ROSTA s.f.

0.1 rosta, roste.

0.2 Longob. hrausta (DELI 2 s.v. rosta).

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 2.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Monte Andrea (ed. Menichetti), XIII sm. (fior.); Doc. fior., 1360-63; F Lett. prat., 1385-1410 [1389].

In testi sett.: Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.); Anonimo Rom., Cronica, a. 1360.

0.5 Locuz. e fras. fare rosta 1.1.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto Vocabolario Dantesco.

Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Sbarramento artificiale, fatto con rami, pannelli di vimine o pali (anche in contesto fig.). 1.1 Fras. Fare rosta: riunirsi facendo schermo col proprio corpo, per ostacolare qno o per proteggere qno (rif. a un assembramento di persone). Anche in contesto fig. 1.2 Meton. Intrico naturale di arbusti. 2 Oggetto fatto di ramoscelli, di listelli di legno o di altro materiale legati insieme alla base e lasciati liberi nella parte superiore, che si agita per rinfrescare l'aria o per scacciare le mosche.

0.8 Zeno Verlato 19.12.2018.

1 Sbarramento artificiale, fatto con rami, pannelli di vimine o pali (anche in contesto fig.).

[1] Finfo, Se long'uso mi mena, XIII sm. (fior.), 61, pag. 9: Canzon-, muoviti, -rosta: / va' a Firenz' (er' o' sta!). || Vale: 'canzone-rosta, canzone della rosta', rif. al passo di Monte Andrea cit. in [2].

[2] Monte Andrea (ed. Menichetti), XIII sm. (fior.), son. 108a.16, pag. 337: Non vidi mai così detto [i]strano: / divisata coverta fatt'ha' rosta.

[3] Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.), 62, pag. 849: E quando questa cosa fo palexe, / incontinenti le roste fono prese, / ambe le parti sença far contexe / fono armati.

[4] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 486, pag. 343: Incontenente aperseli, fe' posar da la sella, / k'era venuta ad rosta, / l'Anima multo tenera; dèli una aulente cel[l]a / ke d'aulor la conforta. || Cfr. Contini, PD, vol. II, p. 343: «ad rosta: "per riparo (?)"».

[5] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 4.11, pag. 26: La dogla monta - nel cor e la mente, / yrato amore - veço sì m'è amaro, / da plançer resto - no fus' altra rosta...

[6] f Poes. an. Sì sottilmente, XIV sm. (tosc.-ven.), 32, pag. 53: e per difesa di maggior prodezza / s'avean fatte intorno alquante roste, / e fornite le poste, / non volendo già mai più volger tergo... || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

1.1 Fras. Fare rosta: riunirsi facendo schermo col proprio corpo, per ostacolare qno o per proteggere qno (rif. a un assembramento di persone). Anche in contesto fig.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 88.153, pag. 356: Le Vizia, che stanno a la nascosta, / ciascheuno se briga de adiutare: / de non lassar l'albergo fanno rosta, / ciascheduna se briga d'esforzare...

[2] Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.), 562, pag. 869: le nostre caxe se tenen cum la porta; / per tute le strade farem bona rosta...

[3] Anonimo Rom., Cronica, a. 1360, cap. 23, pag. 215.6: De tale vidanna stordìo lo cardinale. Se fisse la traccia della famiglia, li succurze. Facoli rosta intorno.

1.2 Meton. Intrico naturale di arbusti. || Att. solo in Dante e cit. nei commenti.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 13.117, vol. 1, pag. 221: Ed ecco due da la sinistra costa, / nudi e graffiati, fuggendo sì forte, / che de la selva rompieno ogne rosta.

[2] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/94 (pis.>fior.), c. 13, 109-129, pag. 363.24: ogni rosta; cioè ogni frasca: imperò che delle frasche si fa rosta alcuna volta. || Vale: 'però che con le frasche talvolta si costruiscono sbarramenti'.

2 Oggetto fatto di ramoscelli, di listelli di legno o di altro materiale legati insieme alla base e lasciati liberi nella parte superiore, che si agita per rinfrescare l'aria o per scacciare le mosche.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 23, pag. 249.15: E se noi saremo e·lla stufa calda, e constregnaremo l'aere colla rosta o con altro, sentiremo l'aere freddo per lo viso...

[2] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. IV, pt. 3, cap. 20, pag. 112.6: [essendo il v]ento freddo el quale face [la rosta o]vero el ventilabro...

[3] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), II, cap. 5, pag. 58.15: e' mi vole ricordare avere veduto una volta uno uomo pieno di malori essere gravato dalle mosche, al quale io abbiendo compassione, tolsi la rosta per cacciare da lui le mosche...

[4] Doc. fior., 1360-63, pag. 29.10: pagai per una rosta di legno s. j d. viij.

[5] Gl Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XIII (i), par. 87, pag. 623.20: E questo vocabolo «rosta» usiam noi in cotali fraschette o ramicelli verdi d' àlbori, con le quali la state cacciam le mosche.

[6] Esopo tosc., p. 1388, cap. 33, pag. 163.3: Meriggiando uno antico e vecchio uomo al meriggio d'uno albero con una rosta in mano...

[7] F Lett. prat., 1385-1410 [1389]: Aveami dato monna Simona due roste, fatte al modi di quelle di Vingnone, ch'io ti mandàse... || Cecchi, Lettere a Margherita, p. 53.

[8] Sacchetti, Lettere, XIV sm. (fior.), II [p. 1380], pag. 82.28: abiamo deliberato di riporre le guardie con le roste in mano, a ciò che ci guardino bene da le mosche e da' mosconi...

[9] Contemptu mundi (II), XIV sm. (tosc.), cap. 40, pag. 75.35: qual cosa è piú vana che ornare la mensa di mantili e tovaglie dipinte [[...]], bacini e orcuoli, cassettini e roste?

[10] f Poes. an. Deh dimmi Cristo, XIV ui.di. (tosc./umbr.), 88, pag. 125: ben lo sa Dio ch'assai meno la rosta, / assai schermisco per impäurarla [[scil. la mosca]], / ma io non posso de casa cacciarla. || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.