VEGETARE v.

0.1 vegeta, vegetando, vegetanti, vegetare, vigitante.

0.2 Lat. vegetare (DELI 2 s.v. vegeto).

0.3 Dante, Convivio, 1304-7: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Convivio, 1304-7; Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).

In testi mediani e merid.: Dom. Scolari, c. 1360 (perug.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 [Detto propr. delle piante e estens. degli animali e dell'uomo, con rif. a una delle tre anime della filosofia aristotelica, e in partic. al puro principio vitale comune a tutti gli esseri viventi:] crescere, svilupparsi. 1.1 Trasmettere energia vitale.

0.8 Michele Ortore 05.04.2017.

1 [Detto propr. delle piante e estens. degli animali e dell'uomo, con rif. a una delle tre anime della filosofia aristotelica, e in partic. al puro principio vitale comune a tutti gli esseri viventi:] crescere, svilupparsi.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 7, pag. 304.13: Sì come dice Aristotile nel secondo dell'Anima, «vivere è l'essere delli viventi»; e per ciò che vivere è per molti modi (sì come nelle piante vegetare, nelli animali vegetare e sentire e muovere, nelli uomini vegetare, sentire, muovere e ragionare o vero intelligere)...

[2] Dom. Scolari, c. 1360 (perug.), 197, pag. 15: Tutte le cose nascono inperfecte / e puoi perfectamente vegetando / a lor perfectione son puoi electe.

[3] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 13, 31-45, pag. 355.16: [[l'autore]] finge che si vestano quell'anime [[...]] d'uno pruno, e stiano per divina vendetta a vivificare uno pruno che è vilissimo degli altri arbori, che ànno vita vegetativa, poi che non à patito di vegetare lo corpo umano acciò che abbiano sempre tormento del peccato ch'ànno fatto.

- Sost.

[4] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 11, 1-21, pag. 250.39: le creature sono distinte in sei specie e differenzie: imperò che o sono creature che ànno solo l'essere come le pietre; o che ànno l'essere e 'l vegetare; cioè vivere, crescere e venire meno, come le piante e l'erbe...

1.1 Trasmettere energia vitale.

[1] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 16, 1-9, pag. 466.10: la nobilità de l'anima è grande, secondo la virtù che la nobilita; ma quella del corpo è piccula: imperò che non dura, se non quanto è coniunto coll'anima che lo vegeta e vivifica...