DISCÉNDERE v.

0.1 ddisciendere, ddisciesero, decendente, descegne, descegnere, descegneva, desceise, descend, descenda, descendamo, descendando, descendandossi, descendano, descendaranno, descendarò, descende, descende', descendé, descendè, descendea, descendean, descendeano, descendé-lo, descendemmo, descenden, descendendo, descendendole, descendendu, descendeno, descendente, descendenti, descendenty, descendeo, descender, descenderá, descenderà , descenderai, descenderanno, descenderave, descenderaveno, descendere, descenderebbi, descenderò, descendèron, descendesi, descendesmo, descendesse, descendesseno, descendessero, descendesso, descendesti, descendeva, descendevam, descendevan, descendevano, descendevasende, descendi, descendiamo, descendienti, descendine, descendisi, descendist, descendo, descendono, descendrai, descendre, descendro, descendú, descendù, descendua, descendudho, descendudo, descenduo, descenduy, descengenno, descengere, descengi, descengna, descengnesse, descengnono, descengo, descenne, descennenno, descenneva, descennevano, descenno, descense, descensero, desces, descesa, descésaro, descesci, descese, descesen, desceseno, descesero, descesi, desceso, descesse, descessende, descessero, descexe, descexi, descexo, desciende, desciendente, desciendi, desciendono, desciero, desciesa, desciese, descieso, descinderi, descinderj, descisci, descise, descisi, desciso, deseisa, deseise, deseisem, deseisen, deseiso, deseixo, desenda, desende, desendé, desendè, desendea, desendeno, desendente, desendenti, desender, desendere, desenderemo, desendesse, desendeva, desendi, desendiste, desendua, desendudo, desenduto, desendy, desente, desesa, desese, desesse, desexan, desexe, desexo, desisi, desisse, desixi, dessende, dessendendo, dessendente, dessendenti, dessender, dessendere, dessendeva, dessendi, dessendudy, dessengnenu, dessese, dessesse, dessesso, dessexe, dessexo, dessisi, dexeise, dexende, dexese, dexexe, dicenda, diceso, diesciessono, disceda, discenda, discendano, discendarà , discendare, discende, discendè, discendea, discendëa, discendeano, discendemmo, discendemo, discendendo, discendeno, discendente, discendenti, discendeo, discender, discenderà , discenderàe, discenderai, discenderanne, discenderanno, discenderannovi, discendere, discenderebbe, discenderebbono, discenderemo, discenderla, discenderli, discenderne, discenderò, discenderono, discendersi, discendesi, discendesse, discendesseno, discendessero, discendessi, discendessono, discendessoro, discendeste, discendesti, discendete, discendette, discendeva, discendevano, discendi, discendiam, discendiamo, discendiano, discendiate, discendio, discendisse, discendo, discendon, discendono, discendrebbe, discenduti, discense, discerseno, disces', discesa, discese, disceseno, disceser, discesero, discesi, disceso, disceson, discesono, discesoro, discesse, discessero, discesto, discexe, discexese, discexi, discexo, dischenddunu, dischisi, disciedenti, discienda, disciendano, disciendare, disciende, disciendeano, disciendendo, disciendente, disciendenti, disciendento, discienderà , disciendere, disciendesi, disciendesse, disciendessero, disciendete, disciendeva, disciendi, disciendiamo, disciendo, disciendono, disciendovi, disciesa, disciese, disciesi, discieso, disciesono, discindinu, discindiri, discisi, disciso, disenda, disende, disendono, disesa, disese, disesen, disexe, disindinç, disisa, disisi, disixi, disscendo, disscese, disscesero, dissciendere, dissciendono, dissenda, dissende, dissesero, dissexa, dissexe, dissexo, dissinda, dissindendu, dissindi, dissindiri, dissisi, dissisu, dissixi, dixindi, dixindinu, dixindirà , dixindiri, dixindirianu, dixisi.

0.2 Lat. descendere (DELI 2 s.v. discendere).

0.3 Giac. Pugliese, Resplendiente, 1234/35 (sic.>ven. or.): 1.9.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giac. Pugliese, Rime (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.); f Bonagiunta Orb. (ed. Menichetti), XIII m. (lucch.); Poes. an. sang., 1270-71; Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.); Albertano volg., 1275 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Dotto Reali (ed. Contini), a.1297 (lucch.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Simintendi, a. 1333 (prat.); Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.); f Laude di Sansepolcro (1), XIV pm. (ssep.).

In testi sett.: Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.); Omelia padov., XIII s.q.; Passione lombarda, XIII sm. (bergam.); Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Caducità , XIII (ver.); Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.); Stat. venez., 1366; Serapiom volg., p. 1390 (padov.); Poes. an. savon., XIV; Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).

In testi mediani e merid.: Miracole de Roma, XIII m. (rom.); Poes. an. urbin., XIII; Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.); Bosone da Gubbio, Spir. Santo, p. 1345 (eugub.); Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Destr. de Troya, XIV (napol.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Formula di confessione sic., XIII; Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Locuz. e fras. discendere giù 1.5; discendere giuso 1.11, 1.14.3; discendere in giù 1.14, 3; discendere quaggiù 1.9; discendere sopra 1.11.1, 1.14.4, 1.14.5, 1.14.6, 1.16.1, 4.1; discendere sotto a sé 3; discendere sotto 3.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto Vocabolario Dantesco.

0.7 1 Spostarsi da un luogo elevato verso uno più basso (anche in contesto fig.). Anche assol. e trans. 1.1 Sost. Atto o effetto dello scendere da un luogo elevato (anche in contesto fig.). 1.2 [Rif. a un corpo celeste:] percorrere la parte declinante dell'orbita; scendere oltre l'orizzonte, lo stesso che tramontare. 1.3 [Rif. a un terreno, a una strada:] procedere in discesa. 1.4 Fig. [Rif. al declinare dell'età]. 1.5 [Rif. a un corso d'acqua:] cadere verso il basso; scorrere verso valle (anche in contesto fig.). 1.6 [Rif. a un'imbarcazione:] navigare seguendo la corrente. 1.7 Immergersi in uno specchio d'acqua. 1.8 Dirigersi da nord verso sud (anche pron.). 1.9 Raggiungere qno scendendo; raggiungere un luogo posto più in basso (anche entrandovi). 1.10 [Rif. a un cibo, a una bevanda:] andare giù (nello stomaco). 1.11 [Rif. a un colpo sferrato dall'alto:] calare. Discendere giuso. 1.12 [Rif. a una veste:] cadere (sulle spalle). 1.13 Venire giù da qsa su cui si è saliti o su cui si è collocati. 1.14 Cadere dall'alto verso il basso per moto naturale. 1.15 [Rif. a un uccello o altro animale alato:] scendere in volo. 1.16 [Rif. a una divinità (celeste), a un angelo:] venire di cielo in terra; scendere tra gli esseri umani. 1.17 Fig. [Rif. a un sentimento, a una virtù, a un vizio:] infondersi nell'animo (anche fig. e in contesto fig.). 2 Diminuire di quantità. 2.1 [Rif. a una massa d'acqua:] calare di livello, abbassarsi. 2.2 Diminuire di forza, spegnersi (rif. a una fiamma). 2.3 [Mus.] Diminuire di altezza (rif. a un suono). 3 [Fig. e in contesto fig.:] passare da una condizione morale o psicologica migliore a una peggiore; decadere dal punto di vista sociale o economico. 3.1 Sost. 3.2 Assimilarsi a qno o qsa minore per condizione o per natura (anche in contesto fig.). 3.3 Fig. Accettare di compiere un'azione; accondiscendere verso qno. 4 Fig. Passare da un argomento a un altro (partic. da uno generale a uno specifico); passare da una parte di un'opera a un'altra. 4.1 Discendere sopra qsa: toccare un argomento, prenderlo in considerazione. 5 Sortire come effetto, come conseguenza; trarre origine, derivare. 5.1 Derivare per generazione o per parentela (anche rif. a un popolo). 5.2 [Rif. a una parola:] derivare etimologicamente. 5.3 [Rif. a un numero:] essere multiplo (di un altro numero). 5.4 [Rif. a un corso d'acqua:] prendere origine, derivare; scaturire. 6 Passare da qno a qno altro.

0.8 Zeno Verlato 03.07.2018.

1 Spostarsi da un luogo elevato verso uno più basso (anche in contesto fig.). Anche assol. e trans.

[1] Caducità , XIII (ver.), 88, pag. 657: s' tu g'ài creer e prendrai l<o> so convento, / dal monto al plan tosto porai descendro.

[2] Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.), 179, pag. 35: Descengi planu, e pplaceme, e nnon te derrupare...

[3] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 25.386, pag. 162: tu curri, si non andi, / sali co' più descendi...

[4] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 7, pag. 94.9: E quando Cesar vidde così ordenatamente la grande oste de Pompeio descendere del monte...

[5] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 4, cap. 12, pag. 146.23: Feceli armare e discendere a la pianura...

[6] Palamedés pis., c. 1300, pt. 2, cap. 45, pag. 101.24: lo castello era in su una montagna [[...]], e non v'avea se non una montata [[...]]; e per quella medesma montata discendea l'omo del castello...

[7] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 2, cap. 5, pag. 46.6: Patre, a nuy è multu fatigusu descinderj da lu monti fine allu lacu, omni iornu, pir aqua...

[8] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 5.1, vol. 1, pag. 77: Così discesi del cerchio primaio / giù nel secondo, che men loco cinghia...

[9] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 453.13: con veloce corso discendendo del castello, percuotono inverso li Troiani.

[10] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 6, pag. 135.17: il quinto die ch'elli [[scil. Annibale]] cominciò a passare, discese giù delle Alpi nel piano.

[11] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 1, cap. 1, pag. 49.9: per la china che va al Gianicolo cominciaro a discendere...

[12] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 12, cap. 52, vol. 3, pag. 116.13: Il maliscalco di meser Mastino [[...]] con grande audacia con tutta sua gente venne discendendo il poggio...

[13] Jacopo Cecchi, XIV pm. (fior.), 2.2, pag. 438: Lasso, ch'i' sono al mezzo de la valle / discendendo del monte d'esta vita...

[14] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 14, pag. 65.23: gridava a li soy, chi eranu fuyuti a killu monti, chi divissiru dixindiri...

[15] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 16, 112-123, pag. 482.14: Disceso giù di Fiesuli; questo dice, perchè Fiesoli era in sul monte...

- Fig.

[16] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 11.56, pag. 59: ma io, la vista mia / dopo la lunga schiera discendendo, / conobbi più mirabil baronia.

1.1 Sost. Atto o effetto dello scendere da un luogo elevato (anche in contesto fig.).

[1] Trattato di virtù morali, XIII/XIV (tosc.), cap. 36, pag. 92.20: Noi dovemo avere Attemperanza in ne le Altezze conquistate, chè tanto come omo monta più alto, tanto è lo discendere più gravoso.

[2] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 12, pag. 129.4: In questo cominciamento del capitolo, dal sesto al settimo grado il discendere si mostra...

[3] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1330 (pis.), L. 2, cap. 6, pag. 73.25: era grande pericolo nel discendere dal lato del monte, che molto pendeva.

[4] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 4, pag. 36.10: se tu, che se' mio conducitore [[...]], hai paura d'alcuno futuro male in questo discendere, che debbo fare io?

[5] Guido da Pisa, Fiore di Italia, a. 1337 (pis.), cap. 86, pag. 175.16: nel duodecimo canto della prima cantica della sua commedia, ove disegna uno derupato descendere dello inferno...

[6] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 11, 112-115, pag. 315.29: e poi che l'à sollicitato del seguire, lo sollicita del discendere, dicendo: E il balzo; cioè la ripa alta, via là oltre si dismonta...

1.2 [Rif. a un corpo celeste:] percorrere la parte declinante dell'orbita; scendere oltre l'orizzonte, lo stesso che tramontare.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 6, pt. 4, cap. 5, pag. 169.29: li animali del cielo [[...]], quando elli vegnono e nascono ad oriente [[...]] salgono sù per fin al mezzo cielo, e poi vanno descendendo e declinando giù ad occidente...

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 20.2, vol. 3, pag. 327: Quando colui [[scil. il sole]] che tutto 'l mondo alluma / de l'emisperio nostro sì discende, / che 'l giorno d'ogne parte si consuma...

[3] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 6.3985, pag. 360: Ché la chiocca taurina colà ascese / Facendosi ai filosofi lo nido, / E Arïete cadendo allor discese...

[4] <Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.)>, c. 33, 103-114, pag. 733, col. 1.11: avegna che 'l sole se mova nello emisperio uniforme, al nostro aspeto el par correre più forte in la piaga orientale descendendo...

[5] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 2, pag. 20.20: Sicchè Ariete ascende in quello emisperio, dov' ello era nell'ora del dì, e 'l Sole era in quello segno, e per consequens Libra discendea.

[6] f Jacopo Alighieri, Dottrinale, 1325/30 (fior.), cap. 8.14, pag. 119: Dove il sol non risplende, / quando sale o discende / dall'equinotio intorno / insino al Capricorno... || Corpus OVI.

[7] Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.), L. 9, cap. [vv. 531-43], pag. 341.1: l'Asfrea comanda che ' lenti Pesci discendano.

1.2.1 Sost. Abbassamento di un astro sotto l'orizzonte.

[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 23, pag. 507.2: è da sapere, che 'l Sole e l'altre stelle [[...]] nella piaga meridionale, per la rotonditade del Cielo, non si distingue suo montare, nè suo discendere.

[2] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 20, 124-130, pag. 534.17: a modo de' volgari che dicono, quando la luna tramonta, ch'ella va nel mare oceano: però che pare così, quando si ragguarda lo discendere della luna e del sole, e non è così...

1.3 [Rif. a un terreno, a una strada:] procedere in discesa.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 3, cap. 285 rubr., vol. 2, pag. 132.1: Di dirizare la via la quale discende dal pogio di Pogna ne la strada di val di Pogna...

[2] Stat. pis., 1330 (2), cap. 133, pag. 586.14: «Delle vie publiche che sono di Lungarno, et delle scale che quinde discendeno in Arno...

[3] Ottimo (sec. red.), a. 1340 (fior.), Inf. c. 1, pag. 337.30: elli andò errando qua e là per questa selva, la quale discendea tanto, ch' elli fue giunto a' piei di un colle...

[4] Stat. venez., 1366, cap. 125, pag. 58.29: calle comun, la qual descende ala riva del Canal de Riolto...

[5] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XI, par. 4, pag. 538.27: «Ripa» è, o artificiale o naturale ch'ella sia, o terreno o pietre, la quale da alcuna alteza discenda al basso...

1.3.1 Sost.

[1] Armannino, Fiorita (07), p. 1325 (ven.), pag. 104.11: in meço delo desender dela vale iera uno mostro tanto oribele e forte...

1.4 Fig. [Rif. al declinare dell'età].

[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 13, pag. 235.2: già discendeano li anni suoi (aveva passato li XXXV anni...

1.4.1 Sost. Tratto finale della vita, vecchiaia.

[1] Gl Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 24, pag. 414.4: E sì come l'adolescenza è in venticinque anni, che precede, montando, alla gioventute, così lo discendere, cioè la senettute, è [in] altrettanto tempo che succede alla gioventute...

1.4.2 Sost. Parte finale di un mandato, di una carica.

[1] Stat. pis., a. 1327, L. 3, cap. 32, pag. 142.57: lo Consiglio [[...]] sia tenuto [[...]] di provedere sopra lo vino [[...]], in presensa del Capitano o Rectori, segondo che 'l temporali corrano sì de lo descendere come de lo montare...

1.5 [Rif. a un corso d'acqua:] cadere verso il basso; scorrere verso valle (anche in contesto fig.).

[1] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 46.2: diversi riei d'acqua discendente dela sommità del monte del'izola discorrente in mare.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 34.130, vol. 1, pag. 597: un ruscelletto che quivi discende / per la buca d'un sasso...

[3] <Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.)>, c. 32, 52-66, pag. 754, col. 1.10: questi fono della valle onde Bisenzo fiume dechina, zoè: descende...

[4] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 15, pag. 643.16: L'umilità è la valle che riceve l'acque che discendono de' monti...

[5] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 33, pag. 302.19: verso le montagne, fra le quali il Mugnone rubesto discende.

[6] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 4, vol. 1, pag. 20.12: Per li fiumi, perchè discendono dalli monti, s' intendono le persecuzioni delli uomini potenti.

[7] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 2, cap. 6, vol. 1, pag. 69.26: E discende il detto fiume della Magra delle montagne di Pennino di sopra a Pontriemoli...

- Discendere giù.

[8] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 7, pag. 128.19: quell' acqua, che discende giù per lo fossato, l[a] quale ha nome Stige...

1.5.1 Gettarsi in mare, sfociare.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 5.98, vol. 1, pag. 89: Siede la terra dove nata fui / su la marina dove 'l Po discende / per aver pace co' seguaci sui.

[2] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 66.25, pag. 89: Mentre ch'al mar descenderanno i fiumi / et le fiere ameranno ombrose valli...

1.6 [Rif. a un'imbarcazione:] navigare seguendo la corrente.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 17.42, vol. 3, pag. 281: necessità però quindi non prende / se non come dal viso in che si specchia / nave che per torrente giù discende.

[2] Libro vermiglio, 1333-37 (fior.), pag. 28.29: La settima parte del pedaggio di Basi e del Pultino per aqua montando e disciendento...

- Imboccare un tratto d'acqua.

[3] Poes. an. cort./tosc.occ., XIII/XIV, 205, pag. 415: Del mare so descesa nella foce, / non truovo porto che 'n pace me lassi.

1.7 Immergersi in uno specchio d'acqua.

[1] Itinerario luoghi santi, XIII u.q. (fior.>lucch.), pag. 162.21: Sì tosto com' elli fue disceso nell' acqua, venne una grande moltitudine di quelle bestie ch' ànno nome cocchatrici...

[2] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 79.5: Iunone [[...]] discese nel mare alla bianca dea Tetis, e al vecchio Occeano...

[3] f Vangelo Giovanni volg., XIV pm. (tosc.), 5, pag. 19.15: Ma l'angelo del Signore secondo il tempo descendea ne la piscina... || Corpus OVI.

[4] Esopo ven., XIV, cap. 23, pag. 23.25: E incontanente che lo serpente fo descendudo in lo lago...

1.7.1 Sprofondare o far sprofondare; immergere.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 5, cap. 11, pag. 166.32: l'onde cominciaro a portare la nave in alto, e discenderla infino in abisso.

[2] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 181.13: el piscava chon rede d'oro, le quale con fune de seda vegniva descese.

[3] Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.), L. 3, cap. [vv. 509-726], pag. 149.14: poi che le congiungiture fuoro rotte, [[la nave]] attinse il mare e, ripiena insino a' fori di sopra, discese nell'onde, ravolgendo lo vicino mare, e 'l mare cadde nel luogo del mare.

1.8 Dirigersi da nord verso sud (anche pron.).

[1] St. de Troia e de Roma Amb., XIII u.q. (rom.), pag. 159.15: Poi Anibal se nne descese in Apulia et incontra li foro mandati doi consoli de Roma...

[2] <Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.)>, c. 6, 55-72, pag. 141, col. 2.22: Çoè 'l preditto segno d'oriente descese in le parti d'Africa, sfolgorando e sottometendo a soa segnoría tutta gente.

[3] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 6, pag. 154.36: Cesare [[...]] discese per la Marca, e assediòe Brandizio...

[4] Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.), pag. 152.14: essendo el re Carllo en Pugla, descese de Lamangna Coradino inperadore...

[5] Doc. fior., 1311-50, 117 [1350], pag. 697.16: acciò che [[...]] messer lo Papa, non avesse materia di fare descendere in Ytalia signore oltramontano...

[6] Cronaca di Venezia, 1350-61 (venez.), Intr., pag. 235.7: Et quella provinçia ave inniçio so dalle chonfine de Panonia, descendando infina alli lidi et fiumi.

1.9 Raggiungere qno scendendo; raggiungere un luogo posto più in basso (anche entrandovi).

[1] Giac. Pugliese, Resplendiente, 1234/35 (sic.>ven. or.), 31, pag. 85: quant descendist a me in deporto / per la [f]enestra de lu palaço.

[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 6, cap. 18, pag. 410.18: Antonio descendendo nel porto una mattina per tempo delle Seste calende per guernire e ammaiestrare il navilio... || Cfr. Orosio, Hist., VI, 19, 16: «in portum descenderet».

[3] Inghilfredi, XIII sm. (lucch.), 5.5, pag. 117: ch'eo sono in parte di tal logo miso / ch'eo son disceso e non son giunto a porto...

[4] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 60, pag. 76.5: Lo topo volea dissciendere per la cathena in de la caldaia per pigliare de la carne.

[5] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 10, pag. 627.19: Turno [[...]] i suoi acconcia e mandali a occupare i porti; ma con fatica discendono, rotta la nave di Tarcone, della parte d'Enea...

[6] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 8.25, vol. 1, pag. 130: Lo duca mio discese ne la barca, / e poi mi fece intrare appresso lui...

[7] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 7, cap. 5, vol. 2, pag. 129.7: intrandu issu a li comicij di li preturi paratu di la toga candida et descendendu a lu campu, confidandusi di Luciu Paulu so avu... || Cfr. Val. Max., VII, 5, 1: «in campum [...] descendisset».

[8] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 32, pag. 183.16: tagliarono la fune della scafa innanzi che nullo marinaio vi discendesse...

[9] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 10, cap. 103, vol. 2, pag. 306.18: e con quella vittoria discesono giù a' borghi, e sanza ritegno gli ebbono...

[10] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 13, pag. 279.12: la gragnola che discende dentro le coquilles, le quali sono dentro nel'acqua dolce...

[11] Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.), L. 6, cap. 18, pag. 124.29: Così adunque la città dolorosa, e pressochè povera di consiglio, il dì delle comizie pure discese nel campo... || Cfr. Liv., XXXVI, 18, 6: «in campum descendit».

[12] Filippo Villani, Cronica, p. 1363 (fior.), cap. 89, pag. 718.12: che' nimici avieno prese le mura dove le bertesche erano fatte, e che parte di loro n'erano dentro discesi.

[13] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 11, pag. 86.29: Tutta Genova curre e descegne allo puorto a vedere le galee venute.

- Discendere quaggiù.

[14] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 4.13, vol. 1, pag. 59: «Or discendiam qua giù nel cieco mondo», / cominciò il poeta tutto smorto.

[15] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 10, vol. 2, pag. 220.9: io non sono disceso qua giù per vedere lo scuro ninferno...

1.9.1 [Rif. alla discesa dell'anima dopo la morte nei luoghi infernali o alla discesa di Cristo nel Limbo]. Estens. Passare di questa vita, morire (anche assol.).

[1] Passione lombarda (bergam.), XIII sm., 177, pag. 117: per nu descende Cristo a l'inferno, / per trar nui de tenebria.

[2] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 126.20: se la febre vincerà me, descenderò a lo 'nferno e serò fuori di pena nè non morrò...

[3] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 2, cap. 5, pag. 163.18: il figliuolo di Dio [[...]] discese nello 'nferno, e trassene l'anime dei Santi Padri...

[4] Dotto Reali (ed. Contini), a.1297 (lucch.), 4, 2.11, pag. 348: A intelletto volontà pertene, / per che convene - che l'alm'aggia vita / e sì a finita - ben discenda pura.

[5] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 60.33: Dio li vietò una gocciola d'acqua, quando elli fu disceso nel ninferno.

[6] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 3, quaest. 23, pag. 191.7: El nascé in questo mondo; e descendé in inferno sotan, zoè a quello logo o' era li iusti padrony...

[7] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 8, pag. 269.43: apresso [[Cristo]] discese alo 'nferno e trassene tucte l'anime dei giusti...

[8] Contemptu mundi (I), XIV sm. (tosc.), cap. 21, pag. 99.19: menono e loro dí in darsi buono tempo, e in uno punto discendono allo inferno».

1.10 [Rif. a un cibo, a una bevanda:] andare giù (nello stomaco).

[1] Libro de conservar sanitate, XIV sq. (venez.), De l'exercitio del movim(en)to, pag. 9.1: acciò che 'l cibo descenda dalla bocca delo stomego ço al fondi...

[2] Gregorio d'Arezzo (?), Fiori di med., 1340/60 (tosc.), pag. 26.16: acciò che 'l [cibo] descenda al fondo de lo stomaco.

[3] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 7, vol. 2, pag. 171.22: Cristu vere masticau [[...]]; lu cibu vere dixisi a lu stomacu.

[4] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 112, pag. 118.6: questo legume se asomeia in la soa natura a la fava, salvo cha [[...]] la no infia così forte cum fa la fava e descende più tardi del stomego...

[5] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 139, pag. 272.21: Stea lu capo così appeso p(er) una hora, ch(e) la potione descenda b(e)n alle 'nteriore.

1.11 [Rif. a un colpo sferrato dall'alto:] calare. Discendere giuso.

[1] Dante, Rime, a. 1321, 46.52, pag. 169: Morte m'avrà chiuso / prima che 'l colpo sia disceso giuso».

1.11.1 Discendere sopra qsa: colpire dall'alto.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 29, pag. 39.3: e quella parte che dell'elmo prese, ne menò di tanta vertù che 'l colpo discese poi sopra lo scudo...

[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 68, pag. 227.36: subitamente alzò la spada per ferire Florio sopra la testa, ma il colpo fu corto e discese sopra il collo del buon cavallo...

[3] Tristano Cors., XIV ex. (ven.), pag. 98.13: lo colpo descende sovra la testa del cavalo de miser Lanciloto...

1.11.2 Estens. [Rif. a un colpo d'arma bianca:] penetrare in profondità.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 28, pag. 37.12: unque l'asbergo nè la propunta nol guarentio, che 'l colpo non discendesse infino al polmone...

[2] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 3, vol. 1, pag. 109.6: la lancia, la quale fue fitta nel mezzo del ripiegamento della lenta schiena; e tutto il ferro discese ne' fianchi.

[3] Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.), L. 6, cap. [vv. 140-235], pag. 229.7: Ecco una lancia gettata da mano atteniese venne a Sceva, la quale [[...]] discese nel capo e nel manco cerchio dell'occhio.

1.12 [Rif. a una veste:] cadere (sulle spalle).

[1] Arte Am. Ovid. (D), a. 1388 (ven.), L. III, pag. 534.6: la larga vestimenta descenda dali umeri suoi.

[2] Stat. bologn., XIV sm., cap. 5, pag. 201.26: Abiano eciamdio lo velo negro de sovra dalle soe teste, lo quale sia sì largo e lungo, che da çascuna parte descenda de fino alle spalle... || Traduce «descendat usque ad scapulas».

1.13 Venire giù da qsa su cui si è saliti o su cui si è collocati.

[1] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 6.12, vol. 1, pag. 111: Ave, scala per la quale / descese la dëitade / et prese in te umanitade / per dare segurança...

[2] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 11, pag. 31.22: la scimia guarda e non vede l'omo, sì descende de l'arbore...

[3] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 78, pag. 158.21: E T. vassine ala finestra e disciende giuso dell'albore e vassine via ala sua casa.

[4] Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.), pag. 72.5: ella disciese dalle forche e disse al cavaliere: Molto pregio il vostro amore, dipoichè per l' amore di voi io ò il mio marito inpiccato.

[5] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 79.10: Voi domandate perch' io reina degl'iddiei, discesa delle sedie del cielo, sia qui?

[6] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 5, cap. 1, pag. 337.16: della seggia discese, e con quelle mani [[...]] il corpo duplicato per lo freddo, nella sua seggia puose.

[7] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 5, cap. 5, vol. 2, pag. 48.34: incontinenti dissisi da lu faldistoliu et misi la curuna in testa di lu filyu...

[8] Pianto della Vergine, XIV pm. (tosc.), cap. 2, pag. 35.8: E intanto fu tracto l'aguto de' piedi e Gioseppo incomincia pianamente a discendere giù per la scala...

[9] Vang. venez., XIV pm., Luc., cap. 19, pag. 280.20: [6] Et ello viaçamentre descendé çoso de l'arbore et aliegramentre lo reçevete in chasa soa. || Cfr. Lc 19, 6: «descendit».

1.13.1 [In es. che citano o riecheggiano il passo evangelico di Mt 27, 42: «Descendat nunc de cruce»:] venire giù dalla croce (anche assol.).

[1] Albertano volg., 1275 (fior.), L. III, cap. 43, pag. 243.19: si elli èe filliuol di Dio desce(n)da ora dela croce (e) salvi sé medesimo et noi».

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura rubra, 210, pag. 140: Diseva li malvax al fio dr'Omnipoënte: / «Se tu e' fio dr'Altissimo, or zos dra crox descende...

[3] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 24.30, vol. 1, pag. 179: «Se tu se' Cristo, da Dio mandato, / descende giù securamente!».

[4] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 22, pag. 110.22: "S'el è figliol de De' [[...]], [[...]] descenda de la croxe s'el pò sençça scala e nu haremo creer".

[5] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 1240, pag. 71: Ma s'elli da noi se defende, / et giù de la croce descende, / questo certo enprometemo, / ke en lui noi credaremo.

[6] Legg. sacre Mgl.II.IV.56, 1373 (fior.), Legg. di S. Piero, pag. 4.18: essi dicono, che lo loro Iddio risucitò da morte, e della croce non volle discendere.

1.13.2 Scendere da un edificio (prendendo le scale).

[1] St. de Troia e de Roma Amb., XIII u.q. (rom.), pag. 26.16: comandaoli incontenente ke devessero descendere de lo palaço...

[2] Fiore, XIII u.q. (fior.), 137.3, pag. 276: E sì trovaron dentro a la porpresa / La Vec[c]hia, che del castro era [di]scesa...

[3] Novellino, p. 1315 (fior.), 1, pag. 124.11: La vertude dell' una [[scil. pietra]] il celò che no 'l potero vedere; e' discese giù per le gradora [[scil. del palazzo]...

[4] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1330 (pis.), L. 4, cap. 6, pag. 234.2: Li quali subito discesero del solaro, e trovarono che 'l vescovo già era morto.

[5] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 3, ott. 28.2, pag. 89: Avea la donna un torchio in mano acceso, / e tutta sola discese le scale...

[6] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 110, pag. 175.7: Ellino discesero per li gradoni del palagio, sì trovaro loro pallafreni presti...

[7] Inchiesta San Gradale, XIV pm. (tosc.), cap. 1, pag. 98.22: Et lo re discende con tutti baroni et cavalieri del palaçço...

- Sost.

[8] Legg. S. Elisab. d'Ungheria, XIV m. (tosc.), cap. 9, pag. 23.14: in uno suo castello [[...]], non ostante la malagevolezza del salire e del descendere, quivi grande moltitudine d' infermi sostentava e notriva...

1.13.3 Scendere a terra (da un veicolo, da un'imbarcazione). Anche assol.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., XIII u.q. (rom.), pag. 21.20: la nocte esso co li soi conpangi descese de la nave e gio a lo castello...

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7 cap. 23, pag. 229.18: Allora discesero li Romani in su quella isola.

[3] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 66.14: Allora 'l sancto coi frati sui preseno 'l porto, et l'omo di Dio discese dela nave et cominciò a cercare l'izola.

[4] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 898, pag. 72: En terra dexese çasschadun / Fora della nave ad un ad un...

[5] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 127, pag. 190.20: Allora era Palamides disceso sopra la marina con tutta sua gente, quand'elli vidde la sconfitta ch'era sopra li Greci tornata...

[6] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 453.31: quivi giettano l' àncore e le navi con buone fune rilegate, allegri discesero in terra...

[7] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 13, pag. 241.16: Il tempo di verno li gettò alli porti dell'isole delle Strofade; quivi descendono, e mettono tavole in terra...

[8] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 1, cap. 1, pag. 49.13: comandò a' suoi che discendessero dal carro...

[9] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 10, pag. 337.20: Turno discese del carro, e apparecchia d'andare a piei.

[10] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 10, cap. 116, vol. 2, pag. 320.12: da quella parte co' loro cavalieri e co la ciurma de le loro galee in terra discesono...

[11] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 2, pag. 53.3: Poy che li Greci descesero in terra, commo ad huomini fatigati per lo mare...

- Sost.

[12] Comm. Rim. Am. (B), a. 1313 (fior.), ch. 183, pag. 875.15: Protesilao, il primo principe e il primo uomo ch'al discendere delle navi i Greci sopra Troia fu morto.

1.13.4 Smontare (da una cavalcatura). Anche assol.

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 3, cap. 7, pag. 292.9: l'uomo die insegnare ed esercitare a salire e discendere da cavallo quellino che si debbono combattere...

[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 9, pag. 221.28: molti cavalieri per abbeverare i cavalli discendendo, da uno grandissimo serpente fuoro divorati.

[3] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), App., pag. 384.8: E quando elli fue disceso dinanzi dala fontana, elli pensa di suo cavallo come elli lo possa governare...

[4] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), [Svet.] L. 7, cap. 49, pag. 276.13: discendeva elli di suo cavallo, e faceva discendare sua gente per combattare appresso di lui a piei...

[5] Palamedés pis., c. 1300, pt. 2, cap. 80, pag. 141.6: lo gigante [[...]] disse loro incontenente: - Discendete! - [[...]] Ed elli disceseno incontenente e allacciòno li loro cavalli a uno albore...

[6] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 15, pag. 83.12: E quello luogo era erboso [[...]], nel quale quando noi discendemmo, sì lasciammo andare li cavalli a pasciere...

[7] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 1, cap. 2, pag. 9.29: Finalmente vinsi la pietate, e discese da cavallo et adgenuchiause in terra...

[8] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 3828, pag. 150: Con li barony, che iera con lu, / Allora desexe lo palaço / Con allegreça e con sollaço.

[9] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 181, pag. 241.10: Questo grido e questa preghiera no li fallì fino al palazzo, là ove va a discendare.

[10] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 4, cap. 19, vol. 1, pag. 389.24: ed egli appoggiato della sua lancia immantenente discese a piè, e percosse il re che si rizzava...

[11] Inchiesta San Gradale, XIV pm. (tosc.), cap. 51, pag. 170.9: et elli entrò ivi dentro uno cavalieri armato di tutte arme, et discese nel meçço della corte...

[12] Filippo Villani, Cronica, p. 1363 (fior.), cap. 85, pag. 711.12: un gentile uomo della brigata del conte nome Arrigo [[...]] discese a ppiede, e con una lancia in mano di sua persona fé maraviglie...

[13] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 18, pag. 301.22: Qui D. dice scossi, idest discesi de la schena de Gerrione...

1.14 Cadere dall'alto verso il basso per moto naturale.

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 3, cap. 4, pag. 91.27: come più è pesante la cosa di tanto discende ella più tosto...

[2] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 3, pag. 162.7: Ché le corpora simplici hanno amore naturato in sé allo luogo propio, e però la terra sempre discende al centro...

[3] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 34, pag. 584.38: conciosiacosachè 'l sasso sia corpo grave, e proprio è della natura del corpo grave di discendere...

[4] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 13, pag. 59.15: questa se fo natura de quel manna del cel che ogne dì continuo descendeva de novo...

- Discendere in giù.

[5] Metaura volg., XIV s.-t.d. (fior.), L. 1, cap. 19, ch., pag. 202.25: Anche chi dicesse che l'asub, e sì quello che discendein giù e anche quello che ne va in su a la spera del fuoco...

1.14.1 Colare giù (rif. a un fluido, a un liquido).

[1] f AntidotariumNicolai volg., XIII ex. (fior.), 1, pag. 4.14: vale [[...]] a ogne discorrimento di rema che discende agli occhi e alle gengive e alle orecchie... || Corpus OVI.

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 6, cap. 5, pag. 176.16: E vedendo l'alegrezza de' suoi adversari, sì parlò in sembiante d'umiltade (lo sangue li discendea per lo viso)...

[3] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 3, pag. 136.13: e descendea questo sangue meschiato de lacrime a li lor pedi...

[4] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 261, pag. 293.16: L'orina della persona è salata per tre cose: la prima perch'ella discende e passa per la vivanda, e colà piglia la salatura che v'è entro...

[5] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 311, pag. 344.34: el fluxo de li humori che descende a le nare...

- [Rif. alle lacrime (anche in contesto fig.)].

[6] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 3, vol. 1, pag. 116.8: Pianse sanza alcuna voce: le lagrime discesoro nella faccia non sua.

[7] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 44.13, pag. 61: né lagrima però discese anchora / da' be' vostr'occhi, ma disdegno et ira.

[8] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 11, pag. 78.14: Delli suoi uocchi fontana de lacrime descenneva.

[9] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 7, pag. 104.1: se avea yà bagnato lo piecto e la face bellessema delle lagrime habundante che le descendevano da li ochy...

1.14.2 [Rif. a precipitazioni meteorologiche, a fenomeni celesti (anche soprannaturali)].

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 1, cap. 46, vol. 1, pag. 124.5: Per sua orazione discese il fuoco dal cielo sopra uno sacrificio.

[2] Lucidario pis., XIII ex., L. 3, quaest. 33, pag. 111.27: elli comanderà che fuoco discenda di ver lo cielo et arda tucti li suoi adversarii...

[3] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 178.20: E incontinente averto fo el cielo, e tropo gran splendor descese sovra da ello...

[4] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 20, pag. 388.2: la luce del sole mai non discende se non repercussa da altra parte da quella illuminata.

[5] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 31, pag. 43.21: gittata la pietra nel pozzo, uno fuoco discese da cielo ardendo, e gittossi in quello pozzo.

[6] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 483, pag. 62: In quel splandor et in quella luxe / Descende una gran voxe, / Che al baron disse: «Or tra-te in su...

[7] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 307, pag. 217.2: la punta de la coda era [[...]] altresì infiamata come saieta folgore quand'ella discende.

[8] <Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.)>, c. 27, 67-78, pag. 603, col. 2.7: alcuna volta l'aere fioca, çoè che neva, et ello se vede descender li fiochi della neve l'uno dredo a l'altro...

[9] Metaura volg., XIV s.-t.d. (fior.), L. 2, cap. 13, ch., pag. 246.2: come si potrebbe trovare l'acqua ne' pozzi che ssono profondi dugento o trecento piedi, con ciò sia cosa che l'acqua piovana non discenda più che .x. piedi?

[10] Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.), L. 2, cap. [vv. 43-66], pag. 94.18: Ma, o iddiei, se vi pur piace di perdere il nome d'Italia, tutto il fermamento rivolto in fuochi discenda nelle terre per le saette folgori.

[11] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 11, pag. 380.2: Ecco nel mezzo della fugga Amaseno abundante schiumava nell'alte ripe; tanta tempesta d'acqua era discesa dalle nuvili.

[12] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 2, cap. 11, pag. 245.15: Discendono adunque dell' arie, risolvendosi in acqua, i nuvoli con piove grandissime...

[13] Poes. an. savon., XIV, 1.58, pag. 16: Spirito sancto amoroso / lengue de fogo sì descese / e li discipuli tuti accese...

- Far cadere, scagliare (un fulmine).

[14] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 6, par. 8, pag. 178.28: O sommo Giove, contro a me giustamente adirato, tuona, e con tostissima mano in me le tue saette discendi...

- Sost.

[15] Metaura volg., XIV s.-t.d. (fior.), L. 3, cap. 3, ch., pag. 301.9: il discendere de la piova è l'una de le cagioni che il vento ristea...

1.14.3 Discendere giuso: cadere dall'alto.

[1] Chiose Sfera, p. 1314 (fior., pis.), I, 14, pag. 167.17: sono mescolate alquante parti terreste focose, le quali non discendonogiuso tutte co la piova...

[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 34, pag. 586.7: conciosiacosachè 'l corpo grave, il cui proprio è discenderegiuso...

1.14.4 Discendere sopra qno o qsa: colpire qno o qsa cadendo dall'alto.

[1] Miracole de Roma, XIII m. (rom.), 33, pag. 577.15: Et incontenente fo aperto lo celo et molto splendore descese sopre esso, et Octabiano vide in celo una virgine coronata...

[2] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 178.20: E incontinente averto fo el cielo, e tropo gran splendor descesesovra da ello...

[3] <Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.)>, c. 1, 49-63, pag. 15, col. 1.3: come lo raço, ponamo del sole, descendesovra uno spechio...

[4] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 1, cap. 26, pag. 97.23: E già innumerabile quantità di saette e di tremanti dardi erano sopra i romani giovani discese...

[5] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 35, vol. 1, pag. 325.29: del fuoco, che anco alli suoi preghi fece discendere da Cielo sopra li soldati del re Acab...

1.14.5 Fras. Discendere sopra qno: assalire qno.

[1] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 208, pag. 262.4: Tantosto discese Troylus sopra lui, che molto l'odiava duramente; ma elli era già salito in pié e si difendea molto maravigliosamente.

[2] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 415, pag. 436.2: "Sire Acchilles, che fate voi? Non vedete voi vostri nemici che venghono a discendere sopra voi?

[3] Boccaccio, Caccia di Diana, c. 1334, c. 11.38, pag. 32: Vannella Brancazza con disiro / vidi discendersopra l'un, che vinto / era da' cani e dal greve martiro.

1.14.6 Fras. Discendere sopra qno: coprire la femmina durante il coito (rif. a un animale).

[1] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 77, pag. 334.19: Ancora sì ci àne un'altra ragione perché li cani s'apicciano insieme: che quando lo maschio discende sopra la femina suo membro s'atortigla in essa...

1.15 [Rif. a un uccello o altro animale alato:] scendere in volo.

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), Prologo, pag. 2.21: l' aguglia [[...]] non costuma sempre nel Cielo istare, ma per li suoi bisogni a terra discende...

[2] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 6, pag. 298.23: due colombe, per caso discendendo dal cielo, vennero dinanzi al viso d'Enea...

[3] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 306, pag. 216.14: sì vidde uno ucello discendere tutto diritto a lui ch'era a maraviglia grande...

[4] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 4, pag. 56.28: come uno sciame d'api discese sopra la bocca sua, quando era nella culla.

[5] Sacchetti, La battaglia, 1353 (fior.), I, ott. 61.5, pag. 18: e come pelegrin falcon discende, / calando giú de l' aire a poco a poco...

- Sost.

[6] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 30, pag. 290.19: L'aquila [[...]] sì prende le bestiole inmantenente alo suo discendere che fae a terra.

1.16 [Rif. a una divinità (celeste), a un angelo:] venire di cielo in terra; scendere tra gli esseri umani.

[1] Omeliapadov., XIII s.q., pag. 3.5: lo nostro segnore et redentóre [[...]] degnao è d[escendere] [del celo]...

[2] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 777, pag. 47, col. 2: Jhesu Christo [[...]] / Desces de cel e ven a nu...

[3] Quindici segni, 1270-90 (pis.), 470, pag. 259, col. 2: Or preghiamo la maestade, / che per la sua grande bonitade / di cielo in terra si discese / et sangue et carne per noi prese...

[4] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 1138, pag. 293: Et éccoti l' angelo, lo messo del Segnore, / ki descende da celo a força e a valore...

[5] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 5, pag. 247.18: La vergine [[scil. Iris]] discende velocemente per l'arco da neuno veduta, e venne là dov'erano le femmine trojane...

[6] Bosone da Gubbio, Spir. Santo, p. 1345 (eugub.), 1, pag. 114: Spirito Santo che da Ciel descendi / scaldando el cor de la beata croce...

[7] Sennuccio dal Bene, a. 1349 (fior.), 2.6, pag. 39: o angiola discesa in questa vita...

[8] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 11, pag. 1: l'agnolo Gabriel insteso / desese, quando fusti salutata / da lui che da Dio Padre te fo meso...

[9] Passione genovese, c. 1353, pag. 31.24: E alla[o]r descendé l' angelo da cel, mandao da lo so payre e sì lo confortà.

[10] Laudi Battuti di Udine, XIV m. (tosc.-ven.), 21.32, pag. 63: s'el no fos l'onipotente, / che disexe entro la zente, / recevè carne in presente...

[11] Tristano Veneto, XIV, cap. 194, pag. 173.34: Alora conmençà per la çente la çoya e la festa sì granda como se Dio mediesimo fosse là desendudo...

[12] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 14a.14, pag. 231: per vostro amore io descexi in queste pene.

- Sost.

[13] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 67, Ascensione, vol. 2, pag. 631.8: [[Cristo]] non si indugiò, ma corse gridando con detti, con fatti, con la morte, con la vita, col discendere, col salire, gridando che noi torniamo a lui...

1.16.1 [Rif. a un'entità spirituale, a un'emanazione divina:] diffondersi (nell'anima umana, nella materia).

[1] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 1977, pag. 65, col. 2: Lo segnor sí li amó tanto / Ke 'l ge tramise lo spirito sancto; / E lí adesso descese in lor...

[2] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 7, pag. 188.10: Ove è da sapere che la divina bontade in tutte le cose discende, e altrimenti essere non potrebbero...

[3] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 27, pag. 131.18: lo sancto celestial fogo descende inde 'l cor e abraxa l'omo de l'amor de Cristo...

[4] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 72.14, pag. 617: sì che le corporal vertù reprenda, / fermando el bon voler ne la sua mente / qual tén per grazia da voi desendente.

[5] f Laude di Sansepolcro (1), XIV pm. (ssep.), 8.1, pag. 110Descende Sancto Spirito, / enfiama noi, che stiamo a ciò remchiusi... || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

[6] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 1, pag. 1.14: La grazia del Santo Spirito discenda nell'anime vostre, sì che ripiene siate di tutte le virtudi...

- Discendere sopra qno.

[7] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 104.34: tutti disiderj del cuore saranno là compiuti, quando Dio faràe discenderesopra i suoi santi un fiume di pace...

[8] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 2, quaest. 54, pag. 164.7: «l'ira de Deo è desendua sovra loro».

[9] <Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.)>, c. 6, 25-33, pag. 98, col. 2.14: la grazia de Deo, la quale descendesovra loro per orazione...

[10] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 7, vol. 1, pag. 41.11: lo Spirito santo, quando discese sopra Cristo in ispecie di colomba...

- [Rif. all'influsso di un corpo celeste].

[11] Guinizzelli (ed. Contini), a. 1276 (tosc.), 4.13, pag. 461: Foco d'amore in gentil cor s'aprende / come vertute in petra prezïosa, / che da la stella valor no i discende / anti che 'l sol la faccia gentil cosa...

[12] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 7, pag. 126.12: l'umana ragione potrebbe per la libertà del suo arbitro rafrenare li movimenti, e le disposizioni, e le qualitadi ree, che disendono dalla influenzia del Cielo.

1.16.2 [Rif. all'incarnazione di Cristo].

[1] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 2046, pag. 66, col. 2: Jhesu Christe sí è segnor, / Verax patre et salvator, / Ke 'l fé lo cello e la terra / E descendé in la ponçella...

[2] Poes. an. urbin., XIII, 13.112, pag. 570: Alta regina k'èi tanto cortese, / e 'l Sancto Spirito in te sì descese...

[3] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 32.39, vol. 1, pag. 215: Nella Vergene descese, / stect' e· llei nove mese...

[4] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 26, pag. 48.9: così alto signore volse discendere in del corpo della nostra donna...

[5] Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.), 10, pag. 91.20: Dio voleva in te discendare e prendare carne umana.

1.17 [Rif. a un sentimento, a una virtù, a un vizio:] infondersi nell'animo (anche fig. e in contesto fig.).

[1] Jacopo Cavalcanti, a. 1287 (fior.), 2.3, pag. 236: Amore, gli occhi di costei mi fanno / aprender dentr'al cor, sì che s'accende, / una fiamma amorosa che discende / a le mie membra angosciose...

[2] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. I, pt. 1, cap. 9, pag. 16.11: non pare verisimile che 'l pecchato de' primi parenti disciendesse in noi, nel quale non avemo colpa che noi esso non comettemmo...

[3] Poes. an. tosc., XIII (2), 2.2, pag. 339: Gentil messer[e], la virtù sottile / che per grazia discende / in vostro core fa suo posamento...

[4] Poes. an. sett., XIII (2), 5, pag. 46: Santo Spirto dolce glorioso [[...]], / En nui desenda lume precioso, / Tutti nostri amari devegna mele.

[5] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), son. D. 12.10, pag. 396: Ed eo, lasso, guardando 'nnamorai, / ché mmi discese al cor vostra figura / per li occhi...

[6] Guido Cavalcanti (ed. Contini), 1270-1300 (fior.), 10.13, pag. 503: Questa pesanza ch' è nel cor discesa / ha certi spirite' già consumati...

[7] Paolo Lanfranchi (ed. Contini), XIII ui.di. (tosc.), 1.2, pag. 354: Un nobil e gentil imaginare / sì mi dis[c]ese ne la mente mia...

[8] Gianni Alfani, XIII/XIV (fior.), 3.3, pag. 609: Quanto più mi disdegni, più mi piaci, / e quan' tu mi di': «Taci», / una paura nel cor mi discende...

[9] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 4.1, pag. 4: Discese nel meo cor sì come manna / Amor, soave come in fior rugiada...

[10] Dante, Convivio, 1304-7, III, canz. 2.37, pag. 146: In lei discende la vertù divina...

[11] Novellino, p. 1315 (fior.), 65b, pag. 280.2: se' ito vantando tra lli cavalieri erranti di cose, che in nel mio cuore non potréno mai discendere.

[12] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 16.1, pag. 213: Al cuor m'è discesa gran pïetança, / che, sospirando, quasi pianger vuole...

[13] Cino da Pistoia (ed. Marti), a. 1336 (tosc.), 46.29, pag. 530: La grazia sua a chi la può mirare / discende nel coraggio, / e non vi lassa alcun difetto stare.

[14] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 7, pag. 234.17: il male furiale del serpente è disceso al tutto nel cuore di lei...

[15] Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.), 17.3, pag. 679: or è desceso en loro un pianto amaro...

- [Rif. a una cognizione o a una percezione].

[16] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 31.78, vol. 3, pag. 517: süa effige / non discendëa a me per mezzo mista.

[17] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 18, cap. 2, par. 13, pag. 309.9: Quanto bene è quando apparecchiati sono i petti, ne' quali sicuramente ogni segreto discenda...

2 Diminuire di quantità.

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. I, cap. 6: ma possa che sono soctracte p(er) avaritia li beni di quelli apostucto disceseno (et) to(r)nàno a neie(n)te.

[2] Stat. fior., 1334, L. I, cap. 44, pag. 230.15: a pena di lib. cinquecento a fiorini per ciascuno che contra ciò facesse, e per ogne volta, e più e meno guardando la qualità del fatto e della persona, non descendendo la quantità da lib. cento a fiorini in giù.

[3] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 36, par. 2, vol. 2, pag. 72.18: paghe la pena pecuniaria [[...]], descendendo, se non poderà più pagare, enfina la quantità de cento livre de denare...

[4] Stat. fior., 1355, pag. 562.36: digradatamente discendendo, infine che si abbi il novero opportuno [[di eletti]]...

[5] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 3, cap. 4.28, pag. 193: Ma qui discenderò da cento a diece, / per parlar breve, e conterotti a punto / di quel ch'io vidi...

2.1 [Rif. a una massa d'acqua:] calare di livello, abbassarsi.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De quindecim miraculis, 9, pag. 192: Lo di segond apresso la mar descenderá / E calará intanto com ella voss montá.

2.2 Diminuire di forza, spegnersi (rif. a una fiamma).

[1] Poes. an. sang., 1270-71, 4, pag. 69: Ardente foco al core s'è ap(re)so [[...]]; / e tanto forte i(n) ello s'è acceso / che no(n) discende ma tuttora sale...

2.3 [Mus.] Diminuire di altezza (rif. a un suono).

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 64.5, pag. 261: Sopre el «fa» acuto - me pare en paruto / che 'l canto se pona; / e nel «fa» grave - descende suave, / che 'l Verbo resona.

3 [Fig. e in contesto fig.:] passare da una condizione morale o psicologica migliore a una peggiore; decadere dal punto di vista sociale o economico.

[1] ? Giac. Pugliese, Rime (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), 2.18, pag. 182: S'abandonassi ciò c'ai[o] conquiso, / perderia lo gran pregio, / e 'l dispregio - vostro, [donna], è miso / [... -egio] / [... -egio] - sì alt'amor disciso.

[2] Memoriali bologn., 1279-1300, (1288) 30.3, pag. 57: Zascunn omo dé aví' temperanza / innel'alteza, po' che l'ha 'quistata, / che non disenda sí como balanza / da l'una parte ch'è tropo carcata...

[3] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 23, pag. 288.2: E io [[...]] monterebbi in amore; e, quanto montasse più, più descenderebbi in corrotto, poi vostra benvogliensa mancasse me.

[4] Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.), 29.35, pag. 528: Chi perde sua potenza / e suo nome discende, / ben è da dispregiare...

[5] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 4, cap. 8, pag. 142.2: Molto perde chi discende di franchigia in servaggio.

[6] Rime Mem. bologn., 1301-24, [1310] 56.7, pag. 87: amor, no me reprenda / vostro fin core ch[e] canç' il ben volere, / se feci o dissi cosa che desenda, / fiami erore che sono per conplere.

[7] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 134.50, pag. 523: E per zo e' za mai no ceso / che no me percaze adeso / de mantener mea foxina, / per no descender in ruina...

[8] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 1, pag. 21.13: colui che è savio e netto saglie ad alti, e quegli che è senza intendimento ed è sozzo discende a fondo.

[9] Cavalca, Rime (ed. Simoneschi), a. 1342 (pis.), 22.4, pag. 41: Son alcuni altri cavalier valenti / che mai non seppon che fosse battaglia, / e la lor vita val men d' una paglia, / tanto son discenduti e negligenti.

[10] Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.), 5.12, pag. 425: Ch'i' veggio 'l reo montato e 'l bon desceso...

[11] Tommaso di Giunta, Conc. Am., XIV pm. (tosc.), son. 19.8, pag. 69: sì cche mie vita non si faccia fievole, / che già da prospertate è per discendere.

[12] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), II, cap. 5, pag. 56.12: et approssimandosi a lui discese dalla sua sedia e puosevi colui con le sue mani...

[13] Stat. sen., 1356 (2), Rubricario, pag. 13.27: a ciò che non dicenda [sic] il mantenimento, l' onore, et lo stato dell' arte de li spetiali, et che etiamdio vada di bene in melglio...

[14] Poes. an. pist.>march., XIV, 64, pag. 139: Ah ignoranti e superbi, / che non pensate mai scendere a valle; / ma 'l superbo che sale, / conven che come folgore discenda.

- Discendere sotto (a) : degradare se stesso sino all'abiezione.

[15] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1330 (pis.), L. 2, cap. 3, pag. 69.17: Quello dunque che pascea li porci, per vagazione di mente e per immondizia cadde e discese sotto sè.

[16] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 11, proemio, pag. 170.31: Arroganza è quello membro del corpo della superbia, per lo quale la mente umana se erge [[...]], infino che sopra sè oltre modo si lieva, infra sè, e sotto sè con rovina discende...

[17] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 42, vol. 2, pag. 54.31: onde dice s. Gregorio, che tornò in sè; cioè tornò al cuore, lo quale era disceso sotto a sè, vivendo brutalmente.

- Discendere in giù.

[18] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1330 (pis.), L. 3, cap. 15, pag. 159.17: Chè molto certo cadiamo e discendiamo in giù a basso, quando per continua locuzione ci mescoliamo alle turbe de' secolari.

3.1 Sost.

[1] Trattato di virtù morali, XIII/XIV (tosc.), cap. 36, pag. 92.20: tanto come omo monta più alto, tanto è lo discendere più gravoso.

[2] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 63.20: è tenuto tra le genti grande discendere e grande cadimento, se marchesana [[...]], uomo popolare a suo amore congiugne...

3.2 Assimilarsi a qno o qsa minore per condizione o per natura (anche in contesto fig.).

[1] Dante da Maiano, XIII ex. (fior.), 4.13, pag. 16: Donna, merzé, ch' eo moro in disïanza, / se non discende il vostro gran paraggio / alquanto ver' la mia umilïanza.

[2] De amicitia volg., red. B, a. 1330 (fior.), cap. 24, pag. 79.2: Et quantunque molti conoscano che lla vera amistade proceda da virtude, pochi si truovano che discendano all'amistade de' poveri, avengna che sieno virtuosi, e ciò aviene per l'antiporre dell'utilitade alla vertude.

- [Rif. al farsi uomo di Cristo].

[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 90.197, pag. 375: amore, a tal basseza descendesti, / co om despetto per lo mondo gire...

[4] Poes. an. cort./tosc.occ., XIII/XIV, 222, pag. 415: Te aspectando tuctora sospiro / che descendesti a la mia basseçça...

[5] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 10.222, pag. 106: tuttora sospiro / che discendessi a la mia basseçça...

- Sost.

[6] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 1, vol. 2, pag. 138.15: E questi è Cristo, lo quale per lo merito del cadere in morte, e del discendere umiliandosi, meritò di salire in alto.

3.2.1 Abbandonarsi a un sentimento verso qno (con idea di degnazione) (in contesto fig.).

[1] Amico di Dante, XIII ex. (fior.), canz. 2.61, pag. 704: a ppietà discenda / lo vostro cor, che 'nn alto lo ponete, / poi ch'a pietà intenda.

3.3 Fig. Accettare di compiere un'azione; accondiscendere verso qno.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De falsis excusationibus, 241, pag. 185: A perdonar quiloga quel hom ke no descende, / Perd un stragand aquisto e grand perdudha prende...

[2] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 40.24: io mi debbo tanto quant'io posso sanza misfare inverso loro piegare, e discendere in opere e in parole per loro guadagnare a Dio, e ritrarre di peccato...

[3] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 2, cap. 1, pag. 120.19: acciò che non fusse stretto dalla turba de' Sanniti nimici, con li quali discendea a parlamentare... || Cfr. Val. Max., II, 2, 4: «ad quorum conloquium descendebant».

[4] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 2, cap. 1, pag. 139.10: L' oste di quella [stessa] cittade non solea prima discendere a combattere, che per lo suono delle tibie... || Cfr. Val. Max., II, 6, 1: «ad dimicandum descendere».

[5] Doc. fior., 1311-50, 97 [1350], pag. 684.13: siamo contenti che, sanza mostrarne volontà, il facciate, però che a questo discendiamo come padri teneri di loro per tòrre via ogni scandalo...

[6] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), II, cap. 5, pag. 53.14: La pietà sta nell'affetto per compassione, nell'effetto per remissione, e per donare e per discendere agli altri.

4 Fig. Passare da un argomento a un altro (partic. da uno generale a uno specifico); passare da una parte di un'opera a un'altra.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 30, pag. 105.2: ma io vorrei che tu specialmente, discendendo sopra questa mia faccienda, m' isaminassi...

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 28: Vorei che, discendendo a specie, consiglio sopra questo facto prezente dato meco examini...

[3] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 3, cap. 6, pag. 95.10: nel secondo libro e nel terzo noi discenderemo più a le cose che pertengono ai re ed ai prenzi.

[4] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 14, pag. 235.2: Sì come nella litterale esposizione dopo le generali laude alle speziali si discende...

[5] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), Prologo, pag. 221.18: Ma imprima che si discenda [[dalle glosse]] a· libro, mi pare che si convegna che a voi laici si dichiarino le condizioni de l'autore...

[6] Comm. Rim. Am. (B), a. 1313 (fior.), ch. 8, pag. 841.14: Finito, sopra la seconda rublica del secondo rimedio, il prologo, qui discende a la dottrina Publio Nasone Ovidio.

[7] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 6, 2.20, vol. 3, pag. 21: descendo all'altro e lodo / chi sa soffrir ben lo dolor del chiodo.

[8] Dante, Rime, a. 1321, 49.54, pag. 186: Ma perché lo meo dire util vi sia, / discenderò del tutto / in parte ed in costrutto / più lieve, sí che men grave s'intenda...

[9] <Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.)>, c. 19, 106-120, pag. 487, col. 1.6: Qui desende l'A. in particulari a dire lo peccato di symoniaci...

[10] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 2, proemio, pag. 14.5: in questo Capitolo procede nel suo trattato per discendere alla cognizione de' vizj...

- [Rif. a una conversazione].

[11] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 6, ott. 12.5, pag. 179: E prima seco entrò a ragionare / dell'aspra guerra tra loro e' Troiani [[...]]; / quinci discese poi a domandare / se le parean de' Greci i modi strani...

- Sost.

[12] Boccaccio, Decameron, c. 1370, I, 3, pag. 42.7: Per ciò che già e di Dio e della verità della nostra fede è assai bene stato detto, il discendere oggimai agli avvenimenti e agli atti degli uomini non si dovrà disdire...

[13] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 17, 28-42, pag. 453.11: e però finge che Virgilio rimanga a parlare con essa, e lo discendere a trattar di questa materia sarà prestar le spalle.

4.1 Discendere sopra qsa: toccare un argomento, prenderlo in considerazione.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 30, pag. 105.2: ma io vorrei che tu specialmente, discendendo sopra questa mia faccienda, m' isaminassi...

4.1.1 Passare da un argomento o un genere letterario più nobile e difficile a uno più corrente.

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), Prologo, pag. 2.15: di po' i detti de' grandi dottori da venerare [[...]], ovvero di po' i dolci versi de' Poeti discendendo, non v' incresca d' usare questi libri quando di leggere vi volete dilettare.

5 Sortire come effetto, come conseguenza; trarre origine, derivare.

[1] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 6 (21), pag. 235.18: bene se (con)verave al patre mutare volu(n)tà, e da se(n)no d(e)scend(e)rave elegere miglore (con)siglo...

[2] Federico II (ed. Panvini), a. 1250 (tosc.), 3.8, pag. 162: Nè di ric[c]heze aver grande abundanza / faria l'omo ch'è vile esser valente, / ma della ordinata costumanza / discende gentileza fra la gente.

[3] Bonagiunta Orb. (?), XIII m. (lucch.), canz. D. 2.13, pag. 300: E' par che da verace piacimento / lo fino amor discenda, / guardando quel ch'al cor torni piacente...

[4] St. de Troia e de Roma Amb., XIII u.q. (rom.), pag. 10.11: Ysaac genuit Iacob, de Iacob descese lo regno de li greci...

[5] Albertano volg., 1275 (fior.), L. IV, cap. 46, pag. 261.18: «No(n) solo q(ue)llo k'entra p(er) la bocca lorda (e) vituperia l'uomo, ma le ree cogitationi ke descendono dal cuore.

[6] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio musce cum formica, 191, pag. 95: Zamai da incostro negro no pò descend blancheza...

[7] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 1, cap. 9, pag. 17.16: la gloria e la rinomea del mondo non è bontà d'uomo, né nostra bontà non discende da essa.

[8] Guittone (ed. Leonardi), a. 1294 (tosc.), 3.3, pag. 9: tanta pïetà di te discenda, / che 'n alcuna misura meve fidi...

[9] Matteo Paterino, a. 1294 (tosc.), 34, pag. 92: E bben contra natura par che sia / che da bon albor reo frut[t]o discenda...

[10] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. I, pt. 2, cap. 3, pag. 38.20: virtude intellectiva discursiva d'alcuni principii ad alcuna conclusione vera descendente d'alcuni principii veri...

[11] Formula di confessione sic., XIII, pag. 302.2: in koalunka modu hagiu pikkat(u) i lli setti pikkat(i) murtal(i), superbia, inbbidia, ira [[...]], e ttutti l' altri chi dischenddunu da kuisti.

[12] Lucidario pis., XIII ex., L. 1, quaest. 6, pag. 39.3: Dal Padre discendeno tucte cose, et dal Figluolo simiglantemente, et dal Santo Spirito altresì.

[13] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 20, pag. 385.3: sì come lo perso dal nero discende, così questa, cioè vertude, discende da nobilitade.

[14] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), 4, pag. 56.23: ogni cagione maggiore conviene che vada innanzi alla minore, la quale discende da llei.

[15] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), pag. 165.12: Ma comzosia che ognunca bontà e ognunca don perfet descenda e vegna dal padr de le clareçe...

[16] Libro giallo, 1321-23 (fior.), pag. 24.14: tornesi 6777 d'argento disciesi delle tre carte vecchie...

[17] Comm. Arte Am. (B, Laur. XLI 36), XIV t.d. (fior.), ch. 25, pag. 818.29: Paris troiano [[...]] rapio Elena, moglie di Menelao, per la qual cosa [[...]] discese il rapimento d' Elena...

[18] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 12, proemio, pag. 215.33: La ingiuria viene da superbia, la quale discende da nobiltà di sangue, o da ricchezza...

[19] Stat. fior., 1334, L. I, cap. 49, pag. 234.7: alcuna cosa che fosse o procedesse da mercatanzia, prestanza, diposito overo cambio, overo altra cosa discendente da mercatanzia...

[20] Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.), L. 6, cap. [vv. 604-63], pag. 245.9: Ma poi che l'ordine delle cagioni discese dal primo cuninciamento del mondo...

[21] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 369.33: le piggiore ragione d'allume che discendano del Mare Maggiore di Romania.

[22] Dicerie volgari, XIV pm. (bologn.), cap. 12, pag. 332.16: per la paxe se salva la persona [[...]]. E finalmente de questa descende tuti li beni.

5.1 Derivare per generazione o per parentela (anche rif. a un popolo).

[1] St. de Troia e de Roma Amb., XIII u.q. (rom.), pag. 97.25: de la schiatta Fabiorum [[...]] non ne remase se non uno, [[...]] e de quello descese Maximo...

[2] St. de Troia e de Roma Laur., XIII u.q. (rom.), pag. 5.20: Arphasat fece Sale, de lo quale descesero li iudei...

[3] Poes. an. urbin., XIII, 6.14, pag. 547: De regge e dde regina / eo so' descesa e nnata...

[4] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), canz. 9.53, pag. 96: L'umana gente discese d'Adamo: / li grandi, li mez[z]ani, li più vili.

[5] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 7, pag. 103.18: Cesar [[...]] per madre nato fo de schiatta dei re e per padre descese da li dei...

[6] LeggendaAurea, XIII ex. (pis.), 1, pag. 84.10: Tuttavia la V(er)gine (santa) Maria discese del lingnagio del re David...

[7] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 178.3: la generacion de la mare descendi da Enea...

[8] Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.), pag. 54.15: Andreasso disceso de la Casa d'Ungheria sì entrò nel Regno...

[9] Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.), 154, pag. 25: daunqua ène meo parente de meo sangue desciso...

[10] Stat. pis., 1321, cap. 99, pag. 280.12: a suo herede maschio u femina di lui discendente, u altro heredi di qualunque fusse...

[11] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 87, pag. 94.3: Di questo Galeas discese l'alto lignagio donde i più furono santi uomeni e relegiosi a lor vita...

[12] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 8, ott. 31.2, pag. 224: E molte ancor perché d'alto lignaggio / discese sono [[...]], si credon che vantaggio / deggiano aver dall'altre nell'amare...

[13] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 12, pag. 220.9: Eciamdeu dixindirà la generacioni latina miscata cum lu sangui truyanu...

[14] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 17, pag. 144.9: similmente udito avea vilmente dispregiarsi dal re, dicendo che serva era e di vile nazione discesa...

[15] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 5, cap. 4, vol. 1, pag. 170.2: gli re di Francia e di Puglia discesi de· legnaggio d'Ugo Ciappetta...

[16] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 2, pag. 8.17: Et imperò al presente contaremo di suo lignaggio, siccome discese e di quale nazione...

[17] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 9.29: d' uno in altro discendendo, tra gli altri nacque e visse uno cavaliere per arme e per senno ragguardevole e valoroso...

[18] Legg. sacre Mgl. XXXVIII.110, XIV sm. (sett.), 8, pag. 22.18: descendè lo padre de Martha de schiata de Re...

- [Rif. a un animale].

[19] Boccaccio, Chiose Teseida, 1339/75, L. 6, 56.1, pag. 437.5: Foloèn e Irim furono due cavalli, della raza discesi d'uno cavallo che si chiamò Pegaso...

5.1.1 [Rif. a una persona della Trinità:] procedere, derivare.

[1] Lucidario pis., XIII ex., L. 1, quaest. 9, pag. 39.19: Elli [[scil. lo Spirito]] discende altresì dall'uno come dall'altro [[scil. il Padre e il Figlio]], et est lume di tucta la divinitade.

5.2 [Rif. a una parola:] derivare etimologicamente.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 6, pag. 292.8: E in quanto 'autore' viene e discende da questo verbo [[scil. auieo]], si prende solo per li poeti...

[2] Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.), pag. 534.19: e chiamase proprio Re quelgli ch'a raggione regge suo Reame, che proprio questo nome Re descende dal ben reggiare.

[3] <Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.)>, c. 24, 79-87, pag. 540, col. 2.5: 'Inforsa' è verbo informativo, e descende da questo averbio dubitandi 'forsan vel forsitan'.

[4] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 6, pag. 83.3: Predella discende da quello nome praedium praedii, che è la possessione, o vero villa, o vero campo...

[5] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 7, pag. 183.19: riddino, idest danzeno [[...]]; però che è verbo ed è disceso [da] «ridare» per 'danzare' in toscano.

5.2.1 [Rif. a un verbo:] derivare per coniugazione.

[1] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 33, pag. 242.16: Li gramatici ànno uno verbo et di questo verbo descendono cinque verbi, che non sono verbi ma modi del primo verbo.

5.3 [Rif. a un numero:] essere multiplo (di un altro numero).

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 3, cap. 3, pag. 104.7: l'uno è chiamato degito, lo quale è da uno per fino a nove, e l'altro è chiamato articulo, come dece e anco tutti li numeri che descendono e vegnono da dece, come vinti, ch'è doe volte dece...

5.4 [Rif. a un corso d'acqua:] prendere origine, derivare; scaturire.

[1] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), 11, pag. 101.19: Questo segondo fiume, che discende di quello fiume di paradiso, era chiamato Dryon, ma da grande tempo in qua è chiamato Nilum e è indella terra d'Egypto.

[2] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 7, pag. 57.1: Li figliuoli tuoi sono beni d'una candella del fiume che discende da quella fonte.

6 Passare da qno a qno altro.

[1] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 44, pag. 124.15: se lli vene a mane alcuno maleficio in tal guisa lo convene punire, ke 'l so mal non descenda ad altri...

[2] Doc. bologn., 1287-1330, [1305] 10, pag. 71.23: tuti li fruti de tute le possessiuni [[...]] voio che igli dibiano vegnire e desendere de l'uno in l'altro de fino che alcuno de nui quatro serà vivi.

[3] Doc. fior., 1325, pag. 89.18: uno debito di fior. 2000 d'oro [[...]] discese di Giachetto Mancini in Francesco Rinucci e in Iacopo Bruni...

[4] Doc. venez., 1348 (4), pag. 204.24: ste l. CC a grossi [[...]] con quela condicion - che se sti fenti deschaçese, çoè morise, de desender in chi sovravivese...