INSERIRE v.

0.1 enserir, enserte, enserto, inserendo, inserere, inseria, inserio, inserire, inserirvi, inserisce, inseriscie, inserita, inserite, inserta, inserte, inserto, insertu, insiruta; f: enserir, inserendo, inserirvi.

0.2 Lat. inserere (DELI 2 s.v. inserire).

0.3 Mussato, a. 1329 (padov.): 1.2.

0.4 In testi tosc.: Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.); Chiose falso Boccaccio, Purg., 1375 (fior.); Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.).

In testi sett.: Mussato, a. 1329 (padov.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Stat. venez., 1344.

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342.

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.5 Nota il part. forte (tipo inserto).

Locuz. e fras. inserire dentro 1.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Aggiungere (a qsa di preesistente) in qualità di parte integrante. 1.1 [Rif. a un testo scritto:] integrare in uno spazio preposto. 1.2 Mettere qno in una det. situazione; collocare in un gruppo.

0.8 Elisa Guadagnini 04.05.2015.

1 Aggiungere (a qsa di preesistente) in qualità di parte integrante.

[1] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 14, vol. 1, pag. 107.14: naturalmente ci è inserta cognizione del nostro Creatore, poniamo, che la malizia sì ne perverta, e acciechi alcuni, che questo neghino.

[2] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 14, pag. 70.5: la divina filosofia e la sapi[en]tia celestial era inseriae raixaa in le mente lor... || Cfr. lat.: «...erat insita menti eorum divina philosophia...».

[3] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 8, vol. 2, pag. 174.15: Christus per virtuti insiruta subito et in instanti, in bactir di ochyu poteu muntari cum tucti li santi da lu sinu di Abraam, et da lu purgatoriu muntau a lu chelu empireu.

[4] f Commento a Ars am. (D), a. 1388 (ven.), L. I, [vv. 505-508], pag. 40v.8: nançi se dé remover li vitii e pur po' enserir le virtude. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[5] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Prol. cap. 4, vol. 1, pag. 5.4: E nella descrizione dell' uomo giusto, [[...]] fra le altre virtù questo inserisce: nella legge del Signore è la sua volontà, e nella sua legge mediterà dì e notte.

- Inserire dentro.

[6] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 17, pag. 83.7: De' a l'omo ha dachio natura nobel e gh'à inseriodentro le çentil virtue...

1.1 [Rif. a un testo scritto:] integrare in uno spazio preposto.

[1] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 6, par. 1, vol. 2, pag. 41.10: nonostante el dicto capitolo overo parole enn esso enserte overo alcun'altra cosa la quale en contrario parlasse...

[2] Stat. venez., 1344, cap. 30, pag. 374.17: E che quella intrada o spexa sia i[n]serita suso do quaderni açò deputadi, li quelli se debia acordar adinsembre.

[3] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 1, pag. 537.15: E fedelmente oservarà tutte et ciaschune constitutione inserte nel presente volume...

[4] Stat. venez., Addizioni 1335-1370, [1367] cap. 92, pag. 403.20: corepto fo lo ponto, lo qual si è inserto in la dita maregola a capitolo XLVI...

[5] Senisio, Caternu, 1371-81 (sic.), vol. 1, pag. 114.24: li quali su scripti in la carta di li soi debiti la quali esti inserta in la fogla presenti a li fogli xxxvij.

[6] Chiose falso Boccaccio, Purg., 1375 (fior.), c. 15, pag. 378.17: Per queste parole indi m'apparve l'altore inseriscie un'altra bella storia, la quale iscrive santo Aghostino.

[7] f Bonsignori, Metam. Ovid., 1375-77 (umbr.-tosc.), Esordio, cap. 1, pag. 11.5: poi a parte applicaremo la ditta autorità in laude de Ovidio, inserendo ciò che nel presente capitulo s'appertene de dire... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[8] f De officiis volg., XIV/XV (tosc.), L. I, cap. 62, pag. 116.22: ella è brutta cosa e molto viziosa, in un fatto severo inserirvi qualche sermone, degno di convito delicato. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Cic., De off., I, 144: «turpe enim valdeque vitiosum in re severa convivio digna aut delicatum aliquem inferre sermonem», in cui prob. la lezione tradotta è *inser(e)re.

1.2 Mettere qno in una det. situazione, collocare in un gruppo.

[1] Mussato, a. 1329 (padov.), 12, pag. 140: dì perché s'amanta / amor sì forte ver my che soferto / con luy contento sempre star con tanta / voglia che in sorte tal mi trovo inserto / ch' io vegno spento...

[2] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 14, 4.4, pag. 177: Ine, Signor, mi dà grazia ch'io picchi / per modo che alfin mi sia aperto, / e ch'i' dir possa come fu tra ' ricchi / de la tuo grazia, Giosafà, inserto...