OMBRA s.f.

0.1 ombra, ombre, ombro, onbra, onbre, ubra, umbra, umbre, umbri, unbra, unbre, vombre.

0.2 Lat. umbra (DELI 2 s.v. ombra).

0.3 Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.): 1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Stefano Protonotaro, XIII m. (tosc.); Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.); Albertano volg., 1275 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.); Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.).

In testi sett.: Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); f Poes. an. O rossa tenpestina, 1284 (?) (bologn.); Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Amore di Gesù, XIV in. (ver.); Elucidario, XIV in. (mil.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

In testi mediani e merid.: a Catenacci, Disticha Catonis, XIII/XIV (anagn.); Cecco Nuccoli (ed. Marti), XIV pm. (perug.); Anonimo Rom., Cronica, XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Nota ombro.

Locuz. e fras. a ombra 1; all'ombra 1, 2.2; all'ombra della luna 2.5; all'ombra di 1.4.1; dare le ombre 2.1; fare ombra 1.1, 1.4.1.1, 2.1, 2.1.1, 2.4, 2.5, 2.5.1, 2.6.1, 3.1; 4.4.1, 4.7.1; farsi ombra 1.1; gettare l'ombra 2.1; nell'ombra 1; non vedere l'ombra 4.5.1; ombra di morte 1.3.1; rendere ombra 2.6.1; senza alcuna ombra 4.5.1; sotto l'ombra 1, 2.2, 3.2; sotto l'ombra di1.4.1, 3, 4.7; sotto le ombre 1; sotto ombra di 4.7; stare all'ombra 1.2.1; stare nell'ombra 1.2.2; temere l'ombra 2.3.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto Vocabolario Dantesco.

0.7 1 Zona o ambiente poco luminoso schermato dall'azione diretta dei raggi del sole. Estens. Luogo più o meno oscuro e fresco dove è possibile dimorare per ripararsi dal sole (anche plur.). Alla / a, nell'ombra, sotto l'ombra / le ombre: in luogo riparato dal sole; al buio. 1.1 Locuz. verb. Fare ombra (a qno o qsa): oscurare (con la propria ombra); riparare dal sole. 1.2 Luogo buio nascosto alla vista. 1.3 Oscurità diffusa nel cielo quando il sole è coperto o tramontato all'orizzonte (anche plur.). Anche in contesto fig. 1.4 Estens. Ciò che ricopre qsa, celandolo e proteggendolo. 2 Proiezione scura su un piano, che riproduce in modo alterato la forma di un corpo frapposto fra il piano stesso e una sorgente di luce (anche in contesto fig.). 2.1 Fare ombra: proiettare la propria ombra. 2.2 Sotto l'ombra di qsa: ai piedi, nell'immediata vicinanza di qsa (anche in contesto fig.). 2.3 Fras. Temere l'ombra: avere paura di ogni cosa. 2.4 [Astr.] Area oscura che la parte di un pianeta opposta al sole proietta nello spazio o su di un altro corpo celeste. 2.5 Estens. Luminosità di un astro. Fare ombra: illuminare. 2.6 Immagine riflessa (sulla superficie dell'acqua, su uno specchio). 2.7 Impressione visiva confusa o fugace. 2.8 Estens. Area di un corpo di colore più scuro, macchia (in contesto fig.). 2.9 Tonalità scura (di un pigmento). 3 [Fig. e in contesto fig.:] protezione, difesa; tutela offerta da una persona autorevole, influente o affidabile (solo nell'espressione sotto l'ombra di qno). 3.1 Fig. Fras. Fare ombra a qno: proteggere qno da un pericolo, da un danno. 3.2 Fig. Potere politico o militare, dominio. Sotto l'ombra di qno: sotto il dominio di qno. 4 Aspetto esteriore, sembianza. 4.1 Manifestazione esteriore, che cela una verità sostanziale. 4.2 Impressione mentale, reminiscenza. 4.3 Raffigurazione artistica, immagine dipinta. 4.4 Fig. Ciò che ha somiglianza solo apparente con qsa altro (essendo differente, e gen. inferiore, per qualità o quantità); simulacro, parvenza. 4.5 Fig. Entità inconsistente o transeunte. 4.6 [Fig. e in contesto fig.:] imperfezione, vizio. 4.7 Fig. Manifestazione con cui si nasconde la vera intenzione o la vera natura di un atto o di un fatto. Fras. Sotto (l')ombra di qsa: con il pretesto di qsa; fingendo qsa. 4.8 Fig. Indizio, manifestazione della presenza di qsa; sospetto, dubbio. 4.9 Fig. Prefigurazione o premonizione di un evento futuro. 5 Forma incorporea con cui i defunti si manifestano ai viventi, spettro; anima. 6 Signif. non accertato.

0.8 Zeno Verlato 18.07.2018.

1 Zona o ambiente poco luminoso schermato dall'azione diretta dei raggi del sole. Estens. Luogo più o meno oscuro e fresco dove è possibile dimorare per ripararsi dal sole (anche plur.). Alla / a, nell'ombra, sotto l'ombra / le ombre: in luogo riparato dal sole; al buio.

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 608, pag. 548: L' arbor qe con l<e> soi rame pur se bate e fere [[...]], / poi qe l' om lo cognose, fol è se lo requiere / ni lo ten en çardino ni a l' ombra va çasere.

[2] Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.), 104.14, pag. 616: l'albore trovai / e ripozai - a l'umbra lungiamente.

[3] a Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.), 152, pag. 52.29: Di queste cose sia fatta polvere e temperate con vino e fattene trocisci pesanti catuno un soldo; ad umbra desicca.

[4] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 2.2, pag. 3: per lo gran dolzor del tempo gaio / sotto l'ombre danzano le garzette...

[5] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 5, pag. 155.24: Altre gienti sono che lle mangiano quand'elle sono seche al'onbra overo al sole...

[6] Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), pag. 374.4: il freddo diletta per lo sole, l'ombra diletta quand' è lo sole...

[7] Dante, Rime, a. 1321, 44.8, pag. 158: Similemente questa nova donna / si sta gelata come neve a l'ombra...

[8] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 29.5, vol. 2, pag. 495: E come ninfe che si givan sole / per le salvatiche ombre, disïando / qual di veder, qual di fuggir lo sole...

[9] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Malco, cap. 1, pag. 193.18: chi viene dal sole all'ombra ogni cosa gli pare quasi oscura...

[10] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 7, vol. 2, pag. 111.18: Ma quando la mia mano fu sazia dal tagliamento delle fiere; io radomandava lo freddo e l'ombre, e l'aura, la quale esce delle gelate valli...

[11] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 3, cap. 7, pag. 244.24: dicendoli uno che colle saette di Persia il sole scurare si solea, disse: « Ben dì, perchè a l' ombra meglio combatteremo».

[12] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 3, pag. 684.8: Era di piacevoli seni e d' ombre graziose la selva piena...

[13] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 13, pag. 59.36: una nuola desovre dal chò [[...]] sì grande e sì spessa che tuti gli croviva e gli tegniva freschi dando meglior ombra cha techio de copi né cha tenda de tela...

[14] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 262, vol. 2, pag. 230.6: Quando fumo infra la selva, questi volsero dormire a una ombra; e così giù ci ponemo.

[15] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 7, pag. 549.30: a quella parte del muro dove un poco d'ombra era s'accostò...

[16] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 45.4, pag. 143: A' pastor tempra il gran fervore estivo / O ramo o tetto che spessa ombra fanno...

[17] a Simone Sigoli, Viaggio, 1390 (fior.), pag. 235.6: per tutto il detto diserto mai non trovi da poterti riposare a un'ombra...

[18] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 176, pag. 180.36: E butase via quella aqua, po fi seccà la lacca in la umbra e conservada in un vascello de véro.

[19] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 165, pag. 301.11: recipe lu trasmarinu et seccalo a la ombra...

- Estens. Riparo dal sole.

[20] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 3, pag. 8.27: a grandissime fatiche si nutrica, e tiene al sole la faccia, e dell' ombra non cura, e bagno non conosce, nè le morbidezze del mondo...

- Effetto di chiaroscuro (di una figura in bassorilievo).

[21] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 12.65, vol. 2, pag. 199: Qual di pennel fu maestro o di stile / che ritraesse l'ombre e ' tratti ch'ivi / mirar farieno uno ingegno sottile?

1.1 Locuz. verb. Fare ombra (a qno o qsa): oscurare (con la propria ombra); riparare dal sole.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 6, cap. 14, pag. 184.6: Al tempo di verno, quando si leva lo sole, Ossai, uno alto monte, li viene sì all'incontra che fa ombra a la terra.

[2] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. II, pag. 272.1: E tu medesimo tieni distese cose che facciano ombra colle sue verghe... || Cfr. Ov., Ars am., II, 209: «Ipse tene distenta umbracula virgis».

[3] Dante, Rime, a. 1321, 44.23, pag. 159: dal suo lume non mi può far ombra / poggio né muro mai né fronda verde.

[4] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. II, pag. 86.20: E s'ella è a sole, falli ombra istesa co le tuoi verghe...

[5] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 12, cap. 7, pag. 275.23: Se 'l pesco per lo sole s'abbronza, rechilisi della terra a piedi, e poi dopo vespero s'innacqui, e facciaseli ombra.

[6] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 174.27, pag. 231: Vaga, inclinata sopra un vago fonte / A cui un verde lauro facea ombra, / La vidi vagheggiar il suo bel volto...

- Farsi ombra con qsa: proteggersi dai raggi del sole (ponendosi sotto qsa che ripari).

[7] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 3, cap. 2, pag. 21.7: Ma loro piedi non sono fatti come quelli delli uomini, anzi è un piede sì ampio e sì fatto, che quando ad alcuno fa caldo, egli si pone a sedere, e ponselo sopra capo e fassene ombra.

1.2 Luogo buio nascosto alla vista.

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 7, pag. 316.37: elli era usanza, quando [[...]] apparecchiavasi la battaglia, che il re [[...]] aprisse le case di Giano, dove erano due porti di ferro [[...]], volendo Latino [[...]] aprire, ebbe paura di toccarle e nell'ombra si nascose.

[2] ? Cecco Nuccoli (ed. Marti), XIV pm. (perug.), tenz. 1, 2.13, pag. 766: non ci varrà recar pietre né ombra... || Da interpretare prob. 'nascondiglio', secondo il signif. che ha ombra nel son. di proposta di Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.), tenz. 1, 1.9, pag. 765: « Né mur né fosso né poggio né ombra / non è, che de costor si faccia albergo».

1.2.1 Fras. Stare all'ombra: celarsi alla vista.

[1] <Cavalca, Trenta stolt., a. 1342 (pis.)>, cap. 17, pag. 229.13: perché il serpente stia all'ombra, non è però senza veleno; così questi non hanno vinti li vizj, ma hannoli nascosti.

1.2.2 Fig. Fras. Stare nell'ombra: restare sconosciuto.

[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 1, cap. 1.29, pag. 127: Se l'alma gli occhi suoi belli non chiude / Stando ne l'ombra de l'umana vista...

1.3 Oscurità diffusa nel cielo quando il sole è coperto o tramontato all'orizzonte (anche plur.). Anche in contesto fig.

[1] Rinuccino, Rime, XIII sm. (fior.), 9n.5, pag. 114: S'ombra non fosse, il sol no· luceria, / né di splendor non averia acordanza.

[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 90, pag. 427.1: venne Cristo, il vero sole, e cacciate via queste tenebre e ombre, impié il mondo de la sua luce e gloria.

[3] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 4, pag. 235.17: E quante volte la notte cuopre co l'ombre la terra, e quante volte le celestiali stelle si levano...

[4] Dante, Rime, a. 1321, 44.1, pag. 158: Al poco giorno e al gran cerchio d'ombra / son giunto, lasso, ed al bianchir de' colli...

[5] Gl Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 24, pag. 178.14: l'ombra terrena, cioè la notte...

[6] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 11, vol. 3, pag. 30.13: con tanto rivolgimento è corucciato il mare, e tutto il cielo è coperto dell'ombra recata dagli oscuri nuvoli...

[7] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 452.17: approssimando l' onbra della notte noi tutti prenderemo l' arme celatamente...

[8] Gl Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 30, proemio, pag. 658.23: l' ombra china, cioè la notte se ne va, e l'emisperio del cielo si fa tale, che le celesti stelle tutte perdiamo...

[9] Cino da Pistoia (ed. Contini), a. 1336 (tosc.), 45.2, pag. 687: Quando pur veggio che si volta il sole / ed apparisce l' ombra, / per cui non spero più la dolce vista...

[10] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 4, pag. 72.10: quanti fiati la nocti copri la terra di sua umbra et quanti fiati li stilli si levanu, tanti la immagini di lu meu patri Ankises mi veni in sopnu...

[11] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 4, pag. 107.9: L'alta aurora illuminava la terra de lo splendore di Febo, ed aveva rimossa l'umida ombra del cielo...

[12] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. II (i), par. 92, pag. 116.13: vola la notte per lo mezzo del cielo e per l'ombra della terra, stridendo...

[13] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 22.21, pag. 24: Non credo che pascesse mai per selva / sì aspra fera, o di nocte o di giorno, / come costei ch'i' piango a l'ombra e al sole...

[14] a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 1, cap. 11, pag. 76.10: la legge precedette il Vangelo come l'ombra la luce...

1.3.1 Oscurità propria dei luoghi infernali.

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 6, pag. 302.9: La quale Dido, incontanente che Enea le fu presso, la conobbe per l'ombra oscura...

[2] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 6, pag. 112.20: Et comu Eneas approximau in killu locu, canuxiu a Dido per la obscura umbra...

- Ombra di morte: oltretomba infernale. || In es. che citano o echeggiano Lc 1, 79: «in tenebris et in umbra mortis sedent» e Mt 4, 16: «in regione umbrae mortis».

[3] Amore di Gesù, XIV in. (ver.), 43, pag. 47: [[Cristo]] demonstrà le drite vie / a quigi tuti k' era en tenebrie / e ke sedeva êl' unbra de morto...

[4] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 3, quaest. 23, pag. 191.3: Unde dixe la Scritura: «Una grande luxe aparirà a quilli li quay habitano in la regione de l'ubra de morte».

[5] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 32, vol. 1, pag. 304.12: a quelli, che sedevano in tenebre, e in ombradi morte, cioè nel Limbo, mandò redenzione...

[6] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 2, pag. 64, col. 1.9: solo egli il fa andare a colui il quale è chiamato oriente superno, il quale illumina coloro che sono nelle tenebre e ombradi morte...

[7] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 4, pag. 207.8: coloro che segono in tenebre e in ombra di morte...

1.4 Estens. Ciò che ricopre qsa, celandolo e proteggendolo.

[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 12, cap. 1, pag. 271.10: Dicono alcuni, che ne' luoghi freddi non si voglion romper le ghiove; sicchè poi per l'ombra di quelle si difendan le fave nate dal freddo.

1.4.1 [Rif. a un indumento che cela il corpo o una sua parte. Rif. ai capelli (anche in contesto fig.)]. Locuz. prep. All'ombra, sotto l'ombra di (qsa): al di sotto di (qsa).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 3.114, vol. 3, pag. 49: così le fu tolta / di capo l'ombra de le sacre bende...

[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 3, pag. 364.15: il velo della bella giovane col quale io coperto m' era quel giorno che con tanto effetto la morte disiderava, acciò che sotto la sua ombra, pensando di cui era stato, mi fosse più dolce il morire...

[3] Sacchetti, La battaglia, 1353 (fior.), II, ott. 51.8, pag. 34: cosí vien Caterina, che non perde / il suo valor per tempo che 'l divida, / vincendo ogn' ira co' suoi occhi belli, / quando si volge, a l' ombra de' capelli.

[4] Cecco Nuccoli (ed. Bettarini), XIV m. (perug.), 8, pag. 179: Altro non cheggio, / sol che veder dov'ombra fan tài panni!

[5] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 127.62, pag. 172: i begli occhi [[...]], / quali io gli vidi a l'ombra d'un bel velo...

1.4.1.1 Fare ombra a qsa: ricoprire (con un indumento una parte del corpo).

[1] Poes. music., XIV (tosc., ven.), [NicPro] madr. 6.6, pag. 98: fece ombra al viso di suo bella vesta.

2 Proiezione scura su un piano, che riproduce in modo alterato la forma di un corpo frapposto fra il piano stesso e una sorgente di luce (anche in contesto fig.).

[1] Albertano volg., 1275 (fior.), L. IV, cap. 62, pag. 301.1: «No(n) ti promettere lunghi tempi di vita, ke [ ] ove tu vai la morte seguita l'ombra del corpo».

[2] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 14, pag. 30.19: cavalcammo tanto che fummo a un prato là dove avea una bellissima fonte ad una ombra d'un pino.

[3] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 2, cap. 9, vol. 1, pag. 253.9: Egli risuscitò morti solamente con la sua ombra, quando passò appresso ad essi.

[4] a Leggenda Aurea, XIII ex. (pis.), 2, pag. 98.34: P(er)ché Dio è Sp(irit)o, et noi siamo ombra d(e)l suo corpo...

[5] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 228.31: el trovà soto l'ombra del cavo [[della statua]] infinito thezoro...

[6] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 35, pag. 181.3: La cosa falsa non è: dunque non sarebbe, sì come l'ombra che pare omo e non è...

[7] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 54.20: Tali genti rassembrano i cavalli ombrosi c'hanno paura dell'ombra ch'elli veggono...

[8] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. III, pag. 343.18: E già il mezzo die aveva contratte sottili ombre...

[9] Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.), cap. III, 9, pag. 137.16: Quelli che ssono fra 'l tropico Cancri e 'l circulo artico già mai non possono avere il sole sopra ' loro cenit e sempre ànno l'ombra settentrionale.

[10] Dante, Rime, a. 1321, 44.27, pag. 159: Io l'ho veduta già vestita a verde, / sí fatta ch'ella avrebbe messo in petra / l'amor ch'io porto pur a la sua ombra...

[11] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 7.4105, pag. 366: Ombra è non altro che celata luce / Da corpo tenebroso che riceve / Lo raggio che diretro non traluce.

[12] <Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.)>, c. 2, 43-57, pag. 60, col. 2.8: sí come li animali se spaurisseno per alcuna ombra la quale illi astimano che sia altro che no è...

[13] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 6, pag. 142.28: la lunghezza dell'ombra credendo che fosse la prosimitade de' nimici, tutte le loro lance indarno gittarono...

[14] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 26, vol. 1, pag. 219.3: si mostra la Trinità per le creature, non dico perfettamente, ma in alcun modo, quasi come l' ombra al corpo...

[15] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 2, cap. 26, pag. 77.12: quando la mattina apparisce l'occhio del sole al monte, farà lunga l'ombra dell'uomo XXIX piedi.

[16] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XIV (i), par. 46, pag. 645.9: con l'ombra sola della grandezza del suo corpo [[...]] spaventò i Tebani.

[17] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 23.109, pag. 29: Ed io non ritrovando intorno intorno / ombra di lei, né pur de' suoi piedi orma...

[18] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1375] lett. 28, pag. 115.7: sì pavoroso e timoroso di timore servile, che, come fanciullo, teme dell' ombra sua...

[19] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 50, Annunciazione, vol. 2, pag. 433.17: "L'ombra si suole formare del lume e del corpo contrapposto...

[20] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 5, par. 16, comp. 48.2, pag. 135: Titiro lento, manifestamente / de l'alto fago ti riposi a l'ombra...

- [Rif. all'illusione che l'ombra segua i movimenti del corpo che la proietta (in contesto fig.)].

[21] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 28, cap. 1, par. 2, pag. 427.6: La gloria seguita le virtudi a modo che l' ombra seguita il corpo...

[22] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 29, S. Paola, vol. 1, pag. 265.23: la gloria [[...]] come una ombra seguita le virtudi...

2.1 Fare ombra: proiettare la propria ombra.

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 30, pag. 174.7: in terra si ficchi una cosa che altrettanta ombrafaccia, e l' altezza di questa si misuri...

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7, cap. 26, pag. 233.3: [[gli alberi]] sono sì sotto al mezzo giorno, che il dì de la festa di Santo Giovanni di giugno non fanno ombra...

[3] Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.), cap. III, 8, pag. 137.9: cioè che 'l sole lor viene sì dirittamente sopra 'l capo che non possono fare ombra.

[4] <Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.)>, c. 26, 1-12, pag. 540, col. 1.6: introduse miser Guido Guinicello a parlare cum lui perché trasse amirazione perché Dante facea ombra...

[5] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 14, pag. 339.4: sì come avviene nelli raggi del Sole, quando alcuno passa per essi che fa ombra, e li membri appaiono (faccendo ombra) e minori e maggiori, secondo che il Sole per lo qual passa è alto o basso...

[6] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 3, cap. 45, pag. 133.6: Ora quinta farà l'uomo ombra al sole VIII piedi.

- Gettare l'ombra, dare le ombre.

[7] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 6.51, vol. 2, pag. 93: vedi omai che 'l poggio l'ombra getta».

[8] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 2, 5.18, pag. 66: Al solar raggio, che con caldo fiere, / Faceva scudo l' altissimo pino, / Che verzicante dava l' ombre nere.

[9] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 18, pag. 383.2: un verde alloro, il quale quasi sopra la fontana gittava la sua ombra...

2.1.1 Locuz. verb. Fare ombra a qsa: indurre un corpo a proiettare un'ombra (rif. a una sorgente di luce).

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 18, pag. 28.1: una stella [[...]] lucente, la quale è chiamata Venere, e rende lume sopra la terra, e fa ombra a le cose che stanno erte, là o' ella fere colli suoi raggi...

2.2 Sotto l'ombra di qsa: ai piedi, nell'immediata vicinanza di qsa (anche in contesto fig.).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 31.140, vol. 2, pag. 548: O isplendor di viva luce etterna, / chi palido si fece sotto l'ombra / sì di Parnaso, o bevve in sua cisterna...

[2] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. I, pag. 53.27: Vatti pianamente a prendere spasio sotto l'ombra di Pompeio [[scil.: del teatro di Pompeo]], quando 'l sol va in de le membra del leon d'Ercule... || Cfr. Ov., Ars am., I, 67: «Pompeia [...] sub umbra».

[3] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), III, cap. 6, pag. 103.25: coloro [[...]] che tornano nel tuo albergo, per te siano dirizzati et ammaestrati, acciò che vivano sicuri sotto l'ombra del tuo comignolo...

- All'ombra di qsa.

[4] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 4, vol. 1, pag. 157.12: Egli toglie lo velo di Tisbe, e portalo seco all'ombra dell'ordinato arbaro.

2.3 Fras. Temere l'ombra: avere paura di ogni cosa.

[1] <Cavalca, Trenta stolt., a. 1342 (pis.)>, cap. 25, pag. 248.8: La vigesima quinta stoltizia è di quelli, li quali pognamo, che entrino alla battaglia, sgomentano troppo leggiermente, e quasi temono l'ombra.

2.4 [Astr.] Area oscura che la parte di un pianeta opposta al sole proietta nello spazio o su di un altro corpo celeste.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 2, cap. 46, vol. 1, pag. 362.14: non ha il Sole quella oscuritade per tutta la terra, se non è in tanto come l'ombra della Luna puote coprire, e contrastare a' raggi del Sole.

[2] Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.), cap. IV, 1, pag. 149.10: la metà de la terra sempre sia illuminata dal sole e che l'ombra de la terra si stenda per l'aire [[...]] infino a tanto che essa ombra si menomi in ritondità e vada infino al nadir del sole.

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 9.118, vol. 3, pag. 151: Da questo cielo [[scil.: di Venere]], in cui l'ombra s'appunta / che 'l vostro mondo face...

[4] Metaura volg., XIV s.-t.d. (fior.), L. 1, cap. 14, ch., pag. 183.16: la luna passa per l'ombra de la terra o più alta o più bassa...

[5] Poes. an. tosc.-ven., XIV s.-t.d. (11), D. 10a.9, pag. 232: come l'ombra de la terra scuro / fa il globbo de la luna quando 'l tole / lo chiaro ragio ch'alumar lo sòle...

[6] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 21, par. 7, vol. 2, pag. 92.18: non potinu addiriczari l' ochi a vidiri lu corpu di la luna, ki non fickinu lu visu di l' ochyu per l' umbra di la terra...

- Locuz. verb. Fare ombra: proiettare la propria ombra (rif. a un corpo celeste).

[7] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 83.8: e tuto questo sì è per chaxion de la tera la qual fasse onbra e questa ombra la qual fasse la tera, la qual è intromeço di lo Sol e la Luna, sì fasse parer schura la Luna...

2.5 Estens. Luminosità di un astro. Fare ombra: illuminare.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 5, cap. 11, pag. 298.17: padre e figliuolo fuggendo in una casa d' uno uomo privato, e dietro serratosi l' uscio, veduti per l' ombra della luna [[...]], fuoro morti e tutti forati.

[2] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 68.29: Et navicavano tutto die appresso all'uno lato di quella colonna, et sempre l'ombra del sole et del caldo non poteano sentire infine a ora di nona.

[3] Dino Fresc. (ed. Marti), XIII ex.-a. 1316 (fior.), 2.2, pag. 359: Un' alta stella di nova bellezza, / che del sol ci to' l' ombra la sua luce, / nel ciel d' Amor di tanta virtù luce...

[4] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 2, cap. 32, vol. 1, pag. 248.11: Venuta la mezza notte [[...]], il tempo era sereno e bello, e lla luna facea ombra in quella parte della Scarperia che ' Tedeschi avieno pensato d'asalire...

- All'ombra della luna: alla luce della luna.

[5] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 38, cap. 3, par. 12, pag. 539.30: Avvegnaché pochi vasetti di buono argento tu porti teco, andando di notte per tuo viaggio, temerai spada e lancia, e se si muoverà pure una canna, temerai all' ombra della luna...

2.5.1 Fare ombra: rendere invisibile qsa con la propria luce (rif. a un astro).

[1] Guido da Pisa, Fiore di Italia, a. 1337 (pis.), cap. 70, pag. 157.6: E questa stella à in sé una cosa, che non l'à veruna altra stella fuor del sole e della luna, ch'ella gitta sì grandi raggi e tanta luce, ch'ella fa ombra alle altre...

2.6 Immagine riflessa (sulla superficie dell'acqua, su uno specchio).

[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), son. 26.2, pag. 243: Come Narcissi, in sua spera mirando, / s'inamorao per ombra a la fontana...

[2] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 51, pag. 164.2: E quando egli [[scil.: il cane]] porta carne in bocca [[...]] e egli vada sopra acqua, e veggia l'ombra nell'acqua di quello che ha in bocca...

[3] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 9, pag. 29.33: E sì como dice lo proverbio del formagio che lassa per l'ombra che vedde in dell'acqua...

[4] a Catenacci, Disticha Catonis, XIII/XIV (anagn.), IV, 7.6, pag. 383: Lo 'Sopo pone che lu cane errau / quando la carne pe l'ombra lassau.

[5] Novellino, p. 1315 (fior.), 65b, pag. 279.15: Essendo lo re su[l] pino di notte, e messer Tristano venne a la fontana et intorbidò l'acqua [[...]]. Vidde l'ombra dello re sue lo pino; pensosi quello ch'era.

[6] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 25, pag. 467.9: noi non siamo in quello specchio, nè alcuna cosa di noi v' è, ma l' ombra nostra, che in quello corpo terso e pulito si riceve...

[7] Boccaccio, Ninfale, 1344/48 (?), st. 177.8, pag. 266: poi nella fonte bella si specchiava, / e con l' ombra di se stesso parlava.

[8] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 196, pag. 496.18: mostrando l' ombre de' buoi nell' acqua, giudicò quelli essere i buoi suoi...

2.6.1 Fras. Fare, rendere ombra: riflettere la propria immagine.

[1] Chiose falso Boccaccio, Par., 1375 (fior.), c. 30, pag. 690.28: quando tutto il monte è pieno di fiori e d'erbe, e che lle dette erbe e fiori riluchano e fanno di loro ombra nella detta acqua...

[2] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 2, cap. 16, pag. 262.2: ogni forma e figura ch' è in terra, rende ombra e fa imagine nell' aria, a modo che la figura nello specchio: costui per la sottigliezza del vedere, vede quelle imagini nell' aria...

2.7 Impressione visiva confusa o fugace.

[1] Stefano Protonotaro, XIII m. (tosc.), canz. 2.22, pag. 135: e fa similemente / come chi va a furare, / che pur veder li pare / l'ombra di cui ha dottanza, / e poi prende ardimento / quant'ha mag[g]ior paura.

[2] Dino Fresc. (ed. Marti), XIII ex.-a. 1316 (fior.), D. 22.41, pag. 419: Or ch' io veggio le mie virtù spente / e questa donna ver' me adirata [[...]], / tu, sì come colui / che le mi desti, atar mi déi da lei; / che per sua guida venisti nel core, / allor ch' ogni valore / mi tolse l' ombra d' una bella roba, / onde venne vestita quella loba.

[3] a Legg. s. Maria Egiz., 1384 (pav.), 865, pag. 25: Et el guardà versso oriente / et ave visto lì presente / quaxi como una unbra scura, / como de una humana creatura...

2.8 Estens. Area di un corpo di colore più scuro, macchia (in contesto fig.).

[1] Dante, Convivio, 1304-7, I, cap. 1, pag. 6.5: La vivanda di questo convivio saràe [[...]] [di] quattordici canzoni [[...]], le quali sanza lo presente pane [[scil.: del commento]] aveano d'alcuna oscuritade ombra, sì che a molti loro bellezza più che loro bontade era in grado.

2.8.1 [Rif. alle macchie lunari (anche sing.)].

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 18, pag. 28.29: una stella [[...]] la quale è chiamata luna; [[...]] e ha colore bianco quasi argenteo, e ha ombre entro per essa...

[2] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. II, pt. 2, cap. 2b, pag. 59.1: D'essa luna se puote ancora dimandare unde ène quella ombra e merigia la quale vedemo e·lla luna...

[3] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 13, pag. 123.8: l'ombra che è in essa [[scil. la luna]], la quale non è altro che raritade del suo corpo, alla quale non possono terminare li raggi del sole e ripercuotersi così come nell'altre parti...

[4] Chiose Sfera, p. 1314 (fior., pis.), I, 18, pag. 172.9: ne la luna ove noi vegiamo spesse volte difetto di lume, e quando è piena si vi apariscono alquante ombre.

[5] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 2, proemio, pag. 32.19: che tale ombra appaia nella [Luna] così alli orientali, come alli occidentali, chiaro appare...

[6] a Jacopo Alighieri, Dottrinale, a. 1349 (fior.), cap. 25 rubr., pag. 185.3: per aprovamento dell' ombra della luna, cioè del bruno che in essa si vede...

[7] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 20, pag. 332.24: E però la luna ha la dicta ombra 'nanti la facia.

2.9 Tonalità scura (di un pigmento).

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 2, cap. 8, pag. 100.18: quando vegnono a desegnare e a devisare la luna, desegnano lo suo corpo retondo e de colore chiaro, e poi d'uno colore liquido ruginoso con ombra li desegnano lo viso umano...

3 [Fig. e in contesto fig.:] protezione, difesa; tutela offerta da una persona autorevole, influente o affidabile (solo nell'espressione sotto l'ombra di qno).

[1] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 18, pag. 60.4: Ma voi siti nostro signori, et abriviariti questa visenda sì cummo crederiti ke se convegna, e ke noi possamo vivere e scampare soto l'ombra vostra...

[2] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), Prologo, pag. 221.9: vinti per li vostri prieghi e ricreando la lassezza delli nostri membri sotto la vostra ombra e con l'aura del vostro aere, sodisfacciamo alle vostre petizioni...

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 6.7, vol. 3, pag. 84: e sotto l'ombra de le sacre penne / governò 'l mondo lì di mano in mano...

[4] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 4, cap. 42, vol. 1, pag. 419.24: E rimproveravagli, che egli s'era mucciato ed appiattato sotto l'ombra de' tribuni.

[5] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), III, cap. 2, pag. 72.10: L'anime e le corpora s'assicurano ne' pericoli sotto l'ombra del nocchiere.

[6] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), Prologo, pag. 80.14: dopo la morte del dicto miser Can, abitò in Ravena soto l'ombra del dominio de miser Guido de' Polenti...

[7] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 27, pag. 238.23: Alle ale vostre recurro, sotto alla cui ombra e scudo omo deo essere salvo.

3.1 Fig. Fras. Fare ombra a qno: proteggere qno da un pericolo, da un danno.

[1] Comm. Rim. Am. (B), a. 1313 (fior.), ch. 81, pag. 859.21: Pure uno capo avere si conviene, acciò che la moltitudine creda essere bene retta, e quello è buono per fare ombra a' pessimi membri.

3.1.1 Fig. Prestigio di cui si gode indirettamente.

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 238, pag. 230.6: di questo matrimonio essa non intendeva di volerne altro che solamente il nome d'esser moglie di Catone e sotto l'ombra di questo titolo vivere e, quando alla morte venisse, morire moglie di Catone.

3.2 Fig. Potere politico o militare, dominio. Sotto l'ombra di qno: sotto il dominio di qno.

[1] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Ilarione, cap. 7, pag. 178.4: lo predetto Adriano volendolo pure inducere a tornare in Palestina, [[Ilarione]] pervenne in fama e in gloria di santità in quelle contrade sotto l'ombra sua...

[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 20, pag. 361.4: il re di Francia oggi è di tanto podere, che sotto la sua ombra tutta la terra cristiana sta auggiata.

[3] Ceffi, Dicerie, XIV pm. (fior.), cap. 15, pag. 39.28: quello comune il quale, tra gli altri, è il più divoto e fedele alla vostra segnoria, e che più si diletterebbe di vivere presenzialmente sotto la vostra ombra.

[4] Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.), 9.10, pag. 671: Molt'anni fa, ch'io so' piangendo gito / sotto tua ombra, ed ora gióngo al pónto, / ch'a morte me conduce sì ferito... || Se non vale piuttosto 'protezione'.

4 Aspetto esteriore, sembianza.

[1] Dante, Rime, a. 1321, 12.1, pag. 43: Deh, Vïoletta, che in ombra d'Amore / ne gli occhi miei sí subito apparisti, / aggi pietà del cor che tu feristi...

[2] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 5, cap. 18, vol. 2, pag. 26.5: voi vedete ch'io non sono colui ch'io soleva essere, e che in me non è, se non il nome e l'ombra di Licinio.

[3] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 6, cap. 5.16, pag. 440: Questa è la terra che in ombra di foco, / com'io t'ho detto, a Moisè promise...

4.1 Manifestazione esteriore, che cela una verità sostanziale.

[1] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 1, cap. 56, vol. 1, pag. 100.3: fu egli chiamato Bruto per soprannome; e mai non mostrò d'esserne disdegnoso, per nascondere sotto l'ombra di questo soprannome il gentile animo...

4.1.1 Manifestazione esteriore che contraddice a una verità sostanziale; mendacio.

[1] Cavalca, Specchio de' peccati, 1333 (pis.), cap. 9, pag. 69.23: quasi tutti i vizj si nascondono sotto ombra di virtù, e per virtudi si possono pigliare.

[2] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 21, pag. 44.37: coloro, che rifuggono a lui con isperanza di coprire i vizj loro sotto l'ombra di questa parola [[scil.: diletto]], sappiano, che ove che l'uom vada, o stea, e' dee vivere onestamente.

[3] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 195.43, pag. 216: fece legge in falsa ombra ascosta, / togliendo il figliuol per suo marito / sì che non fosse a lei infamia posta.

4.2 Impressione mentale, reminiscenza.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 1.23, vol. 3, pag. 5: O divina virtù, se mi ti presti / tanto che l'ombra del beato regno / segnata nel mio capo io manifesti...

[2] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 4, pag. 17.23: E anco si può dire, che partita era la sua [[scil.: di Virgilio]] ombra de la memoria de le genti, e ora per questo libro ritorna.

[3] Arrighetto (ed. Bonaventura), XIV (tosc.), pag. 187.15: che ordine e che costume ebbe Nerone? Elli ebbe lo 'nperio del mondo e le ricchezze. Ecco, io taccio questo: molti [[...]] ànno nome, alli quali l'onbra del nome è vergogna».

4.3 Raffigurazione artistica, immagine dipinta.

[1] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 21, pag. 171.16: è sì chome quine fusse dipinto uno homo, che non sarebbe homo, ma sarebbe ombra et dipintura d'omo.

4.4 Fig. Ciò che ha somiglianza solo apparente con qsa altro (essendo differente, e gen. inferiore, per qualità o quantità); simulacro, parvenza.

[1] Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.), canz. 11.63, pag. 66: Considerando tutto quel ch'è detto / a quel ch'è a dir rispetto, / è l'ombra, al meo parere...

[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 13, pag. 232.28: Questa pace d' uno anno, ovvero ombra di pace, fue alleviamento delle miserie, ovvero cominciamento de' mali?

[3] Monte Andrea (ed. Contini), XIII sm. (fior.), tenz. 1, canz. 3.51, pag. 458: Orranza aver non pò chi n'ha pur l'ombra...

[4] Inghilfredi, XIII sm. (lucch.), 3.1, pag. 97: Del meo voler dir l'ombra / cominzo scura rima. / Como di dui congiunti amor m'inungla, / sì natural m'adombra / in lavoreo e lima...

[5] Bonagiunta monaco (ed. Pollidori), XIII ex. (fior.), 3a.10, pag. 105: E 'l su' gran valimento, / che con penser rimembro, / solo dell'ombro - son preso di dire.

[6] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 3, cap. 4, pag. 93.5: Ma acciò che tu cognoschi la vera reverenza per queste ombre di dignitadi non poter avvenire, così comprendi.

[7] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 7, cap. 2, pag. 480.4: li uomini attraessero a sè anzi la propria virtù, che seguitare l' ombra d' essa.

[8] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 56, pag. 213.16: Or s' ella muore, che varrà la tua vita? Ella si potrà più tosto dire ombra di morte.

[9] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 74, pag. 184.36: Simiglianza, e ombra di vertù sospigne alcuna volta l'uomo alla morte volontaria.

4.4.1 Fare ombra di qsa: dar luogo a qsa di illusorio e inefficace.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 46, pag. 530.21: Attalo, siccome una vana imagine d' imperadore, co' Goti infino in Ispagna fue portato [[...]]. Eracliano in questo mezzo in Africa conte mandato, quando questo Attalo fece ombra d' imperio...

4.5 Fig. Entità inconsistente o transeunte. || Spesso in es. che citano o echeggiano passi biblici relativi all'inanità del mondo (per es. Ps 143, 4: «dies eius sicut umbrae praetereunt»).

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De falsis excusationibus, 237, pag. 185: L'offensïon terrena, k'è pur un'ombra leve, / A l'arma è tal servisio ke dir no te 'l poreve...

[2] Bono Giamboni, Trattato, a. 1292 (fior.), cap. 31, pag. 152.14: ov' è la vanagloria delle nostre degnità? che prode o che utolità ce n' è seguitato? No niuno, perché sono passate come una ombra...

[3] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 50, vol. 3, pag. 415.8: Noi siamo ombra e polvere: tutti siamo dati alla morte, noi e' nostri figliuoli, e nostre cose.

[4] Laude tosc., XIII ex., 1.57, pag. 45: lo tempo lor com'ombra è passato, / lo sol col giorno loro è tramontato...

[5] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 35, pag. 182.4: sono detti ombra tutti i beni del mondo, però che continuamente passano...

[6] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 142.88, pag. 597: Pezo semo ca rumenta / o l'ombra chi tosto xenta.

[7] Sette arti liberali di Seneca volg., a. 1325? (fior.), pag. XXXIII.36: Tutta la natura delle cose è un'ombra vana, o fallace.

[8] Cavalca, Specchio de' peccati, 1333 (pis.), cap. 7, pag. 55.14: La figura di questo mondo passa come ombra...

[9] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 41, vol. 2, pag. 48.32: E s. Paolo chiama questo mondo ombra transitoria...

[10] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De la ventura vedi, vol. 1, pag. 124.2: cognoscem che tuto lo mondo no è so no vento e umbra e vanitae...

[11] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 11, cap. 3, vol. 2, pag. 592.24: I Fiorentini stratti del sangue romano, per vizio ereditario seguono i giudicii delle stelle, e altre ombre d'aguri sovente...

[12] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 319.2, pag. 393: I dì miei più leggier' che nesun cervo / fuggîr come ombra...

4.5.1 Quantità minima (in espressioni neg.).

[1] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 3, cap. 26, pag. 314.13: non è mutazione, né alcuna ombra di mutamento.».

- Senza alcuna ombra di qsa: tutt'affatto senza.

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 87, vol. 2, pag. 411.8: quello [[scil. popolo]] ch'al presente possiede le ruine di quella famosa città è [[...]] sanza alcuna ombra di morali virtù.

- Non vedere l'ombra di qsa: non ottenere nulla, andare deluso nelle proprie aspettative.

[3] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), tenz. 78.13, pag. 228: Ma credo ben che molti son, co lingua, / porgon c'Amore à lor preso lo core, / che già di lLui non vederan sol l'ombra.

4.6 [Fig. e in contesto fig.:] imperfezione, vizio.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 21, pag. 393.1: E s'elli aviene che, per la puritade dell'anima ricevente, la intellettuale vertude sia bene astratta e assoluta da ogni ombra corporea...

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 19.66, vol. 3, pag. 316: Lume non è, se non vien dal sereno / che non si turba mai; anzi è tenèbra / od ombra de la carne o suo veleno.

[3] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 19, 52-66, pag. 545.19: O ombra de la carne: imperò che la carne umana scura lo intelletto...

4.7 Fig. Manifestazione con cui si nasconde la vera intenzione o la vera natura di un atto o di un fatto. Fras. Sotto (l')ombra di qsa: con il pretesto di qsa; fingendo qsa.

[1] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 17, pag. 56.6: E perçò disse bene un poeta ke 'l vicio engana sota specia et umbra de vertute... || Esemplata sull'espressione mediolat. sub specie et umbra.

[2] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 1, cap. 3, vol. 1, pag. 10.22: la figliuola, ch'avea nome Rea Silvia, sagrò nel tempio di Vesta, e sotto ombra d'onore, la pose fuori di speranza d'avere figliuoli.

[3] a Ceffi, De amicitia volg. 1325/35 (fior.), cap. 17, pag. 72.12: così facto consentimento non è amichevole, né da essere scusato sotto ombra d'amistade, ma maggiormente è da essere punito con degna pena...

[4] A. Pucci, Due rime, p. 1343 (fior.), 2.5, pag. 58: Duca Gualtier, sott'ombra d'amicizia, / Venne in Firenze con molto furore...

[5] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 7, cap. 72, vol. 1, pag. 367.10: E sotto l'ombra d'una rudda e scellerata giustizia fece molti mali, e fue uno grande fragello al suo tempo nella Marca Trevigiana...

[6] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. I, pag. 62.9: E poi comandó al signor de la mandra ch'ella fusse messa al giovo, e fe'la ucidere sotto ombra di farne sagrificio...

[7] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 15, pag. 120.20: Pignaleone, sott'ombra di vicitarlo per lo parentado, andò in Tiro ed essendo co· llui nel tempio dinanzi all'altare l'uccise...

[8] Matteo Corsini, 1373 (fior.), cap. 60, pag. 72.9: Dice che mai sotto ombra di volere operare virtù, dobbiamo fare contra la temperanza...

[9] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 15, terz. 80, vol. 1, pag. 178: e sott' ombra di falsa ipocrisia / chiamaron trentasei buon Cittadini...

[10] Storia Michele Minorita, p. 1389 (fior.), cap. 2, pag. 32.5: con incredibile tradimento e diaboliche lusinghe, sotto ombra di grande caritade, gl'indussono a stare la sera...

4.7.1 Fras. Fare ombra a qsa: scusare, giustificare qsa.

[1] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 49.7: Né la proposta che facesti può far ombra alla tua mattia!

4.8 Fig. Indizio, manifestazione della presenza di qsa; sospetto, dubbio.

[1] Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.), 15.11, pag. 97: quella [[...]], / il meo dir cui reservo, / se di fallo avesse ombra, / per che 'l meo cor no ombra.

[2] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 27, pag. 440.3: E questa etade pur ha seco un'ombra d'autoritade, per la quale più pare che [lei] l'uomo ascolti che nulla più tostana etade...

[3] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Elena, pag. 157.28: Ma s' io fallassi, nulla scusa mi difenderebbe, nè alcuna ombra d' errore celerebbe il mio peccato.

[4] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, cap. 15, pag. 246.16: le vostre corpora siano sicure dall'ombra della ingiuria che alcuno nostro paesano da me pare sovente fiate abbia sostenute nelli loro cuori...

[5] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 8, proemio, pag. 133.5: la quale eccellenzia l'arrogante crede avere in sè per beni alcuna volta di fortuna, delli quali hae copia [[...]]; alcuna volta dell'anima, prudenzia, giustizia, temperanza, fortezza, delle quali alcuna ombra sono in lui...

[6] Matteo Frescobaldi, Rime, a. 1348 (fior.), D. 29.9, pag. 117: Mille sì, mille no, mille e mille ombre, / mille punti...

[7] Filippo Villani, Cronica, p. 1363 (fior.), cap. 85, pag. 710.24: stando il popolo insollito sotto ombra di cittadinesca riotta, li otto temendo li concedettono l'andata...

[8] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 9.84, pag. 29: Ma tanto veggio te nel cuore stare / sopra pensiero e non parer contento, / che l'ombra del perché dentro al mio pare».

4.9 Fig. Prefigurazione o premonizione di un evento futuro.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 24, pag. 126.10: Dicono i santi che i beni e le criature di questo mondo sono ombra de' beni dell'altro...

[2] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 2, quaest. 74, pag. 171.8: sì como lo povelo de li Zudé era figura e umbra de lo povolo cristiany, in-cossì li soy sacrifitii devevano significare lo veraxe sacrifitio del corpo de Criste.

[3] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 1.23, pag. 18: In questa vita, ch' è ombra di morte...

5 Forma incorporea con cui i defunti si manifestano ai viventi, spettro; anima.

[1] Dante da Maiano, XIII ex. (fior.), 33.8, pag. 98: e morto, bella, vi sarò davanti / in ombra, com[o] son di vita vera.

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7, cap. 5, pag. 201.16: Una ombra volava davanti a li loro occhi, che parieno loro parenti ch'erano morti longo tempo innanzi...

[3] Libro pietre preziose, XIV in. (fior.), pag. 320.7: Questa pietra [[...]] dilegua l' ombre de' demonj e le vane sognora...

[4] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 4, pag. 236.6: quando la fredda morte partirà l'anima dalli membri, io, fatta ombra, in tutti li luoghi ti sarò presente.

[5] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 1.66, vol. 1, pag. 12: Quando vidi costui nel gran diserto, / «Miserere di me», gridai a lui, / «qual che tu sii, od ombra od omo certo!».

[6] Gl <Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.)>, c. 32, 25-39, pag. 750, col. 2.27: cussí stavano quelle ombre, zoè, aneme cum li visi for de la glaza.

[7] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Ilarione, cap. 10, pag. 184.5: per l'asprezza [[...]] di quel luogo [[...]], e per lo romore ed ombra delle demonia, pochi o quasi nullo v'andavano.

[8] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 4, vol. 1, pag. 170.9: L'ombre, sanza sangue e sanza corpo e sanza ossa, v' errano...

[9] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 7, ott. 35.5, pag. 195: lasciami, morendo, / contenta far la nostra fraudolente / donna, la quale ancora andrò seguendo / tra l'ombre nere nel regno dolente...

[10] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 4, cap. 7, pag. 316.25: Surgi dunque da quella sedia che si dice che è consacrata a l' ombre de' beati...

[11] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 2, vol. 2, pag. 199.21: Ma a lu mancu perdunau issu a li umbri di li morti?

[12] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 3, cap. 3, vol. 1, pag. 100.24: al detto Totile apparve più volte in visione dormendo una ombra con uno viso terribile e spaventoso...

[13] Boccaccio, Decameron, c. 1370, I, introduzione, pag. 18.22: parmi, dovunque io vado o dimoro per quella, l'ombre di coloro che sono trapassati vedere...

[14] Boccaccio, Argomenti, 1353/72 (?), Purg., 152, pag. 247: Cosí andando infra la turba trista, / raffigurollo l' ombra di Forese...

[15] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 5, pag. 167.9: quando l'anima è separata dal corpo, alora è ombra.

[16] Gl Boccaccio, Chiose Teseida, 1339/75, L. 12, 36.1, pag. 646.5: [ombra]: anima.

[17] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 36, pag. 307.11: incontenente partiose de lo menzo de tucti quanti, in semellanza de ombra [[...]], e may de poy no fo veduta.

- Immagine evanescente di natura magica, apparizione.

[18] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 14, vol. 3, pag. 171.12: fece apparire un' ombra d'uno falso porco salvatico sanza veruno corpo: e parve che corresse dinanzi agli occhi del re...

6 Signif. non accertato.

[1] f Poes. an. O rossa tenpestina, 1284 (?) (bologn.), 8, pag. LXIII: E in bailia me te· la glurïente / E pregone la gente / de quela glurïente / che glurïente vidila star sula / e sula sul'unbra lucromossa / biunda abundamese 'l core e po' l'anema. || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

[u.r. 05.07.2022; doc. parzialm. aggiorn.]