FIRMAMENTO (1) s.m.

0.1 fermament, fermamenti, fermamento, firmament, firmamenti, firmamento, firmamentu, firmammento.

0.2 Lat. firmamentum (DELI 2 s.v. firmamento).

0.3 Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.): 1.2.

0.4 In testi tosc.: Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.); Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); Quindici segni, 1270-90 (pis.); Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Lucidario lucch., XIII/XIV; Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.); Simintendi, a. 1333 (prat.); f Laude aret., a. 1367.

In testi sett.: Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.); Giacomino da Verona, Ierusalem, XIII sm. (ver.); Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.); f De le questioim de Boecio, XIV sm. (gen.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.); Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.).

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.5 Locuz. e fras. firmamento del cielo 1.2.1.

0.7 1 [Astr.] Nella concezione tolemaica, ottava sfera del cielo (la seconda in senso discendente) in cui sono poste le stelle fisse. 1.1 Nella concezione biblica, elemento celeste che sostiene le acque superiori separandole da quelle inferiori (cfr. Gen. 1, 6). 1.2 Estens. Volta celeste, cielo (anche plur.). 1.3 Estens. Il cielo in quanto sede di Dio, paradiso.

0.8 Zeno Verlato 16.11.2016.

1 [Astr.] Nella concezione tolemaica, ottava sfera del cielo (la seconda in senso discendente) in cui sono poste le stelle fisse.

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 437, pag. 191: Poi la seconda dia / per la Sua gran balìa / stabilìo 'l fermamento / e 'l suo ordinamento.

[2] Quindici segni, 1270-90 (pis.), 324, pag. 258, col. 1: allora fie lo fermamento aperto / et a tucti discoverto.

[3] Giacomino da Verona, Ierusalem, XIII sm. (ver.), 96, pag. 630: prëe precïose sempromai tuto 'l tempo, / someiente a stelle k'è poste êl fermamento.

[4] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 25.269, pag. 158: Sopra lo firmamento, / lo qual sì è stellato, / d'ogne vertute ornato, / e sopra al cristallino / ha fatto montamento...

[5] Lucidario pis., XIII ex., L. 1, quaest. 11, pag. 39.26: dal fermamento in gió, ciò est lo cielo u sono le stelle...

[6] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 1, cap. 3, vol. 1, pag. 14.13: La quarta scienza è astrologia, la quale c'insegna tutto l'ordinamento del cielo, del firmamento, delle stelle, e del corso dei sette pianeti per lo zodiaco...

[7] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), Rubriche, pag. 67.17: Dey XII seng metù intre 'l firmament.

[8] Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.), cap. I, 4, pag. 98.14: ne la spera de le stelle ch'è apellata fermamento e ne le sette spere de le sette pianete...

[9] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 85, pag. 153.7: ella sola era lo lume di tutte le dame che al mondo erano, sì come lo sole è lume di tutta chiarità e de le stelle del fermamento.

[10] Paolo Gherardi, Corso luna e sole, XIV po.q. (fior.), pag. 73.25: tutte le stelle, insomma quelle che ssi possono chiarire e chonosciere al firmammento, sono MXXIJ, sança quelle de' pianeti che ssono più giuso...

[11] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 78.33: Dio quando ello creà lo mondo in lo schonmençamento ello fese lo primo dí lo çello e li agnolli, in lo segondo ello creà lo firmamento...

[12] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 67.12: Ecco, Atalas medesmo s'affatica, e appena sostiene co' suoi omeri lo rovente fermamento.

[13] Gl A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 2, pag. 3.20: di sotto a questo è il fermamento, ciò è il cielo stellato...

[14] Paolo Gherardi, Liber habaci, XIV pm. (fior.), [De' quattro venti...], pag. 170.35: tutte le stelle le quali noi possiamo vedere e chonosciere nel cielo del firmamento, sança l'altre che ssono disotto a lloro, sono in somma Mxxij...

[15] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), Prologo, cap. 8, vol. 1, pag. 29.18: comu sirria contra natura si la luna vinchissi lu cursu di lu firmamentu, cussì esti contra natura in microcosmo, si la sensualitati vinchi la raxuni.

[16] f De le questioim de Boecio, XIV sm. (gen.), L. II, cap. 2 [metro].3, pag. 60: Se tante como [in] lo mar / e [in] l'aire oxelleti e serenne, / fossem stelle in lo firmamento... || Corpus OVI.

1.1 Nella concezione biblica, elemento celeste che sostiene le acque superiori separandole da quelle inferiori (cfr. Gen. 1, 6).

[1] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 120, pag. 163.11: lo fondamento della terra si è l'acqua, e lo fondamento dell'acqua si è lo fermamento, per la potenza di Dio.

1.2 Estens. Volta celeste, cielo (anche plur.).

[1] Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.), 719, pag. 53: Per ti è fate tute cose, / Le palese e le rescose, / Lo firmament<o> fin a l'abisso / Non mitìs malta sì 'l faïsso.

[2] Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.), 2.126, pag. 896: trattar vi sapria di Marte, / di altre pianete ke so' 'n parte / ne' firmamenti.

[3] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), Prologo, pag. 18.8: li filosofi di qua drieto [[...]], sì congnoveno lu corso del sole e della luna e delle stelle e de tutto lo fermamento.

[4] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 5, pag. 89.12: E però dice lo Salmista: «Li cieli narrano la gloria di Dio, e l'opere delle sue mani annunzia lo firmamento». || Cfr. Ps. 8.2: «annuntiat firmamentum».

[5] Lucidario lucch., XIII/XIV, L. 1, quaest. 54-59, pag. 45.13: Lo suo capo [[scil. dell'uomo]] si è ritondo come lo fermamento, si à due occhi altresì, come in cielo àie due luminarie...

[6] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 6, pag. 13.8: Alora dirizai la testa e apri' gl'ochi e vidi che ttuto il fermamento anerava e che il sole perdea sua chiarità...

1.2.1 Firmamento del cielo.

[1] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), [1363/68?] 23, pag. 346.26: avete mietuto molta iusticia, e resplendete nella nocte scura di questo mondo come stelle nel fermamentodel cielo.

[2] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 114.11: Nel secundo dì fece lo fermamentodel cielo.

1.3 Estens. Il cielo in quanto sede di Dio, paradiso.

[1] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 552, pag. 345: Questa è la Oratïone, / ke plu che un[u] falchone / vola nu firmamentu».

[2] f Laude aret., a. 1367, 21.15, vol. 2, pag. 97: Alluminato è di luce novella, / cioè d'alteçça di vita eterna: / miseria né pena à l'uomo non ribella, / perciò come 'l sole sirà rinalçato. / Rinalçato sirà nel ferm[am]ento, / ché 'l suo volere sarà in compimento... || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

[u.r. 30.09.2022]