VÈRTERE v.

0.1 verte, vertente, vertesseno, vertio, vertir, vertire, vertita.

0.2 Lat. vertere (DELI 2 s.v. vertere).

0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 1.

0.4 In testi tosc.: Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.).

0.5 Si include qui anche il tipo vertire.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Modificare lo stato di qsa (una circostanza, una condizione materiale o spirituale) o di qno. 1.1 Passare da una condizione ad un'altra.

0.8 Michele Ortore 10.04.2017.

1 Modificare lo stato di qsa (una circostanza, una condizione materiale o spirituale) o di qno.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De falsis excusationibus, 24, pag. 178: Eo sont in tant angustia ke no 'l porev vertir.

[2] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 5, 19-33, pag. 137.40: la cosa data et accettata iniustamente e male si tollie, vuoi far buon lavoro; cioè della voluntà tolta e vertita iniustamente vuoli far mutamento e d'altro esercizio che non può essere iusto fatto co la voluntà iniusta.

[3] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 96.14: con modi tal, ch'io non mi maraviglio / se voi ben vi pagate del pedagio / a fa[r]mi di fratel vertir in figlio.

1.1 Passare da una condizione ad un'altra.

[1] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 298.14, pag. 192: ma, quel che ti ama sol quando ti adopra, / non seguire, ché tu perdi lo affanno, / poy çascuna spene ti verte a danno.

[2] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. III, cap. 4, pag. 609.3: L' auditore e zudese sopra le spirtuale e ciaschuno de loro, qualunque o altri de loro de ciò seranno stato rechesti e le appellatione interposte al Rectore o al suo zudese o a officiale se vertesseno o per parte de collui chi appella o de quello chi prosegue la ragione sua denançi da lo Rectore o da suoi judici...