0.1 madernali, marenal, maternale, maternali.
0.2 Lat. *maternalis (DEI s.v. materno).
0.3 <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>: 2.
0.4 In testi tosc.: <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>; Guido da Pisa, Fiore di Italia, a. 1337 (pis.).
In testi sett.: Doc. venez., 1309.
In testi mediani e merid.: Destr. de Troya, XIV (napol.).
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
0.7 1 Proprio o tipico di una madre, che proviene da una madre. 1.1 Estens. Che viene per primo e dà origine (a qsa d'altro). 1.2 Estens. [Con rif. alla lingua che si è appresa nell'infanzia e che si usa normalmente nel quotidiano]. 2 [Dir.] [Detto di un figlio, in opp. a bastardo o naturale:] lo stesso che legittimo.
0.8 Elisa Guadagnini 07.03.2016.
1 Proprio o tipico di una madre, che proviene da una madre.
[1] f Valerio Massimo (red. V2), c. 1346 (tosc.), L. I, cap. 6, pag. 24r.13: li prieghi maternali cacciarono Curiolano dal distruggimento de la città... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Val. Max., I, 8, 4: «...quo Coriolanum ab excidio urbis maternae preces reppulerunt...».
[2] f Bonsignori, Metam. Ovid., 1375-77 (umbr.-tosc.), L. VIII, cap. 28, pag. 400.12: Ma dicendo questo, l'amore maternale impugnava e fu granne battaglia fra uno amore e l'altro, onde volea gettare el tizzone in lo fuoco, e non potea perché da una parte combatteano le ferite de' fratelli e dell'altra combattea l'amore del figliuolo. A ultimo l'amore maternale fu vento... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[3] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 36, pag. 298.8: lo re Lycomede, avo suo maternale e figliolo de lo decto re Acasto, da li soy teniry anni sempre l'aveva nutricato.
[4] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 65, S. Giovanni a Porta Latina, vol. 2, pag. 606.14: E la madre di san Giovanni udendo dire che 'l figliuolo n'era menato preso a Roma, da maternale compassione mossa, andòe a Roma per visitarlo...
1.1 Estens. Che viene per primo e dà origine (a qsa d'altro).
[1] Gl Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 28, pag. 448.4: «mentre che in me fu la maternale vertute», cioè la senettute, che bene è madre dell'altre vertudi...
1.2 Estens. [Con rif. alla lingua che si è appresa nell'infanzia e che si usa normalmente nel quotidiano].
[1] Jacopo Alighieri, Inf., 1322 (fior.), pag. 43.9: A ciò che del frutto universale novellamente dato al mondo per lo illustre filosofo e poeta Dante Allighieri fiorentino con più agevolezza si possa gustare per coloro in cui il lume naturale alquanto risplende sanza scientifica apprensione, io Iacopo suo figliuolo per maternale prosa dimostrare intendo parte del suo profondo e autentico intendimento... || L'ed. Bellomo legge «per material prosa», in un luogo con problemi testuali: cfr. Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), Proemio, pag. 85.8.
2 [Dir.] [Detto di un figlio, in opp. a bastardo o naturale:] lo stesso che legittimo.
[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 2, cap. 29, vol. 1, pag. 292.2: E tutto avesse questo Federigo assai figliuoli madernali e bastardi, che rimanesser dopo lui, non farà lo conto menzione se non d'uno, lo quale ebbe nome Manfredi, lo quale non fu legittimo.
[2] Doc. venez., 1309, pag. 62.2: et s'elo avegnisse che anenti lo te(n)po de questi anni dexe che se (con)ten de suso che avesse algun figlo o figla sì marenal co' natural che tuto questo che ò ordenato debia devegnir in essi, in li dicti fiioli e figle...
[3] Guido da Pisa, Fiore di Italia, a. 1337 (pis.), cap. 112, pag. 224.9: Dopo la morte di Gedeon, del quale fu generato LXX figli maternali ed uno bastardo...
[4] Bibbia (02), XIV-XV (tosc.), Gdc 11, vol. 2, pag. 578.6: [2] Ed ebbe Galaad una moglie, della quale ebbe figliuoli madernali e legittimi...