 'l Biferno; / loco perdon lo lume e nno descerno / l' issagurati!

[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 63, vol. 3, pag. 449.9: Altresì dico io, che più sicura cosa è essere negligente inverso il povero, e lo sciagurato.

[3] Armannino, Fiorita (07), p. 1325 (ven.), pag. 120.21: De lagreme e de caveli de saguradi senpre ne sta coverto.

[4] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 234, vol. 2, pag. 169.7: quando vanno a Lamech a visitare lo sepolcro di quello sciaurato di Malcometto, di numero di quaranta migliaia passano insieme...

[5] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 90.7, pag. 635: Ché no è celato el superbo furore, / ch' ebbe uccidendo la figliuola el pate, / col consentir de queglie essagurate, / cui non sovenne del fraterno amore.

1.4 S.f. Donna miserabile, disgraziata.

[1] Rustico Filippi, XIII sm. (fior.), son. 6.5, pag. 33: Dio, com' bene le stette a la sciaurata, / quand'ella soferia così gran puzzo!

[2] Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.), c. 6.55, pag. 62: Con questa corda quelle sciagurate / de l'ysola di Lenno furon prise / a le parole di Jason melate.

1.4.1 [Come personificazione].

[1] Buccio d'Aldobr., XIV ui.di. (tosc./orviet.), 41, pag. 438: Da canto madre si è missere Scosso, / il Doloroso, il Trafitto e 'l Percosso, / mon[n]a Tristizia e mon[n]a Menconia / con donna Sciaurata...

2 Che determina o comporta disgrazie. Estens. Che ha connotazione gravemente neg.; funesto.

[1] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 1, cap. 26, vol. 1, pag. 48.2: se i giudici vinceranno, gli sia la testa inviluppata; e sia penduto [per un capestro] a uno sciagurato arbore...

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 4, vol. 1, pag. 27.18: Adonca a la multitudini di li signali issu igualau li soy saguri per sou saguratu combatiri et per laydi patti que issu fici et per sua mortali dediciuni...

[3] Guido da Pisa, Fatti di Enea, a. 1337 (pis.), cap. 56, pag. 108.19: Piangendo Lavinia e gridando, la sciagurata fama di questa morte andò per tutto Laurento...

[4] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 23, pag. 741.3: La qual cosa non prima sentì la sventurata giovane, dal primo per isciagurata morte e dal secondo per falsissima vita abandonata...

[5] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 344, pag. 76: Odete questa cosa como fo sciavorata! / Comensaro la briga in placza Paganisci; / Corsero sopre Bagno illi con Baczanisci; / Miserovi lo foco...