0.1 hostiaria, ostïari', ostïaria; f: ostiaria.
0.2 V. ostiario 1.
0.4 In testi tosc.: f Zanobi da Strada, Moralia S. Greg., a. 1361 (tosc.); Cicerchia, Passione, 1364 (sen.).
In testi sett.: Stat. bologn., XIV sm.; f Passione ver., XIV u.q.
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 Donna che ha la mansione di portinaia.
0.8 Zeno Verlato 19.12.2019.
1 Donna che ha la mansione di portinaia.
[1] Gl f Zanobi da Strada, Moralia S. Greg., a. 1361 (tosc.), L. I, cap. 15, pag. 38.15: Per la qual cosa ben dice la Scrittura che Isboset non avendo buona guardia di sé, fu morto; lo quale dice che a sua guardia avea non uno usciere, ma una ostiaria, overo usciera... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[2] Cicerchia, Passione, 1364 (sen.), ott. 71.1, pag. 326: E fiso 'l guarda l'ostïari' ancilla, / in vèr di lu' incominciò a parlare, / dicendo a lui, e tutta si sfavilla: / - Che sie discepol di quest'uom mi pare.
[3] Stat. bologn., XIV sm., cap. 13, pag. 212.42: no sia averto incontinenti a çascuno che batte, se inprima la hostiaria no vede per la fenestrella che dè essere in la porta e s'ella no cognosse certamente che la persona che batte sia tale, che sença alcuna dubitacione a quella debbia essere averto...
[4] f Passione ver., XIV u.q., pag. 27.8: E l'ancila ch'era hostiaria disso a san Pero: «Tu é' uno di discipoli de questo homo». || Corpus OVI.