MÙNGERE v.

0.1 mognendo, mognessi, monçando, monse, mugne, mugnemi, mugnendo, mugnere, munçe, munga, munge, mungendole, munghono, mungi, mungiate, mungiri, mungo, mungono, munse, munta, munte, munti, munto, munzie.

0.2 Lat. tardo mungere (DELI 2 s.v. mungere).

0.3 Memoriali bologn., 1279-1300, (1287): 1.

0.4 In testi tosc.: Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.); San Brendano pis., XIII/XIV; Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.).

In testi sett.: Memoriali bologn., 1279-1300, (1287); Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.).

In testi mediani e merid.:Stat. perug., 1342; Anonimo Rom., Cronica, a. 1360.

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.).

0.7 1 Spremere le mammelle di un animale lattifero. 1.1 Estens. Causare la fuoriuscita di un liquido dell'organismo umano. 1.2 Fig. Consumare, esaurire. 1.3 Fig. Rendere manchevole, privare. 1.4 Fig. Scaturire, derivare. 1.5 Pron. Fig. Mondarsi (da un peccato). 1.6 Fig. Generare. 2 Signif. incerto: leccare (?).

0.8 Aurelio Malandrino 24.09.2018.

1 Spremere le mammelle di un animale lattifero.

[1] Memoriali bologn., 1279-1300, (1287) 24.2, pag. 46: Boni som gli sparisi e gli fungi / bone som le pecore che munge.

[2] Salimbene, Framm. volg., 1282-88 (emil.), 10.2, pag. 426: Boni sun li sparici e li funci / e meio sun le pecor' a ki le munçe.

[3] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 49.20: Nimo munge pecore in questa izola...

[4] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 3, pag. 227.13: fuggite, perochè dentro Polifemo chiude le lanose pecore e le loro poppe mugne...

[5] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 3, pag. 62.3: Polifernu clusi la porta di li pecuri et incumminzauli a mungiri.

[6] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 11, pag. 380.27: Qui, intra le spine e intra le orribili abitazioni delle fiere, nutriva la figliuola delle mamme di cavalle armentali, e di latte di fiere, mugnendo le poppe loro in teneri vasi.

[7] Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.), pt. 1, 7, pag. 19.20: elo se infermà quasi a morte et la Vergene per si lo visità monçando del lacte de le sue mamele in la faça d'esso, che quasi elo se desperava...

[8] Anonimo Rom., Cronica, a. 1360, cap. 23, pag. 217.20: Convenne ca de la famiglia isse fi' allo campo alle precoia e là mognessi le pecora..

- [In contesto fig.].

[9] Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.), 24.14, pag. 52: poi dice<n> che la fede di San Pietro / vede tornare indietro, / perché cognosce c'ogni greggia vole / pastor che la conduca e che la munga...

- [Prov.].

[10] Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.), 111, pag. 300: Dur' è 'l becco a mugnere / e l' avaro a ugnere.

[11] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 33, cap. 2, par. 3, pag. 481.21: Salamone ne' Proverbj. Chi fortemente mugne, trae fuori il sangue.

1.1 Estens. Causare la fuoriuscita di un liquido dell'organismo umano.

[1] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 101-10, pag. 53.23: E mugnemi sì e con tanta forza ogni umor da dosso, che a niun carbone, a niuna pietra divenuta calcina mai nelle vostre fornaci non fu così dal vostro fuoco munto...

[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 3.87, pag. 11: E come avièn che la paura punge / l'uom talor sì, che tragge il sangue al core / e l'altre vene per lo corpo munge...

[3] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 7, terz. 5, vol. 1, pag. 75: Non fa mestier di dir, se furon punti; / dessi pensar, che da quella brigata / una gran parte fur di sangue munti.

- [In contesto fig.].

[4] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 12.135, vol. 1, pag. 206: La divina giustizia / [[...]] in etterno munge / le lagrime, che col bollor diserra...

1.1.1 Fig. [Rif. a un elemento incorporeo].

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 24.17, vol. 2, pag. 406: Qui non si vieta / di nominar ciascun, da ch'è sì munta / nostra sembianza via per la dïeta.

[2] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 1, 1.27, pag. 14: I canuti capelli innanzi al punto / Di vera senettute sono sparti / Per lo mio capo d' ogni calor munto.

1.2 Fig. Consumare, esaurire.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 24.43, vol. 1, pag. 403: La lena m'era del polmon sì munta / quand' io fui sù, ch'i' non potea più oltre...

[2] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 44, pag. 826.5: l' anima, dalla tua liberalità dalle superne sedie mandata in questi membri e a te con focoso disio appetente di ritornare, [[...]] novellamente non sanza agurio d' ottimo avvenimento è munta da sette fiamme, così quella lambenti dintorno come olmo avvinghiato da ellera.

[3] Torini, Rime, 1342/98 (fior.), [a. 1343] 21.109, pag. 385: Fugila dunque [[scil. la lussuria]], cui corta dolcezza, / ch' ognor convien la borsa e 'l corpo munga, / singular laccio è...

[4] Gl Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 24, pag. 367.28: D. dice che già esso era afanato per lo montare e che la lena li era munta, idest mancata, dal polmone...

[5] Boccaccio, Rime, a. 1375, pt. I, 27.2, pag. 28: Quando s' accese quella prima fiamma / dentro da me, che 'l cor mi munge ed arde...

1.2.1 Fig. Ridurre allo stremo delle forze.

[1] Tommaso di Giunta, Rime di corrispondenza, XIV pm. (tosc.), 1b.8, pag. 139: benché l'ira a ssuo poder vi punga, / over vi stringa et munga, / sì come innarra il testo ch'io dichiaro...

[2] Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.), L. 10, cap. 44, pag. 520.31: Conciofossecosachè a' Cartaginesi per la lunga guerra munti il primo pagare della pecunia promessa paresse malagevole...

1.3 Fig. Rendere manchevole, privare.

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 13.54, pag. 375: Gabriello, quando a la luna giunse, / che la percosse e la ferì con l'ali, / e che in tal modo, in quel punto, la punse, / che de la luce, ch'avea tanto viva, / essa aombrata, come or par, la munse.

[2] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 249.28, pag. 296: Di senno munti / e giovenetti sono...

1.3.1 Fig. Privare di denaro o di un bene.

[1] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 32, pag. 772.25: l' uno con tagliente unghione ha laniato il misero popolo, l' altro con lusinghevole lingua leccando l' ha munto di sangue.

[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 26.21, pag. 75: Più e più volte Asdrubale compunse; / prese Mago, di ch'io feci gran festa, / e la nuova Cartago strusse e munse.

[3] Chiose falso Boccaccio, Purg., 1375 (fior.), c. 32, pag. 512.26: Per questo giughante intendi i re di Francia, i quali ànno sottoposto a lloro per lunghi tempi i prelati di santa chiesa ed eglino la premono e munghono di ciò che può fare.

1.3.1.1 Fig. Ottenere mediante gravami iniqui ed eccessivi.

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XII (ii), par. 32, pag. 601.26: le quali sustanzie sono i beni de' subditi, de' quali si mungono e traggono gli stipendi, de' quali i soldati in loro disfacimento e oppressione sono nutriti e sostenuti.

1.4 Fig. Scaturire, derivare.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 21.87, vol. 3, pag. 351: Luce divina sopra me s'appunta, / penetrando per questa in ch'io m'inventro, / la cui virtù, col mio veder congiunta, / mi leva sopra me tanto, ch'i' veggio / la somma essenza de la quale è munta.

1.5 Pron. Fig. Mondarsi (da un peccato).

[1] A. Pucci, Rime (ed. Corsi), a. 1388 (fior.), 45.47, pag. 865: Dio ci dimostra l'arme sua da lunga / a ciò che, prima che lo cor ci punga, / generalmente ciaschedun si munga / di peccato.

1.6 Fig. Generare. || Prob. solo per la rima difficile.

[1] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 204.87, pag. 239: Lasciò la sua cugina [[scil. Re Carlo]], che congiunse, / gravida, e, venendo il dì del parto, / di lei una figliuola al mondo munse.

2 Signif. incerto: leccare (?). || Prob. solo per la rima difficile.

[1] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 7, ott. 115.3, pag. 491: tale a veder qual tra giovenchi giunge / non armati di corna il fier leone / libico, e affamato i denti munge / con la sua lingua e aguzza l' unghione, / e col capo alto, quale innanzi punge...