LATO (2) agg./s.m.

0.1 laa, lata, late, lati, latissima, latissime, latissimo, lato, latu, llata.

0.2 Lat. latus (DEI s.v. lato 3).

0.3 St. de Troia e de Roma Laur., XIII u.q. (rom.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.); Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.); Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.); Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.).

In testi sett.: Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.); Giacomino da Verona, Ierusalem, XIII sm. (ver.); f Frontino volg., a. 1381 (bologn.); Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Laur., XIII u.q. (rom.); Regimen Sanitatis, XIII (napol.); Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.).

0.5 Locuz. e fras. dare lato 2.3; essere lato 1.3.1; fare lato 2.2; in lato 2; in lato e in lungo 2.1; lato clavo 1.1; per lato 2; per lato e per longano 2.1.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto Vocabolario Dantesco.

0.7 1 Di grande estensione, ampio (in partic. in larghezza e in superficie, rispetto a un'estensione intesa come normale) (anche in contesto fig.). 1.1 Locuz. nom. Lato clavo (per trad. del lat. latus clavus): ampia striscia di porpora che listava la tunica senatoriale, lo stesso che laticlavio. 1.2 Sparso, non compatto. 1.3 Esteso in larghezza (in rapporto con l'estensione in altezza o in profondità); esteso in orizzontale (in rapporto con l'estensione in lunghezza) (anche in contesto fig.). 1.4 Più esteso in larghezza che in altezza. 1.5 Spazioso (anche in contesto fig.). 1.6 [Rif. a una parte del corpo umano o animale:] notevolmente grosso o largo. 1.7 [Rif. alla lama di un'arma o di un utensile:] di grandi dimensioni; di largo spessore. 1.8 [Rif., in un medesimo oggetto, all'estensione di una parte in comparazione con un'altra più stretta:] largo. 1.9 Estens. [Rif. a un lasso di tempo:] ampio, duraturo. 1.10 Estens. [Rif. all'intensità o all'efficacia di un moto interiore, di una virtù:] che eccede la misura consueta, che oltrepassa i normali limiti. 1.11 Estens. Ampiamente dotato (di una qualità), ben fornito, ricco. 1.12 Estens. [Rif. a un discorso:] di ampio significato. 2 Sost. Locuz. avv. In / per lato: nel senso della larghezza, orizzontalmente. 2.1 Locuz. avv. In lato e in lungo, per lato e per longano: in ogni direzione, dappertutto. 2.2 Fras. Fare lato: allontanare da sé le persone vicine, fare largo intorno a sé. 2.3 Fras. Dare lato a qno: cedere spazio, allontanandosi da un luogo; in partic., ritirarsi (detto di un esercito).

0.8 Zeno Verlato 16.11.2016.

1 Di grande estensione, ampio (in partic. in larghezza e in superficie, rispetto a un'estensione intesa come normale) (anche in contesto fig.).

[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. III, pag. 338.2: quando la tua credenziera potrà portare le scritte tavolette, le quali ella nasconda nel suo seno coperte co· llata fascia...

[2] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Paolo, cap. 1, pag. 87.22: una bellissima palma, la quale [[...]] era sì lata e tanto estendeva li suoi rami, che quasi copriva, e occupava tutto quel luogo...

[3] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 2, pag. 49.5: prossimo risplende per lo fuoco il lato mare Sigeo.

[4] f Deca terza (B), L. III-IV, XIV m. (tosc.), L. IV, cap. 2, pag. 89, col. 2.1: e nella gran cità e lata, essendo tucte le mura abattute, avere aparecchiate stazioni... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[5] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 11, pag. 70.24: Nelli lati e spaziosi campi destienno li paviglioni e iaccio in campo.

[6] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 118, S. Bartolomeo, vol. 3, pag. 1026.9: "Il divino Bartolomeo dice che la Teologia è molta e poca, e che 'l Vangelio è lato e grande e che 'l corso sia tagliato [[...]]".

[7] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 137, pag. 269.15: tu abi uno peçço lato d(e) coro et falgi uno forame i(n) meçço rotundo...

1.1 Locuz. nom. Lato clavo (per trad. del lat. latus clavus): ampia striscia di porpora che listava la tunica senatoriale, lo stesso che laticlavio.

[1] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 7, cap. 19, pag. 229.31: Scipione, donato al fanciullo un anello d' oro e una tunica con lato clavo...

[2] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 10, cap. 17, pag. 474.27: E ancora decretarono doni, che gli ambasciadori portassono al re due saule purpuree ciascuna con fibule d' oro, e tuniche con latoclavo...

1.2 Sparso, non compatto.

[1] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 2, cap. 7, ch., pag. 228.28: E la cagione perché la neve cade lata e non raccolta e soda, anzi cade a modo di pezzuoli di lana carminata...

1.3 Esteso in larghezza (in rapporto con l'estensione in altezza o in profondità); esteso in orizzontale (in rapporto con l'estensione in lunghezza) (anche in contesto fig.).

[1] Giacomino da Verona, Ierusalem, XIII sm. (ver.), 43, pag. 628: [[la città]] de cerca è muraa, / e 'n quatro cantoni la terra edificaa; / tant è alti li muri com'è longa e laa...

[2] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 5, pag. 151.13: Le fosse dinanzi al muro della cittade si debbono latissime, ed altissime fare...

[3] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 1, cap. 9, pag. 172.13: se questa matera è lunga e lata, pare che ssia una grande fiamma accesa ne l'aiere...

[4] Deca terza, L. V-X, XIV m. (fior.), [VII.48], pag. 275.11: i Liguri furono posti nel mezzo dopo gli elefanti; ma più lunga che lata era la schiera...

[5] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 14.88, pag. 378: Questa provincia è molto lunga e lata, / in certe parti piena di gran selve / e in altra ricca e bene abitata.

[6] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 91, terz. 18, vol. 4, pag. 179: Firenze è dentro tutta lastricata, / e fra l' altre ha due vie, che stanno in croce, / che ti dimostran, quant'è lunga, e lata.

[7] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 79, pag. 199.12: recipe pece navale liquida et stendela in una peçça q(uan)to è long(n)o et late le rine...

1.3.1 [Unito a una misura:] largo. Locuz. verb. Essere lato: misurare in larghezza.

[1] St. de Troia e de Roma Laur., XIII u.q. (rom.), pag. 194.12: Scipio fece fare uno fossato intorno ad Numantia et lo carbonaro, ke fece fare Scipio, era cupo xxx piedi et lato era x piedi in fonno.

[2] St. de Troia e de Roma Laur., XIII u.q. (rom.), pag. 7.29: La torre fo alta cc pedi e lata fo l pedi.

[3] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 35, pag. 40.13: L'aie si facciano strette, e lunghe, cioè dodici piei lunghe, e sei late...

[4] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 11, pag. 77.3: Una targetta in vraccio portavano longa doi piedi, lata uno, coperta de lino...

[5] Itinerarium volg., XIV sm. (tosc. occ.), cap. 36, pag. 167.15: Questa pigna àe una rete d'oro e di perle grandi che dipende da questa pigna, la quale rete è lata forsi una spanna.

[6] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 122.27: Noè compio de fare l'arca predicta, e fecela longa de cubiti CCC et L cubiti lata, alta de cubiti XXX.

1.4 Più esteso in larghezza che in altezza.

[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 4, cap. 16, pag. 149.19: E questo è gran fatto nelle zucche, che 'l seme del capo [[...]], parturirà zucche lunghe, e sottili: e quel del corpo della zucca le farà grosse: ma quel del fondo le farà late...

[2] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 272, pag. 287.34: mirto silvestro [[...]] sì è una pianta, la quale [[...]] fa uno fruto reóndo, un puoco depresso e lato, el quale se truova tra le foie.

1.5 Spazioso (anche in contesto fig.). || In es. che traducono o parafrasano Mt 7.13: «Intrate per angustam portam: quia lata porta, et spatiosa via est, quae ducit ad perditionem».

[1] Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.), 12, pag. 119.3: Molto ène la via d' inferno lata e bella e piacevole all' entrata...

[2] Laude tosc., XIII ex., 1.61, pag. 45: La via de' peccatori è via lata / la qual duce a perdicione...

[3] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 3, cap. 28, pag. 187.22: quelli meritarono di ricevere palma di martirio, li quali in pace della Chiesa pareva che andassero per la via lata del secolo...

[4] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 5, vol. 1, pag. 29.11: tutti per la maggior parte vogliono tenere per la via lata e spaziosa, la quale mena alla morte.

[5] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 41, pag. 230.5: Entrate per la porta stretta; inperciò che lata è la porta e spaziosa è la via che mena a perdizione...

1.6 [Rif. a una parte del corpo umano o animale:] notevolmente grosso o largo.

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 6, pag. 12.11: il giovane ad uso delle battaglie si dee eleggere che ha gli occhi vegghianti, e 'l capo tiene ritto, ed ha lato il petto...

[2] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 13, cap. 1.95, pag. 308: Le cilglie basse rilevare inn alto, / La faccia troppo lata rassettare, / La corta ralungare...

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 13.13, vol. 1, pag. 208: Ali hanno late, e colli e visi umani, / piè con artigli, e pennuto 'l gran ventre...

[4] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 94, pag. 159.29: sue spalle erano dritte, non erano troppo late né troppo longhe...

[5] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 5, pag. 155.13: Dares lieva il capo alto nelle prime battaglie, e mostra i suoi omeri lati...

[6] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 12, ott. 55.6, pag. 652: due ciglia, più che altra cosa / nerissime e sottil, tra le qua' lata / bianchezza si vedea, lor dividendo...

[7] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 8, cap. 4, pag. 218.7: E voglionsi sceglier di lana grande, e morbida, e di grande corpo, lata fronte, lunga coda, crespa lana, e grandi granelli...

[8] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 58, pag. 311.21: Et àne più grande lingua et più lata che veruno altro ucello che sia...

[9] f Pistole di Seneca (red. II), XIV s.q. (fior.), L. VIII, ep. 58, pag. 28, col. 2.55: egli era forte e vigoroso per natura e avea nome Perlatone [[scil.: Platone]], perciò ch'egli avea il petto grosso e lato (inperciò che "platos" in greco è a dire "lato" in fiorentino)... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[10] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 10, pag. 94.7: Naso cogl'anari aperti e lati, iracundo e lussurioso.

[11] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 13, 10-15, pag. 353.6: Ale ànno late; cioè ampie queste Arpie...

[12] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 8, pag. 111.26: Lo duca Nestore fo homo de grande statura, appe li miembre late, la braza grossa...

[13] f Sinibaldo da Perugia, Fedra, XIV sm. (perug.), XVII.158: l'altezza paregge / d'Ercole e sei più lato ancor nel petto / del belligero Marte... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

1.7 [Rif. alla lama di un'arma o di un utensile:] di grandi dimensioni; di largo spessore.

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 46, pag. 190.25: La bipenne è una scure, la quale ha da ogni parte altissimo, e latissimo ferro.

[2] Guido Orlandi, 1290/1304 (fior.), 5c.2, pag. 133: Amico, i' saccio ben che sa' limare / con punta lata maglia di coretto...

[3] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 12, pag. 754.1: Turno va in due bianchi cavalli colle mani dicrollando aste con lato ferro.

[4] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 12, pag. 410.12: Mentre che elli è tratto e pende a' freni, è seguito da lata lancia, la quale li rompe la lorica doppia...

[5] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 11, pag. 78.25: Anche ivano aitri cavalieri con lance, con fierri lati, lucienti.

[6] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 120, pag. 72.5: Pigla frumentu et rumpilu et poi agi unu ferru latu et fallu caudu tantu ki arda lu dictu granu...

[7] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 97, pag. 211.15: Et depo quella ructura con fe(r)ri lati se coq(u)a d'o(n)ne p(ar)te dentornu entornu

1.8 [Rif., in un medesimo oggetto, all'estensione di una parte in comparazione con un'altra più stretta:] largo.

[1] Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.), cap. II, 4, pag. 116.15: questi 6 cerchi partono tutta la superficie de la spera in 12 parti late nel mezzo e strette verso i poli.

1.9 Estens. [Rif. a un lasso di tempo:] ampio, duraturo.

[1] Regimen Sanitatis, XIII (napol.), 86, pag. 565: Incontinente levase autunno lo guerreri, / non meno de li altri longo, lato e primeri...

[2] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 9.4301, pag. 377: E questi tempi più e men son lati / Secondo le figure d'alti lumi / Sotto li quali furon generati.

1.10 Estens. [Rif. all'intensità o all'efficacia di un moto interiore, di una virtù:] che eccede la misura consueta, che oltrepassa i normali limiti.

[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 4, 1.58, vol. 2, pag. 361: Pensa del tuo riccore / se 'l voler ài più lato / e se quell'ài per tua bontà acquistato.

[2] Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.), cap. 5, pag. 21.2: Possiamo adunque dire, che la carità di Cristo fu alta e profonda; fu lunga e lata, secondo che dice santo Paolo.

[3] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 26.4, pag. 67: La fortitudine è di tre maniere; / Duo delle qua', vertù son nominate, / E la terza non segue lor bandiere. / Questa consiste in aver forze late, / Ed esser molto atante, per natura...

[4] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 1.33, pag. 5: Et ambidue tenean la iusta via / servando Deo, et la divina strata / seguiva, et gli mandati de la legge / iustificavan con la mente lata...

1.11 Estens. Ampiamente dotato (di una qualità), ben fornito, ricco.

[1] f Zanobi da Strada, Moralia S. Greg., a. 1361 (tosc.), L. II, cap. 1, pag. 46.9: E veramente sono lati in loro sapere: però che continuamente contemplano quello eterno fonte d'ogni scienzia. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

1.12 Estens. [Rif. a un discorso:] di ampio significato.

[1] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 30.85, pag. 205: Questi queste parole tanto late / dicevano essi, ché temevan forte / de quelle gente false et scellerate...

1.12.1 [Rif. all'ampiezza di argomenti o all'universalità di una dottrina].

[1] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 2, 2, pag. 52, col. 2.12: Apparisce adunque, secondo che noi abbiamo mostrato, come mirabile scienzia si asconde nella Scrittura, e come lata e profonda...

2 Sost. Locuz. avv. In / per lato: nel senso della larghezza, orizzontalmente.

[1] Gl Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 26, pag. 130.29: anzi che [[l'albero]] sia tagliato, ben si muta in altezza crescendo, in lato, cioè ingrossando, che di suttile diventa grosso...

[2] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 248, vol. 2, pag. 193.8: Et in ogni modo e verso che si taglia lo detto pome, o per lungo, o per traverso, o per lato, sì si vede lo Crocifisso in croce nel detto pome...

[3] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 33, 58-72, pag. 816.35: la ditta pianta era altissima, e quanto più andava in su tanto più stendeva li suoi rami in lato, che significa l'ampiessa de la ditta virtù che si stende in infinito...

[4] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 130, pag. 258.5: et alcuna fe(r)ita se fende p(er) latu, et allora se dice sarca...

2.1 Locuz. avv. In lato e in lungo, per lato e per longano: in ogni direzione, dappertutto.

[1] f Pistole di Seneca (red. II), XIV s.q. (fior.), L. VII, ep. 57, pag. 27, col. 4.30: E come la folgore, già non sarà sì sparta percotendo in lato e in lu[n]go, si torna per uno piccolo buco... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[2] Bagni di Pozzuoli, c. 1340 (napol.), XXVI De Tritulo.454: una grocta lucida stane [[...]], / tucta sculpita de homini per lato et per longano...

2.2 Fras. Fare lato: allontanare da sé le persone vicine, fare largo intorno a sé.

[1] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 12.27, pag. 62: Rimirandosi innanzi quasi irato, / con una spada che in man tenea / da ogni parte si facea far lato.

2.3 Fras. Dare lato a qno: cedere spazio, allontanandosi da un luogo; in partic., ritirarsi (detto di un esercito). || In volgarizzamenti, traduce il verbo lat. cedere.

[1] f Orazioni Livio volg., XIV s.q. (fior.), Oraz. I (Annibale a Scipione), pag. 328.25: [XXX.30.4] Ed a te non n'è piccola loda [[...]], che Anibale, al quale gli dii di tanti duchi ovvero imperadori Romani aveano data vittoria, ti dea lato... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Liv., XXX, 30, 4: «tibi cessisse».

[2] f Frontino volg., a. 1381 (bologn.), L. I, [cap. 5], pag. 13v.14: ma ancora dal'altro lato induse tanta paura con l'armi che alquante cohorte diedero lato a LXXIIIJ homini d'arme. || |DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Fr., Strat., I, 5, 21: «cesserint».