LANAGGIO s.m.

0.1 lanaggio, lanagio.

0.2 Da lana.

0.3 Doc. pis., 1288-1374, [1318]: 1.

0.4 In testi tosc.: Doc. pis., 1288-1374, [1318]; Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Quantità di lana assortita. 2 Peluria simile alla lana.

0.8 Zeno Verlato 16.11.2016.

1 Quantità di lana assortita.

[1] Doc. pis., 1288-1374, [1318], pag. 749.30: alcuna lana sucida u vero lavata, francescha u di Garbo, u vero alcuno altro lanaggio, là unde si sia, et di qualunque nome si chiami...

[2] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 126.27: Lanaggio di Garbo sucido o lavato, denari 2 del cantaro, e simile d'ogn'altro lanaggio, ma oltre a ciò il mercatante fae alcuna cortesia al sensale come gli pare o piace.

[3] Doc. fior., 1310-60, pag. 218.26: ponemo che deono dare [[...]], per guadagno fatto di più lanaggio venuto et venduto in Firenze di più parte...

2 Peluria simile alla lana.

[1] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 34, pag. 491.15: E quando le ali de Luciffero furon aperte assai, esso se apigliò a le vellute coste, idest piene de lanagio o de peli.