VÈCCHIO (1) agg./s.m.

0.1 veccha, vecchi, vecchi', vecchia, vecchie, vecchii, vecchij, vecchio, vecchissima, vecchissime, vecchissimo, vecchiu, veccho, vecchu, vecci, vecha, veche, vechi, vechia, vechie, vechio, vechissima, vechissimi, vechissimu, vechlia, vecho, vechu, vechy, vechyo, veci, veckio, vecl, vecl', vecli, vecllo, veclo, vege, vegi, vegia, vegio, vegla, vegle, vegli, veglo, vegy, vegyo, vei, veia, veie, veii, veio, vejo, veki, vekia, vekio, vekkia, vekkio, vequia, vequie, vequio, vetchio, vetgio, veya, veye, veyi, veyo, vichi, vichio, vichissimu, viecchi, viecchio, viechy, viechyo, vieclo, vieglo, vieglio, viejo, vigi.

0.2 Lat. parlato veclus (DELI 2 s.v. vecchio).

0.3 Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.): 1.

0.4 In testi tosc.: Doc. fior., 1211; Doc. montier., 1219; Doc. sang., 1235; Doc. pist., 1240-50; Doc. mug., XIII m.; Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.); Lett. sen., 1262; Doc. pis., 1264 (2); Doc. prat., 1275; Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Lett. lucch., 1297 (2); Stat. volt., 1336; Stat. montepulc., 1333-37;Stat. cort., a. 1345; Stat. ssep., 1364-98.

In testi sett.:Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.); Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Parafr. Decalogo, XIII m. (?) (bergam.); Disticha Catonis venez. (ed. Mascherpa), XIII t.q.; Caducità , XIII (ver.);Poes. an. bologn., a. 1301; Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.);Elucidario, XIV in. (mil.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Doc. venez., 1311 (6); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Doc. moden., 1347; Doc. imol., 1362; Stat. ver., 1366 (2); Doc. padov., 1368 (2); Codice dei beccai, 1385 (ferr.).

In testi mediani e merid.:Doc. castell., 1261-72; Poes. an. urbin., XIII; Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); St. de Troia e de Roma Amb., XIII u.q. (rom.); Regimen Sanitatis, XIII/XIV (napol.); Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.); Bosone da Gubbio, Capit., c. 1328 (eugub.); Stat. assis., 1329; Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Stat. perug., 1342; Stat. viterb., c. 1345; Doc. orviet., 1339-68, [1368];Stat. eugub., Aggiunte 1368-a. 1378 (2); Stat. Montecassino, XIV (luc.); f Apologhi reat., XIV; Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Stat. palerm., 1341.

0.5 Per vecchio testamento > testamento.

Locuz. e fras. da vecchio 1.4; di vecchio 2.1; fare vecchio 1.6, 1.6.1; farsi vecchio 1.6; non vecchio 1.5; vecchio dalla montagna 2.2; vecchio della montagna 2.2.

0.7 1 [Rif. a persone:] di età avanzata. 1.1 [Usato come appellativo]. 1.2 Che rivela i segni dell'età avanzata (rif. in partic. a una parte del corpo). 1.3 Relativo alla vecchiaia. 1.4 Locuz. avv. Da vecchio: in età avanzata. 1.5 Locuz. agg. Non vecchio: giovane. 1.6 Locuz. verb. Fare / farsi vecchio: lo stesso che invecchiare. 1.7 Fig. Lento all'azione (come una persona di età avanzata). 2 Sost. Uomo entrato nel periodo conclusivo della vita, che segue l'età adulta. 2.1 Locuz. agg. Di vecchio: caratteristico, proprio di una persona di età avanzata. Estens. Assennato, saggio. 2.2 Locuz. nom. Vecchio dalla / della montagna: denominazione del capo della setta orientale dei cosiddetti "assassini", citato da Marco Polo. 3 Che appartiene, che risale al passato (gen. remoto); relativo al passato; avvenuto, vissuto o esistito nel passato. 3.1 [Perlopiù in opp. a nuovo, rif. a chi esercitava una mansione in passato (in partic. una carica politica o un ufficio pubblico), prima di essere sostituito]. 3.2 [Rif. a un documento contabile:] relativo a un det. periodo di tempo nel passato e non più suscettibile di modifiche. 3.3 [Relig.] [In combinazione con testamento, con rif. alla prima parte della Bibbia]. 3.4 [Rif. alla legge di Mosè]. 3.5 [Rif. alla prima parte del Digesto]. 3.6 Estens. Anacronistico, sorpassato. 3.7 Fig. Che precede un rinnovamento (rif. a una situazione, una vita o una persona). 4 Che dura da lungotempo; che esiste da molto tempo; che è stato fatto o prodotto nel passato (anche con valore relativo). 4.1 [Come parte di una denominazione topon.]. 4.2 [Rif. a un alimento:] che risale a un tempo precedente; conservato da tempo; [in partic., di un prodotto della terra:] che proviene dal raccolto precedente. 4.3 [Med.] [Rif. a una malattia:] cronicizzato. 4.4 [Rif. a un oggetto, in partic. un indumento:] in uso da molto tempo e per estens. logoro, consumato. 4.5 [Rif. a una persona:] che persiste in una condizione da molto tempo. 4.6 [Rif. a Satana]. 4.7 [Con sogg. astratto, rif. a sentimenti o atteggiamenti:] radicato in modo da essere difficilmente eliminabile o modificabile. 4.8 [Numism.] [In composizione, nel nome di una moneta].

0.8 Aurelio Malandrino 17.01.2019.

1 [Rif. a persone:] di età avanzata.

[1] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 552, pag. 619: Enfin q'eu fui çovencel et enfanto, / fin questo dì, q'eu son veio e ferranto...

[2] Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.), 1.13, pag. 886: Povero e ric[c]o e disasciato / sono, e fermo e malato, / giovane e vec[c]hio, ed agravato...

[3] Disticha Catonis venez. (ed. Mascherpa), XIII t.q., L. 4, dist. 18, pag. 28.27: Se tu seras savio en l'anemo, No voras scergnir La vetraneça, Enperçoké çascun qe sè veglo Sen de fantuli' Sì è en ello.

[4] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 162.12: Neuno è sì vecchio che non si creda di potere vivere un anno.

[5] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 4 bis, pag. 199.24: e tale morto, e tale vivo; e tale vecchio, e tale citolo; e tale inudo, e tale vestito...

[6] Caducità , XIII (ver.), 134, pag. 659: E così ne sta' [tu] seguro e franco / altresì ben s' tu ei veclo cum' fanto, / k'en questo mundo tu no pòi aver tanto...

[7] Poes. an. urbin., XIII, 21.89, pag. 585: Non vollo plu dire, ke mmo è superclo, / vedereme vollo sempre al mio speclo / mentr'unqua so' vivo, iuvene e veclo, / e spesso recurrare al mio confessore.

[8] St. de Troia e de Roma Amb., XIII u.q. (rom.), pag. 259.15: Io ià so vieclo et aio facte grande vactalgie per lo mundo e modo quasi vicquo so da çitelli!

[9] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 190.6: Questo Philippo più vetchio in tanto era confirmado in la fe' de Cristo...

[10] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. II, pag. 300.12: Quelle tolgono via i danni degl'anni con li lisci e mondezze, e con istudio fanno ch'elle non paiono vecchie...

[11] <Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.)>, c. 26, 85-111, pag. 632, col. 1.24: Dixe ch'ello e i compagni erano zà vecchi quando ensino del detto mare de Lione...

[12] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 1201, pag. 389, col. 2: lu quale vive et regna / in gloria sempiterna, / oy uno homo mortale / che è factu ad temporale; / ogi ene jovene et sano / et crai è vecchio et vetrano.

[13] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 5, pag. 94.12: lu plui vechu nakeri ki era in killi navi incumminzau a pparlari ad Eneas et dissi...

[14] Fr. di Giov., Ricord., 1342-48 (fior.), pag. 143.10: ci vene il Leghato in Firençe, cioè il Chardinale del Papa chol chapello rosso, ed era uno uomo vecc[h]io di bene lx anni...

[15] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 284.33: hic senex, l'uomo vecchio.

[16] Doc. pist., c. 1360, pag. 8.29: Maestro Francesco vecchio, poeta e doctore e ora canciellieri di Pisa, no verrebbe se lo comune li desse fior.

[17] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 814, pag. 185: Quilli che non aveano mollie, se la pilliaro, / Et le femene vidue si se remaritaro; / Joveni, vechie et citole per quisto modo andaro.

[18] Doc. padov., 1368 (2), pag. 22.20: it(em) una gonella da femena vechia...

[19] Francesco da Buti, Inf., 1385/94 (pis.>fior.), c. 27, 67-84, pag. 699.13: così dovrebbe fare l'uomo vecchio, che è giunto al porto della vita umana: calar le vele non è altro, se non porre giù la speranza di più vivere...

[20] Lucidario ver., XIV, L. 2, quaest. 84, pag. 153.2: li vecli homini àno lo seno molto scuro...

[21] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 36, pag. 297.11: lo quale re Lycomede era figliolo de lo re Acasto, proavo de lo decto Pirro, che veveva ancora avengadio che fosse multo veccho.

- Fig.

[22] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 15, vol. 3, pag. 216.6: Poscia viene lo vecchio verno, da temere, con tremante passo...

- [Rif. a un animale, anche mitico].

[23] Parafr. Decalogo, XIII m. (?) (bergam.), 102, pag. 422: Quand la zigonia è vegia e no po volare, / la zigonia zoven se la met a covare...

[24] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 11, pag. 101.5: Isparvier vecchio ingenera isparviere bruno con minute tacche, e occhi coloriti, e sono migliori e di lunga vita.

[25] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 3, pag. 146.24: Charne di colonbo sì è chalda e secha, e spezialmente quella de' cholonbi vechi ch'àno la charne vechia e dura...

[26] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 19, pag. 284.13: li serpenti vecchi possono sostenere lo digiuno più che niuno altro animale che sia...

[27] Chiose falso Boccaccio, Inf., 1375 (fior.), c. 24, pag. 187.18: [[La fenicie]] mai non è se none una al mondo e vive bene cinqueciento o seciento anni e quando è sì vecchia, che non possa più vivere...

[28] f Apologhi reat., XIV, 8.4, pag. 672: Vinne un tiempo ch'era infermato [[scil. il leone]] / et era molto vecchio et abassato. || Corpus OVI.

- [Rif. a un vegetale o a una parte di esso].

[29] Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.), pag. 11.8: Messere, disse la 'nperadricie, ora è il vecchio pino tutto tagliato...

[30] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 2, pag. 182.17: appresso del quale era uno alloro vecchissimo, dove Ecuba colli figliuoli tenea abracciate le statove del tempio...

[31] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 33, pag. 303.32: egli vide un picciolo monticello levato sopra il piano, nel quale uno altissimo e vecchio cerreto era.

[32] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 10, cap. 10, pag. 240.8: se 'l prato vecchio è muschioso, radasene il muschio, e seminisi del fieno in quel luogo raso.

1.1 [Usato come appellativo].

[1] Cronica fior., p. 1303, pag. 117.30: nel MCCX ani, morio il grande e valente huomo messer lo conte Guido Vecchio di conti Guidi...

[2] <Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.)>, c. 16, pag. 299.9: Il Conte Guido vecchio fue figliuolo di Guido Conte...

[3] Filippo Villani, Cronica, p. 1363 (fior.), cap. 67, pag. 672.18: elli n'andò dov'era messer Malatesta vecchio e messer Malatesta giovane...

[4] Doc. ver., 1385 (3), pag. 436.10: Lucia e Iacomo <freegi> fiioli d(e) madona Thomea [[...]] p(ro)dusso una carta che al tempo d(e) mes(er) Alb(er)to vechio questa peza d(e) te(r)ra ensembramentre...

[5] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 25, S. Vincenzo, vol. 1, pag. 236.15: Prudenzio [che risplendette al tempo di Teodosio il vecchio, ne gli anni Domini CCCLXXXVII] dice che gli rispuose in questo modo...

1.2 Che rivela i segni dell'età avanzata (rif. in partic. a una parte del corpo).

[1] Meo Abbracc., Lett. in prosa, a. 1294 (pist.>pis.), 33, pag. 384.5: 'Gioventute forte m'asaglie', dico: 'Difendi con ragion vecchia ch'ài...

[2] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 7, pag. 316.1: Queste cose così commosse in casa di Latino, Aletto la crudele faccia e' furiosi membri si spoglia e trasformasi in vecchio viso...

[3] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 7, cap. 22, vol. 2, pag. 181.14: tanto erano inviliti e vinti della lunga guerra (sì com'egli avviene a' corpi vecchi che indeboliscono e fallano per vecchiezza)...

[4] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1330 (pis.), L. 2, cap. 3, pag. 67.14: vedendo li predetti monaci che sotto lui non era lecito di fare cosa illecita, e non potendo senza dolore lasciare la mala usanza di prima, e dura cosa parendo loro che in mente vecchia erano costretti di pensare cose nuove...

[5] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 7, vol. 2, pag. 86.7: Lo vecchio collo del quale poi ch'ella ebbe forato, e macchiò lo ferro con poco sangue...

[6] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 201.21: Se 'l vostro cuore non è vecchio, la persona nell'abito suo giovane si mostra...

[7] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 230, pag. 265.22: l'uomo diventa gaio, sapiate che ciò è per lo vecchio sangue, ch'egli arecò con seco del corpo della madre.

1.3 Relativo alla vecchiaia.

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. I (ii), par. 107, pag. 77.25: con false dimostrazioni suadendogli che questa castità, questo proponimento riserbi agli anni vecchi e non voglia ora perdere quello che mai non dee potere recuperare.

1.3.1 [Rif. all'età:] avanzato.

[1] f Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.), 30, pag. 16.5: Vale maggiormente ad ogne vitio di petto e di capo per frigilitade, e speçialmente a coloro ke sono nella tade vecchia. || Corpus OVI.

[2] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 6, cap. 8.30, pag. 228: tale à vecchia etate e giovan chuore, / E tal contrario stato...

[3] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 12, pag. 682.20: Chirone fu uno greco, maestro di sonare stormenti, e fue maestro in vecchia etade d' Achille.

1.4 Locuz. avv. Da vecchio: in età avanzata.

[1] Novellino, p. 1315 (fior.), 52, pag. 240.4: Giudicaro che 'l cavaliere, cui elli avea servito da giovane, il pascesse da vecchio.

[2] Novelle Panciatich., XIV m. (fior.), 150, pag. 185.18: da che l' avea servito dacch' era giovane, ch' elli il pasciesse da vecchio, infino a tanto ch' elli vivesse.

[3] Paolo da Certaldo, XIV sm. (tosc.), cap. 380, pag. 252.4: E l'uomo che viene in tempo, ragionevolemente de' gli mancare la forza e 'l vedere; e simile s'intende de l'altre virtù che sono ne l'uomo da giovane più assai che da vecchio.

1.5 Locuz. agg. Non vecchio: giovane.

[1] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 8, cap. 2.74, pag. 256: Provede la ragione intorno a questo, / Sì della vecchia, et sì della non vecchia.

1.6 Locuz. verb. Fare / farsi vecchio: lo stesso che invecchiare.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 21, pag. 261.14: o Maximiano, che mi comandi che di fanciullo io mi faccia vecchio...

[2] Ceffi, Pistole di Ovidio Nasone, c. 1325 (fior.), ep. I [Penelope a Ulisse], pag. 422.6: io medesima, ch'era fanciulla quando tu ti partisti, quantunque tu torni, oggimai tosto parròe facta vecchia.

[3] Vang. venez., XIV pm., Giov., cap. 21, pag. 381.19: quando tu serè' fato veglo, tu te destenderè' le toe mane...

[4] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 233, pag. 245.4: Seando etiandio fato veio, ello la uxava, p(er)ché el no trovava erba che el faese così dormire.

1.6.1 Locuz. verb. Fare vecchio: fare apparire simile a un vecchio.

[1] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 16, cap. 20.80, pag. 379: ancor dello strisciar lo volto, / Over le mani o 'l collo: / Ché tutte queste son cose nocive, / E fanno vecchia te più tosto in vista.

1.7 Fig. Lento all'azione (come una persona di età avanzata).

[1] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 53.12, pag. 72: Che s'aspetti non so, né che s'agogni, / Italia, che suoi guai non par che senta: / vecchia, otïosa et lenta, / dormirà sempre, et non fia chi la svegli?

2 Sost. Uomo entrato nel periodo conclusivo della vita, che segue l'età adulta.

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 611, pag. 549: eu tegno per fole lo çoven e lo veio / qe mai se çonze ad esse ni cre' lo so conseio.

[2] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 21, pag. 87.19: Et imperciò ti dissi: che devevi chieder consiglio a' vecchi; perciò che santo Job disse...

[3] Albertano volg., 1275 (fior.), L. II, cap. 18, pag. 125.6: quello medesimo disse che «li vecchi medesimi p(er) li co(n)silli apprendono la sapie(n)ça».

[4] Poes. an. bologn., a. 1301, 27, pag. 32, col. 2: Lo mal dì e 'l mal ano li dia Deo / a quel çeloso, vecchio, chan, çudeo!

[5] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), pag. 169.24: E ben la vendegò, ché zaschun mascl, da vecl fina al fant, ele i oncise tut senza alcuna remission...

[6] Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.), 447, pag. 34: li Iudey te esciero, li vecchi e li garzuni.

[7] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 38.113, pag. 238: Li barestrei son tar e tanti, / che, vegi, mezan e fánti, / som de ferir sì acesmai...

[8] Bosone da Gubbio, Capit., c. 1328 (eugub.), 163, pag. 383: E 'l vecchio ch' era dietro a tutti loro / fu Moysè...

[9] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 3, vol. 1, pag. 133.9: pur solo Penteo, vituperatore dell'iddiei, dispregia costui, e schernisce le provedute parole del vecchio...

[10] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. II, cap. 3, pag. 661.17: reverenzia mostrare per atto a' compagni, ai prelati, a' vecchi, ai sacerdoti...

[11] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De lo bono cu(n)segio, vol. 1, pag. 186.17: insegna la Scriptura de avey co(n)segio co(m) li vegi e no co(m) li zovem...

[12] Legg. s. Maria Egiz., 1384 (pav.), 216, pag. 8: tuta la terra se 'n travaglia, / ogni homo che andar poeva / çoveni e vegy ge coreva, / et tuti cum bon guarnimenti.

2.1 Locuz. agg. Di vecchio: caratteristico, proprio di una persona di età avanzata. Estens. Assennato, saggio.

[1] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 71, S. Pancrazio, vol. 2, pag. 662.4: Se io sono fanciullo del corpo, impertanto sì abbo cuore di vecchio...

2.2 Locuz. nom. Vecchio dalla / della montagna: denominazione del capo della setta orientale dei cosiddetti "assassini", citato da Marco Polo.

[1] Framm. Milione, XIV pm. (emil.), 5, pag. 505.17: Mulete è una contrada là oe solea per li tenpi pasadi habitare lo Vechiodala Montagna.

[2] Itinerarium volg., XIV sm. (tosc. occ.), cap. 47, pag. 174.26: I[n] questa contrada si dicea ch'era uno che si chiamava il Vecchiodella Montagna.

3 Che appartiene, che risale al passato (gen. remoto); relativo al passato; avvenuto, vissuto o esistito nel passato.

[1] Doc. sang., 1235, pag. 78.29: Uguicione balitore de Raciano dide a Ricoma(n)no chamarli[n]go xxx s. (e) vii d. dela presa ve<gi>ch[i]a.

[2] Doc. pist., 1240-50, framm. 2, pag. 62.9: It(em) mi de dare Genovese s. ... e dr. iij p(er) iiii rasioni veche.

[3] Lett. sen., 1262, pag. 288.29: (E)d avene letare nuove choi loro sugieli, (e)d àle s(er) Buonadota a tenere, [[...]] (e) le letare vechie sì à a tenere Andrea Ispinegli p(er) li Picholuomini.

[4] Doc. sen., 1279, pag. 296.1: Queste sono le dete vechie che fuoro dela ragione d'A[n]drea Cristofani.

[5] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 41, pag. 72.27: Quella s'apella la Fede Giudea; e però è così vecchia e canuta, perch'è antichissima fede...

[6] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 87.35, pag. 349: Tutti gli atti vecchi e novi en un nichil so fondate: / so formati senza forma, no ò termen né quantitate...

[7] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 35, pag. 58.16: per li quali vecchi peccati conviene che homo prenda battismo; che se battismo non fusse, per quelli vecchi peccati saremmo tutti dannati.

[8] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 3, cap. 9, pag. 116.5: Vennevi quelli d'Asia e di Troia la vecchia: elli vi venne di Damasco...

[9] Libro Gallerani di Parigi, 1306-1308 (sen.), pag. 148.14: Somma, fatto contio, die dare 8 s. par. buona moneta ala Sa· Martino tre C sette e fecene detto Bertaldo solo uno Guardia di Castelletto e ebbe la lettera vecchia.

[10] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 3, cap. 232, vol. 2, pag. 102.34: statuto et ordinato è, che l'officio de li signori de le vie et lo loro officio sia rotto et casso et più ne la città di Siena non debbia essere, secondo la forma de' vecchi capitoli del costoduto di Siena.

[11] Doc. venez., 1315 (02), pag. 130.11: s(uma) tuto quello ch'io me atrovo in Venesia in la savonaria et in tute chose ch'io crede che sia segure chontando lb. CXXXIJ d'inprestedi vechi e novi ch'io faço valer lb. C a dr. a gross...

[12] Doc. sang., 1316, pag. 145.20: poi ci scrivesti che ellino intendevano la triegua vechia, quelli pacti che poi dimandarono sopra la vechia triegua...

[13] Stat. pis./sard., a. 1327, L. 3, cap. 31, pag. 165.22: Ordiniamo che li libri vechi, cioè quelli che sono facti i(n) del'anno passato et d'altri anni, debbiano torna[re] a colui che (con)par(r)à li libri...

[14] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 16.3: I vestiri diventarono velli, le braccia gambe; e fue fatto lupo, e osserva l'orma della vecchia forma...

[15] Libro dell'Asse sesto, 1335-46 (fior.), [1335], pag. 1.29: MCCCXXXV in kalen luglo Giotto de' Peruzzi e compangni di vecchia compagnia che cominciòe in kalen luglio 1331 e finìe in kalen luglio 1335...

[16] Stat. palerm., 1341, pag. 35.2: ki nulla fimmina di ki condiccioni si sia, [[...]] digia purtari curuna, frigi oy zacharelli di oru, [[...]] si non killu iornu sulamenti ki si spusanu, tantu di li facti quantu di li novi, zo esti nì novi nì vechi, sutta pena di...

[17] Stat. perug., 1342, L. 1, vol. 1, pag. 13.21: êllo presente volume non escripte, ei quagle se retrovavano e scripte erano êllo volume vecchio degle statute del comuno e del popolo de la citade de Peroscia...

[18] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 5, pag. 544.3: Li officij di çudisi de la corte generale de la Marcha e le jurisdicione loro distinguemmo in questo modo, seguendo in questa parte lo costume usato e le vecchie constitutione.

[19] Chiose falso Boccaccio, Inf., 1375 (fior.), c. 15, pag. 126.27: dicie ser Brunetto a Dante che none stia tra lloro, che vecchia fama gli chiama ciechi, cioè ingrati e sconoscienti circha a' valenti huomini e savi e buoni.

[20] Stat. ver., 1380, pag. 398.21: che i diti capot(anii) faça a tuta soa possa che i diti co(mun)i soi atenda i termeni che ge se(r)rà dè di rexidii vechi, i qual termeni fia dè p(er) li factori in scripto ai diti capotanii...

[21] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 459, pag. 464.5: quando v'àe candelle vermiglie, e ispartite e intagliate di vecchie intagliature, quelli è lo signore de' diaspri.

[22] Codice dei beccai, 1385 (ferr.), Statuti, pag. 236.24: de la università inanci dicta pregi congrui e suplicaxon avemo amesso, sì che iriti e cassi sia abiudi ugni e singuli altri vechi ordenamenti e capituli de la dicta scola...

[23] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/94 (pis.>fior.), c. 15, 55-78, pag. 414.4: Vecchiafama; cioè antica...

3.1 [Perlopiù in opp. a nuovo, rif. a chi esercitava una mansione in passato (in partic. una carica politica o un ufficio pubblico), prima di essere sostituito].

[1] Doc. montier., 1219, pag. 47.19: It. li vechi co(n)suli e -l nuovi siano tenuti di far fare queste seram(en)ta a tuti l' omini di Montieli...

[2] Stat. fior., a. 1284, II, par. 1, pag. 44.1: Che' capitani vecchi col frate eleggano dela Compagnia XIJ buoni huomini...

[3] Stat. prat., 1295, pag. 446.29: E -l rectore vecchio co' suoi consillieri, otto dì dinançi all' uscita del loro uficio, debbia fare chiamare lo rectore nuovo...

[4] Stat. sen., 1298, dist. 1, cap. 28, pag. 159.2: i consoli nuovi sieno tenuti d'aeléggiare IIJ buoni uomini e leali della Arte, uno per terzo, i quali debbiano ricévare ragione dai consoli e dal camarlengo vecchi del loro officio...

[5] Stat. pist., 1313, cap. 6, pag. 184.1: E ke siano tenuti li ditti vecchi operari di rendere ragione a' nuovi operari...

[6] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 5, cap. 9, vol. 2, pag. 14.31: per comune consentimento furono fatti Comizii de' tribuni di cavalieri, i quali cominciassero il magistrato il primo dì d'Ottobre; e disposersi i tribuni vecchi dinanzi a quel dì.

[7] Stat. assis., 1329, cap. 12, pag. 177.6: se 'l priore nuovo trovarà el priore, el camorlengo e 'l sopriore vechi avere fallato en covelle contra q(ui)ste statute...

[8] Stat. sang., 1334, 30, pag. 117.1: ordiniamo che lo consolo vecchio debbia tenere ragione a ciaschuno de la detta arte dello consolo nuovo...

[9] Stat. volt., 1336, cap. 2, pag. 8.5: che li sindicatori della decta arte debbono, possino et sieno tenuti [[...]] per tutto il mese di gennaio sindicare bene et lealmente tutti officiali vecchi di decta arte che saranno stati per l'anno proximo passato...

[10] Stat. montepulc., 1333-37, cap. 35, pag. 896.13: é rectori nuovi siano tenuti di mandare a 'secutione tucti é processi facti p(e)lli rectori vecchi.

[11] Stat. palerm., 1343, cap. 1, pag. 7.11: E tali eleccioni si diia fari per li vechi ricturi e cunsigleri et cum killi aiunti...

[12] Stat. cort., a. 1345, cap. 1, pag. 128.10: el priore li faccia legiare piubicamente enfra tutta la conpagnia al camarlengo per li vecchi rectori...

[13] Stat. viterb., c. 1345, pag. 165.18: Et sia tenuto lu camborlengo di re(n)dare rascione per iscriptura al governatore novu con quelli che a llui pa(r)rà dela fraternitade e col governatore vecchio asseme.

[14] Stat. castell., a. 1366, pag. 128.30: Et se questo non s' oservassaro per loro, che 'l camorlengo vecchio e nuovo si mandino per lo priore vecchio et nuovo...

[15] Doc. orviet., 1339-68, [1368], pag. 151.19: Il quale lavoreccio gli alochò Meio di Va(n)ni di Pietro, ca(m)morlengho vecchio.

[16] Stat. perug., 1374, pag. 14.6: volemo che la domane de la festa del glorioso apostolo mesere sancto Andrea padre nostro degganose trare da canto e col loro conselglo el priore e gl' ofitiagle vecchie deggano trare e piubechare gl' ofitiagle nuove per l' anno...

[17] Stat. prat., 1335-75, cap. 3, pag. 635.23: quando è electo lo priore nuovo, lo priore vecchio e lli suoi consiglieri col sopriore debbiano eleggere tra lloro medesimi lo nuovo soppriore...

[18] Stat. eugub., Aggiunte 1368-a. 1378 (2), pag. 285.13: Ch'i capetani nuovi deggano enq(ui)rare overo enq(ui)sitione fare, s'i capetani vecchi avess(er)o auto, overo facto (con)t(ra) la forma del brieve.

[19] Stat. ssep., 1364-98, cap. 5, pag. 76.5: el priore vecchio sia tenuto de fare trare del decto sachetto quattro poliçe...

3.1.1 Precedente (rispetto a un altro).

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 12, pag. 398.11: A me non era licito d'accompagnare la mia figliuola a nullo de' vecchi amanti...

3.2 [Rif. a un documento contabile:] relativo a un det. periodo di tempo nel passato e non più suscettibile di modifiche.

[1] Doc. fior., 1211, pag. 26.23: <Gerardo f. Buonackorsi [da] Mo(n)teloro die dare s. xx (e) d. x p(er) Buoglione f. Traversi, ke i dovea dare Traverso i(n) libro veckio>.

[2] Doc. sen., 1263, pag. 322.10: Ventura Paganeli di Siena die dare xx li. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in q(uinqua)giesimo, i q(uali) furo p(er) saldamento d'una rascione ch'era iscrita ne· livro vechio...

[3] Doc. castell., 1261-72, 3, pag. 18.21: Detaiuti de Rainieri da Monte Castelli e Açerbo de Golante de Montecastelli deono dare XVIIIJ s. per IIIJ st. d'orço; Bonoporto rogò, ed ène raiçone vekia.

[4] Doc. fior., 1286-90, [1287], pag. 164.11: It. a Miko pillicciaio ke li dovea avere de la ragione veccha, per lardo e per olio ke comper[ò] fra Rugieri, lib. xij e s. xj.

[5] Quad. F. de' Cavalcanti, 1290-1324 (fior.), [1298], pag. 23.24: Ma(n)do(m)mi m(esser) Fone, del mese di [...] ne[l] LXXXXVIIJ, fior. d'oro LX, de' q(u)ali puosi a sua ragione vecchia adietro ove mi dovea dare due fior. d'oro (e) s. XIJ a fior.

[6] Doc. pist., XIV in., pag. 311.5: tuo diciesti che Va(n)ni ci devea cho(n)tare li fior. ch' erano a charta ne· libro vechio s. lvj...

[7] Senisio, Caternu, 1371-81 (sic.), vol. 1, pag. 56.15: <Et restuli eu ad dari ad ipsu di la raxuni vecha tr. xxv.>

3.3 [Relig.] [In combinazione con testamento, con rif. alla prima parte della Bibbia].

[1] Parafr. Decalogo, XIII m. (?) (bergam.), 31, pag. 420: Int ol Vegio Testamento se trova scripto...

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. III, cap. 15, pag. 342.18: l[o] giudici iustamente et dengnamente può fare vendecta et ucidere li malifactori, [[...]] secondo che provare si può per molte altre autorità del Vecchio et del Nuovo Testamento.

[3] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 1, cap. 7, pag. 136.35: bene può essere che nel VecchioTestamento noi leggiamo che per alcuna disposizione di Dio, o per alcuna significanza, che un uomo ebbe molte mogli...

[4] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 196.25: Soto questo translatà Ieronimo el Novo e 'l VetchioTestamento...

[5] Cronica fior., p. 1303, pag. 107.28: Nel tenpo di costui aparve la bontà di Pietro Mangnante, il quale rechò tutte le storie del VecchioTestamento inn uno velume...

[6] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 4, cap. 61, pag. 185.26: E de tal persona si pò intendere zo ki si legi de una dopna de lu Vechutestamentu, ki si chamava Anna.

[7] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 2, pag. 29r.22: el testamento nuovo e il vecchio e tutta l' altra divina scriptura che di ciò parla ci vitupera di tenere la mente otiosa...

[8] Dom. da Monticchiello, Lett., a. 1367 (sen.), 13, pag. 52.18: Però che io ò letto tutto el Vecchio e Nuovo Testamento...

3.4 [Rif. alla legge di Mosè].

[1] Leggenda Aurea, XIII ex. (pis.), 1, pag. 86.1: La q(ua)l cosa è veduta i(n) del nome di (Cristo) ch'è adivenuto, ché i(n) dela vecchia legge no(n) s'ungea se no(n) li p(re)yti et li rey (et) li p(ro)feta erano unti...

[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 5, pag. 22.11: Il primo grado si è perdonare e non vendicarsi de le 'ngiurie, e non renderli male per male: così non iera ne la Legge Vecchia.

[3] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 1, quaest. 122, pag. 117.26: Perqué no ven -Elo in tempo de la leze vegia?

[4] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 8, vol. 2, pag. 198.10: [[Dio]] comandò nella Legge vecchia, che in ogni suo sagrifizio si mettesse sale, per lo quale s' intende la prudenza, e discrezione.

3.5 [Rif. alla prima parte del Digesto].

[1] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 9, pag. 316.13: «Se questa - cioè equitade - li uomini la conoscessero, e conosciuta servassero, la ragione scritta non sarebbe mestiere»; e però è scritto nel principio del Vecchio Digesto...

[2] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 157.15: stemmo a compiere di studiare il libro si leggea in quello anno a Bologna, che si chiama Digesto vecchio.

3.6 Estens. Anacronistico, sorpassato.

[1] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1330 (pis.), L. 2, cap. 19, pag. 90.14: dopo molti anni vedendo che tutti li chierici suoi maggiori erano passati di questa vita, e vedendosi porre inante negli ordini sacri quelli che solevano esser suoi minori, le parole del venerabile Benedetto come già vecchie gittò di retro...

3.7 Fig. Che precede un rinnovamento (rif. a una situazione, una vita o una persona).

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 41, pag. 214.18: quando fu compiuto quel tempo, venne Cristo, il Figliuol di Dio, e ammaestrò il verace lavamento, e tutta quella cosa vecchia e ombratica disfece e mandò via.

[2] Cavalca, Rime (ed. Bottari), a. 1342 (pis.), Poiché sei fatto frate, 102, pag. 442: Di sterpar voler proprio prendi prova, / Uccidi vita vecchia, e prendi nuova...

[3] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 7, par. 4, pag. 220.15: ogni sembiante del misero tempo da voi si parta, e torni il lieto viso al presente bene, e la vecchia Fiammetta della rinnovata anima del tutto si spogli fuori.

3.7.1 Sost. Ciò che precede un rinnovamento (spirituale).

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 60.54, pag. 242: Là 've Cristo è ensetato, - tutto 'l vecchio n'è mozato, / l' un ne l'altro trasformato - en mirabele unitate.

4 Che dura da lungo tempo; che esiste da molto tempo; che è stato fatto o prodotto nel passato (anche con valore relativo).

[1] Doc. fior., 1286-90, [1289], pag. 237.6: It. a frate Andrea per lo bordone che ssi mise nel dormentorio vecchio, dì xij di febraio, s. xxx. p.

[2] Lett. lucch., 1297 (2), pag. 64.12: i(n) quello obrigho era lo ditto Ubaldo, unde che llo ditto Giraldo p(er)ché lla charta sua era più vecchia della cho(n)pra di Dino sì lli ll'àe cho(n)vinta (e) àla p(er)duta.

[3] Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.), pag. 14.15: E 'l prato del cavaliere era presso e allato al suo ostello ch' era ben chiuso ma di mura vecchie e fesse...

[4] Stat. pis., 1304, cap. 52, pag. 686.20: ordiniamo che in del Lavatoio vecchio tanto, si debbia lavare tutti panni...

[5] Legg. S. Torpè, XIII/XIV (pis.), cap. 9, pag. 62.16: li servi videro ivi presso una navicella la quale era vecchia e di pogha uttilitade...

[6] Doc. venez., 1311 (6), pag. 71.20: J prodese belo et novo et J canavo veio et IJ boni resti novi...

[7] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 12.44, vol. 1, pag. 196: e in quel punto questa vecchia roccia, / qui e altrove, tal fece riverso.

[8] Stat. pis., 1321, cap. 50, pag. 230.13: se quello candelo fusse di cera nova et vechia meschiata insieme, u di cera nova tanto et vechia tanto, et non meschiata; perda per ciascuno candelo cusì trovato soldi XL di denari...

[9] Doc. montev., 1321 (tosc.occ.), pag. 943.11: Item uno pecçio di terra posto a Doccia; di socto botro, di sopra la via vecchia, (et) da lato botro...

[10] Stat. pis., 1330 (2), cap. 68, pag. 503.12: da inde, infin' alla carraia vecchia di santo Andrea, dall' una et dall' altra parte di quella carraia...

[11] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 2, par. 1, vol. 2, pag. 340.9: ke en la cità de Peroscia possa essere maiure abundantia d'acque e como se retruoveno e megliorense le vecchie fonte e faccianse le nuove...

[12] Doc. moden., 1347, par. 35, pag. 157.24: lo lavorero vecllo lo quale era in la fornaxe çoè prede glavarda de calcina et clapi de capi bon da cruvire.

[13] Stat. fior., 1357, cap. 34, pag. 354.28: che niuno della detta arte ardisca o vero presuma di fare o far fare alcuno farsetto mischiato di bambagia nuova et vecchia se non solamente di bambagia nuova o vero di bambagia vecchia.

[14] Doc. imol., 1362, pag. 331.28: uno terzo de bancha de becharia in la becharia vecha, che paga l'ano s. L. per l'infrascrite persone...

[15] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 33.12, pag. 79: Vedrèn San Quirico et poy la vechia Sena...

[16] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 194.12: [[Nerone]] diceva volere vedere se la fiamma del foco alli nubi sallea, decendo ancora che le casi vecchie li davano ansietate et male aero.

4.1 [Come parte di una denominazione topon.].

[1] Doc. mug., XIII m., pag. 191.24: Casa Segnorelli da Torre Vecchia d. iii...

[2] Doc. pis., 1264 (2), pag. 397.12: l'atro capo tenet in terra di sere Rubertino di sul Ponte vechio...

[3] Doc. fior., 1277-96, pag. 451.14: Aven dato a Bonaiuto tavernaio di Merchato vecchio V fiorini d' oro...

[4] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 3, cap. 8, pag. 189.10: tutte le botteghe erano intorno a Mercato Vecchio fino in Mercato Nuovo e le case de' Cavalcanti, e in Vacchereccia e in Porta Santa Maria fino al Ponte Vecchio...

[5] Cronichetta lucchese (962-1304), XIV pm., pag. 228.6: MCLXXVIII. Die 25 Novembre chadde lo ponte vecchio di Pisa.

[6] Cronica di Lucca, c. 1357 (lucch.), pag. 182.11: Et questo anno arse Firense dal ponte Vechio in fine [...] ad Arno...

4.1.1 [Con rif. al nucleo più antico di un paese o di una regione].

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 50, pag. 162.8: Zevere sono una generazione di bestie che abitano nelle parti di Spagna, cioè di Castiglia vecchia, e sono maggiori che cervi.

4.2 [Rif. a un alimento:] che risale a un tempo precedente; conservato da tempo; [in partic., di un prodotto della terra:] che proviene dal raccolto precedente.

[1] Doc. prat., 1296-1305, pag. 438.10: Ricievemo da frate Totto e da Iachopo Pangnati, del grano vechio, mogia otto ed istaia dicienove e meço.

[2] Regimen Sanitatis, XIII/XIV (napol.), 203, pag. 569: sono caule vechi e cauli novi, / li vechi mangia tu quando de trovi.

[3] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1330 (pis.), L. 1, cap. 7, pag. 35.9: Un giorno venuto meno l'olio vecchio nel predetto monasterio...

[4] Cenne de la Chitarra, XIII ex.-a. 1336 (aret.), 4.5, pag. 425: da mangiar abbiate sorbe e péra, / olio di noci vecchio, mane e sera...

[5] Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.), pag. 312.21: i detti Sei feciono mettere im piazza moggia LXXVJ di grano comunale buono, mescolato orzo e spelda e fave vecchie nere d' anni V...

[6] Doc. ven./tosc., 1374, pag. 337.21: se de grano novo no(n) po(r)ray avere (et) porray avere de vecchio, (et) tu conparay de vecchio (et) manda lo navilio ca(r)cado.

[7] Doc. palerm., 1380, 4, pag. 242.14: la carni vecha salata di mayali, rotulu J: dinari LX.

[8] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 212, pag. 224.12: La noxe indica, quando la deventa vechia, ha proprietè de caçare fuora i verme.

[9] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 80, pag. 201.1: fronde de liva et voi de livastro virde co l'assung(n)a vecchia peste b(e)n et posto sop(ra) lu loco infi(r)mo...

4.2.1 [Detto del vino, con connotazione di qualità].

[1] Libro pietre preziose, XIV in. (fior.), pag. 324.5: Ma vuolsi bere col vino vecchio, e cura il morso de la serpe e dell' aspide...

[2] De amicitia volg., red. B, a. 1330 (fior.), cap. 26, pag. 80.3: il decto exemplo non vale apo me, ma maggiormente mi vale l'exemplo de' vini vecchi, i quali sono più gentili e più purgati che li nuovi...

4.2.2 [Detto di un rimedio medicamentoso].

[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 2, cap. 2, pag. 126.29: e di tanto quanto questa medicina sarà più vechia, di tanto varrà meglio...

4.3 [Med.] [Rif. a una malattia:] cronicizzato.

[1] F Libro della cura delle malattie, XIV pi.di. (fior.): la quale passione [[scil. di milza]] s'ella saràe fresca, leggieramente saràe curata; e s'ella saràe diuturna, cioè vecchia, gravemente saràe curata. || Manuzzi, Cura malattie, p. 41.

4.4 [Rif. a un oggetto, in partic. un indumento:] in uso da molto tempo e per estens. logoro, consumato.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 17, pag. 243.27: Et anche: l'uso di panni vecchi agevilemente è tenuto a vile...

[2] Doc. prat., 1275, pag. 518.24: Richordatino (e) Martello p(er) lxxxx li. d'arpioni di ferro (e) p(er) cho[n]catura d'altri arpioni vechi, lib. iij (e) s. xij.

[3] Stat. sen., 1301-1303, cap. 21, pag. 18.7: La soma de le cerchia vecchie per tine, IIIJ denari kabella...

[4] Doc. prat., 1296-1305, pag. 243.11: Anche avemo d' una arcile vecchia che si ve(n)deo s. IJ.

[5] Doc. orviet.-umbr.merid., 1312, pag. 21.1: Per ciascuna soma de panni vecchi, Octo s.

[6] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 16, pag. 285.18: Non si conviene che io ti doni lo mio vecchio vestire e prenda vestire nuovo da tei...

[7] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 40.22: Manteline e gonelle e drapi vechi LX per balla.

[8] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 138, pag. 129.24: Tu [[...]] fosti figliuolo d'uno povero u[o]mo raconciatore di calzari vecchi...

[9] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 28, pag. 137.22: lo bon oro e vraxo e fin argento lo qual per fir meschiao con monea de ramo si è fachio scuro e vegio, chi 'l lavasse con aqua qualche pocha cosa harave parir meglio...

[10] Vang. venez., XIV pm., Matt., cap. 9, pag. 35.14: l'omo no meta vino nonvello en vegla botixella...

[11] Doc. aret., 1349-60, pag. 174.16: J cordone, J borscia vecchia de seita...

[12] Doc. padov., 1376, pag. 49.16: it(em) tri lençuli vecli stemà lbr. VIIJ s. 0...

[13] Stat. Montecassino, XIV (luc.), pag. 119.22: Pilando li novi semp(re)may rendenu li veche i(n) p(re)senti, r(e)ponendole ne lu vestiaryu p(er) li poveri.

4.5 [Rif. a una persona:] che persiste in una condizione da molto tempo.

[1] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 18, pag. 289.33: sai che mellio si conviene che tu ubbidischi a mme che a uno traditore vecchio, che t'à insegnato a llassare la via del dilecto...

[2] Lett. sen., XIV pm. (2), pag. 88.7: a me no pare che de la mia buona volontà voi debiate essare nuovo, ma molto vechio, perciò che sempre in detto e in fatto sonno istato achoncio di fare e dire quello che buono fratello die fare per altro...

4.5.1 In carica da molto tempo, di provata esperienza.

[1] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 7, cap. 13, vol. 2, pag. 168.34: noi non veggiamo altra cagione, perchè tu, che se' vecchio imperadore e animoso in battaglia, invilischi qui ozioso senza far niente... || Cfr. Liv., VII, 13, 7: «ueteranus dux».

4.6 [Rif. a Satana].

[1] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 2001, pag. 65, col. 2: Cum el vene in questo mondo / Per scampar omiunca homo / Dele man del vegio antigo / Sathanas, crudé inimigo.

4.7 [Con sogg. astratto, rif. a sentimenti o atteggiamenti:] radicato in modo da essere difficilmente eliminabile o modificabile.

[1] Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), pag. 361.1: se li tempi del primo aiuto sono periti o passati, e il vec[c]hio amore siede nel preso petto, mag[g]iore opera ti rimane a ffare...

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 7, vol. 1, pag. 185.11: cun chò sia cosa qui Scipiu fussi statu misu in prisunia però ca per sua culpa paria que lu nostru exercitu fussi statu distruttu da li Cymbri et da li Tudiski, aricurdandussi di la amistati vecha, issu lu liberau da la prisunia publica...

[3] Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.), Prologo, pag. 71.16: Lo dolor, Pero, lo quar continuamenti sostegno e semper per uso m' è vegio, crexando me se renovella...

[4] Stat. ver., 1366 (2), pag. 329.9: che alguno drap(er)o no onso né debia recevro alguna lana filà dale filao(r)e en fuselle, ma receva le dite lane en aspe sego(n)do bona usança vechlia soto pena d(e) vinticincho lbr. de d. v(er)on. piçol(i)...

4.8 [Numism.] [In composizione, nel nome di una moneta].

[1] Jacopo da Firenze, Tract. algorismi, 1307 (fior.), cap. V, pag. 18.16: Io òe fiorini d'oro nuovi e vecchi.

[2] Quad. F. de' Cavalcanti, 1290-1324 (fior.), [1305], pag. 58.16: Demi dare Mone dal Ghalluçço mio lavoratore, per dr. vecchi che gli p(re)stai p(er) una asina, lb. VIJ.

[3] Doc. merc. Gallerani, 1304-1308 (sen.), [1307] 9, pag. 236.10: Item per contanti in grossi vecchi 139 lb. 5 s.

[4] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 48.24: li quali 36 miarexi novi val miarexi 45 vechi, ma non core miarexi vei ne· far merchadantie e chi portasse miaresi da Tonisto in Çiçari...

[5] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 133.23: La zecca toglie bisanti vecchi d'oro del lione...

[6] f Iacopo di Coluccino Bonavia, 1347-1416 (lucch.), pag. 78.19: Ebbi da madonna Mathea mia socera a dì 28 aprile in 1389 boctoni tondi piccoli d'ariento vecchi inorati... || Corpus OVI.

[u.r. 30.05.2022; doc. parzialm. aggiorn.]