SCHIARARE v.

0.1 eschiarato, esclara, exsclarae, ischiara, ischiaran, ischiarando, ischiarano, ischiarare, ischiarasi, ischiarata, ischiarateci, ischiareremo, ischiari, schiara, schiarai, schiarando, schiarano, schiarar, schiarare, schiararono, schiarasse, schiarata, schiarati, schiarato, schiarava, schiarerai, schiari, schiarò, schyarando, schyarato, sciaratelo, sclara, sclarare, sqkara, squara.

0.2 Da chiaro 1.

0.3 Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.): 2.5 [6].

0.4 In testi tosc.: Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.); Lett. lucch., 1297 (2); Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); a Lucidario pis., XIII ex.; Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.); Zucchero, Santà , 1310 (fior.).

In testi sett.:Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Elucidario, XIV in. (mil.); <Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.)>; Serapiom volg., p. 1390 (padov.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.); Bosone da Gubbio, Spir. Santo, p. 1345 (eugub.); Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

N L'att. in Jacopo della Lana è cit. dantesca.

0.5 Locuz. e fras. allo schiarare 1.1.1.

0.7 1 [Rif. all'atmosfera, al cielo:] diventare luminoso (per il sorgere del sole); diventare terso (dopo un temporale). 1.1 Impers. Fare giorno. 1.2 [Rif. a una parte della luna durante un'eclissi:] diventare luminoso. 1.3 Pron. [Nel Paradiso dantesco, rif. a un'anima beata:] acquistare luce (intesa come grazia divina). 1.4 Rendere luminoso (in contesto metaf.). 1.5 Fig. Atteggiare (il volto) in un'espressione serena e lieta. 1.6 Fig. Dare lucidità alla mente, all'intelletto. 2 Fig. Liberare da ciò che turba la chiarezza. [In partic.:] liberare l'animo da uno stato di turbamento; togliere da un dubbio. 2.1 [Rif. a un liquido, in partic. l'acqua:] rendere limpido. Intrans. Diventare limpido (per il venire meno di impurità). 2.2 Estens. Fig. [Detto della voce:] rendere più limpido e puro. 2.3 Rendere più nitida (la vista) (anche in contesto fig.). 2.4 Pron. Fig. [Rif. a un suono:] diventare distintamente udibile. 2.5 Fig. Chiarire (una questione, nell'es. di natura economica); risolvere (un dubbio); spiegare (un discorso), rendere intelligibile (un testo, un concetto oscuro). 2.6 Fig. Rendere noto. 2.7 Fig. Mondare (dal vizio del peccato). Anche pron.2.8 Fig. Disperdere qsa in un largo spazio, facendone venir meno la consistenza; lo stesso che diradare (le nuvole).

0.8 Aurelio Malandrino 26.06.2018.

1 [Rif. all'atmosfera, al cielo:] diventare luminoso (per il sorgere del sole); diventare terso (dopo un temporale).

[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), son. 96.10, pag. 318: quando piog[g]ia e 'l tempo è nuvoloso, / in poca d'ora veg[g]iolo schiarare...

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 5, cap. 12, pag. 168.18: Parlando in cotal maniera, lo vento cascò, lo giorno schiarò...

[3] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 4, pag. 238.21: la reina vide ischiarare la luce e andare di sulla rôcca il navilio...

[4] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 11, cap. 59, vol. 2, pag. 591.6: ischiarando il giorno, la gente cominciò ad andare al Prato...

[5] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 21, pag. 194.6: Essendo schyarato lo iuorno, Hector appe scaltritamente ordenate le schere de li Troyani...

1.1 Impers. Fare giorno.

[1] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 4, cap. 39, vol. 1, pag. 415.35: Tempanio dubitando che non gli fosse fatto agguato, si tenne tutto cheto tanto ch'egli schiarò. || Cfr. Liv., IV, 39, 8: «Tempanius metu insidiarum suos ad lucem tenuit».

1.1.1 Locuz. avv. Allo schiarare: all'alba.

[1] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 9, cap. 36, vol. 2, pag. 345.7: La mattina allo schiarare, [già tenendone il sommo], egli guardò dalle montagne Ciminie... || Cfr. Liv., IX, 36, 11: «Postero die luce prima iuga Ciminii montis tenebat...».

1.2 [Rif. a una parte della luna durante un'eclissi:] diventare luminoso.

[1] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 21, par. 7, vol. 2, pag. 93.12: [[La luna]] si ascuntra sucta lu suli et trasi sucta lu corpu di lu suli per punenti primo, et sic obscura la parti di lu suli ponentina primo, et sclara killa midesmi parti ponentina primo.

1.3 Pron. [Nel Paradiso dantesco, rif. a un'anima beata:] acquistare luce (intesa come grazia divina).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 21.91, vol. 3, pag. 351: quell' alma nel ciel che più si schiara, / quel serafin che 'n Dio più l'occhio ha fisso...

[2] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 21, 91-105, pag. 595.10: quella anima, nel Ciel; cioè essente nel cielo, che più si schiara; cioè la quale più diventa chiara, cioè che più riceve lo raggio della grazia d'Iddio...

1.4Rendere luminoso (in contesto metaf.).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 26.26, vol. 1, pag. 439: nel tempo che colui che 'l mondo schiara / la faccia sua a noi tien meno ascosa...

1.5 Fig. Atteggiare (il volto) in un'espressione serena e lieta.

[1] Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), Sal 30, vol. 5, pag. 223.14: [17] Schiara la tua faccia sopra il tuo servo... || Cfr. Sal 31.17: «illustra faciem tuam super servum tuum».

1.6 Fig. Dare lucidità alla mente, all'intelletto.

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 38.123, pag. 106: dator di scienza e di vertù, fortezza / vit'e bellor del mondo e lume, al quale / parva valenza sole hav'e chiarezza, / che dentro alluman cori e i fan fruttare, / accendon caritate, / ischiaran veritate...

[2] <Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.)>, c. 28, 79-87, pag. 628, col. 1.3: le parole de Beatrixe schiararono l'intelletto dell'A...

2 Fig. Liberare da ciò che turba la chiarezza. [In partic.:] liberare l'animo da uno stato di turbamento; togliere da un dubbio.

[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 24.30, pag. 90: Va', mia canzone, al sag[g]io / [[...]] / dilli ch'io son turbato, / perché, di valor sag[g]io, / di me intenda il contraro, / ischiari 'l mio turbato...

[2] a Lucidario pis., XIII ex., L. 3, quaest. 12, pag. 103.26: Molto est la mente mia ischiarata di tucto et ciò che tu m'ài dicto ma ancora vorrei sapere de la mala fine delli omini.

[3] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 9, pag. 246.12: igi domandano aiuto per sclarare l'anemo loro de le ofexe chi ànon recevute da gi loro inimici...

2.1 [Rif. a un liquido, in partic. l'acqua:] rendere limpido. Intrans. Diventare limpido (per il venire meno di impurità).

[1] Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.), 9.97, pag. 516: siccomo l'acqua ke turbore sente / e nne la rena sclara mantenente, / devèn pulita.

[2] Novellino, p. 1315 (fior.), 46, pag. 229.9: l'acqua si turbò e l'ombra sparìo, ond'elli [[scil. Narciso]] incominciò a piangere sopra la fonte; e, l'acqua schiarando, vide l'ombra che piangea in sembiante sì com'egli.

[3] <a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.)>, L. 1, cap. 4, vol. 1, pag. 96.8: sopra l'acque grosse e brutte sono da usare gli agli: e una di quelle cose che le schiarano, si è l'allume jameni.

2.1.1 Far diventare limpido e fluido (il sangue).

[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 2, cap. 5, pag. 129.31: tutte cose che schiarano il sangue fanno buono colore...

2.2 Estens. Fig. [Detto della voce:] rendere più limpido e puro.

[1] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Bestiario, cap. 2, pag. 410.8: la carne de l'àrena [[...]] schiara la vose e ingrassa el corpo...

2.3 Rendere più nitida (la vista) (anche in contesto fig.).

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 18, pag. 110.3: Calandra è un uccello tutto bianco, e 'l suo polmone schiara gli occhi a chi gli ha turbati.

[2] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 1, 85-99, pag. 26.14: la grazia illuminante che discende di cielo [[...]] schiara li occhi abballiati di nebbia...

2.4 Pron. Fig. [Rif. a un suono:] diventare distintamente udibile.

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 2, pag. 180.25: le mura con diverso pianto si mescolano: ischiarasi il suono de l'armi... || Cfr. Verg., Aen., II, 300: «clarescunt sonitus armorumque».

2.5 Fig. Chiarire (una questione, nell'es. di natura economica); risolvere (un dubbio); spiegare (un discorso), rendere intelligibile (un testo, un concetto oscuro).

[1] Lett. lucch., 1297 (2), pag. 62.32: dr. cho(n)t(anti) sapemo che no(n) ànno p(er) noi ma(n)dare p(er)ché noi ci nde possiamo allarghare, ma almeno assettremo (e) ischiareremo quello chointo.

[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 52, pag. 268.11: Questo dubbio è da schiarare e da disputare...

[3] Elucidario, XIV in. (mil.), Prologo, pag. 87.12: Lo titolo de questo libro ha nome Elucidario perzò ke molte obscuri questione son per luy iluminae e exsclar[a]e.

[4] Bosone da Gubbio, Spir. Santo, p. 1345 (eugub.), 91, pag. 118: Poscia ch'ebe eschiarato suo sermone / el Papa tenne un altro concestoro...

- [Prov.].

[5] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 1, par. 109, comp. 17c.5, pag. 86: Inmensa - voluntate schiara oscuro.

- Pron. Rivelarsi.

[6] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 323, pag. 537: Le caus<e> qe vol despresia, li ogli plance e l<o> cor ride, / ni lo ler[o] pensero no s' esclara né aside...

2.6 Fig. Rendere noto.

[1] Trattato di virtù morali, XIII/XIV (tosc.), cap. 1, pag. 20.9: Appresso di loro andavano altri buoni chierici, onde li nomi saranno schiarati in questo libro.

2.7 Fig. Mondare (dal vizio del peccato). Anche pron.

[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 25, pag. 300.26: bel dolcie amico, partite bene d'ogn' altra intensione lo vizo del'alma vostra, ingiegnio vostro, quanto potete, sciaratelo nel divin lume...

[2] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 32, pag. 240.6: Non però ogni dolore, ma lo dolore che viene da quel sangue di Cristo, ché l'altro dolore del mondo maggiormente intenebra l'anime et conducele in impatientia, sì che non ischiara ma oscura.

2.8 Fig. Disperdere in un largo spazio, facendone venir meno la consistenza; lo stesso che diradare (le nuvole).

[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 48.13, pag. 168: Sì come il sol che schiara ogni nebiore, / quando li rag[g]i manda di sua spera...

[u.r. 09.06.2022; doc. parzialm. aggiorn.]